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sabato 11 maggio 2024

LA POPOLAZIONE ITALIANA È LA PIÙ VECCHIA DI EUROPA. QUALE FUTURO SENZA GIOVANI? PERCHÉ CHI PROPONE SOLUZIONI VIENE AGGREDITO?


Il Papa partecipa anche quest’anno agli Stati Generali della Natalità. Sappiamo che il giorno prima gruppi ostili hanno impedito al ministro Roccella e anche agli altri di poter parlare. L’italia sta morendo lentamente di denatalità, declinando in una vecchiaia senza gioia. L’età media è oggi di 47 anni, mentre i paesi più giovani hanno un’età media di 38 anni. Un divario impressionante! (l’età media non è la speranza di vita - che in Italia è di 83 anni - ma la media dell’età di tutti i cittadini di quella nazione. In Francia l'età media è di 41 anni, in Germania e Portogallo di 45, in Irlanda e Cipro di 38, mentre la media europea è di 44,5 anni). Che in un tale contesto, promuovere la Natalità sia considerato una minaccia la dice lunga sull’illogicità di certe prese di posizione ideologiche. Il fatto che queste lotte “progressiste” siano condotte con la violenza ne accentua il carattere negativo. Non c'è altra conclusione. È veramente preoccupante la crescita della violenza in quasi tutte le manifestazioni per la libertà, per i diritti, per la pace. Il che è una contraddizione assoluta. 

La Chiesa invece propone soluzioni, invoca politiche coraggiose. Il Papa dice che una madre non deve scegliere tra figli e lavoro. "La vita è un dono, non un problema. Lo è il materialismo cieco e dilagante e il consumismo che è un virus malefico". Il Pontefice riporta i dati di uno studioso di demografia: "Armi e anticoncezionali investimenti con più reddito: uno uccide la vita, l'altro la impedisce". “Il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici”, afferma il Papa citando Giovanni Paolo II. Denuncia “l’egoismo” che porta “ad avere tanti beni, senza più saper fare il bene”. 


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