Visualizzazioni totali

venerdì 29 settembre 2023

QUANDO ERO PICCOLO ... CRESCITA E DIFESA SPIRITUALI


Quando ero piccolo, a casa di mio nonno si andava a controllare un boschetto di abeti piantato da mio zio. Portavamo il temperino per tagliare i rovi che crescevano rigogliosi e rischiavano di soffocare gli alberelli. Qualche anno dopo si andava in quel terreno senza coltello perché, anche se c'erano tanti rovi tra un albero e l’altro, essi erano cresciuti e non potevano più essere soffocati, anzi, sotto di loro, con l’ombra dei rami e l’acidità degli aghi, cominciavano a seccare i rovi.

Se pulisco un terreno senza piantarci nulla, tornerà sempre ad essere invaso da erbacce e rovi. L’anima che non cresce in una fede con fondamenta solide, anche se prega molto, non avrà mai forza nello Spirito. 

Le due cose sono quindi necessarie: crescere nella fede ed essere sempre prudenti e saggi nella difesa spirituale. Fiduciosi, semplici e prudenti!

Questi sono i segni dell’albero buono che cresce e che conviene conoscere a memoria: “Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Galati 5,22). 

E queste le armi per la difesa: “Prendete perciò l`armatura di Dio: State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente nello Spirito, con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi” (Efesini 6,13-19)

Conviene leggere i brani interi nella Bibbia, in particolare Galati 5,13-26 che permette di distinguere se si cammina secondo lo Spirito o secondo l’egoismo, la carne: 

CHI HA CREATO DIO?


"Se Dio ha creato ogni cosa, chi ha creato lui?"
   
Questa la domanda di una bambina di sette anni al Papa.

La notizia dice che la bambina non era soddisfatta dalla risposta dei suoi genitori ed insegnanti e ha scritto al Papa che - chiaramente attraverso i suoi collaboratori - avrebbe risposto eludendo però la domanda. La notizia sembrava dire: - in Vaticano non prendono sul serio una domanda cruciale di una bambina; - o ancora: neppure il Vaticano sa rispondere a questa domanda fondamentale. Questo mi è dispiaciuto.

Ecco allora la risposta, quella che si conosce da sempre: 

giovedì 28 settembre 2023

C'È UNA RISPOSTA CHE DONA FINO IN FONDO UN SENSO ALLA VITA? / Catechesi per Giovani e Adulti nella Parrocchia di san Castrese


 



Un uomo aveva imposto alla compagna di abbandonare i figli per vivere insieme il grande amore, ieri l’ha uccisa perché ha guardato un altro uomo. Un altro uccide moglie, suocera e figlio e si suicida. Ogni giorno ci sono sempre più violenze gratuite, anche da e tra minorenni, violenze domestiche, si uccide perché “ero stressato”. C'è una perdita generale di valori e anche grande confusione. Si vede gente buona che prega, colpita da malattie e lutti. 
E se il Vangelo avesse ragione? Se i sentimenti, le emozioni, i pareri personali, soggettivi, da soli fossero come la sabbia? Costruire la vita su di essi è come costruire sulla sabbia, quando viene la tempesta tutto crolla! Per il Vangelo Gesù è la Roccia sulla quale la mia vita resterà salda nelle tempeste.
E se mi convenisse mettere in discussione l'ateismo, o il mio rimanere eternamente nel dubbio di sapere se Dio esiste davvero, se la Chiesa dice la verità, se c'è la Vita eterna dopo la morte? Vivere nel dubbio non crea forse un disagio profondo, una vita che non ha veramente senso, specialmente oggi che mancano i punti di riferimento?.
E se mi convenisse mettere in discussione le mie pratiche religiose e confrontarle con il Vangelo? Cos'è questa Buona Notizia che si è diffusa in tutto il mondo antico guadagnando discepoli malgrado opposizioni e persino persecuzioni?
Vengo in Chiesa e vedo riti che non capisco, mi dicono di dire delle preghiere senza poter essere sicuro di essere esaudito. Vorrei andare al fondamento…
C'è una risposta?

mercoledì 27 settembre 2023

SAN VINCENZO DE' PAOLI, UN GRANDE INNOVATORE / S. Vincenzo de' Paoli, 27 sett. 2023.


Le letture di oggi illustrano meravigliosamente la vita e l’opera di Vincenzo de’ Paoli 
che, rapito da pirati tunisini, ha vissuto la schiavitù rimanendone profondamente segnato, reso ancora più attento alla sofferenza e alla miseria. Per questo fondò le Figlie della Carità e i Preti della Missione perché curare i poveri senza evangelizzarli è trattarli da persone a metà. Gesù manda i suoi discepoli donando “loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie” e “ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi”. Per evangelizzare però la condizione è di non avere nulla fuori della Provvidenza, testimoniando così che il Signore che si serve è già padrone del mondo intero.

Mi colpisce il volto di san Vincenzo che sprigiona mitezza e serenità mentre viveva nei tempi estremamente turbati delle guerre di religione portatrici di brutalità empia e di miseria estrema alle quali egli si confrontava quotidianamente. Solo chi vive una profonda unione con Dio può avere questa pace pur nella lotta continua contro la miseria e l’ingiustizia. Per un tempo membro del Gran Consiglio del Regno, poi estromesso, cercava anche di portare avanti la riforma del Concilio di Trento, e fu incaricato di indicare preti favorevoli alla sua applicazione affinché potessero essere scelti come vescovi. La lotta contro la miseria e per la pace, passa attraverso l’obbedienza al Magistero della Chiesa. Chi obbedisce al Magistero della Chiesa obbedisce allo Spirito Santo ed è già di per sé un grande innovatore!

Per chi vuole approfondire, questo link porta informazioni preziose: San Vincenzo de’ Paoli: profilo apostolico - Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret


Prima Lettura   Esd 9, 5-9  Nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati.

Dal libro di Esdra

MATTEO MESSINA DENARO STA IN PARADISO? 2/2


“Matteo Messina Denaro non si è pentito quindi sta all’inferno!” Il post precedente (La Gioia del Vangelo: GIORGIO NAPOLITANO E MATTEO MESSINA DENARO STANNO ALL'INFERNO? 1/2) ha già chiarito, spero, che il giudizio è tra l’anima e il suo Creatore e Redentore. L’inferno esiste, e Gesù ci ha messo spesso in guardia contro il rischio della dannazione, ma non possiamo sostituirci a Dio. 

Ma Matteo Messina Denaro si presenta molto diverso da tanti peccatori comuni e non si tratta di dare il solito colpo di spugna su una tale vita!

Per esempio il fratello del piccolo Di Matteo sciolto nell’acido dice che non può perdonare. Questa posizione personale può essere solo rispettata e compresa. Perdonare il nemico come fece nel funerale la moglie di uno degli agenti uccisi a Capaci è una grazia, una testimonianza veramente stupenda sul piano evangelico, e ci apre alla visione stessa di Gesù sulla nostra umanità. Ma non tutti hanno questa grazia nell’oggi. 

C'è poi un altro aspetto. Se Gesù è sempre pronto al perdono, il peccatore deve accoglierlo, pentendosi del male commesso, cercando di ripararlo almeno con una vita nuova e, per quanto possibile, chiedendo perdono a coloro che ha ferito, offeso. Sant’Alfonso de’ Liguori raccomanda di non dare l’assoluzione al ladro prima che abbia restituito il maltolto perché “la roba è un certo qual sangue delle vene che per cavarselo ci vuole un miracolo!” A maggior ragione quando si tratta di uccisioni, traffici vari, associazione a delinquere, ecc.

“Ma vallo a dire a Falcone e Borsellino che hanno pagato con la vita la lotta per la giustizia che Massimo Denaro va in paradiso!”

martedì 26 settembre 2023

GIORGIO NAPOLITANO E MATTEO MESSINA DENARO STANNO ALL'INFERNO? 1/2


Sono morti a pochi giorni di distanza due personaggi della Storia dell’Italia, Giorgio Napolitano e il mafioso e stragista non pentito Matteo Messina Denaro. 

Non conoscevo Giorgio Napolitano fino alla sua elezione a Presidente della Repubblica. Solo adesso ho saputo dell’accusa a lui rivolta di aver lodato la sciagurata repressione con i carri armati nel 1956 della ribellione degli ungheresi contro i russi. Ma non voglio parlare di politica, bensì di altro. Sorprende e addolora tanto che persone che si dicono cattolici, magari pretendono di esserlo più del Papa, possano augurare l’inferno a Giorgio Napolitano o a chicchessia e addirittura si sentano in grado di emettere sentenze di condanna eterna per qualcuno.

Il giudizio riguardo alla vita eterna o alla condanna eterna non appartiene all’uomo ma solo a Dio!

Ma cosa significa? La verità su questo punto è molto semplice, ma è necessario precisarla perché è un punto fondamentale della fede e della vita spirituale.

domenica 24 settembre 2023

I PENSIERI DEL SIGNORE SONO MIGLIORI DEI MIEI / XXV DOM T.O.,A, 2023.


Anche quando il Signore parla di misericordia - quella misericordia  che mi/ci manca tantissimo verso gli altri e di cui abbiamo tanto bisogno per noi stessi - sentire che i pensieri di Dio non sono i miei mi mette sempre un po' in allarme.

Perché?

Perché l’idea di perdere il controllo della mia vita, mi fa sentire smarrito.

Perché ancora non credo profondamente che Dio sia buono … (ogni giorno ci sono fatti che ci provocano profondamente nella fede. Anche in questi giorni siamo stati toccati da vicino). 

Ma limitandoci alla Parabola degli operai nella vigna, qual è la differenza dei pensieri del Signore nei confronti dei miei?

Dio concorda con me uno stipendio giusto e rispetta i patti.

Non favorisce la pigrizia ma recluta fino alla fine chi non ha ancora avuto la chiamata al lavoro pur essendo rimasto tutto il giorno sulla piazza, disponibile.

Da a tutti la stessa paga - che è ciò che è necessario per sostentare la propria famiglia e nella parabola rappresenta la vita eterna - anche se evidentemente qualcuno ha lavorato meno degli altri nella sua vigna. 

Chi ha lavorato tutta la giornata ha “sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma chi non trovava lavoro ha sopportato il peso della preoccupazione, l’angoscia del futuro, l'immagine dei suoi bambini che lo vedono ritornare con le mani vuote, l’assurdità di una vita senza la dignità di sentirsi scelto, collocato, utile. L’operaio della prima ora, invece, come tutti si siederebbe volentieri all’ombra, ma porta nel cuore la certezza di una vita piena, del lavoro ben fatto, e della ricompensa promessa. La croce di chi è senza speranza è molto più pesante di quella di chi è sostenuto dalla fede.

I pensieri del Signore sono molto migliori dei miei!

Anche quando succede una disgrazia che non ha giustificazione umana, scopriamo che il Vangelo non ci ha mai ingannati, perché ci ha parlato sì di vita eterna ma attraverso una purificazione. Però scopriamo che fidarsi non è così automatico, e che quando dico di aver fede devo chiedere ancora “fede retta, speranza certa, carità perfetta, senno e conoscenza per custodire i tuoi comandamenti” e affrontare il mistero della croce.


Prima Lettura  Is 55, 6-9  I miei pensieri non sono i vostri pensieri.

sabato 23 settembre 2023

LA TESTIMONIANZA DI DANIELA ALLA GMG DI LISBONA.


Ho chiesto a chi è andato alla GMG di Lisbona di scrivere la sua testimonianza. L’ha fatto Daniela che forse aveva scritto di più e ha sintetizzato. Grazie Daniela che non sei "vecchia"! Ho anche quella del marito che pubblicherò in seguito. Aspetto le altre. Dopo aver ascoltato queste testimonianze vogliamo conservarle nel Blog.


Mi chiamo Daniela e faccio parte della sesta comunità neocatecumenale della Parrocchia di San Castrese insieme con mio marito Pasquale. È stata la prima volta che ho vissuto una GMG. Il Signore ha voluto farmi un ennesimo dono prima che diventassi troppo 'vecchia', per farmi vedere e toccare con mano la sua Misericordia.

Ringrazio il Signore per avermi dato la gioia di averlo incontrato. È così: davvero l'ho incontrato!!!

Ho incontrato Gesù Cristo nei sacerdoti. È stato commovente ascoltare le loro testimonianze,  le loro catechesi. Sempre pronti, disponibili, appassionati, attenti affinché tutto andasse bene. C'era sempre una parola, ogni giorno, che ci accompagnava, una carezza, una dolcezza. Davvero mi sentivo accarezzata dal Padre. 

Ho incontrato Gesù Cristo nei catechisti che hanno dovuto affrontare tante difficoltà e imprevisti e non si sono mai avviliti e mai hanno perso il controllo. Vedere  catechisti più 'grandi" di noi, e padre Vittorio, di 85 anni, trasportare carrelli con bauli che contenevano gli arredi per le nostre celebrazioni mi ha fatto comprendere l'importanza e il privilegio di essere lì e appartenere al cammino neocatecumenale.

Tutti riuniti, 300 di noi, in una meravigliosa chiesa al centro della Spagna a celebrare l'Eucarestia. Mi scoppiava il cuore di gioia!! 

venerdì 22 settembre 2023

PREDICHIAMO IL VANGELO COME CI È STATO AFFIDATO, NON CERCANDO DI PIACERE AGLI UOMINI MA A DIO / Discorso sui pastori di sant'Agostino.


Nell'Ufficio delle Letture di venerdì scorso (XXIV sett. del T.O.), c'è questo testo di sant'Agostino. Può sembrare molto duro ai nostri orecchi. Eppure quando Agostino
 scrive, non ci sono più persecuzioni, anzi, da poco il Cattolicesimo è diventato Religione di Stato. Quindi il suo "rigore" è fondato solo sulla verità del Vangelo. Perciò ascoltiamolo bene: il debole è rafforzato dalla Parola dura della Croce!, è posto sulla Roccia e non teme più la tempesta, perché sa che la tempesta è nelle mani di Dio e che egli risorgerà da essa, vittorioso con Cristo. Dedico questo post a chi si sente colpito ingiustamente da Dio. 


Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo. Seconda Lettura. 

(Disc. 46, 10-11; CCL 41, 536-538)


Prepara la tua anima alla tentazione

Avete già sentito che cosa abbiano principalmente a cuore i pastori cattivi, considerate ora che cosa trascurino: «Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite» (Ez 34,4), e quelle che erano sane le avete fatte perire, le avete ammazzate, trucidate. La pecora è soggetta a malattie, ha il cuore debole, cosicché facilmente potrà soccombere alla tentazione, se questa la trova indifesa, impreparata.

giovedì 21 settembre 2023

L'UCRAINA CON GRANDE SACRIFICIO DIFENDE LA SUA SOVRANITÀ E L'INVIOLABILITÀ DEI SUOI CONFINI RICONOSCIUTI A LIVELLO INTERNAZIONALE / La S. Sede al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, 20 - 09 - 2023



Una Dichiarazione ricca e senza ambiguità al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dove, come sappiamo, la Santa Sede ha una rappresentanza permanente come osservatore. Da meditare. (Traduzione di lavoro. Testo originale: Il Sismografo: ONU Archbishop Gallagher Delivers Intervention During Open Debate on Ukraine).

Immediatamente l'Ucraina ha risposto positivamente: Il Sismografo: Ucraina Commissario diritti umani Parlamento ucraino: “Papa mediatore tra Kiev e Mosca. Apprezziamo lavoro del card. Zuppi”


Dichiarazione di Sua Eccellenza Mons. Paul Richard Gallagher

Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali

al dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

 “Sostenere gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite attraverso un multilateralismo efficace: mantenimento della pace e della sicurezza dell’Ucraina”


New York, 20 settembre 2023

 

Signor Presidente,

Signor Segretario Generale,

Questo dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza si svolge nel contesto della guerra crudele e insensata contro l’Ucraina, che, con grande sacrificio, difende la sua sovranità e l’inviolabilità dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Sono gli stessi valori promossi e condivisi fin dalla fondazione di questa nobile Organizzazione. Di fronte alla tragedia in corso, sorge spontanea una domanda: contro chi si combatte questa guerra? È sotto gli occhi di tutti che a pagare il prezzo più alto sono i civili, la gente semplice e, soprattutto, i bambini, i giovani e gli anziani.

mercoledì 20 settembre 2023

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI / Video messaggio di Papa Francesco al "Clinton Global Initiative 2023", New York 18-19 settembre 2023.


Stralci del messaggio del Papa al "Clinton Global Initiative 2023". Testo originale qui : 
Address of the Holy Father Francis at the “Clinton Global Initiative 2023” [New York, 18-19 September 2023] (18 September 2023) | Francis

Di fronte alle enormi sfide di oggi     "Occorre una grande e comune assunzione di responsabilità. Nessuna prova, nessuna sfida è troppo grande se la affrontiamo a partire dalla conversione personale di ciascuno di noi, dal contributo che ciascuno di noi può dare per superarla, e dalla consapevolezza di essere parte dello stesso destino. Nessuna sfida può essere affrontata da soli; solo insieme possiamo affrontarlo, come sorelle e fratelli, figli di Dio.

Per questo incoraggio sempre tutte le donne e gli uomini di buona volontà – e voglio fare lo stesso anche qui – e dico loro: non arrendetevi – non arrendetevi davanti alle difficoltà – perché le difficoltà fanno parte della vita. E il modo migliore per affrontarli è sempre perseguire il bene comune, ma mai da soli, sempre insieme.

martedì 19 settembre 2023

DELLA NECESSITÀ DI EDUCARE. PER LE PARROCCHIE DI EDUCARE, FORMARE, ISTRUIRE I BATTEZZATI



Carlo Maria Martini diceva: “Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto.”


02 PASSIONE PER L'EVANGELIZZAZIONE: GESÙ MODELLO DELL'ANNUNCIO

Il Buon Pastore - Sieger Koder.

La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente. 2. Gesù modello dell’annuncio

PAPA FRANCESCO  UDIENZA GENERALE  Aula Paolo VI Mercoledì, 18 gennaio 2023


Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti tutti!

Mercoledì scorso abbiamo avviato un ciclo di catechesi sulla passione di evangelizzare, cioè sullo zelo apostolico che deve animare la Chiesa e ogni cristiano. Oggi guardiamo al modello insuperabile dell’annuncio: Gesù. Il Vangelo del giorno di Natale lo definiva “Verbo di Dio” (cfr Gv 1,1). Il fatto che egli sia il Verbo, ossia la Parola, ci indica un aspetto essenziale di Gesù: Egli è sempre in relazione, in uscita, mai isolato, sempre in relazione, in uscita; la parola, infatti, esiste per essere trasmessa, comunicata. Così è Gesù, Parola eterna del Padre protesa a noi, comunicata a noi. Cristo non solo ha parole di vita, ma fa della sua vita una Parola, un messaggio: vive, cioè, sempre rivolto verso il Padre e verso di noi. Sempre guardando il Padre che Lo ha inviato e guardando noi a cui Lui è stato inviato.

domenica 17 settembre 2023

NON C'È SANTO SENZA PASSATO NÉ PECCATORE SENZA FUTURO / XXIV DOM T.O. A., 2023


“Rancore e ira sono cose orribili”.
In sé stessi. Un’immagine che mi parla è quella del cane legato alla catena. Per quanto possa essere più lunga la catena, il cane è sempre limitato,  legato al punto di attacco della catena e continuamente vi deve ritornare.

 Bisogna trasformare la rabbia in coraggio per lottare contro il male. La misericordia di Dio e del cristiano non è “perdonismo”, “misericordismo”. La conclusione del Vangelo è molto chiara. Il peccato non rimane impunito. Alcuni si sono scandalizzati per la condanna da parte della Giustizia Vaticana di militanti ecologisti che si erano incollati alla Pietà di Michelangelo in Vaticano per protestare contro l’inerzia dei governi di fronte al cambiamento climatico: pena di carcere sospesa e multa molto salata. Non è possibile che per un selfie, per la cultura “woke” che intende riscrivere il passato giudicandolo con i criteri dell’oggi o criteri molto personali, per la lotta - che condivido pienamente -  per una terra vivibile per tutti, ecc., si possa danneggiare impunemente il patrimonio artistico, la proprietà privata, le infrastrutture comunitarie, le persone stesse, facendoli passare come legittimi gesti di protesta. 

Ma sovrabbonda la misericordia su chi è debitore per i suoi peccati se chiede perdono, se si pente, se è pronto ad iniziare un percorso nuovo, che includerà riversare questa misericordia sugli altri. Non il colpo di spugna. Ma una creazione nuova. La Chiesa ha sempre voluto che la pena sia medicina al crimine o al delitto. Un grosso problema è che si insegna ai bambini ad amare solo col cuore, con i sentimenti, quando non con le sole emozioni. Dio ci insegna invece a amare con tutto il cuore ma anche con tutta l'intelligenza e con tutte le forze. L'amore squilibrato sul solo cuore porta a disastri, imprudenze, rigetto della fede. È un punto che sarà necessario chiarire meglio. Spero che questo semplice accenno sia però già illuminante per qualcuno. 

Per concludere con le letture di oggi, il cristiano sa che non esiste santo senza passato (è anche lui un peccatore perdonato), ma che non c'è peccatore senza futuro. 


Prima Lettura  Sir 27, 30 - 28, 9  Perdona l'offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.

RINUNCIANDO ALLE ARMI NUCLEARI 30 ANNI FA, L'UCRAINA HA VOLUTO COSTRUIRE LA PACE CON TUTTE LE NAZIONI / Risultati del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina




I risultati del Sinodo dell'UGCC annunciati in una conferenza stampa

16 settembre 2023, 15:3360 Fonte: UGCC Synod Results Announced at Press Conference | Materials | Ukrainian Greek Catholic Church. Mia traduzione di lavoro. 

 14 settembre, a conclusione dei lavori del Sinodo dei Vescovi dell'Ugcc, che si è tenuto a Roma dal 3 al 13 settembre 2023, si è tenuta una conferenza stampa ospitata dal Pontificio Collegio Ucraino. Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre dell'Ugcc, e Mons. Borys Gudziak, Metropolita della Metropolia di Filadelfia dell'Ugcc, hanno parlato con rappresentanti dei media internazionali accreditati presso la Santa Sede.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha parlato ai media dei dieci giorni di lavoro del Sinodo dei vescovi a Roma, in particolare del principale compito pastorale della Chiesa: “guarire le ferite nelle condizioni di guerra”. “Come Chiesa, comprendiamo che la preservazione della nostra nazione dipende non solo dal sostegno militare o politico, ma anche dalla nostra capacità di superare il trauma della guerra. Ognuno di noi è traumatizzato dalla guerra: vescovi, sacerdoti, monaci, quindi anche noi dobbiamo imparare ad accompagnare le persone in modo nuovo nella nostra pastorale”.

sabato 16 settembre 2023

01. LA PASSIONE PER L'EVANGELIZZAZIONE. NUOVO CICLO DI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO.

Caravaggio - Chiamato di Matteo.



Ricomincia l'Anno Pastorale per la nostra parrocchia. Incontriamo difficoltà per evangelizzare. Costatiamo che tra indifferenza, ignoranza, proposte distorte del messaggio evangelico o attacchi alla sana dottrina, diffidenza vera, sofferta o pretestuosa per gli scandali, proselitismo di gruppi che cercano di vantarsi dei loro numeri e della loro visibilità, ci sono molti ostacoli. Evangelizzare, comunicare la fede alle nuove generazioni, trovarsi in comunione su valori comuni, è sempre più difficile. Papa Francesco ha iniziato a gennaio un ciclo di catechesi settimanali sulla passione per l'evangelizzazione. Lasciamoci incoraggiare e istruire da lui. 

01 La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente. La chiamata all’apostolato (Mt 9,9-13)

PAPA FRANCESCO  Aula Paolo VI Mercoledì, 11 gennaio 2023

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Iniziamo oggi un nuovo ciclo di catechesi, dedicato a un tema urgente e decisivo per la vita cristiana: la passione per l’evangelizzazione, cioè lo zelo apostolico. Si tratta di una dimensione vitale per la Chiesa: la comunità dei discepoli di Gesù nasce infatti apostolica, nasce missionaria, non proselitista e dall’inizio dovevamo distinguere questo: essere missionario, essere apostolico, evangelizzare non è lo stesso di fare proselitismo, niente a che vedere una cosa con l’altra. Si tratta di una dimensione vitale per la Chiesa, la comunità dei discepoli di Gesù nasce apostolica e missionaria. Lo Spirito Santo la plasma in uscita - la Chiesa in uscita, che esce - , perché non sia ripiegata su sé stessa, ma estroversa, testimone contagiosa di Gesù la fede si contagia, pure -, protesa a irradiare la sua luce fino agli estremi confini della terra. Può succedere, però, che l’ardore apostolico, il desiderio di raggiungere gli altri con il buon annuncio del Vangelo, diminuisca, divenga tiepido. A volte sembra eclissarsi, sono cristiani chiusi, non pensano agli altri. Ma quando la vita cristiana perde di vista l’orizzonte dell’evangelizzazione, l’orizzonte dell’annuncio, si ammala: si chiude in sé stessa, diventa autoreferenziale, si atrofizza. Senza zelo apostolico, la fede appassisce. La missione è invece l’ossigeno della vita cristiana: la tonifica e la purifica. Intraprendiamo allora un percorso alla riscoperta della passione evangelizzatrice, iniziando dalle Scritture e dall’insegnamento della Chiesa, per attingere alle fonti lo zelo apostolico. Poi ci accosteremo ad alcune sorgenti vive, ad alcuni testimoni che hanno riacceso nella Chiesa la passione per il Vangelo, perché ci aiutino a ravvivare il fuoco che lo Spirito Santo vuole far ardere sempre in noi.

venerdì 15 settembre 2023

L'ACQUA, NOZIONI DI BASE, IL SUO CICLO, LA SUA IMPORTANZA. COSA POSSIAMO FARE?

Alluvione nel deserto.

L'ACQUA, NOZIONI DI BASE,

IL SUO CICLO, LA SUA IMPORTANZA.

COSA POSSIAMO FARE?


Tempo del Creato 2023.

Incontro venerdì 22 settembre,

ore 19.30

nel Salone parrocchiale 


Estate 2023: incendi letali in Canada (oltre 100 000 kmq di foresta bruciati), Hawaii, Canarie… In Spagna e Grecia, incendi eccezionali seguiti da piogge devastanti con perdite di vite umane. Tempesta tropicale, disastro umano e ambientale in Libia!…

Problemi ricorrenti in Italia di siccità e piogge intense, anche in questi giorni.

L’Italia è dopo la Grecia il paese dell’UE con maggiore consumo d’acqua potabile per abitante da acque di superficie o da falde.

Anche a Marano sperimentiamo problemi con l’acqua in generale e con le piogge. 

In un contesto globale allarmante nel quale si inserisce il nostro contesto locale non semplice, conviene comprendere meglio il ciclo dell’acqua e cosa possiamo fare come singoli e come comunità cittadina per rispettare e usare meglio questa risorsa fondamentale per la vita sulla terra. 



fra’ Sereno e il gruppo parrocchiale Campania Felix

giovedì 14 settembre 2023

DIO LO ESALTÒ, PER LA SUA GLORIA / Esaltazione della Santa Croce, 14 settembre, 2023.


Oggi celebriamo con grande gioia la festa dell’Esaltazione della Santa Croce,
ma con una gioia seria, non superficiale. 

Con gioia perché attraverso la Croce di Cristo la Via della Vita è stata aperta per noi, perché ci “sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome”, perché abbiamo “conosciuto colui che è da principio", perché abbiamo “vinto il Maligno", perché siamo “forti e la parola di Dio rimane in” noi (vedi 1 Giovanni 2,12-14). Gioia immensa perché rivela un amore sconosciuto prima di Cristo ma che ormai dimora stabilmente nel suo Corpo e nel suo Spirito effuso su tutta la faccia della Terra.

Una gioia seria perché questa redenzione è costata a Gesù le sofferenze della crocifissione, sofferenze fisiche atroci, ma ancor più psicologiche e spirituali. 

Gioia seria perché queste sofferenze sono state causate dal mio peccato, sono colpa mia. Innalzandolo sulla croce, Dio lo fece serpente, colpa, peccato, “in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio” (2 Corinzi 5, 21).

Gioia seria perché sono invitato ad affidargli la mia debolezza, le mie paure, per camminare anch’io sulla Via che ha aperto: “Chi dice di rimanere in lui, deve anch'egli comportarsi come lui si è comportato” (1 Giovanni 2,6). Non si è soltanto fatto uomo per lavorare, predicare, avere successo, posizioni di privilegio con molti discepoli, come Maometto che è il modello di tutti i “cristiani” non convertiti, ma “umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce". 

Ma per questa sua obbedienza nell’umiliazione “Dio lo esaltò”, è il Signore, giudice dei vivi e dei morti.


Prima Lettura  Nm 21, 4b-9  Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.

Dal libro dei Numeri

mercoledì 13 settembre 2023

PRIMA DELLA CRESIMA HAI FATTO UN CATECUMENATO COME RICHIEDE LA CHIESA?




Da più parti, si voleva approfittare del lockdown per progettare il nuovo, per “fare un anno sabbatico, dedicandolo alla contemplazione del Mistero e al ripensamento della nostra pastorale” come disse un vescovo campano. In quel periodo, parlo con gratitudine della nostra realtà locale, si sono spese molte energie nelle urgenti e benemerite opere di carità, nella catechesi e nelle celebrazioni in streaming. Ma, per il nuovo? Il Documento del Sinodo diocesano sull’Evangelizzazione e la Catechesi invoca coraggio e creatività per mettere in pratica il nuovo, in particolare "la catechesi di ispirazione catecumenale". In verità questo nuovo esiste da tanto tempo suscitato dallo Spirito Santo anche attraverso la guida del Magistero del Papa. 


Quarantadue anni fa, Papa Giovanni Paolo II scriveva in Familiaris Consortio(1981) : 

66. Più che mai necessaria ai nostri giorni è la preparazione dei giovani al matrimonio e alla vita familiare. … va vista e attuata come un processo graduale e continuo. Essa, infatti, comporta tre principali momenti: una preparazione remota, una prossima e una immediata. … Si imposterà, a largo respiro, la preparazione prossima, la quale - dall'età opportuna e con un'adeguata catechesi, come in un cammino catecumenale - comporta una più specifica preparazione ai sacramenti, quasi una loro riscoperta. Questa rinnovata catechesi di quanti si preparano al matrimonio cristiano è del tutto necessaria, affinché il sacramento sia celebrato e vissuto con le dovute disposizioni morali e spirituali. ….

Tra gli elementi da comunicare in questo cammino di fede, analogo al catecumenato, ci deve essere anche una conoscenza approfondita del mistero di Cristo e della Chiesa, dei significati di grazia e di responsabilità del matrimonio cristiano, nonché la preparazione a prendere parte attiva e consapevole ai riti della liturgia nuziale".

martedì 12 settembre 2023

IL NOME DI MARIA! / 12 Settembre. 2023.


Il Nome di Maria! Si è tentati di cercare il significato di questo nome. Non c'è una risposta univoca. Ma non ha importanza. Parliamo della Vergine Maria, la Madre di Gesù, la Madre di Dio, la Figlia di Sion, ma anche l’umile, la pellegrina nella fede, che è per me, Madre, Maestra e Modello. Maria mi porta a Dio per l'irradiazione della sua santità immacolata e unica, ma anche per due caratteristiche importanti: 

-Tutta Santa però creatura. Posso essere arrabbiato con Dio perché non mi ha dato la vita che volevo, non mi sento trattato da lui in modo giusto. Maria è creatura, è dalla mia parte. Mi insegna a perseverare nell’obbedienza, nella notte della fede, non posso rimproverarle nulla. 

-Donna, Madre e non Padre. Se uno ha avuto un rapporto difficile col proprio padre questo crea difficoltà a relazionarsi con un Dio Padre. In genere il rapporto con la propria madre è migliore. E la presenza di Maria può essere un grande aiuto.

Donna, Madre di Dio del Dio incarnato, garante dell’Incarnazione. "Lei sola ha debellato tutte le eresie" proclamavano i Padri. Ancora, Maria aiuta a stare nella Chiesa, a comprendere che la Chiesa è Madre e a non abbandonarla quando si riceve scandalo. 

“Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, - grazie all’intercessione della Vergine Maria - in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie”.


Prima Lettura  Col 2, 6-15  Con Cristo Dio ha dato vita anche a voi, perdonandoci tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

lunedì 11 settembre 2023

IL SINODO: NON TEMERE PICCOLO GREGGE... 2/2


I precedenti nella Storia. Nessun Sinodo o Concilio ha cambiato la Dottrina della Chiesa

Abbiamo visto ieri La Gioia del Vangelo: C'È IL PERICOLO CHE IL SINODO CAMBI LA DOTTRINA DELLA CHIESA? / sabato XXII sett. 2023.) - senza poter dare tutti gli esempi presenti nei Vangeli e nel resto del Nuovo Testamento - che Gesù cambia precetti disciplinari e soprattutto l’approccio con il quale affrontare le situazioni, suscitando spesso molta sorpresa tra i suoi discepoli e ascoltatori, senza però mai rinnegare o cambiare la Verità rivelata da Dio in precedenza. Porta alle piene conseguenze i precetti precedenti, spesso riporta al principio. Gesù mette sempre al centro la persona in cammino e la sua fede e non l’aspetto prettamente giuridico. Dopo la Pentecoste la Chiesa, in particolare gli Apostoli, vedono con enorme sorpresa che Dio vuole inglobare anche i pagani senza farli diventare prima ebrei. In Gesù risorto, nel kerigma, c'è tutta la pienezza dalla quale ripartire. In una buona parte della Chiesa questo crea un disagio enorme e resistenze. Il Concilio di Gerusalemme trova un compromesso chiedendo agli ebrei di accettare come fratelli i pagani che si sono convertiti a Cristo e ai pagani credenti di rispettare alcune norme su punti sensibili. Alcuni di questi punti sono legati alla natura umana, altri sono legati a considerazioni culturali. In quel caso si cerca di evitare troppo disagio tra gli ebrei. I punti stabiliti dal Concilio vengono trasmessi fedelmente alle comunità, ma in seguito quelli culturali cadono pian piano in secondo piano, sono relativizzati da Paolo stesso mentre egli insiste con forti richiami sulla carità e su quei punti che riguardano la morale fondata sulla natura umana. Anche alcune indicazioni disciplinari e culturali di Paolo stesso non sono più osservate da nessuno oggi nelle comunità cristiane, senza che nessuno si scandalizzi. Quindi ci sono cambiamenti senza che la verità del Vangelo venga alterata. Così è stato lungo i secoli nella Chiesa cattolica. 

I precedenti di Papa Francesco.

domenica 10 settembre 2023

NON METTERE SU FACEBOOK LE TUE LITI PERSONALI, MA IMPARA PIUTTOSTO DAL SIGNORE / XXIII DOM T.O., A, 2023.


“Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia”.

La prima lettura mi conforta nella mia missione di annunciare la verità con coraggio. Serve per dire la Parola di Dio ad alcuni. È sempre più facile essere forte col debole e debole col forte. Ci vuole anche preghiera per sentire le parole esatte che il Signore nella sua misericordia vuole rivolgere al malvagio. 

Il Vangelo invece ci spinge ad usare la correzione fraterna. Stesso discorso? Cercando di ascoltare, il Signore mi ha invitato a chiedere perdono ai miei fratelli e sorelle per tutte le volte in cui la mia correzione non è stata abbastanza fraterna, non è stata un servizio umile. L’umiltà non esclude l’autorevolezza. 

Contemplo di nuovo come il Vangelo è sapiente con quella scaletta della correzione fraterna: uno, non parlare dietro, non mettere in piazza i tuoi diverbi personali o famigliari, parlane con Dio innanzitutto e vedi se ti consiglierà di toglierti prima la trave o ridimensionerà l’offesa e ti consiglierà di lasciar perdere. Poi vai dal tuo fratello e parla con lui. Ascoltatevi reciprocamente. Sono stupito di vedere come molti mettono in piazza su Facebook o sui loro gruppi di comunità liti assolutamente private, personali. Mi sembra anormale. Lo possiamo chiamare immaturità? Ma in ogni caso il Vangelo ci invita a non agire così, e invita gli altri membri della comunità a non intervenire per non alimentare queste liti. Possono sempre fare una preghiera in segreto  …. Solo dopo aver cercato invano di chiarire a tu per tu, con l’aiuto di fratelli della comunità cerca di risolvere il problema. E solo dopo questi due passi, puoi dirlo pubblicamente alla comunità. 

E lì viene fuori il potere della Comunità, della Famiglia di Dio. Non sei solo un peccatore salvato per misericordia - lo sei! - ma la Comunità - di cui sei un membro - è il Corpo di Cristo, con il potere di applicare il Piano di salvezza di Dio per l’Umanità. Noi siamo i fratelli e sorelle di Cristo, siamo la presenza di Cristo in questa generazione, siamo Cristo che parla. E la nostra missione è di testimoniarlo, almeno con la Parola. Dopo aver invitato i miei fratelli e sorelle cristiane a non mettere sui Social le loro liti private, li invito nuovamente ad essere responsabili riguardo ai loro messaggi. Se sono cristiano consapevole, non posso diffondere messaggi che nulla hanno a che fare con il Vangelo, con l’insegnamento di Cristo o della Chiesa, né approvarli. In questo mondo c'è un grande deserto di Parola di Dio e di Verità. Se nemmeno i cristiani diffondono la Parola di Dio, la Sapienza di Cristo, ma anzi, aderiscono alla mentalità del mondo a che serve loro essere cristiani, che giovamento per la salvezza del mondo avrà il Signore di averli scelti come suoi figli e testimoni?


Prima Lettura  Ez 33, 7-9  Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.

Dal libro del profeta Ezechiele

sabato 9 settembre 2023

C'È IL PERICOLO CHE IL SINODO CAMBI LA DOTTRINA DELLA CHIESA? 1 /2. / sabato XXII sett. 2023.

Dal seme all'albero adulto,
forme molto diverse della stessa pianta.


Si avvicina il Sinodo dei vescovi a Roma. Vedo più reazioni tra chi è contrario al Sinodo, o a Papa Francesco in generale, tra chi teme derive dottrinali che tra quanti sono fiduciosi nella Chiesa e nel Papa. 

Potrebbe essere il segno che non si comprende bene la natura di un Sinodo? Paura degli uni e indifferenza degli altri? Credo sia necessario spiegare i principi che guidano il Sinodo e tutta la Tradizione Viva della Chiesa. 

Il Cristianesimo è Gesù Cristo. Dalla sua Vita, e in particolare dalla sua Risurrezione dai morti dopo aver subito il supplizio della croce, si effonde lo Spirito Santo che rinnova la faccia della Terra, risana e riorienta la vita di chi crede. 

Cosa credevano i primi cristiani? Dal discorso di Pietro il giorno della Pentecoste sanno che un uomo accreditato da Dio, non è stato crocifisso per sbaglio ma per la volontà di Dio ed è risorto, costituito Messia e giudice dei vivi e dei morti. Ed è lui che effonde lo Spirito Santo atteso, segno della fine dei tempi. Per riceverlo bisogna farsi battezzare nel nome di Gesù Cristo, in segno di pentimento dei propri peccati e di obbedienza a Gesù, il Messia. Tra i battezzati nasce una comunione spontanea e profonda. (Atti 2,14-47).

Noi invece crediamo che Gesù non è solo un uomo ma è Dio, seconda persona della Trinità, battezziamo non nel nome di Gesù soltanto ma nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 

venerdì 8 settembre 2023

8 SETTEMBRE. AVANTI CON MARIA, SEMPRE!

 

San Castrese: la chiesa è anche
dedicata alla Madonna Assunta, 
di cui abbiamo questa immagine.

Avanti con Maria, sempre. 

"In realtà, se non è possibile stabilire un preciso punto cronologico per fissare la data della nascita di Maria, è … un fatto che, mentre si avvicinava definitivamente la «pienezza del tempo», cioè l'avvento salvifico dell'Emanuele, colei che dall'eternità era destinata ad esser sua madre esisteva già sulla terra. Questo suo «precedere» la venuta di Cristo trova ogni anno un riflesso nella liturgia dell'Avvento. … desideriamo rivolgerci in modo speciale a colei, che nella «notte» dell'attesa dell'Avvento cominciò a splendere come una vera «stella del mattino». Infatti, come questa stella insieme con l'«aurora» precede il sorgere del sole, cosi Maria fin dalla sua concezione immacolata ha preceduto la venuta del Salvatore, il sorgere del «sole di giustizia» nella storia del genere umano". (Giovanni Paolo II, "Redemptoris Mater", 25 marzo 1987)


Prima Lettura  Mi 5,1-4a  Partorirà colei che deve partorire.

 Dal libro del profeta Michèa

giovedì 7 settembre 2023

AFFINCHÉ IL MONDO INTERO DIVENTI OSTIA VIVENTE!


Deserto, Mongolia.

In Cristo, Dio si è manifestato e fatto vicino a noi. Assumendo la nostra condizione ci ha reso partecipi della sua. Pertanto, ci ha anche affidato la guida del mondo. Il sacerdozio ministeriale, ma anche la comunità cristiana tutta, deve "consacrare il mondo perché diventi ostia vivente, perché il mondo diventi liturgia", secondo l'espressione di Papa Benedetto nella Cattedrale di Aosta riprendendo un concetto di P. Theillard de Chardin nel suo famoso testo "la Messa sull'Altare del Mondo", di cui ha parlato Papa Francesco in Mongolia. Pubblico tutta l'omelia di Papa Benedetto molto ricca, mettendo in grassetto quel passo riferito a Theillard de Chardin.


CELEBRAZIONE DEI VESPRI NELLA CATTEDRALE DI AOSTA/ OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Venerdì, 24 luglio 2009 (Venerdì XVI sett. T.O.)

Eccellenza, cari fratelli e sorelle.  

In questa breve omelia vorrei dire qualche parola sull'orazione, con la quale si concludono questi Vespri, perché mi sembra che in questa orazione, il brano della Lettera ai Romani ora letto sia interpretato e trasformato in preghiera.

(Lettura breve  Rm 8, 1-2: Non c'è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che da' vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. / Orazione: Padre misericordioso, che hai redento il mondo con la passione del tuo Figlio, fa' che la tua Chiesa si offra a te come sacrificio vivo e santo e sperimenti sempre la pienezza del tuo amore. Per il nostro Signore).

L'orazione si compone di due parti: un indirizzo — un'intestazione, per così dire — e poi la preghiera composta da due domande.

Cominciamo con l'indirizzo che ha, anche da parte sua, due parti: va qui un po' concretizzato il «tu» al quale parliamo, per poter bussare con maggior forza al cuore di Dio.

Nel testo italiano, leggiamo semplicemente: «Padre misericordioso». Il testo originale latino è un po' più ampio; dice «Dio onnipotente, misericordioso». Nella mia recente Enciclica, ho tentato di mostrare la priorità di Dio sia nella vita personale, sia nella vita della storia, della società, del mondo.

RENDERE OGNI UOMO PERFETTO IN CRISTO! È QUESTO IL PROGRAMMA DELLA TUA PARROCCHIA? / Riflessione sul primo capitolo della Lettera ai Colossesi.


La Liturgia di questi giorni segue la lettera ai Colossesi. Vale la pena leggere tutto il primo capitolo per renderci conto del programma pastorale di san Paolo per le prime comunità cristiane. Corrisponde al programma della mia parrocchia?

Abbiamo visto ieri che il mandato di annunciare la Buona Notizia deve venire da Dio - è la Chiesa che lo conferma - perché si annunci il Vangelo secondo Dio e nella sua grazia. La base di tutto è il kerigma, la Buona Notizia, il Mistero della Redenzione compiuto per tutti gli uomini da Gesù nella sua Pasqua, nella sua morte da peccatore per noi, e nella sua risurrezione. Egli si è caricato dei nostri peccati e ha trionfato da tutte le potenze del male abbattendo il potere della morte. Questo Mistero diventa efficace per me quando ascolto la predicazione e vi rispondo credendo. Ma quando il mio cuore ha riconosciuto che Dio è giusto e veritiero e che Gesù è veramente il suo Inviato, non finisce lì. Gesù ha percorso e aperto per noi una Via nuova e vivente e devo seguirla, seguire lui. La sua Vittoria sulla morte e sul male mi dà la certezza della vittoria per me, già è iniziato in me la Vita Eterna. Ma devo perseverare nella fede, e percorrere la via della fede. È un cammino. 

Ascoltiamo san Paolo:  “ non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio.

mercoledì 6 settembre 2023

L'ANNUNCIO DELLA PAROLA DI VERITÀ DEL VANGELO PORTA FRUTTO TRA VOI? / Mercoledì XXII sett. T.O., dispari, 2023.


Vediamo chiese sempre più vuote, ma soprattutto famiglie, anche quelle che frequentano le parrocchie, che non riescono più a formare cristianamente i più piccoli, e che spesso la nostra Iniziazione Cristiana non è una scuola di formazione cristiana, di conversione. Constatiamo persino che rimane 
poco anche delle nozioni di base che abbiamo potuto dare nelle lezioni di catechismo. Questo è il messaggio che introduce il Documento sinodale per l'evangelizzazione e la catechesi. 

San Paolo si definisce "apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio". Cioè inviato, incaricato di continuare in toto la missione di Gesù innanzitutto annunciando nello Spirito la parola di verità del Vangelo che dona la grazia, cambia la vita delle persone, fruttifica in loro e nella società se ci si rimane fedeli. San Paolo comprende che non deve abbandonare i credenti, che deve aiutarli a conoscere meglio il Signore, crescere nello Spirito, ma la sua missione principale è di annunciare la Buona Notizia. Si "vanta" persino di non battezzare, perché, di fronte alla Verità del Vangelo e alla conversione in chi l’accoglie, gli stessi sacramenti sono secondari. Secondari non perché senza importanza ma perché vengono dopo una maturazione nella fede, una decisione ferma e consapevole di seguire il Signore e i suoi precetti. Anche Gesù mette al primo posto l'annuncio della Buona Notizia del Regno - benché ancora incompleta - e lascia che cresca nei cuori mentre lui va incontro ad altre persone.

La realtà comune in tante nostre chiese è esattamente il contrario. I sacramenti vengono prima della conversione, quando non sono l'unica realtà che conta, senza bisogno di conversione. Ancora questa mattina ho incontrato persone, certamente in buona fede, plasmati da una mentalità comune, che pretendevano i sacramenti senza conversione, anzi, mettendo sullo stesso piano cristiani, musulmani e fedeli di altre religioni, considerando del tutto inutile conoscere la Parola di Dio e l'insegnamento della Chiesa.  

Il Sinodo diocesano invoca il tempo del coraggio, del cambiamento, di proposte di cammini di catechesi più sostanziosi per chi è insufficientemente evangelizzato, e di una catechesi tutta di ispirazione catecumenale. Affinché questa nuova visione diventi concreta e porti frutto dobbiamo definire chi nelle nostre parrocchie è "insufficientemente evangelizzato” e il contenuto concreto della catechesi da fare. Il sale che perde sapore serve solo ad “essere gettato via e calpestato dalla gente”. (Matteo 5, 13; vedi anche Marco 9, 50 e Luca 14, 34). La Chiesa non può più rimanere nel vago. 


Prima Lettura   Col 1, 1-8  La parola di verità è giunta a voi, come in tutto il mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési