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mercoledì 4 dicembre 2024

PREGHIERA ALLA VERGINE MARIA DI S. GIOVANNI DAMASCENO / S. Giovanni di Damasco, 4 dicembre 2024.

Icona "Panaghia tricherusa", ossia
"Tutta Santa alle tre mani". Dalla
tradizione del miracolo ricevuto
da s. Giovanni Damasceno al quale
 la Vergine ridonò la mano tranciata.



Ti saluto, o Maria, Speranza dei cristiani!

Accogli la supplica di un peccatore che ti ama teneramente,

ti onora particolarmente e ripone in te tutta la speranza della sua salvezza.

Per merito tuo ho la vita.

martedì 3 dicembre 2024

CHE SENSO HA LA TUA VITA? LA FOLLIA DI CRISTO È LA PIÙ SAGGIA / San Francesco Saverio, 3 dicembre 2024.




A Mazara del Vallo, negli anni '90, lavoravo con i Missionari Saveriani con gli immigrati tunisini. Ho potuto così leggere una sostanziosa vita di san Francesco Saverio il grande missionario gesuita morto alle porte della Cina nel 1552 che mi lasciò una forte impressione. 

Ho potuto anche conoscere la vita del loro fondatore, il vescovo san Guido Maria Conforti (1865 - 1931). Il crocifisso è per lui “il grande libro sul quale si sono formati i Santi e sul quale dobbiamo formarci anche noi. Esso ci parla con una eloquenza che non ha l'eguale: coll'eloquenza del sangue, e dischiude allo sguardo immensi orizzonti”. Dalla preghiera quotidiana davanti al crocifisso sente nascere la sua vocazione sacerdotale. 

IL SIGNORE HA ABBATTUTO IL TRONO DEI POTENTI, HA INNALZATO GLI UMILI. / Martedì 1a sett di Avvento, 2024




Il Vangelo oggi ci introduce in una dimensione misteriosa del piano di Dio. 

I discepoli appena tornati dalla prima missione sono stupefatti, pieni di gioia, un po' esaltati: "Signore, anche i demoni si obbediscono nel tuo nome!". Gesù, conferma questa esperienza, ma rivolge il loro sguardo verso la gioia vera: la certezza del paradiso, dell’amore del Padre (Luca 10,17-20).

È allora che “Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo”. Conosci quella gioia nello Spirito Santo che proviene dalla comunione con Dio, quella "sobria ebbrezza” di cui parlano i Padri? Ebbrezza che non stordisce ma aumenta la lucidità, affina la capacità di gustare, rivelando la presenza di Dio in ogni sua creatura. Oppure la tua gioia si nutre del successo, della fama, dei primi posti, dell’apparire,...? L’impatto della loro missione sulle persone è visibile e i discepoli possono lasciarsi trasportare da questa dimensione esteriore, distogliendo il cuore da Dio che non conoscono ancora. 

“Ti rendo lode, o Padre”... Gesù vede Dio che chiama i piccoli “Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili”. (Siracide 10, 14; vedi Salmi 112, 8; Siracide 11, 1). Nel cuore del Padre c'è il desiderio di una rivoluzione spirituale che arrivi al cambiamento sociale. Purtroppo la resistenza della Chiesa a vivere il Vangelo, in particolare l’uguaglianza dei suoi membri e il rispetto per ogni persona, porta dentro e fuori della Chiesa a movimenti di ribellione. Sappiamo cosa sono state le rivoluzioni dell’odio di classe. Non hanno risolto nulla, anzi. Ma ci sono ribellioni anche in seno alla Chiesa. Nel 1300 ci fu il movimento di fra’ Dolcino. Dalla predicazione della fratellanza e dell’uguaglianza sociale, è passato alla lotta armata, opprimendo persino i contadini poveri dei dintorni (Dolciniani - Wikipedia). La deriva di tanti movimenti, gruppi, gruppetti, è purtroppo frequente nella Chiesa. Il rancore sociale, il desiderio frustrato di “fare carriera”, esiste anche in singoli, membri di comunità laicali o religiose, o del clero secolare. Quanto diverse sono le persone ispirate, chiamate da Dio nella sua libera scelta. Gli Apostoli stessi, sono l’esempio che in ciascuno abita il desiderio di essere riconosciuto dagli uomini, di “emergere” ma Gesù li aiutò a cercare Dio e la sua approvazione: e così sono cresciuti come vere personalità libere e forti. San Francesco è sempre stato credente. Ma anche lui ha cominciato col sogno di diventare un nobile, poi ha scoperto Cristo, il vero Signore e “l’Amore non amato”. Ha capito che poteva seguirlo solo nella comunione della Chiesa, sottomesso ad essa malgrado i suoi difetti. Una sincera devozione alla Vergine Maria lo ha aiutato molto. Chi ha incontrato Maria, che “non voleva essere conosciuta né dagli uomini, né da sé stessa, ma solo da Dio” (Trattato della Vera Devozione a Maria) la imita nel nascondimento, nell'umiliazione, nella preghiera nel segreto” dove il Padre vede e ricompensa, nell'essere servo lontano dai riflettori, nel “Cor ad cor loquitur” ossia nel “dialogo intimo cuore a cuore” con Dio, unica ricompensa. 


Prima Lettura  Su di lui si poserà lo spirito del Signore.

Dal libro del profeta Isaìa Is 11,1-10

lunedì 2 dicembre 2024

AVVENTO: LA PREGHIERA PER LA PACE È PIÙ CHE MAI NECESSARIA.


AVVENTO IN PREGHIERA



"Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".


INIZIA LA GIORNATA CON LA PREGHIERA PER TE E PER I TUOI, PER LA PACE. VIENI IN PARROCCHIA A CANTARE LE LODI, ALLE ORE 6.30, DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ.

Parrocchia san Castrese - Marano


domenica 1 dicembre 2024

BENEDICIAMO INSIEME IL SIGNORE PERCHÉ CI ANNUNCIA EVENTI TERRIBILI! / 1a Dom di Avvento, Anno C, 2024.





Il Vangelo di questa prima domenica di Avvento annuncia angosce, sconvolgimenti così terribili che addirittura gli uomini moriranno di paura prima ancora che accadano. Come possiamo chiamare questo un Vangelo, ossia una Buona Notizia? Tutto il testo di oggi è una Buona Notizia perché da una parte dice che gli uomini periranno ma che noi, discepoli del risorto no, anzi,  “Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. E questa liberazione, questa promessa è per tutti. Come "quel giorno ... come un lacciosi abbatterà sopra tutti ... sulla faccia di tutta la terra" e nessuno scamperà, così gli angeli nella notte annunciano "una grande gioia che sarà di tutto il popolo" (Luca 2,10), nessuno escluso. Dobbiamo con zelo invitare tutti a credere nel Signore Gesù. Inoltre la liberazione è già iniziata dal momento che la nostra fede ancora piccola e fragile ci apre gli occhi, ci rende capaci di guardare tutta la realtà e non rifugiarcsi nelle favole o nella depressione e il maledire la vita e gli altri. La morte esiste, la guerra esiste, la cattiveria esiste, i miei limiti e peccati esistono ma «Dio si fa uomo e viene in questo mondo con parole di gioia e di speranza. E prima di morire, quando sa che quella sarà la sua ultima notte in questa vita, piange. Piange perché la vita è preziosa, perché ogni giorno è un miracolo, un dono e un'opportunità. Perciò il messaggio dell'angelo a quei pastori è il famoso 'Non abbiate paura', come quello di Giovanni Paolo II a un mondo che temeva, come ancora oggi, la guerra, la minaccia nucleare". “Il Natale ci ricorda che, per un cristiano, il pessimismo è impossibile”. (dal Messaggio di Natale della presidente della Comunidad de Madrid, Isabel Díaz Ayuso). 

Benediciamo insieme il Signore che viene a dirci la verità anche nei suoi aspetti più tragici ma ci conforta con la sua presenza, ci dona energia per vivere e servire attingendo dalla sua vittoria sulla morte della quale ci rende partecipi in questa Eucaristia. 


Prima Lettura  Farò germogliare per Davide un germoglio giusto. 

Dal libro del profeta Geremìa Ger 33,14-16

IL CROCIFISSO IN TUTTE LE SCUOLE? / 01 Dic. 2024




Sta girando in questi giorni la foto di una ragazza sorridente che tiene in mano un grande crocifisso e una frase che dice: sei favorevole che il crocifisso ritorni in tutte le scuole? In genere i commenti sono tutti molto favorevoli, senza se e senza ma. È chiaro che non dispiace neppure a me trovare un crocifisso sulla parete di un’aula scolastica.

Ma è veramente questo il problema? Crocifissi senza cristiani, vale la pena? Preferirei mille volte trovare piuttosto cristiani che conoscono Gesù e il suo Vangelo e lo mettono in pratica, mentre la maggior parte dei battezzati adulti non conosce nemmeno i dieci comandamenti e non sa che questi hanno uno stretto rapporto con la loro vita. Riassumendo e annoiando qualcuno per ribadire temi di base, in Italia non mancano tanto i crocifissi quanto piuttosto mancano i cristiani. La prima evangelizzazione, dalla risurrezione di Gesù in poi, si è fatta senza crocifissi sui muri ma attraverso vite cambiate: "La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza". (1 Corinzi 2, 4; vedi 1 Pietro 3, 1). E lo stato generale del Cristianesimo nella società e nelle famiglie oggi conferma che i crocifissi sulle pareti non evangelizzano.