Il Vangelo oggi ci introduce in una dimensione misteriosa del piano di Dio.
I discepoli appena tornati dalla prima missione sono stupefatti, pieni di gioia, un po' esaltati: "Signore, anche i demoni si obbediscono nel tuo nome!". Gesù, conferma questa esperienza, ma rivolge il loro sguardo verso la gioia vera: la certezza del paradiso, dell’amore del Padre (Luca 10,17-20).
È allora che “Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo”. Conosci quella gioia nello Spirito Santo che proviene dalla comunione con Dio, quella "sobria ebbrezza” di cui parlano i Padri? Ebbrezza che non stordisce ma aumenta la lucidità, affina la capacità di gustare, rivelando la presenza di Dio in ogni sua creatura. Oppure la tua gioia si nutre del successo, della fama, dei primi posti, dell’apparire,...? L’impatto della loro missione sulle persone è visibile e i discepoli possono lasciarsi trasportare da questa dimensione esteriore, distogliendo il cuore da Dio che non conoscono ancora.
“Ti rendo lode, o Padre”... Gesù vede Dio che chiama i piccoli “Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili”. (Siracide 10, 14; vedi Salmi 112, 8; Siracide 11, 1). Nel cuore del Padre c'è il desiderio di una rivoluzione spirituale che arrivi al cambiamento sociale. Purtroppo la resistenza della Chiesa a vivere il Vangelo, in particolare l’uguaglianza dei suoi membri e il rispetto per ogni persona, porta dentro e fuori della Chiesa a movimenti di ribellione. Sappiamo cosa sono state le rivoluzioni dell’odio di classe. Non hanno risolto nulla, anzi. Ma ci sono ribellioni anche in seno alla Chiesa. Nel 1300 ci fu il movimento di fra’ Dolcino. Dalla predicazione della fratellanza e dell’uguaglianza sociale, è passato alla lotta armata, opprimendo persino i contadini poveri dei dintorni (Dolciniani - Wikipedia). La deriva di tanti movimenti, gruppi, gruppetti, è purtroppo frequente nella Chiesa. Il rancore sociale, il desiderio frustrato di “fare carriera”, esiste anche in singoli, membri di comunità laicali o religiose, o del clero secolare. Quanto diverse sono le persone ispirate, chiamate da Dio nella sua libera scelta. Gli Apostoli stessi, sono l’esempio che in ciascuno abita il desiderio di essere riconosciuto dagli uomini, di “emergere” ma Gesù li aiutò a cercare Dio e la sua approvazione: e così sono cresciuti come vere personalità libere e forti. San Francesco è sempre stato credente. Ma anche lui ha cominciato col sogno di diventare un nobile, poi ha scoperto Cristo, il vero Signore e “l’Amore non amato”. Ha capito che poteva seguirlo solo nella comunione della Chiesa, sottomesso ad essa malgrado i suoi difetti. Una sincera devozione alla Vergine Maria lo ha aiutato molto. Chi ha incontrato Maria, che “non voleva essere conosciuta né dagli uomini, né da sé stessa, ma solo da Dio” (Trattato della Vera Devozione a Maria) la imita nel nascondimento, nell'umiliazione, “nella preghiera nel segreto” dove il Padre vede e ricompensa, nell'essere servo lontano dai riflettori, nel “Cor ad cor loquitur” ossia nel “dialogo intimo cuore a cuore” con Dio, unica ricompensa.
Prima Lettura Su di lui si poserà lo spirito del Signore.
Dal libro del profeta Isaìa Is 11,1-10