Gesù manda i suoi discepoli come agnelli in mezzo ai lupi. Come comportarsi? Non certo da ingenui e sentimentali. Gesù dice: “siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. Gesù esplicita poi i due termini: prudenti e semplici: Prudenza è non esporti inutilmente perché molti vorranno farti del male. Ma il Signore è il tuo Pastore e ti protegge. Quando sarai messo alle strette - anche con la vera persecuzione - semplicità significa affidarti al Pastore, e sperimentare la presenza dello Spirito del Padre che parlerà per mezzo tuo. Un’esperienza rara - perché non prego continuamente, con affidamento totale - ma davvero dolcissima, fonte di consolazione e di rafforzamento nella fede.
Gesù menziona esplicitamente la persecuzione, anche in famiglia, quella che fa più male. Non perché facciamo vittimismo, cercando all’infinito, morbosamente, l’affetto dei nostri cari - ogni cristiano ha lasciato case, fratelli, sorelle, padre, madre, figli, campi per il nome di Gesù, anche se la sua vocazione è la famiglia, il matrimonio (vedi Matteo 19,29) - ma per presentarci la ricompensa!
Prudente e semplice è non fare il braccio di ferro contro la persecuzione e insieme non poter fare a meno di annunciare la Buona Notizia con la Parola o con la Vita perché questa è la natura del cristiano, della Chiesa.
Mi addolora molto vedere tanti cristiani, coloro che sono conosciuti come tali perché frequentano assiduamente la loro parrocchia, fanno parte di qualche gruppo o movimento, o si presentano come cristiani sui Social, buttare ad ogni vento i loro mal di pancia oppure riflessioni che non procedono dal Vangelo. Se da cristiani vorremo essere anche noi lupi, saremo sconfitti. Internamente per la contraddizione che ci spaccherà, esternamente per il non essere lupi al 100% e quindi i veri lupi ci sbraneranno. Ma molto più perché “Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell’aiuto del pastore. Egli non pasce lupi, ma agnelli”. (San Giovanni Crisostomo). Papa Francesco: udienza, “Dio non ci chiede di essere rilevanti, numerosi, prestigiosi”, “non è il pastore dei lupi, ma degli agnelli” - AgenSIR
Prima Lettura Os 14, 2-10 Non chiameremo più dio nostro l'opera delle nostre mani.
Dal libro del profeta Osèa