Col peccato Adamo ed Eva si consegnano liberamente a Satana che diventa il loro padrone e spingerà sempre di più l’umanità verso l'abisso: dalla vita disordinata all’omicidio. Ma il Creatore e Signore non abbandona, anzi promette che la testa di Satana sarà schiacciata un giorno dalla discendenza della donna. Questa discendenza è Gesù. Quindi con Gesù, Satana è finito.
Come mai allora tutto il male che c'è nel mondo? semplicemente perché l’uomo non aderisce a Cristo, e si consegna ancora in vari modi a Satana.
Il primo passo è quando l'uomo preferisce la "propria verità" alla ricerca della Verità, ogni volta che si chiude nei suoi pregiudizi.
Infatti Gesù manifesta le opere del Regno di Dio, ma ognuno lo vede attraverso ciò che ha dentro il cuore, secondo la “propria verità e mentalità”. La mentalità di ognuno è frutto di ciò che ha ricevuto dal suo ambiente, ma anche dalla propria evoluzione, positiva o negativa. Esaminiamo allora chi è Gesù per la folla, per i parenti di Gesù, per gli scribi e i discepoli che ascoltano.
La folla non conosceva Gesù e si entusiasma. Però portano dentro di sé l’idea di come deve essere il Messia e giudicheranno Gesù secondo questa idea preconcetta. Infatti, per esempio, quando Gesù dirà che per avere la salvezza bisogna mangiare il suo corpo e bere il suo sangue, molti smetteranno di andare con lui. Solo una fede iniziale permetterà ai discepoli, di rimanere con Gesù (Giovanni 6,66-69).
Chi meglio dei suoi parenti "sa chi è Gesù e come deve essere"? Quando egli si manifesterà in un modo così diverso dalla vita di prima fatta di umiltà e silenzio, c'è una sola conclusione: è diventato pazzo.
Gli scribi non conoscevano Gesù ma sono convinti di avere la chiave della verità assoluta e sentenziano che ciò che fa Gesù viene dal demonio. Non è la conoscenza della Bibbia o lo studio che viene messo qui in discussione. Nicodemo ha la loro stessa formazione ma è aperto, non presuntuoso e, pur non comprendendo certe posizioni di Gesù, riconosce nelle sue opere la firma di Dio.
Solo chi si mette in discussione, si apre a ciò che non conosce, può andare verso Dio e conoscerlo. Per questo non basta però la sete di scoprire cose nuove. La cultura può essere una grande occasione, ma anche un grande pericolo. Fondamentalmente ci vuole umiltà: l’umiltà dell’obbediente, l’umiltà di chi prega, di chi ascolta. Nei "Promessi Sposi" il Manzoni parla della signora Prassede, tanto santa, che faceva tante opere pie ma aveva un solo (piccolo) difetto: confondeva la sua volontà con la volontà di Dio! Marco dice che la famiglia di Gesù è "Chi compie la volontà di Dio". San Luca però esplicita cosa significa compiere la volontà di Dio: "Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica" (Luca 8,21). Fa la volontà di Dio chi innanzitutto ASCOLTA LA PAROLA DI DIO.
Prima Lettura Gn 3, 9-15 Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
Dal libro della Genesi