Barnaba, come Paolo, viene ricordato nella Chiesa come un Apostolo. Infatti
gioca un ruolo cerniera nella Chiesa primitiva. È stato un tramite cruciale
nell’apertura della Chiesa ai pagani, sia incoraggiando i fratelli a
perseverare, sia, attraverso Paolo che va a cercare a Tarso, dando più saldezza
dottrinale all’iniziazione cristiana dei credenti tanto di origine ebraica che pagana.
Vediamo che la struttura della Chiesa primitiva, oltre i Dodici, è Annuncio
della Buona Notizia e Istruzione, formazione alla vita secondo la Via aperta da
Gesù di Nazareth! Notiamo anche che la doppia cultura (Barnaba è un levita ma
nato a Cipro, come Paolo è un fariseo ma nato e cresciuto a Tarso, lontano da
Gerusalemme) facilita l’apertura agli orizzonti nuovi che lo Spirito indica alla
Chiesa.
Ma poi la Scrittura ci parla anche di un litigio tra
Paolo e Barnaba a causa di Marco, l’evangelista (Atti 15,36-40). Marco è cugino
di Barnaba. Parte con loro nel primo viaggio missionario ma dopo un po’ torna indietro.
Per il secondo viaggio Barnaba vuole prendere ancora Marco ma Paolo si oppone. Il
dissenso tra loro è tale che si separano. Barnaba si imbarca con Marco per Cipro
sua terra di origine e sembra che non l’abbia più lasciata. Ma non si ripiega
su se stesso, evangelizza, non fa guerra contro Paolo, non aizza Marco contro
di lui. Anzi, ritroveremo Marco presso Paolo, voluto bene, reintegrato nell’equipe
e utile per il ministero (vedi Colossesi 4,10; 2 Timoteo 4,11; Filemone 24). Grandi lezioni!
Prima
Lettura At 11,21-26; 13,1-3
Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e
di fede.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un
canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto
conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della
terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Cantate inni al Signore
con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
Canto al Vangelo Mt 28,19.20
Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.
Vangelo Mt
10,7-13
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente
date.
Dal vangelo
secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi
apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite
gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né
argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né
sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e
rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la
vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a
voi».
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