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giovedì 25 aprile 2024

UMILIATEVI DUNQUE SOTTO LA POTENTE MANO DI DIO, AFFINCHÉ VI ESALTI AL TEMPO OPPORTUNO / San Marco 2024


"Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno".

Non ho trovato il tempo e nemmeno mi è sembrato opportuno scrivere per questa grande festa. Preferisco rimandare al post dell'anno scorso (La Gioia del Vangelo: PROVACI ANCORA MARCO! / 25 aprile, San Marco.), sottolineando però che Marco, e suo cugino Barnaba, potevano chiudersi nel risentimento, nella mormorazione, dopo la litigata memorabile tra  Barnaba e Paolo che non voleva caricarsi di un peso morto come Marco dopo l'esperienza fallimentare del primo viaggio missionario. Conoscendo le qualità di Barnaba, messe in risalto da Luca negli Atti degli Apostoli, egli sarà stato sicuramente determinante per aiutare il giovane cugino Marco a non ripiegarsi su sé stesso e a superare questo momento di grave difficoltà. In ogni caso, sappiamo che Marco ha perseverato e lo ritroviamo a fianco di Pietro e anche di nuovo a fianco di Paolo, e autore di uno dei quattro Vangeli! È il trionfo di chi si è umiliato sotto la potente mano di Dio.

D.I. 06 1.UNA PROGRESSIVA CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITÀ DELLA DIGNITÀ UMANA / nn. 10-11


1. Una progressiva consapevolezza della centralità della dignità umana

10. Già nell’antichità classica[18] si profila una prima intuizione a riguardo della dignità umana, che procede da una prospettiva sociale: ogni essere umano viene rivestito di una dignità particolare, secondo il suo rango ed all’interno di un determinato ordine. Dall’ambito sociale, la parola è passata a descrivere la differente dignità degli esseri presenti nel cosmo. In questa visione, tutti gli esseri possiedono una loro “dignità” propria, secondo la loro collocazione nell’armonia del tutto. Certamente, alcune vette del pensiero antico iniziano a riconoscere un posto singolare all’essere umano, in quanto dotato di ragione e quindi capace di assumersi una responsabilità riguardo a se stesso e agli altri esseri nel mondo,[19] ma siamo ancora lontani da un pensiero capace di fondare il rispetto della dignità di ogni persona umana, al di là di ogni circostanza.

Prospettive bibliche

mercoledì 24 aprile 2024

PREGARE PER GLI AVVERSARI DI PUTIN È UN DELITTO. / Da Novaya Gazeta Evropa 24 aprile 2024.

Il sacerdote che ha pregato sulla tomba
 il giorno del funerale è stato sospeso.

Патриарх Кирилл запретил в служении священника, который провел панихиду по Навальному.

Il patriarca Kirill ha vietato il servizio al sacerdote che ha celebrato la cerimonia funebre per Navalny.

Novaya Gazeta Evropa 24 aprile 2024

Per il Patriarca Kirill, che un sacerdote, il giorno del funerale, abbia voluto pregare presso la tomba di Aleksey Naval'ny, il noto dissidente russo, ma anche cristiano ortodosso praticante, è un delitto talmente grave da dover privare colpevole dell'esercizio del suo ministero. Naval'ny doveva essere seppellito senza nessuna presenza della Chiesa. 


PRENDI COSCIENZA CHE HAI TRA LE MANI DIO STESSO, IL VERBO FATTO CARNE.



Hai tra le mani Dio stesso, il Verbo fatto carne, se ti sei appena comunicato il sacramento è ancora fisicamente dentro di te, sei Uno con il tuo Redentore, Dio Onnipotente e Signore di tutte le cose: come puoi essere distratto in quel momento, chiacchierare con altri, essere seduto in modo scomposto, non guardare a Lui, non pregare, occuparti di altre cose? Non dovresti piuttosto obbedire alla Scrittura che dice: "conserviamo questa grazia, mediante la quale rendiamo culto in maniera gradita a Dio con riverenza e timore"? (Ebrei 12, 28).

Non solo vanifichi per te la grazia del Sacramento ma dai scandalo a chi sta accanto a te, specialmente i più piccoli che si aspettano da te una testimonianza di fede. 

Ascolta ciò che ti dice sant’Ilario, grande difensore della fede contro gli eretici, in particolare del Dogma della Trinità affermato dal Concilio di Nicea del 325 (l’anno prossimo celebreremo il Giubileo per il 1700 anniversario di questo Concilio).


Seconda Lettura dell'Ufficio del mercoledì della IV settimana di Pasqua: Dal trattato «Sulla Trinità» di sant'Ilario, vescovo  (Lib. 8, 13-16; PL 10, 246-249)

La naturale unità dei fedeli in Dio mediante l'incarnazione del Verbo e il sacramento dell'Eucaristia

martedì 23 aprile 2024

PER ANNUNCIARE IL VANGELO DIO SI SERVE DI TUTTO E TUTTI, ANCHE DEL PECCATO / Martedì IV sett. di Pasqua.

Barnaba.

Gli Atti degli Apostoli narrano la diffusione della Buona Notizia da Gerusalemme fino a Roma, cioè dalla città eletta alla città cuore del potere e del paganesimo. Dio vuole portare il suo Amore a tutti, fino ai più lontani. Per questo Egli che ha tutto nelle mani si serve di vari strumenti. Si serve della persecuzione (e quindi della difficoltà dei credenti e del peccato dei nemici della fede): essa aiuta i credenti 
ad annunciare la Buona Notizia fuori da Gerusalemme. Si serve di chi vive fuori dalla Terra Promessa: vivere a contatto con altre culture aiuta ad annunciare la Buona Notizia ai pagani. Si serve della lungimiranza e del coraggio di alcuni come Barnaba che decide di andare a cercare Paolo (Saulo) fino a Tarso. Barnaba è anche umile. Sa infatti che Paolo è molto preparato e ha fatto una vera esperienza del Signore risorto. E quindi, per il bene delle persone, per il servizio del Vangelo, non conserva gelosamente per sé l’esclusività del suo servizio, della sua posizione di leader. 

Il Signore passa attraverso tutta la nostra esperienza umana e la rende feconda, utile, ampliandola, purificandola e facendola “fiorire”. Per chi vive a Cipro o nella Cirenaica, è più naturale fare amicizia con i pagani, comprendere la loro mentalità e parlare con loro. Al riguardo diciamo qualcosa del rapporto tra cultura e fede, tra Bibbia e cultura. In breve, chi dona il primato alla cultura profana sulla Parola di Dio, chi vuole sottomettere la fede alla cultura, non solo perde tempo ed energie ma distorce il messaggio di Dio e rischia di perdere la fede stessa. Chi invece è una persona aperta e curiosa che cerca la verità in ogni cosa, sperimenta nella cultura la gioia di esperienze nuove e l'opportunità di arricchirsi umanamente e spiritualmente, e anche di relativizzare il proprio vissuto e punto di vista. E l'abitudine all'apertura di spirito può aprire a Dio. Inoltre acquisisce strumenti, idee, parole per esprimere meglio la sua fede. Infatti la Bibbia testimonia il percorso straordinario del Popolo scelto da Dio che ha saputo discernere e arricchirsi nel confronto con gli altri popoli. La Bibbia è quindi anche un grandissimo libro di cultura. 

Ma la radice sta tutta nel cuore. Se sono disposto a credere, ad aprirmi, il Signore saprà guidarmi anche con i miei limiti. Se non sono disposto non crederò mai. Troverò sempre, come i capi giudei del Vangelo di oggi, obiezioni, pretesti, difficoltà per non aprirmi a Dio, per non ascoltare la sua voce. Gesù però è il Signore, è più forte delle nostre resistenze. 


Prima Lettura   At 11, 19-26  Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli

lunedì 22 aprile 2024

COME SI DEVE FARE LA COMUNIONE / Cosa dice la Chiesa?



Un tempo, si faceva la comunione in ginocchio, le donne col capo coperto, ricevendo il Corpo di Cristo direttamente in bocca sulla lingua. Qualcuno raccomandava di chiudere gli occhi e di non toccare la particola con i denti. In ogni caso si diceva 
di pregare prima e dopo aver ricevuto la Comunione, per esempio con un atto di fede e di amore, e di esprimere con l'atteggiamento del corpo e il raccoglimento il valore del dono ricevuto e le disposizioni con le quali si riceveva. Poi, grazie al Concilio, si è capito che allo stesso modo in cui Gesù "prese il pane", egli disse ai suoi discepoli "prendete e mangiate", e la riforma liturgica ha introdotto altre novità nel modo di celebrare riprese dall'antichità cristiana ... Molti sono stati scioccati dai cambiamenti e sono rimasti nostalgici della "Messa di prima" anche se non capivano le parole perché in latino, ecc. Altri hanno pensato che tutte quelle prescrizioni di prima del Concilio erano soltanto esagerazioni antiquate e che fare la comunione era una cosa semplice, non troppo importante. Mentre san Paolo raccomanda ai primi cristiani : "Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice" (1 Corinzi 11, 28), c'è chi pensa ancora che non può fare la comunione senza confessarsi prima, e c'è chi, invece, si avvicina con la massima disinvoltura e rozzezza. Conviene dunque aiutarci tutti, ripetendo i valori che predica instancabilmente la Madre Chiesa. 

La Celebrazione eucaristica è il culmine della vita della Chiesa, ossia “il culmine sia dell'azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono al Padre, adorandolo per mezzo di Cristo Figlio di Dio nello Spirito Santo”. E quindi è necessario che tutto concorra alla dignità di ogni Celebrazione, sia nella preparazione del luogo, dei vari elementi, che nella partecipazione interiore ed esteriore dei fedeli. Infatti da questo dipende l’efficacia dell’Eucaristia per i fedeli e per la testimonianza che ne possono ricevere gli estranei. Mettiamo la massima cura nella nostra partecipazione attiva, impregnata di fede e devozione e non diamo mai scandalo, durante tutta la Celebrazione ma specialmente al momento della Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo.

Ci sono tantissimi Documenti e interventi del Magistero recenti che mostrano il  valore e la bellezza della Liturgia. Leggiamo adesso alcune indicazioni del Messale.


Capitolo I

 IMPORTANZA E DIGNITÁ DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA 

sabato 20 aprile 2024

GESÙ MI DIFENDE DAL LUPO / IV Dom di Pasqua 2024



Gesù Buon Pastore. Egli dà la vita per me, è il Signore della vita e della morte. Mi difende dal lupo. Lo conosce meglio di me. Sono al sicuro. 

Gesù unico Pastore, unico Salvatore. Devo passare da lui.

Gesù il Pastore crocifisso per le sue pecore. Amore infinito. Amore infinito per me. Gesù, che io ho crocifisso. Pentimento infinito. Devo passare da lì, da quel pentimento infinito.

Pietra d’angolo. Quanti miei pensieri, affetti, decisioni, proprietà, progetti non hanno lui come pietra d’angolo? Perché continuo a costruire la mia vita, senza tener conto di Lui, o su altre pietre angolari che non salvano, o anche contro di Lui, in ribellione ?

Lui conosce le sue pecore e le sue pecore lo conoscono. Ma io conosco la sua voce e la ascolto? "Chi non raccoglie con me, disperde" dice Gesù!

Ci sono tanti mercenari in giro, anche tanti che sono solo ciarlatani di varie misure ma sempre ciarlatani. Vedo che tra quanti frequentano le parrocchie, i gruppi, molti non sanno distinguere la Sua voce da quella dei mercenari, dei ciarlatani. Se è così importante essere guidati da lui perché è l’unico Salvatore, e quindi è essenziale conoscere e riconoscere la sua voce, perché non si presta la massima attenzione a comprendere da dove viene quel pensiero, quel messaggio, quella proposta, quel commento che trovo su Internet? Era la grande cura, la vera scuola dei primi monaci, dei solitari del Deserto: quando arrivava un pensiero o una mozione al cuore, gli dicevano: “fermati, da dove vieni?” e non lo lasciavano entrare, operare prima di sapere se veniva realmente da Dio. Se non siamo attenti possiamo danneggiare molto noi stessi e anche altri.


Prima Lettura  At 4, 8-12  In nessun altro c’è salvezza.

Dagli Atti degli Apostoli