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mercoledì 30 agosto 2017

UN BUON SANTO E' UN SANTO MORTO / mercoledì XXI° sett. del T.O.

Le letture di oggi sono semplici da commentare: leggete la prima lettura di Paolo e imitatelo. Leggete il Vangelo e non siate come i farisei e gli scribi. Certo, i santi non si sentivano santi ma peccatori e della peggior specie ma fiduciosi nell’amore gratuito di Dio dal quale si lasciavano guidare passo passo. Un giorno san Francesco di Sales sente parlare molto male di un criminale che stavano per impiccare: “come deve essere nera l’anima di quest’uomo!” E lui, abbassando la testa: “la sua anima non la conosco ma conosco la mia che è di uno che si sforza di vivere il Vangelo, e questo mi basta!”

È interessante l’ultima frase di Gesù nel Vangelo: i vostri padri hanno ucciso i profeti e voi ci costruite mausolei. È vero, noi ammiriamo i santi e li veneriamo dopo morte, proprio perché sono

martedì 29 agosto 2017

GIOVANNI BATTISTA, PROFETA IN VITA E IN MORTE / 29 agosto

Caravaggio - Decapitazione di Giovanni Battista.
Giovanni Battista è stato il più grande (dice Gesù) profeta in vita. Nel momento della sua decapitazione in prigione il Vangelo non ci riporta nulla delle sue ultime parole, del suo atteggiamento o dei suoi pensieri. Li possiamo solo supporre. Invece il Vangelo ci rivela i pensieri, i sentimenti, le parole degli altri protagonisti che sono messi a nudo dalla sua morte, e questi arrivano a noi per mettere a nudo anche le nostre coscienze.

Quante volte pensiamo che se non parliamo, se non siamo alla ribalta, non abbiamo influenza sul mondo. Invece, san Giovanni della Croce dice che il più piccolo atto di amore puro verso Dio vale più di tutte le opere di apostolato del mondo. Papa Benedetto diceva che la preghiera era il suo apostolato primo e primordiale nel senso che dà valore ed efficacia a tutto il resto. Ed egli osservava che, facendo il papa – ma anche prima – aveva molti motivi per scansare o abbreviare la sua preghiera: dossier da studiare, incontro importante da preparare, ecc. Oltre all’infinita libertà di Dio di influire sul mondo in risposta alla tua preghiera, alla tua fedeltà nascosta, la tua presenza parla in silenzio a chi ti sta vicino. Oltre i gesti concreti di servizio o di consolazione, ecc. che fai, è il tuo atteggiamento profondo che si comunica e viene molto più percepito dagli altri di quanto si pensi. Una persona pacificata comunica pace, una

lunedì 28 agosto 2017

BATTESIMO 6/6 IL RITO DEL BATTESIMO IMPLICA IL CATECUMENATO

Cattedrale di Udine, Cappella dei Battesimi.


Ai bambini prima che siano battezzati si fa una unzione sul petto con l’olio dei catecumeni. Se il bambino non battezzato viene unto con l’olio dei catecumeni prima di ricevere il Battesimo questo significa che in quel momento è considerato come un catecumeno. E il catecumeno è colui che segue il catecumenato.


Cos'è il catecumenato? È un tempo di conversione a tappe, grazie all’ascolto della Parola di Dio con la quale il candidato, aiutato dai suoi catechisti, confronta la sua vita. Sono i cosiddetti scrutini. Questo tempo di conversione è accompagnato e sostenuto dalle catechesi, dalla preghiera e dai riti della Chiesa, in particolare le benedizioni, l’iscrizione del nome e le consegne. Lo scopo del catecumenato è di iniziare il candidato alla vita cristiana e integrarlo progressivamente nella Chiesa ossia la comunità. Essere iniziati alla vita cristiana significa conversione, cioè conoscere Dio attraverso Gesù Cristo e sperare in lui, nelle sue promesse, attendere il suo ritorno come Giudice

domenica 27 agosto 2017

GESU' E' IL CRISTO E IL FIGLIO DI DIO / XXI° domenica T.O.

Cappella Brancacci, Firenze.
Il dono del Signore alla sua Chiesa, a noi, nella Roccia sempre presente lungo i secoli che si incarna in Simone figlio di Giona diventato Pietro e nei suoi successori, passa attraverso la carne di un uomo e quindi va sostenuta dalla nostra preghiera, dalla nostra comunione, dalla nostra conversione creativa perché l’uomo che porta questo carisma soffra di meno, abbia sempre il massimo slancio e coraggio per portare a compimento il suo dono.

Pietro è beato perché ha ricevuto dall’alto la sua fede in Gesù Messia. Non è farina del suo sacco come mi disse un amico. Ma è tutta la vita della Chiesa che è grazia. Anche noi se viviamo secondo la carne e il sangue non potremo mai arrivare alla fede o conservarla. Nessuno per quanto sia intelligente e retto, può arrivare ragionando alla conclusione che la croce salva. E se lo ammette perché questo fa parte di ciò ha sentito, di ciò che ha ricevuto per tradizione, non può entrare in quel mistero. Quando viene illuminato dall’alto, tutto sembra così limpido e semplice che si chiede: perché non ci sono arrivato prima? Ma il suo cuore gli conferma che è la luce dall’alto che gli ha permesso di entrare nel mistero della Croce e della Vita.

venerdì 25 agosto 2017

RUT: NOBILTA' E POTERE DELLA CARITA' / venerdì XX° sett. T.O.

Orpa lascia Noemi e Rut.
Arte ebraica.
Nel Vangelo di oggi i farisei vogliono mettere alla prova Gesù chiedendogli qual è il primo comandamento. È proprio sorprendente che facciano questa domanda, perché la risposta – amare Dio con tutto il cuore … – la sanno anche i bambini più piccoli che sentono il papà ripetere lo Shema’ ogni giorno. Poi gli è andata male, perché detta da Gesù la cosa si fa presente con forza e ti obbliga a confrontarti con quel comandamento che finora poteva essere trattato con superficialità. Ma non solo: Gesù aggiunge, mettendolo sullo stesso piano, anche il comandamento dell’amore del prossimo. Anch’esso non è una novità, né una rarità nella Bibbia. Basta rileggere i dieci comandamenti. In fondo Gesù ha speso la vita a ricordare a un popolo un po’ smemorato cose molto conosciute e ha fatto scoprire la bellezza e grandezza di questi comandamenti vissuti radicalmente. Farebbe la stessa cosa oggi con noi? Penso proprio di sì.

La prima lettura ci presenta Rut, esempio di chi vive proprio il comandamento dell’amore del prossimo attraverso la sua suocera rimasta sola. Forse l’amore di Rut per il Dio di Israele è solo una conseguenza non troppo meditata, ma l’uno e l’altro comandamento sono legati, appunto, e l’uno vissuto sinceramente porta all’altro comandamento. 
Vediamo nel libro di Rut la ricompensa straordinaria che Dio riserva a chi vive i suoi comandamenti: il testo insiste tanto nel qualificare Rut di "moabita". Il v. 22 ripete che è una "moabita", "venuta dai campi di Moab". In questo c'è forse ancora il disprezzo per questo popolo così mal considerato ufficialmente (dalla Bibbia stessa, come condanna dell’incesto), e tutta la sorpresa che una moabita diventi una “principessa di Israele”. Infatti chi scrive non solo racconta il suo inserimento nella piccola società di Betlemme attraverso un ottimo matrimonio con un ricco notabile, ma già sa che da lei è nato il Re Davide e che a Davide è stato promesso che il Messia sarà un suo discendente. 

LA LITURGIA, VITA DELLA CHIESA VIVA. UN IMPORTANTISSIMO DISCORSO DI PAPA FRANCESCO

Papa Francesco ha fatto un intervento di enorme importanza e densità nella sua semplicità lineare ai partecipanti della 68.ma Settimana Liturgica Nazionale ("UNA LITURGIA VIVA PER UNA CHIESA VIVA"). Il titolo del post al suo discorso è mio e non so se sia il migliore. Ma il testo è da leggere, anche le note, da meditare, da usare come scuola di preghiera e come fonte per arricchire correggere le monizioni e didascalie delle nostre liturgie.

Eleviamo una lode a Dio per la Chiesa Madre e Maestra che, paziente e accogliente verso chi ha una sensibilità diversa o nostalgica del passato, chiarisce senza possibilità di dubbio qual è il senso del cammino e quali sono i punti fermi. La Riforma Liturgica è irreversibile! Dal Cardinale Sarah e altri, era partita una richiesta di “riforma della Riforma” del Concilio Vaticano II, cioè di contestazione delle direttive del Concilio e dell'applicazione successiva con Paolo VI. Voleva rimettere Dio al centro delle Assemblee Liturgiche. Lodevole intento. Per questo egli riteneva necessario che l’Assemblea si girasse verso Oriente, verso Est (come una Qibla islamica), con il sacerdote celebrante spalle al popolo, che si ponesse in un luogo centrale un grande crocifisso... Un diacono amico mio, ad un settimanale cristiano entusiasta di questa proposta, scrisse: “strano, Cristo è realmente presente nell’Assemblea dei fedeli, nei suoi Ministri, in particolare il Presidente, nella Parola di Dio e nel Sacramento Eucaristico. Oggi mi si dice di volgere invece l’attenzione verso dei simboli di Cristo!”. Il Cardinale Sarah fu gentilmente sconfessato da papa Francesco e da allora aveva cercato un compromesso abbassando le sue pretese. 
Oggi c'è una dichiarazione “con autorità magisteriale” e “con grande sicurezza” che il nostro modo di

giovedì 24 agosto 2017

SAN BARTOLOMEO: E' CRISTO CHE FA LA DIFFERENZA / 24 agosto

Secondo la tradizione, S. Bartolomeo morì scuoiato.
Anche se la personalità di ognuno conta senz’altro, e Bartolomeo, uomo senza falsità, risalta per una qualità di grande pregio e non esageratamente comune (?), stupisce in lui e negli altri Apostoli la loro piccolezza umana e sociale. da Wikipedia apprendo che il nome Bartolomeo deriva da Bar Thalmai,  ossia "figlio di Thalmai". Thalmai è un antico nome aramaico che significa "campo ben arato" oppure "solchi abbondanti" (i solchi dell'aratura). Nel Vangelo di Giovanni il suo nome è Natanaele, chiarendo che nel suo caso "Bartolomeo" non è che una specie di patronimico: Natanaele è figlio di contadini e probabilmente contadino lui stesso.

Sappiamo che anche tra i vescovi famosi per la loro santità ce ne sono molti di umili origini. La Chiesa ha sempre costituito un “ascensore sociale”, un ambiente rilevante di promozione umana, molto più della società laica che la circondava. Conservando, o scoprendo nel Vangelo, la carità verso i più poveri, questa umiltà originaria si è spesso accentuata con la condivisione fino all’estrema povertà. A Salazano dove era parroco, don Giuseppe Sarto, figlio di contadini, che diventerà papa Pio X è ricordato con la frase in dialetto Xe rivà coa veste sbrisa, xe partìo senza camisa: “È arrivato con la talare logora, è ripartito senza camicia”. Però i nostri vescovi sono persone che hanno studiato, che si sono comunque innalzati, in qualche modo, e troppe volte la Chiesa ha indirizzato i suoi preti ad uno stile di vita da notabili anche senza dargli le risorse economiche corrispondenti.

Farebbe impressione che un piccolo gruppo di pescatori e contadini, “senza vestire abiti diversi” nel senso proprio e nel senso figurato, senza cambiare linguaggio e vocabolario, fossero di colpo responsabili di un movimento a vocazione mondiale che intende rigenerare tutta l’umanità. Per farmi comprendere meglio, farebbe impressione che un contadino semplice e limitato diventasse di colpo mio vescovo. Eppure è quello che è successo con gli Apostoli.

mercoledì 23 agosto 2017

GLI OPERAI DELL'ULTIMA ORA: METTI A FRUTTO IL TUO DONO! / mercoledì XX° sett. T.O.

Icona della Parabola degli Operai nella Vigna.
Nella prima lettura dal libro dei Giudici, Abimèlec, uno dei 70 figli che Gedeone ha avuto  con innumerevoli mogli, ordisce l’uccisione di tutti i suoi fratellastri. Solo Iotam, scampa al massacro e grida la sua ribellione contro l’efferata ingiustizia commessa, sotto forma di un poema allegorico ispirato che diventa Parola di Dio. Nel Vangelo gli operai della prima ora pensano anche loro di ribellarsi ad una ingiustizia ma sono accusati da Gesù di essere invidiosi. Perché questa differenza?
Abimèlec ha commesso un crimine. Gli operai della vigna hanno pattuito e ricevuto una ricompensa giusta. Dio non è ingiusto con loro anche se il suo trattare con gli uomini è dell’ordine della gratuità perché è dell’ordine dell’amore.

Quante energie perdiamo nel parlare male degli altri guidati dall’invidia, di quanta negatività riempiamo il mondo attraverso il nostro cuore invidioso! È importantissimo imparare a discernere nel

martedì 22 agosto 2017

NON TI MANDO FORSE IO? martedì XX° sett. T.O.

Possano le letture di oggi dare coraggio tenace e senso di
responsabilità a chi è stato colpito dal terremoto come ieri
 ad Ischia, o da qualunque "terremoto" morale e spirituale.
La prima lettura di oggi racconta la chiamata di Gedeone come Giudice di Israele. Quasi in complemento della lettura di ieri che ci invitava ad un esame di coscienza serio sulle cause delle divisioni e delle guerre, questa lettura mostra l’atteggiamento estremamente positivo di Dio. Quando Gedeone chiede il perché della situazione di precarietà e insicurezza nella quale è piombato il popolo, Dio non passa all’accusa, alla lamentela contro il popolo, né permette a Gedeone di lamentarsi, ma lo incoraggia a mettersi a disposizione del riscatto del popolo.  Tante volte nella Bibbia ci sono rimproveri da parte di Dio al popolo. Ma è quando il popolo continua a peccare e non vuole convertirsi, o sta per prendere decisioni che lo allontaneranno da Dio e dall’Alleanza con lui. Dio vuole salvare. Non si diletta dell’accusa, del rimprovero, del discorso pessimista.
“Vietato lamentarsi!” insomma, come recita il cartello che papa Francesco ha messo sulla sua porta a

lunedì 21 agosto 2017

TERRORISMO E DECADENZA MORALE DELL'OCCIDENTE SONO LEGATI IN QUALCHE MODO? / lunedì XX° sett. T.O.

Sansone distrugge il Tempio dei Filistei.
La Bibbia Illustrata.
La Storia è un altalenarsi di periodi di ripresa dei valori e di trascuratezza morale, di tranquillità relativa  e di guerre e disordini. La Bibbia lega le due cose: al ricupero dei valori corrisponde la tranquillità nazionale e il benessere sociale. Al rilassamento sui valori consegue la debolezza e la divisione sociale.
Nella complessità degli avvenimenti storici, questo è il discernimento della Bibbia. E' ancora valido oggi?

Disse Winston Churchill che la democrazia è “il peggiore regime ad esclusione di tutti gli altri”, quindi il migliore, ma fondamentalmente essa “si nutre di valori che non può creare” (Benedetto XVI). Se non ci sono valori che indirizzano in modo assoluto la coscienza delle persone, in particolare dei governanti, la democrazia diventa ancora di più un “mercato delle vacche” dove vince il più forte, il più astuto, il più corrotto, colui che compra a miglior prezzo il voto degli altri. Dico: "ancora di più", perché la politica è sempre stata un po’ un mercato delle vacche”. Bismarck, in un regime che non era del tutto democratico, già osservava: “se si vuole che i cittadini abbiano sogni tranquilli non devono sapere come si fanno le salsicce e come si fanno le leggi!”

Che sbornia di citazioni di sapienza politica! Ma proprio di questo parla la prima lettura oggi. Quando ci sono i Giudici le cose vanno abbastanza bene per Israele, quando muore il Giudice il popolo si

domenica 20 agosto 2017

IL POTERE DELLA PREGHIERA DELLE MADRI / Domenica XX° T.O.

Una donna cananea grida dietro a Gesù perché la sua figlioletta è molto tormentata da un demonio. La sua insistenza e la sua umiltà rivelano la sua fede e alla fede Gesù cede sempre. Gesù vuole la nostra fede e vuole farla crescere. Com'è triste la “misericordia” degli Apostoli che, invece, vogliono usare i “superpoteri” di Gesù per liberarsi da questa donna molesta e stare tranquilli!

E quanto potere ha la preghiera delle madri! Esiste un’Associazione che si chiama proprio così: “La Preghiera delle Madri”. È un collegamento tra mamme che pregano per le intenzioni le une delle altre, ognuna a casa sua normalmente, comunicando tra loro più con il telefono e altri mezzi sociali che di persona. Le unisce la preghiera che diventa comune in questo modo. Non sostituisce un cammino di formazione e la vita ecclesiale e sacramentale. Ma è una realtà molto potente. Come lo è la preghiera di ogni mamma che lascia guidare il suo cuore dalla misericordia e dalla responsabilità verso la sua famiglia e il suo ambiente.

Questa donna cananea grida per la sua figlia tormentata da un demonio. Quanti bambini devono oggi essere protetti e difesi dagli attacchi del demonio? I bambini ai quali viene rubata la vita nella

sabato 19 agosto 2017

BATTESIMO 5/6 E' OBBLIGATORIO FARE UN CATECUMENATO DA ADULTI?


Importanza del Battesimo: Un edificio dedicato soltanto alla
celebrazione dei Battesimi. Vista del Battistero Monumentale
del Duomo di Firenze e la Cattedrale disegnata come era
prima del 1400.
E' obbligatorio fare un catecumenato da Adulti? Da tutto quello che abbiamo detto finora, la risposta è "certamente No! … e Sì"!
"No e Sì", "Sì e No!" Com'è possibile?

-1.No, perché come abbiamo detto, il Vangelo è fatto per i semplici e lo Spirito Santo può operare meraviglie di grazia anche in persone senza alcuna formazione data dalla Chiesa o che hanno ricevuto dalla Chiesa una formazione non sistematica, non elaborata in schemi. Jean Guitton (filosofo francese grande amico di Paolo VI) disse: “la Chiesa annuncia, la Chiesa predica, si prende cura, dona i sacramenti, ma è Dio che educa i cuori”. Il Vangelo ci dice che gli scribi e i farisei erano stupiti della Sapienza di Gesù mentre non aveva studiato ed era solo un figlio di falegname. È vero, Gesù non è un esempio totalmente aderente al nostro argomento perché faceva parte di un ambiente che dava una formazione religiosa di base molto seria a tutti i suoi membri, in particolare i bambini e i giovani, ma nonostante questo Egli è un Rabbì dalla sapienza sorprendente, ricevuta direttamente da Dio e dalla sua umile famiglia pur senza essere passato attraverso gli schemi accademici di allora.
La Chiesa non vuole imporre schemi che possano diventare un ostacolo per alcune categorie di persone, in particolare coloro che sono più poveri economicamente o hanno meno cultura e si sentirebbero emarginati dalla Chiesa mentre Essa deve essere una Chiesa povera e per i poveri. Ho anche presente alla mente un caso recente che non è quello di una persona povera economicamente o culturalmente. Un giovane francese, dirigente di una concessionaria di macchine, non battezzato mentre la moglie lo è, aveva iniziato la preparazione al battesimo che doveva durare due anni, assieme alla preparazione al loro matrimonio. Hanno celebrato il matrimonio con disparità e egli aveva il desiderio di essere battezzato prima che nascesse e fosse battezzato il suo figlio primogenito. Ma il prete gli ha rimproverato troppe assenze agli incontri. Se non ricuperava tutti gli incontri non poteva essere battezzato. Ma era un giovane, responsabile di una ditta appena creata, che lavorava tanto, finendo tardi di sera, ed era molto preso dalla sua vita familiare incipiente. Perché misurare o frustrare il suo desiderio sincero di essere battezzato al numero di incontri in parrocchia? È stato opportunamente reindirizzato da amici verso un altro parroco che l’ha presentato al vescovo e battezzato.

-2.Ma possiamo dire anche: “Sì, il catecumenato è obbligatorio” perché se uno prende coscienza della grandezza del suo battesimo e lo vuole vivere seriamente, sente il bisogno interiore di approfondire la propria fede. Paolo VI disse una volta che il catecumenato dovrebbe precedere il battesimo ma non importa che sia prima o dopo il battesimo, l’importante è che si faccia. Giovanni Paolo II sviluppò questo pensiero nello stesso senso.

venerdì 18 agosto 2017

DIFESA DEI VALORI CRISTIANI / venerdì XIX° sett. T.O.

È un esercizio salutare per comprendere la propria vita e accettare con fiducia i momenti di prova, ritornare al Principio, alla Parola originaria di Dio, della mia chiamata alla vita cristiana e ricordare le tappe della benevolenza di Dio nei miei confronti.

È ciò che fa Giosuè ripresentando al popolo radunato le tappe della Storia che Dio ha fatto con loro fin dai tempi dei Padri. È quello che fa Gesù confrontato ad una discussione sul matrimonio che gli propongono alcuni farisei per metterlo alla prova.

Nella sua risposta Gesù ci dona però un criterio fondamentale di interpretazione della Parola di Dio e della Storia, senza il quale siamo fuori strada.

ATTACCO TERRORISTICO A BARCELLONA / venerdì XIX° sett. T.O.

La Sagrada Familia a Barcelona
Tredici morti e più di cento feriti, anche gravissimi, ieri sulle Ramblas, la bellissima via del centro storico di Barcellona, piena di turisti, “el paseo” alberato e con chioschi e bancarelle che scende da Plaza Catalunya al porto vecchio dove è ormeggiata la caravella di Cristoforo Colombo. 

Un altro deprecabile attacco barbaro, ingiustificabile. Il terrorismo è “una pratica intrinsecamente perversa, del tutto incompatibile con una visione morale della vita, giusta e ragionevole. Non solo ferisce gravemente il diritto alla vita e alla libertà, ma è anche dimostrazione della più dura intolleranza e totalitarismo” (comunicato della Conferenza Episcopale Spagnola ieri).

Non saremo mai abbastanza determinati nel condannare atti e metodi come questi. Non daremo mai abbastanza appoggio a chi pensa alla sicurezza dei cittadini e vuole fermare i violenti. Ma questo non giustifica qualsiasi reazione. Siamo cristiani per avere gli stessi sentimenti di Cristo e della Madonna. 
Il demonio che è omicida fin da principio spera di “fare con una fave due piccioni” e di più se

giovedì 17 agosto 2017

FERMARE UN FIUME DI PAROLE CATTIVE / giovedì XIX sett. T.O.

Anche se molto diminuito oggi per via del pompaggio a fini di irigazione
il Giordano non è mai stato un grande fiume. Ma in tempo di piena
rappresentava un ostacolo insormontabile e molto pericoloso.
È molto interessante vedere, nella prima lettura, che Dio stesso vuole dare prestigio a Giosuè, al nuovo capo. La vita di Mosè è stata accompagnata da “prodigi fondatori” come il passaggio del Mare, archetipo del battesimo e la gloria di Giosuè continua in questo senso. Questo da autorevolezza e rassicura il popolo. Sappiamo però che tutto è già orientato al servizio umile e costante, al “portare il giogo”. Riflettere sul “passaggio dei poteri” nella prospettiva cristiana ma con il realismo che presenta la Bibbia è ancora valido oggi. Ho pensato al nuovo vescovo della enorme diocesi di Milano, padre Mario Delpini che succede al Card. Angelo Scola, e al modo come si è presentato.

Ma nel cuore, celebrando, mi è venuto un altro pensiero.

mercoledì 16 agosto 2017

LA MORTE DI MOSE' / mercoledì XIX sett. T.O.

Marc Chagall - La morte di Mosè.
Nella prima lettura viene narrata la morte di Mosè, sul monte Nebo di fronte a Gerico, dall’altra parte del Giordano.

È una scena misteriosa e difficile perché Dio rifiuta a Mosè, che glielo chiede (Dt 3,23-27; 4,21-22), di entrare nella Terra Promessa, mentre tutta la sua missione è stata di condurci il popolo eletto. Una “rottamazione” brutale: largo ai giovani? Comprendiamo che questo può essere necessario per la crescita delle nuove generazioni e della Storia, non più di una o poche personalità immense, ma di un popolo con tutte le caratteristiche di popolo.

Ma sulla persona di Mosè stesso, come interpretare questo fatto? Questo alt da parte di Dio a Mosè è giustificato nella Bibbia da una sua colpa che si fa fatica a discernere. Perché Dio conserva fino all'ultimo e per una colpa così vecchia, un suo progetto di condanna, proprio verso il suo servo più fedele?

La viva tradizione spirituale di Israele comprende che questa “condanna” non lo è, ma è l’amore di

martedì 15 agosto 2017

15 AGOSTO - LA PASQUA DI SANTA MARIA

L'Assunta - Tiziano.
Da bambino, istintivamente, forse anche per la fede vissuta della mia famiglia, ma consapevolmente per la bellezza dell’estate, del periodo delle “grandes vacances” delle vacanze estive dalla scuola, e sopratutto per la figura di Maria, ho sempre molto amato la festa dell’Assunta. 
Solo poco a poco, in particolare celebrandola da presbitero e approfondendo le letture bibliche, ho scoperto in questa Solennità una ricchezza sempre più grande. Ho sempre amato e raccomandato da quando sono consapevolmente cristiano questa tappa anche per una buona confessione nel cuore dell’estate.

Mi rendo conto però che non ho valorizzato ancora molto della pienezza di questo Mistero.

La lettera pastorale che Mons. Mario Grech, vescovo della diocesi di Gozo a Malta, ha scritto in questi giorni sulla Speranza mi ha dato un rinnovato stimolo a meditare e celebrare questa festa.
Sapevo che anticamente, da queste parti, il giorno dell’Assunta non si andava al mare ma si pranzava insieme in casa o magari in qualche agriturismo. Ho vissuto questi pranzi. Ho appreso solo ieri che, tanti anni fa, anche qui da noi si digiunava la Vigilia dell’Assunta, forse senza troppo saperne il motivo.

Mons. Grech ce lo ricorda e penso che dall’anno prossimo sarà molto bello pensare come prepararci meglio alla festa della “Pasqua di Santa Maria”. 
Qui sotto l’ultimo paragrafo della lettera di Mons Grech. Invito tutti a leggerla tutta. E' molto profonda e molto pertinente per i nostri tempi. C'è una ottima traduzione in italiano. Credo infatti che il maltese, benché molto suggestivo e affascinante, sia

lunedì 14 agosto 2017

VIGILIA DELL'ASSUNTA - S. MASSIMILIANO KOLBE / 14 agosto

s. Massimiliano Kolbe ad Auschwitz
offre la sua vita per un padre di famiglia disperato
Mi son sentito questa mattina come i sacerdoti e leviti che passano accanto al poveretto incappato nei briganti sulla strada di Gerico e molto peggio. 

S. Massimiliano Kolbe, colui che è morto ad Auschwitz di fame e sete al posto di un altro condannato, è stato innanzitutto nella sua vita un evangelizzatore, uno che toglieva lo zucchero dal caffè per comprare qualche medaglia miracolosa in più da distribuire, che vegliava tardi per scrivere un altro articolo di annuncio o di insegnamento cristiano, o per finire la stampa dell’ultimo numero de “Il Cavaliere dell’Immacolata”. Eppure oggi l’antifona d’ingresso dice: «Venite, o benedetti dal Padre mio, ero malato e mi avete visitato», come se si trattasse di s. Camillo di Lellis o di Raoul Follereau. Massimiliano Kolbe non ha mai organizzato raccolte di viveri per i poveri o ospedali da campo, ma ha predicato il Vangelo con la parola e gli scritti e con i mezzi più moderni allora a disposizione. Però il coronamento della sua vita non è una predica ma, zitto, zitto, il dono della propria vita al posto di un uomo che si dispera.

domenica 13 agosto 2017

BATTESIMO 4/4 / CHIEDERE O PRETENDERE IL BATTESIMO?

Gesù cammina sulle acque - Benjamin Mac Pherson
La Chiesa darà sempre il battesimo ai bambini di genitori battezzati che lo chiedono, lasciando al parroco e ai suoi collaboratori di valutare un eventuale rinvio (rinviare non è negare il battesimo). Una cosa è chiedere pur non essendo molto praticanti, avendo “una fede che non si sa esprimere in modo chiaro” dice San Giovanni Paolo II, altra cosa è pretendere, esigere, credersi superiori alla Chiesa o al parroco. A chi pretende, chi tratta la Chiesa con arroganza e sufficienza, si applica la frase di Gesù: non date le vostre perle ai porci altrimenti dopo si rivolteranno contro di voi per sbranarvi.

Come mai però un atteggiamento così accogliente, se nei primi secoli si faceva un catecumenato per poter entrare nella Chiesa e ricevere il battesimo? 
Precisiamo che all’inizio dell’evangelizzazione si dava subito il battesimo dopo una breve eventuale preparazione che non era certamente un catecumenato. San Paolo ricorda ai Corinti (1 Cor 1,14 ss.) come, dopo aver annunciato la buona notizia e ricevuto l’adesione di fede di chi voleva fare parte della comunità e pur rimanendo lui l’autorità suprema nella comunità appena creata, egli non ha battezzato quasi nessuno. Lasciava la preparazione immediata ad altri. 
Il catecumenato è stato inventato più tardi, già nel secondo secolo cristiano, come un sostegno, un aiuto per chi, essendo di origine pagana, dopo aver ricevuto il kerigma, aveva una mentalità troppo lontana dall’insegnamento biblico ed era troppo fragile per impegnarsi da cristiano in un ambiente ostile. 
Paragonando con la situazione attuale, appare evidente che ogni battezzato ha il diritto di ricevere dalla propria parrocchia un vero catecumenato. Questo diritto è iscritto nella forma stessa del Rito del Battesimo, che sia quello dei Bambini che in quello dei Fanciulli e degli Adulti.

Ma la Chiesa non vuole imporre nulla a coloro che, in buona fede, chiedono il battesimo per i loro figli, pur avendo una vita cristiana non educata e nemmeno fervente. Perché? La risposta è doppia:

PAPA NEGRO, PAPA BLANCO

Il Papa Bianco e il "Papa Nero"
“Il papa ha detto che l’inferno non esiste, che il diavolo è una nostra invenzione!” …  mi scrive molto allarmato un amico in questi giorni.

C'è stata una intervista circa due mesi fa del giornale spagnolo “El Mundo” a Padre Arturo Sosa Abascal, venezuelano, Superiore Generale dei Gesuiti, in cui avrà avuto una frase infelice?, una frase male interpretata dai giornalisti? A questo è seguita immediatamente una nota chiarificatrice del suo Segretariato su detta frase o frasi che conferma la perfetta ortodossia del Generale dei Gesuiti: egli crede nel Diavolo e nell’inferno come insegna la Chiesa Cattolica. Tutto lì insomma. 

La stampa si è buttata sul pezzo e ne ha fatto una notizia, spesso con commenti molto critici del tipo : “guarda un po’ che belli amici e consiglieri ha papa Francesco”.
I giornali seri hanno pubblicato una rettifica dopo il comunicato del segretariato dei Gesuiti. Per esempio “Famille Chrétienne” in Francia, come ho potuto costatare in questi giorni.

Il guaio è che la cosa continua a girare incontrollatamente sul web. 
E, peggio, dal Superiore dei Gesuiti, chiamato tradizionalmente “il papa nero” per via della tonaca nera che portavano i gesuiti un tempo mentre il papa veste di bianco, appunto si è passato ad attribuire queste affermazioni contrarie alla fede a papa Francesco. Finalmente, ha pensato qualcuno,

sabato 12 agosto 2017

BATTESIMO 3/4: perché battezzare ancora oggi tutti i bambini?

Il documento della Santa Sede del 1980 sul battesimo dei bambini di cui abbiamo già parlato in due post precedenti (17 e 19 luglio) è dunque diviso in tre parti: 1. La Storia testimonia che la Chiesa fin dalle origini ha battezzato i bambini di genitori cristiani, 2. La dottrina della Chiesa evidenzia il valore del battesimo dei neonati, 3. Che fare con le famiglie che chiedono il battesimo per i loro bimbi ma non sono mature nella fede? Tutto il documento è stato scritto proprio per i casi di famiglie che chiedono il battesimo per i loro bambini ma non sembrano affidabili riguardo all’educazione cristiana dei loro figli a casa, con la preghiera in famiglia, con l’esempio e con l’insegnamento.

Eppure l’educazione cristiana in casa, alla quale genitori e padrini si impegnano solennemente al momento del battesimo,è fondamentale per due ragioni:

-1. innanzitutto perché così ordina la Bibbia! Cosa dice lo“Shemà Israel”? – che abbiamo sentito proclamare questa mattina a Messa! – ( Lo “Shemà” è la preghiera che ogni credente deve ripetere due volte al giorno e che riassume l’essenza del monoteismo, aggiungendovi una promessa di vita lunga e felice!). Lo “Shemà” dice: “Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai (loro) quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.(Deuteronomio 6:4-7; vedi Deut. 4,9). I versetti successivi chiedono che lo “Shemà” sia scritto su un piccolo rotolo, la

ECCOCI DI RITORNO

Come promesso eccoci di ritorno. Speravo di portare anche la pioggia dalla Francia, dove non è mancata almeno nella parte Centro Nord, come in Italia. 
Ma a Napoli la stiamo ancora aspettando. 
Almeno "ho portato" un po' di fresco ventilato.

In attesa di rinfrescarci come questa bambina, beviamo alla Fonte dell'Acqua Viva, e parliamo subito di acqua: del Battesimo.

martedì 1 agosto 2017

SIAMO SOLI NELL'UNIVERSO?

Questa bellissima foto notturna è ambigua: manifesta quanto la vita si è
sviluppata sulla nostra Terra con tutte le sue conquiste, ma anche
gli equilibri che non abbiamo saputo custodire con l'Ambiente che ci
circonda e ci sostiene.
Abito una Casa meravigliosa! Non la casa che abito a Napoli così piccola e bella, né quella dei miei in Francia dove respiro gli odori più semplici ma stupendi della natura. Abito la Terra, la nostra Casa Comune. Quanti sono andati nello spazio hanno elogiato la sua bellezza. Le foto, prese da ogni latitudine e altitudine ce lo confermano. Ma la nostra Casa Comune è una meraviglia unica anche per la sua posizione e struttura nell’Universo.

Lo spazio è un ambiente pericoloso. Alcune parti molto di più. Immaginiamo che il Sole stia sul punto di scontrarsi con un’altra stella, o di cadere in un Buco Nero, sia sottomesso da vicino all’impatto dei raggi di un Quasar. Non avremmo scampo. Anche la nostra Galassia vive drammi cosmici terrificanti. Ma il nostro sistema solare è situato in una sua periferia tranquilla. Diciamo un quartiere di villette dove i vicini sono quieti. E già questo non è poco.

MILLE SCUSE / CHARLIE GARD

Dove sto non avevo internet per cui non potevo entrare nel Blog e ho dimenticato di avvisare prima della partenza che ci rivediamo sicuri dal 12 agosto in poi.

Volevo condividere con voi la tristezza così grande per la morte di Charlie. la sua morte in sé perché ci siamo affezionati a questo bambino e ai suoi coraggiosi genitori, ma ancora di più per il modo come l'hanno ucciso, ostaggio della scienza, della burocrazia e, mi permetto di dire, dell'orgoglio o della volontà di morte, dell'ideologia di alcune persone che potevano realmente trovare una scappatoia per permettere umanamente ai suoi genitori di condividere gli ultimi giorni e ore con il loro bambino. Qualcuno ha confrontato la sentenza che ne ha decretato la morte e i modi adottati a certe dichiarazioni naziste quando si sopprimevano gli handicappati. Fa tremare.
Un altro aspetto che mi fa pensare. Parlando con i miei, non sapevano nulla. In Francia tra i fatti di cronaca si è detto di Charlie Gard ma veloce, senza dire nulla della mobilitazione mondiale per lui, né del Papa, nè dell'offerta di Trump. Anche questo ci fa riflettere e tanto.

Cerco adesso di passarvi un post sulle condizioni che risultano finora uniche nell'Universo e che fanno della nostra Terra la culla della Vita.