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giovedì 31 gennaio 2019

DON BOSCO: LA SANTITA' E' GIOIA / 31 gennaio




Questa mattina dalle suore, l’intenzione era per i sacerdoti defunti. Come può un sacerdote stare in purgatorio? Non ha forse toccato ogni giorno della sua vita il fuoco che ha trasformato Mosè, Isaia (6, 6-7) e gli Apostoli? Non è forse stato attraversato migliaia di volte dalla Misericordia che risuscita i morti? Purtroppo ci sono certamente preti in purgatorio e forse peggio. San Giovanni Bosco entrò una volta in sagrestia piangendo: “tutti mi credono santo e da morto nessuno pregherà per me, mi abbandoneranno in purgatorio”. Sapeva cosa fosse il non rispondere alla grazia di Dio.
Nel volo di ritorno da Panama, alla domanda per quali motivi tanti giovani erano lontani dalla Chiesa, papa Francesco rispose che ci sono tanti motivi, anche personali ma il più generale, credo che il primo sia la mancanza di testimonianza dei cristiani, dei preti, dei vescovi. Non dico dei Papi, perché è troppo [ridono], ma anche, pure. La mancanza di testimonianza.” Non ha detto “delle suore e dei frati” ma ci sono anche loro e chiaramente preti e vescovi. Ci sono genitori che non hanno mai indicato la santità come meta ai loro figli, non danno testimonianza. San Alfonso scriveva in “Quanno nascette ninno” (purtroppo molto poco conosciuto): Io pure songo niro peccatore, / Ma non voglio esse cuoccio e ostinato. / Io non voglio chiù peccare, / Voglio amare - voglio stà / Co Ninno bello / Comme nce sta lo voje e l'aseniello.” Se è “niro peccatore isso, niro e brutto comme ‘a pece, comme song’ ie?” dice fra Sereno. 

mercoledì 30 gennaio 2019

UNA SEPARAZIONE VIRTUOSA



Avevo un confratello che proveniva da una regione di vino pregiato.

Suo fratello che aveva ripreso l’attività di famiglia mi ha dato questa testimonianza:
“È grazie a mia moglie se mi sono salvato. Non so se mio fratello ti ha detto che nostro padre è morto di cirrosi epatica. Con vari episodi di coma e di ricupero in extremis. Una cosa bruttissima da vedere e vivere. Io non sono mai stato ubriaco. Ma esageravo. Ero ormai abituato a bere e arrivavo spesso al punto in cui cominci a perdere la piena lucidità, sei un po’ stordito, appesantito, meno efficiente.
Abbiamo litigato spesso su questo punto con mia moglie. Un pomeriggio tornando a casa ho trovato un biglietto sul tavolo della cucina: “Sono a casa di mia mamma con i bambini. Li puoi vedere quando vuoi, sono sempre tua moglie ma torno solo se smetti di bere. Ti amo!”
Sono andato lì. Abbiamo avuto una discussione e un chiarimento ma lei è stata irremovibile. Allora ho smesso completamente di bere. Da quando non bevo più vedo che i miei amici esagerano anche loro e mi fa male. Prima non me ne accorgevo.”

Questo non è certo divorzio. È un rimedio estremo e rischioso ma anche coraggioso da parte di questa donna. Ogni caso deve maturare nella coscienza e nella preghiera.

Ho detto che si tratta di una regione di vino pregiato. Sono stato lì alcuni giorni con il parroco, uomo virtuoso e zelante con due parrocchie, e tutto il lavoro parrocchiale in doppio. Alle cinque del pomeriggio mi diceva: “adesso devo fermarmi un po’, prendiamo un caffè”. Non beveva a tavola ma il caffè era sempre corretto con la grappa …

martedì 29 gennaio 2019

SEPARAZIONE: SI PUO' FARE?


Un’amica mi manda questo post che sta girando sui Social. Un altro caso di disinformazione che a molti lettori impreparati fa male: chi scrive l'articolo cita una frase del Papa, troncandola, ed estraendola dal suo contesto, al fine di poter accusare papa Francesco di andare contro l'insegnamento della Chiesa! Quante calunnie su papa Francesco! Sarà segno che da fastidio tanto al nemico? (Sono andato a vedere chi è Fabiosa, di cui finora ignoravo l'esistenza. La mia prima impressione è che sia il solito sito femminile leggero che dà consigli su un po tutto, dalla cucina al cucito al pettegolezzo sui personaggi televisivi, con dietro una filosofia da quattro soldi...) 
Il Signore mi ha aiutato a ritrovare subito il testo del Papa da cui prende le mosse questa critica pretenziosa. Infatti proprio questa mattina, 29 gennaio, papa Francesco, parlando alla Sacra Rota (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2019/1/29/rota-romana.html), il Tribunale che esamina i casi di nullità matrimoniale, ha citato l'omelia pronunciata a santa Marta il 25 maggio 2018, da cui è estratta la frase incriminata. Nel suo intervento il Papa ha messo innanzitutto in evidenza come unità e fedeltà siano valori costitutivi del matrimonio, sono valori necessari a tutte le relazioni sociali, ma sono valori “anche e ancor prima dell’essenza stessa della Chiesa di Cristo: l’unità e la fedeltà. Questi due beni matrimoniali, infatti, prima di essere, anzi, per essere obblighi giuridici di ogni unione coniugale in Cristo, devono essere epifania della fede battesimale”.

lunedì 28 gennaio 2019

SAN TOMMASO D'AQUINO, GENIO UMILE / 28 gennaio



San Tommaso (1225 - 1274) è un pilastro della riflessione della Chiesa medievale e ancora oggi. Noi che non siamo né filosofi né teologi, cosa possiamo imparare da lui?
San Tommaso non era brillante nel senso dell’apparenza, del mettersi in mostra, ma cercava Dio e la verità. Di chi allora lo canzonava e lo chiamava “bue muto” nessuno più si ricorda.
San Tommaso era molto serio riguardo alle fonti. Non voleva ripetere quello che avevano detto altri senza prima verificare. Si era fatto tradurre parola per parola tutto il Nuovo Testamento. Oggi non ricopierebbe sui suoi gruppi social una cosa dubbia dicendo “me l’hanno mandato!” Allora come oggi si formerebbe sulla Scrittura e sulle fonti solide e non su qualcosa di allettante trovato su Internet.
Sapeva che ciò che conosciamo di Dio è ciò che, in Cristo, Unico Mediatore tra Dio e gli uomini, Dio rivela di sé e continua a rivelare ai suoi amici (1 Tim 2,5; vedi prima lettura di oggi sullo stesso tema). Quando qualcosa gli rimaneva confuso, san Tommaso andava a servire la Messa a qualche suo confratello. Lui il grande professore della Sorbona faceva il chierichetto. Sapeva che ciò che caratterizza lo Spirito della menzogna è l’orgoglio e che l’orgoglio porta a non comprendere e a non accettare la verità (vedi Vangelo). Allora si umiliava.
San Tommaso è talmente grande che si assolutizzarlo e qualcuno l’ha fatto, almeno in parte. Ma Dio stesso ha provveduto a relativizzare l’opera di san Tommaso in modo stupendo. Tre mesi prima della morte, mentre si trovava a san Domenico Maggiore a Napoli, fra Tommaso smise di scrivere. Il confessore si preoccupò. San Tommaso gli rispose che gli era apparso Gesù dicendogli: “hai scritto bene di me Tommaso, cosa vuoi come ricompensa?” – “Null’altro che te Signore” e che da allora sentiva che tutto quello che aveva scritto era come paglia nei confronti di ciò che gli era stato rivelato.

Prima Lettura   Eb 9,15.24-28
Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta a coloro che l’aspettano.
 

domenica 27 gennaio 2019

2019, UN ANNO DI GRAZIA DEL SIGNORE! / III domenica T.O.



Di ritorno dal’esilio, il popolo riparte dalla Parola di Dio. Convocano sulla piazza tutti quelli che sono in grado di intendere e i leviti leggono e spiegano dall’alba fino a mezzogiorno: una celebrazione della Parola di 6 ore, tutti in piedi! E nessuno protesta? No, tendono l’orecchio al libro della legge! Noi che cerchiamo sempre la lettura breve, che guardiamo l’orologio… Piangono e Dio è contento. Non perché sono tristi, ma perché hanno capito che non seguendolo si sono rovinati, non hanno corrisposto al suo amore. Infatti Dio non vuole che siano tristi ma dice invece “(visto che avete capito), fate festa, mangiate bene, da oggi, insieme, tutto andrà meglio!”
Questo popolo aveva compreso che la Parola di Dio è creatrice (Gen 1), che è pane di cui vive l’uomo, come dice Mosè (Deuteronomio 8,3; vedi Sapienza 16,26 e Matteo 4,4). E noi leggiamo la Parola di Dio a casa? Il metodo più semplice e insieme molto intelligente, anzi, sapiente, è di venire a Messa tutte le domeniche e portarsi via il foglietto per leggerlo durante la settimana. Pochi secondi, una lettura al giorno.
Ma la Parola di Dio è complicata... dirà qualcuno. Vediamo quello che ci dice il Vangelo di oggi. Gesù va alla sinagoga (in chiesa) ogni settimana (facciamo come lui, facciamo come ci raccomanda la Chiesa) e vi legge il brano che gli capita e dice: “questa parola che avete ascoltato si è compiuta oggi!, sono io di cui parla il profeta Isaia”.
Questo significa due cose per la nostra vita:
1.Dio ti manda, ci ha mandato, suo Figlio, consacrandolo con l’unzione dello Spirito Santo «a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore». Affida davvero al Signore Gesù che è vivo e ascolta la tua preghiera la tua povertà, il tuo desiderio di felicità, le tue morti e paralisi, le tue oppressioni, il tuo buio.
2.Quello che ricevi dal Signore Gesù, donalo agli altri. Continua questo anno di grazia che Gesù ha aperto a Nazareth e che si chiuderà solo alla fine del mondo.
Non tanto difficile da capire, vero? Più difficile da mettere in pratica. Ma stranamente il primo grosso ostacolo non è di cominciare a fare le cose che dice il Signore ma di lasciarsi prima amare da lui, affidarsi totalmente a lui, lasciarsi istruire da lui, …

Prima Lettura  Ne 8,2-4.5-6.8-10
Leggevano il libro della legge e ne spiegavano il senso.
 

sabato 26 gennaio 2019

TIMOTEO E TITO, TRAGHETTATORI DEL CRISTIANESIMO / 26 gennaio



Abbiamo “trascurato” san Paolo e (anche san Francesco di Sales ecc.) perché abbiamo seguito le letture dell’Ottavario di Preghiera per l’Unità dei cristiani. Ma san Paolo gioisce di questo lui che aveva promesso al Signore si presentargli la Chiesa come Sposa “vergine, senza ruga né macchia”.
Oggi stiamo ancora con san Paolo tramite i suoi due discepoli maggiori, Timoteo e Tito. Di loro sappiamo qualcosa proprio dalle lettere che rivolge loro san Paolo. Ma sono importanti anche per la loro posizione nella Chiesa: sono i continuatori e primi successori di chi li ha generati alla fede. Più di tutti devono farsi imitatori di lui come lui lo è di Cristo (cf. 1 Cor 11,1; vedi anche 1 Cor 4,16; Fil 3,17; Ef 5,1; 1 Ts 1,6). Molti carismi si annacquano rapidamente perché i discepoli anche di grandi santi hanno solo voluto rallegrarsi alla sua luce ma non hanno veramente camminato (cf. Giovanni 12,35). E' molto grazie a Timoteo e Tito e agli altri discepoli della prima ora se il cristianesimo ha preso la forma di santità e di testimonianza che ha fermentato i popoli lungo i secoli e non si è esaurito nell'avventura di una sola generazione.
Chi è cosciente di essere stato chiamato a partecipare ad un grande carisma, non solo deve usare bene della grazia che ha ricevuto per sé ma in particolare quando il fondatore sta per chiudere la sua missione deve andare all’essenziale di ciò che ha ricevuto e rafforzarsi affinché scomparso chi gli apriva la strada, non si disperda tutta l’eredità.

Prima Lettura  2 Tm 1,1-8
Mi ricordo della tua schietta fede.
 

venerdì 25 gennaio 2019

WEB COMMUNITY OPPURE COMUNITA' UMANA? / 24 gennaio, memoria di s. Francesco di Sales


Dal Web.
È stato pubblicato ieri il Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali dal titolo significativo « “Siamo membra gli uni degli altri” (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana ». 
Vale la pena leggere tutto il testo che aggiungo sotto. Penso però che nella nostra vita quotidiana normale un punto centrale del messaggio sia questo: il Papa non ci chiede di opporre Internet e i gruppi Social alla Comunità, ma di usare questi mezzi con saggezza e intelligenza per arricchire la Comunità Umana. Scrive il Papa: “La rete è una risorsa del nostro tempo,” “talmente pervasivo da essere ormai indistinguibile dalla sfera del vivere quotidiano.” Cioè non se ne può fare a meno, non ci si può illudere di farne a meno, anzi, “la Chiesa ha sempre cercato di promuoverne l’uso” in senso positivo. Anche se nella sua “realtà multiforme” ha degli aspetti “insidiosi”. Si tratta dunque di imparare a farne buon uso. Non limitarsi al solo virtuale, né usare questi mezzi meravigliosi per la polemica, la menzogna, l’inganno, la superficialità. Bisogna passare dal “like” all’”Amen”: “L’immagine del corpo e delle membra ci ricorda che l’uso del social web è complementare all’incontro in carne e ossa, che vive attraverso il corpo, il cuore, gli occhi, lo sguardo, il respiro dell’altro. Se la rete è usata come prolungamento o come attesa di tale incontro, allora non tradisce se stessa e rimane una risorsa per la comunione. Se una famiglia usa la rete per essere più collegata, per poi incontrarsi a tavola e guardarsi negli occhi, allora è una risorsa. Se una comunità ecclesiale coordina la propria attività attraverso la rete, per poi celebrare l’Eucaristia insieme, allora è una risorsa. Se la rete è occasione per avvicinarmi a storie ed esperienze di bellezza o di sofferenza fisicamente lontane da me, per pregare insieme e insieme cercare il bene nella riscoperta di ciò che ci unisce, allora è una risorsa.”
“La Chiesa stessa è una rete (un Web!) tessuta dalla comunione eucaristica, dove l’unione non si fonda sui “like”, ma sulla verità, sull’“amen”, con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri.”

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 53ma GIORNATA MONDIALE
DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
« “Siamo membra gli uni degli altri” (Ef 4,25).
Dalle social network communities alla comunità umana »

giovedì 24 gennaio 2019

OBIETTARE ALL'ABORTO MANIFESTA LA VOLONTA' DI CONTROLLARE IL CORPO DELLE DONNE? / 13° Marcia per la Vita a Parigi.

Partecipanti alla 13° Marcia per la Vita. Sul manifesto al centro: "IVG: dire la verità è dissuadere".

“La vita è un rischio che non offre garanzie, ma l’aborto sopprime ogni opportunità”.

È uno degli slogan che hanno accompagnato i cinquantamila della 13° Marcia per la Vita che si è svolta a Parigi domenica scorsa, in coincidenza con la Marcia per la Vita negli USA.
C'erano come sempre le sagome che richiamavano l’evidenza che il mondo vuole dimenticare: dal concepimento alla vita adulta e fino alla fine naturale dell’esistenza, ogni essere umano è “one of us”, uno di noi, con pari dignità, anche se con gradi di sviluppo diversi. E molti altri slogan in difesa della vita dei più deboli.
L’accento quest’anno era contro la banalizzazione dell’aborto e per il diritto all’obiezione di coscienza di medici e paramedici.
Nel grande dibattito nazionale lanciato dal governo francese dopo le proteste dei Gilets Jaunes, questi argomenti non sono stati proposti alla discussione. Eppure sta in corso al Parlamento una revisione della legge sulla Bioetica. Ma c'è in Francia, come altrove in Occidente, una Marcia della morte: nel

mercoledì 23 gennaio 2019

MANIFESTO DEI GIOVANI PER LA CURA DELLA CASA COMUNE / GMG di Panama


Giovani ticinesi in Panama per la GMG.
Oggi il Papa è partito per la GMG di Panama. Secondo la sua richiesta, specialmente in questi giorni, recitiamo il Rosario della Pace. 
A Panama, si è appena concluso un convegno sul tema della cura della casa comune con la pubblicazione di un manifesto dei giovani contenente cinque richieste ai governi e alle autorità mondiali, in particolare i vescovi, chiedendo di attuare la Laudato Si’ di papa Francesco, “con decisione e in modo urgente”. Queste sono le richieste:
-puntare al raggiungimento del 100% di energia rinnovabile, secondo gli obbiettivi dell’accordo di Parigi.
-attuare il Global Compact sulle migrazioni, in particolare riguardo ai rifugiati ambientali.
-proteggere almeno il 30% degli ecosistemi del pianeta entro il 2030 con attenzione speciale alle comunità indigene, secondo la Convenzione ONU sulla diversità biologica..
-rendere universale ed equo l’accesso all’acqua potabile entro il 2030 (sesto obbiettivo Agenda 2030 ONU).
-fare ricorso ad un modello di economia circolare per “superare il mito moderno del progresso materiale illimitato e il paradigma della crescita illimitata”.
Rivolta ai vescovi in particolare è la richiesta di programmi educativi e di formazione dei fedeli a tutti i livelli per coltivare la dimensione ecologica della fede e della vita comunitaria, con un impegno non più marginale ed episodico ma sistematico e organico, indirizzando i cristiani a stili di vita semplici e sostenibili. I vescovi devono sostenere i giovani nella realizzazione di programmi di cura della casa comune.

martedì 22 gennaio 2019

SE I BENI NON SI CONDIVIDONO, LA SOCIETA' SI DIVIDE /Ottavario di Preghiera per l'Unità dei Cristiani



"Se i beni non si condividono, la società si divide"
Questa felice espressione di papa Francesco è abbastanza ovvia. San Paolo ha detto che l’amore per il denaro è la radice di tutti i mali. Non a caso, in ebraico la radice di “ricchezza” è la stessa che per la parola “fede”. Questa radice ha il significato di sicurezza. La ricchezza mi permette di appoggiare la mia vita, mi da sicurezza. La fede ugualmente. Ma le due cose non provengono dallo stesso spirito. Ricercare la sicurezza nei soldi esclude Dio, mentre la fiducia in Dio libera sempre di più dall’attaccamento ai soldi e apre alla fraternità.

Le letture proprie dell’Ottavario per l’Unità dei cristiani ieri e oggi affrontano questo tema in due modi:
-L’attaccamento ai soldi rompe la fraternità e quindi l’unità perché il bisognoso minaccia i miei averi.
-Il prestigio che dona la ricchezza mi porta a considerare più importante il danaroso, mentre la Chiesa esiste per evangelizzare, in particolare i poveri.

lunedì 21 gennaio 2019

VALE LA PENA STARE IN EUROPA?



Qualcuno dice: “l’Europa non fa i nostri interessi, ritiriamoci dall’Europa. Se stiamo tra italiani, le cose andranno meglio. Lo sbandierare il periodo di pace che ha coinciso in Europa con l’esistenza della Unione Europea di cui facciamo parte, non ha senso. La guerra è una cosa vecchia che nessuno vuole. Non si faranno più guerre! Almeno in Europa”.
Così sicuro? Anche dopo la “Inutile Strage” della Prima Guerra Mondiale tutti dicevano: “è l’ultima”, “la der des der” secondo l’espressione francese, l’ultima delle ultime. Nemmeno 20 anni dopo è scoppiata la seconda guerra mondiale. Ci sono meccanismi che portano alla guerra e se i popoli, intelligentemente non lottano, non si mettono in piedi, l’unità e l’armonia non si creano o non persistono da sole.
Ma è proprio vero che l’Unione Europea, nata dall’intuizione e dall’iniziativa di tre primi ministri cattolici, l’italiano Alcide de Gasperi, il tedesco Konrad Adenauer, e il francese Robert Schuman,  ci ha dato un periodo di pace così rilevante? Non sono passati nemmeno cento anni!
Vediamo ciò che dice la storia. Quali sono state le guerre in Europa nel passato?:

domenica 20 gennaio 2019

CAMMINO DI UNITA' DEI CRISTIANI, LO SPIRITO OPERA SEMPRE! / 20 gennaio, II dom. T.O.

La Crystal Cathedral diventata la Christ Cathedral della diocesi di Orange (California).

Questa domenica si inserisce nell’ottavario di preghiera per l’Unità dei Cristiani. Il tema scelto quest’anno è “Cercate di essere veramente giusti” e c'è, come sempre, una proposta di letture attinenti al tema per ogni giorno compresa la domenica. Ma le letture della domenica tratte dal lezionario ci invitano anch’esse a fermarci sul tema dell’unità dei cristiani.
Gesù viene come Sposo che dona il vino migliore che si possa immaginare (e inaspettato) a chi ha esaurito le proprie forze e vede sconsolato che “la festa è finita”. È venuto a radunare i figli di Dio dispersi dalla croce, a far rinascere speranza in coloro che la croce ha scandalizzato. Dona ad ognuno carismi diversi per l’edificazione dell’unico Corpo attraverso il servizio umile e l’accettazione reciproca affinché le varie membra formino l’unica Chiesa nell’unico Spirito.

venerdì 18 gennaio 2019

LORELLA CUCCARINI ALL'ASSALTO DI PAPA FRANCESCO! PERCHE' MAI?



In una intervista su “Oggi” Lorella Cuccarini "va all’assalto di papa Francesco perché parla solo di immigrati". 
È vero che papa Francesco parla spesso di immigrati e rifugiati. Sono un problema serio e anche scomodo e – è ovvio ma forse bisogna ricordarlo – il Papa dice che come ogni fenomeno anche questo va governato. Papa Francesco non solo ricorda che gli uomini e le donne, i bambini, le famiglie immigrate, per qualsiasi motivo sono innanzitutto persone, fratelli e sorelle, esseri umani con la stessa dignità di ogni altro essere umano. Il fatto che, secondo un rapporto ufficiale (vedi articolo AFP La Presse del 17 gennaio), negli USA ci sia un numero imprecisato di bambini di pochi anni di età separati dai genitori e probabilmente per i quali non ci saranno possibilità di ricongiungimento fa accapponare la pelle. Ma il Papa ricorda anche che gli immigrati, anche se scomodi, sono una ricchezza come sanno tutti gli italiani emigrati per decenni nei più svariati luoghi e nazioni del mondo e oggi integrati.
Però vorrei dire alla signora Cuccarini due cose molto semplici:

E' POSSIBILE ESSERE CRISTIANO ED EBREO?


Benedetto Di Bitonto il giorno dell'ordinazione diaconale.
Le righe nere sul suo camice sono un segno di lutto per le divisioni tra credenti.
«È di vitale importanza, per i cristiani, scoprire e promuovere la conoscenza della tradizione ebraica per riuscire a comprendere più autenticamente se stessi». Lo scrive papa Francesco nella prefazione a La Bibbia dell’amicizia, edizioni San Paolo, in uscita domani, 18 gennaio.
Riprendo – chiedendo il permesso adesso – da Vatican Insider una parte dell’intervista che questo sito molto utile e di qualità ha fatto a Benedetto di Bitonto. Le sottolineature sono mie. https://www.lastampa.it/2019/01/17/vaticaninsider/gerusalemme-il-diacono-ecco-la-bellezza-del-dialogo-ebraicocristiano-rhGLFEPhOTbxiHeOZJ0qXM/pagina.html
Ex studente all’Orientale di Napoli, Benedetto di Bitonto vive in Israele e il 21 giugno scorso è diventato diacono del Vicariato di san Giacomo a Gerusalemme. A Gerusalemme in fatti nel seno del Patriarcato Latino cattolico è nata nel 1955 la possibilità per i cattolici di lingua ebraica di celebrare e vivere la loro fede in ebraico. All’inizio molti dei membri erano ebrei convertiti al Cristo. Il paradosso è che oggi molti di questi cattolici di lingua ebraica sono famiglie di immigrati di varie nazioni i cui bambini imparano l’ebraico a scuola fin dall’infanzia e genitori e figli usano l’ebraico come lingua comune per la vita quotidiana.
Bambini e giovani "ebrei" del Vicariato a catechismo

…Spesso i cattolici sono poco consapevoli delle loro radici ebraiche: in cosa il Vicariato di San Giacomo aiuta la Chiesa a ritornare alla sua origine spirituale, soprattutto nella formazione liturgica? Lei organizza incontri fra cattolici ed ebrei, nonché giornate di scambio e condivisione? La sua esperienza ha un’eco su scala universale? 
«Non c’è dubbio sul fatto che la nostra fede è nata nel seno del popolo ebraico e che come cristiani dobbiamo molto al popolo dell’alleanza. Per noi ciò che è importante è l’espressione della nostra fede

giovedì 17 gennaio 2019

LA LEZIONE DI UN CINQUANTESIMO DI MATRIMONIO



Qualche giorno fa si è celebrato in parrocchia un cinquantesimo e una figlia alla fine della Messa ci ha donato questa breve e densa testimonianza che voglio condividere sul blog. Come ha detto il sacerdote celebrante: "è la più bella omelia che si poteva fare".
Auguri ancora di cuore ai nostri carissimi e "giovani" festeggiati.

Carissimi mamma e papà,
descrivere la gioia e l’emozione che si provano quando chi ti ha generato festeggia il raggiungimento di un così grande traguardo è decisamente un’impresa ardua.
In un mondo dove tutto è provvisorio, dove i rapporti umani sono spesso ridotti a uno scambio di messaggi attraverso un freddo cellulare perché non si ha più l’abitudine né il coraggio di guardarsi negli occhi, voi siete l’esempio di quanto può essere duraturo un AMORE con la A maiuscola – un amore che supera le diversità più insormontabili: dei caratteri, delle incomprensioni, dell’egoismo, perché è disposto ad accettare l’altro e ad amarlo così com'è!

mercoledì 16 gennaio 2019

PER NON ESSERE SCHIAVI TUTTA LA VITA / mercoledì 1a sett. T.O.



Tutti mortali! Inesorabilmente. Camminiamo tutti verso la morte. Siamo come qualcuno capitato su un groviglio di terra, tronchi, ecc., una specie di zattera ormai portata dalla corrente del fiume, troppo veloce, troppo largo per poter approdare alla riva. E questa zattera perde man mano i pezzi, si inzuppa e comincia ad affondare mentre il fiume si avvicina alla foce. Se qualcuno non viene a salvarti e portarti al sicuro il tuo destino è morire annegato nel mare senza confini.

martedì 15 gennaio 2019

COME MAI GESU' E' IL SIGNORE E LE COSE VANNO MALE? / martedì 1a sett. T.O.

Gesù caccia un demonio. Miniatura secolo XV - Biblioteca comunale di Lione.

Proclamiamo che Gesù è l’unico Signore e quindi che ogni cosa gli è sottomessa. Eppure – come dice la lettera agli ebrei – “non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa”. Vorremmo tanto che tutto andasse bene, tutto fosse in ordine, secondo quello che piace a noi, ovviamente.
In questo Vangelo vediamo sottomessi a Gesù gli spiriti impuri, i demoni, il Male che incita al peccato. E come cristiani abbiamo ricevuto questo potere nel nostro battesimo. Basta che ci affidiamo in tutto al potere di Gesù e alla sua misericordia, rinunciando totalmente al male. Allora Satana “come folgore cadrà dal cielo”, secondo la visione di Gesù mentre i suoi discepoli annunciavano il Regno di Dio e le persone che li ascoltavano aprivano il cuore alla Buona Notizia.

lunedì 14 gennaio 2019

IL VANGELO SECONDO SAN YO YO YO / Lunedì 1a sett. T.O.

Domenico di Bartolo - Sala delle elemosine, Pellegrinaio Ospitale di Santa Maria della Scala.
Questo dipinto, che non vuole essere una critica ma un riconoscimento ai generosi benefattori,
evidenzia come questi hanno sempre tendenza a mettersi in mostra quando fanno il bene.

La sostanza così ricca delle feste natalizie spiega il loro fascino. Ma proprio per questo grande fascino, sono anche molto ricoperte. Regali, dolci speciali, addobbi e luci, … distraggono spesso dal vero senso del Natale. Il Tempo Ordinario facilita un ascolto più concentrato sulla Parola e sulla conversione.
Il Tempo Ordinario inizia con l’annuncio del Regno, che è più vicino di quanto pensiamo. Dio ha sempre agito e ancora agisce a nostro favore! Allora convertiamoci, ne vale la pena. Anzi, questo Regno è l’unica proposta di vita. È però solo il Figlio che dobbiamo ascoltare, perché il Padre ha creato il mondo attraverso di lui e l’ha stabilito erede di tutte le cose.
Ho letto di recente un articolo sul New York Times “El Evangelio segùn san Yo Yo Yo” Il Vangelo secondo san Io Io Io. Pensavo fosse una critica simpatica al culto dell’Io che impera oggi nella società. Invece no! Diceva che Madre Teresa di Calcutta e altri come lei avevano sbagliato tutto e che ogni cosa doveva girare attorno al proprio io, seguendo soltanto la propria soggettività.

domenica 13 gennaio 2019

TU SEI IL MIO FIGLIO, L'AMATO / Domenica Battesimo del Signore

Battesimo di Gesù - Giotto.

«Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento». Questa è la frase che ogni bambino deve sentire da parte dei suoi genitori. Giorni fa è girata la notizia di una bambina giapponese di dieci anni che si è suicidata lasciando un biglietto scritto: “non volessi che io fossi nata. Adesso sarai finalmente contenta". Un bambino  si costruisce con il sentirsi amato. Su questa base può nascere il suo impegno (questo non esclude il coraggio di educare).

sabato 12 gennaio 2019

UN DIMINUIRE BRUTALE CHE NON TOGLIE LA GIOIA / sabato dopo l'Epifania

Giovanni Battista in carcere in balìa dei racconti dei discepoli.


Evitare a tutti i costi il peccato che porta alla morte (e anche essere attenti al peccato che non conduce alla morte – detto anche di fragilità – perché può diventare quella tiepidezza nei confronti di Dio che mette sulla strada sempre più sbagliata), perché il dono che Dio ci offre gratuitamente e che si riceve tramite la fede, è una vita traboccante di luce e di amore, di vittoria sulla morte!
Chi sa di essere generato da Dio preserva se stesso. Purtroppo i bambini battezzati con fiducia o anche superficialità da neonati, non essendo poi educati alla fede perché le loro famiglie non sono consapevolmente praticanti, spesso credono di essere cristiani ma non hanno nessuna esperienza di ciò e quindi seguono il costume comune, incoscienti delle insidie del demonio contro la loro vita di grazia.

venerdì 11 gennaio 2019

NON CON L'ACQUA SOLTANTO, MA CON L'ACQUA E IL SANGUE /

Il Cristo della Pietà di Michelangelo - Basilicata vaticana.

Nella prima lettura san Giovanni usa un’espressione potentissima: Gesù Cristo è venuto “non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue”. Nel Vangelo risalta la facilità con la quale lo stesso Gesù “tese la mano e lo (il lebbroso) toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui.”
Colpisce l’apparente contraddizione. Venire col sangue indica fatica, dolore, difficoltà estrema. “Lo voglio, sii purificato” evoca l’onnipotenza di Dio Creatore (disse e fu) che opera senza aiuto di nessuno e senza difficoltà alcuna. Ci farebbe pensare a Mary Poppins e a tutti gli eroi di fumetti con superpoteri.

giovedì 10 gennaio 2019

IL COMPIERSI DELLA SCRITTURA / giovedì dopo l'Epifania

James Tissot - Gesù nella Sinagoga di Nazareth.

Quando Gesù dice: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato» dice esplicitamente di essere il Messia? Non sono sicuro al 100 %. Infatti anche il profeta lo riferiva a sé. Ogni persona guidata dallo Spirito Santo partecipa in qualche modo della missione di salvezza.
Quello che è certo è che ogni battezzato è un “altro Cristo”, partecipa in tutto, in forza del suo battesimo, alla missione del Cristo. In Lui e solo in Lui, ogni battezzato, unto dal suo Spirito, è «mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».

mercoledì 9 gennaio 2019

E NOI TUTTO SOLI A REMARE CONTRO VENTO! / mercoledì dopo l'Epifania

Amédée Varin - Le Christ marchant sur la mer.

“Se Dio ci ha amato così ….”, ci dice san Giovanni. “Se Dio mi ha amato così – dice santa Teresina – non posso non diventare santa!” È una logica implacabile! Ma è anche la mia risposta?
Teresina era debole anche lei e non ha trovato subito il modo per diventare santa perché le sue forze non le permettevano di santificarsi attraverso i mezzi che gli presentava la sua comunità. Ma lei non si arrese, e il Signore che ci vuole felici quindi santi, lui stesso la guidò attraverso una sua ricerca paziente quanto oscura e umile e Teresina divenne un punto di riferimento per tutti con la sua “Piccola Via”.

PAPA FRANCESCO: RECITIAMO IL ROSARIO PER LA PACE!


Dal 22 al 27 gennaio ci sarà la Giornata Mondiale della Gioventù a Panamà, alla quale parteciperà papa Francesco. Al Corpo Diplomatico in questi giorni papa Francesco ha parlato espressamente dei pericoli di guerra sempre più minacciosi per il durare e l’estendersi dei conflitti in atto. Papa Francesco rivolge quindi questo invito
Rete di preghiera mondiale di preghiera del Papa.
Papa Francesco – January 2019
Voi giovani avete nella Vergine Maria un motivo di gioia e una fonte di ispirazione.
Approfittate della Giornata Mondiale della Gioventù di Panama per contemplare Cristo con Maria. Ciascuno nella sua lingua, recitiamo il Rosario per la pace.
E chiedetele la forza di sognare e di lavorare per la pace.
Preghiamo per i giovani, specialmente quelli dell’America Latina, perché, seguendo l’esempio di Maria, rispondano alla chiamata del Signore per comunicare al mondo la gioia del Vangelo.


martedì 8 gennaio 2019

NUTRIRE L'UMANITA' / martedì dopo l'Epifania

Mosaico antico - chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci, Et-Tabgha, Israele.

Il primo cibo che ci da il Signore è il suo insegnamento. La fame più grande e più seria, è quella del senso della vita. Perché vivo? Come spendere la mia vita e poterla benedire e non solo aver rimpianti quando sarà passata perché l’ho vissuta male, non l’ho spesa per una causa grande?
Ma Gesù si interessa delle persone. E quando vede che hanno fame materialmente si preoccupa. La sua compassione è totale. In questo precede nell’amore i suoi discepoli che tante volte vorranno risolvere i problemi per la loro propria comodità (vedi Mt 15,21-28, l’episodio della donna cananea).
Ma per fare questo il Signore vuole passare attraverso di noi. Prende dalle mani dei discepoli tutte le provviste che hanno: cinque pani e due pesci per cinquemila uomini! Abbiamo poco ma dobbiamo dare tutto quello che abbiamo. Sarà poi il Signore a benedire i nostri doni, la nostra disponibilità, e a moltiplicare la sua efficacia.

lunedì 7 gennaio 2019

NON GIRARE LE LUCI DALLA PARTE SBAGLIATA / lunedì dopo l'Epifania

L'obolo della vedova - J. Tissot, Brooklyn Museum.

Dopo l’arresto di Giovanni Battista, Gesù inizia la sua predicazione riprendendo le stesse parole del suo precursore: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Sono in continuità, servono lo stesso Dio. Che umiltà (e Sapienza): Dio non si proclama Dio, il Messia non si proclama Messia, non si mette in fronte nessuna etichetta. È la forza della sua Parola e del sue opere che devono permettere di aprire i cuori a chi lo cerca e di comprendere chi è.
Nell’omelia dell’Epifania papa Francesco ha illustrato in modo stupendo questo aspetto fondamentale. Ne cito lunghi brani:

domenica 6 gennaio 2019

EPIFANIA: UNA TAPPA VERSO LA PASQUA / 6 gennaio



Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l'anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 21 aprile 2019.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 6 marzo 2019.
L'Ascensione del Signore, il 2 giugno 2019.
La Pentecoste, il 9 giugno 2019.
La prima domenica di Avvento, il 1° dicembre 2019.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei Santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.

CONTRO LO SCANDALO DELLA DIVISIONE DEI CRISTIANI / incontro di preghiera sabato 12 gennaio

Dal 18 al 25 gennaio, data della commemorazione della conversione di san Paolo ci sarà la “Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani”.

Qui a Marano abbiamo la grazia di avere un gruppo ecumenico vivace e attivo con sede nel Convento dei Frati Minori. Anche quest’anno organizza un incontro di preghiera e di testimonianza con la presenza di esponenti delle varie comunità cristiane di Napoli e dintorni.

L’unità dei cristiani è uno dei motivi ispiratori del Concilio Vaticano II, e deve essere a cuore di ogni credente sincero che cerca di avere in sé “gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Filippesi 2,5). Infatti Gesù ha pregato in modo accorato durante l’ultima cena affinché i suoi discepoli fossero “Uno” come Egli è Uno col Padre, affinché il mondo creda (cfr. Giovanni 17,21).

Nessun credente sincero può trascurare questa dimensione fondamentale della sua fede.
Appuntamento quindi per chi può al Convento dei Frati sabato 12 alle ore 18.45. Appuntamento spirituale per tutti per la supplica al Signore per l’unità dei suoi discepoli e l’unità del genere umano.
Sappiamo che possiamo e dobbiamo vivere il cammino dell’Unità dei cristiani cercando la comunione con chi ci sta vicino, con chi fa parte della nostra comunità particolare, tra i gruppi della parrocchia … 

sabato 5 gennaio 2019

QUALE RAPPORTO TRA LE API E GLI UOMINI?

Foto presa dal Giornale online Faro di Roma che illustrava un articolo interessante del 30 ottobre 2018 "Emilia-Romagna a difesa delle api per salvare economia e ambiente”

Non posso far leggere due post lunghi in uno stesso giorno anche se la Parola di Dio è affascinante da meditare. Allora solo una frase riguardo all'ecologia:

"SE DOVESSERO SCOMPARIRE LE API, GLI UOMINI MORIREBBERO DI FAME ENTRO CINQUE ANNI DISSE ALBERT EINSTEIN, MA SE GLI UOMINI DOVESSERO SCOMPARIRE, ENTRO CINQUE ANNI LE API STAREBBERO MOLTO BENE."

Si sa che le api sono i principali impollinatori anche se non gli unici, quindi quelli che permettono a un'infinità di piante e alberi di portare frutti e semi. L'attuale moria universale di api è quindi un fenomeno molto preoccupante. E tutta comprova che la scomparsa crescente di questi insetti così preziosi e simpatici è dovuta principalmente alla diffusione di prodotti chimici sparsi sulle coltivazioni che le avvelenano (e per alcuni, avvelenano anche il miele che mangiamo, in quanto le api muoiono  dopo aver portato nell'alveare il frutto della loro raccolta). 

Vogliamo, anche in questo campo, darci una sveglia per adottare pratiche agricole e casalinghe non inquinanti per l'ambiente?