Giovanni Battista in carcere in balìa dei racconti dei discepoli. |
Evitare
a tutti i costi il peccato che porta alla morte (e anche essere attenti al
peccato che non conduce alla morte – detto anche di fragilità – perché può diventare
quella tiepidezza nei confronti di Dio che mette sulla strada sempre più sbagliata),
perché il dono che Dio ci offre gratuitamente e che si riceve tramite la fede,
è una vita traboccante di luce e di amore, di vittoria sulla morte!
Chi
sa di essere generato da Dio preserva se stesso. Purtroppo i bambini battezzati
con fiducia o anche superficialità da neonati, non essendo poi educati alla fede
perché le loro famiglie non sono consapevolmente praticanti, spesso credono di essere
cristiani ma non hanno nessuna esperienza di ciò e quindi seguono il costume
comune, incoscienti delle insidie del demonio contro la loro vita di grazia.
Non
sappiamo come ha vissuto emotivamente il suo “dopo” quando Gesù ha cominciato a
predicare. Fu un “diminuire” brutale: arresto, incarcerazione, minacce, e poi,
quasi stupidamente con quel molto vino al banchetto di Erode, la morte in una
cella sotto terra.
Probabilmente
la sua carne avrà risentito di quel precipitare degli avvenimenti, ma la sua
gioia piena è stata la più forte. Ha continuato a testimoniare davanti ad Erode
fino alla fine. Ha anche dovuto affrontare lo smarrimento dei suoi discepoli, non
potendo più andare di persona a verificare e lasciato in balia dei resoconti che
gli facevano: “Gesù fa questo, Gesù fa quello, si dice che …, siamo disorientati…”.
E non ha perso la fede.
Crediamo
nella promessa di Vita Eterna di Dio che ci mette in comunione con lui attraverso
il suo Figlio, rafforziamo la nostra vita di preghiera affinché possiamo
sperimentare la gioia che porta lo Sposo.
Prima Lettura 1
Gv 5, 14-21
Se chiediamo secondo la sua volontà, Dio ci ascolta.
Se chiediamo secondo la sua volontà, Dio ci ascolta.
Dalla prima lettera di san
Giovanni apostolo
Carissimi, questa è la fiducia che abbiamo nel Figlio di Dio: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto.
Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C’è infatti un peccato che conduce alla morte; non dico di pregare riguardo a questo peccato. Ogni iniquità è peccato, ma c’è il peccato che non conduce alla morte.
Sappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo sta in potere del Maligno. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna.
Figlioli, guardatevi dai falsi dèi!
Salmo Responsoriale Dal Salmo 149
Il Signore ama il suo popolo
Carissimi, questa è la fiducia che abbiamo nel Figlio di Dio: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto.
Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C’è infatti un peccato che conduce alla morte; non dico di pregare riguardo a questo peccato. Ogni iniquità è peccato, ma c’è il peccato che non conduce alla morte.
Sappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo sta in potere del Maligno. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna.
Figlioli, guardatevi dai falsi dèi!
Salmo Responsoriale Dal Salmo 149
Il Signore ama il suo popolo
Cantate al Signore un canto
nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con
danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.
Esultino i fedeli nella
gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.
Canto al Vangelo Mt 4,16
Alleluia, alleluia.
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta.
Alleluia.
Vangelo Gv 3, 22-30
L'amico dello sposo esulta di gioia alla voce dello sposo.
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.
Canto al Vangelo Mt 4,16
Alleluia, alleluia.
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta.
Alleluia.
Vangelo Gv 3, 22-30
L'amico dello sposo esulta di gioia alla voce dello sposo.
Dal vangelo secondo
Giovanni
In quel tempo, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava.
Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano, e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui».
Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
In quel tempo, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava.
Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano, e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui».
Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
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