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venerdì 11 gennaio 2019

NON CON L'ACQUA SOLTANTO, MA CON L'ACQUA E IL SANGUE /

Il Cristo della Pietà di Michelangelo - Basilicata vaticana.

Nella prima lettura san Giovanni usa un’espressione potentissima: Gesù Cristo è venuto “non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue”. Nel Vangelo risalta la facilità con la quale lo stesso Gesù “tese la mano e lo (il lebbroso) toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui.”
Colpisce l’apparente contraddizione. Venire col sangue indica fatica, dolore, difficoltà estrema. “Lo voglio, sii purificato” evoca l’onnipotenza di Dio Creatore (disse e fu) che opera senza aiuto di nessuno e senza difficoltà alcuna. Ci farebbe pensare a Mary Poppins e a tutti gli eroi di fumetti con superpoteri.
La verità è che la fede rende più leggera la vita, più luminosa, più facile e profondamente più efficace allo stesso momento. Il lebbroso lottando con le sue sole forze non avrebbe ottenuto nessun risultato valido pur spendendo tutte le sue energie in una battaglia costante e durissima. Fidandosi di Gesù, eccolo guarito, reintegrato nella sua comunità e consolato perché ha visto la bontà di Dio nei suoi confronti.
Però allora perché Gesù è venuto col sangue? Perché la fede tende alla totalità. Fidarsi di Dio significa fidarsi sempre di più, sempre meglio. Fino al dono della vita, in una semplificazione sempre maggiore fino ad essere “la piccola matita di Dio” come Madre Teresa, oppure “la pallina da gioco” del Bambino Gesù, buttata di qua e di là e anche abbandonata sotto un mobile, come si sentiva santa Teresina, imparando ad annullare ad una ad una le sue pretese. Pur avendo una vita più leggera per via della fede, dietro la “facilità dei santi” c'è l’acqua e il sangue, c'è l’impegno di una fede vera.
Se riduciamo la nostra vita cristiana a qualcosa che possiamo fare da soli, le soluzioni sono due:  oppure diventa insignificante, diventa “acqua” che non lascia traccia, che non convince nessuno, oppure diventa uno sforzo impari che ci spezza, e comunque di fronte alla morte rimane vano, acqua.
Su quest’altare c'è “l’acqua e il sangue”, il vero Corpo e il vero Sangue del Signore. C'è la Vera Vita non solo un simbolo. Se noi però “veniamo solo con l’acqua” vanifichiamo la potenza del dono di Dio e sentiamo che questi riti incruenti non possono riempirci, sono alla fine noiosi, sono un cibo “così leggero”, fino alla nausea, come la manna sembrava agli israeliti dopo un primo periodo di entusiasmo (Numeri 21,5).

Prima Lettura    1 Gv 5, 5-13
Lo Spirito, l'acqua e il sangue.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi.
Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 147
Celebra il Signore, Gerusalemme.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Canto al Vangelo 
   Mt 4,23
Alleluia, alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 5, 12-16
Immediatamente la lebbra scomparve da lui.
Dal vangelo secondo Luca
Un giorno, mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Gli ordinò di non dirlo a nessuno: «Va’ invece a mostrarti al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro».
Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.  

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