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mercoledì 30 gennaio 2019

UNA SEPARAZIONE VIRTUOSA



Avevo un confratello che proveniva da una regione di vino pregiato.

Suo fratello che aveva ripreso l’attività di famiglia mi ha dato questa testimonianza:
“È grazie a mia moglie se mi sono salvato. Non so se mio fratello ti ha detto che nostro padre è morto di cirrosi epatica. Con vari episodi di coma e di ricupero in extremis. Una cosa bruttissima da vedere e vivere. Io non sono mai stato ubriaco. Ma esageravo. Ero ormai abituato a bere e arrivavo spesso al punto in cui cominci a perdere la piena lucidità, sei un po’ stordito, appesantito, meno efficiente.
Abbiamo litigato spesso su questo punto con mia moglie. Un pomeriggio tornando a casa ho trovato un biglietto sul tavolo della cucina: “Sono a casa di mia mamma con i bambini. Li puoi vedere quando vuoi, sono sempre tua moglie ma torno solo se smetti di bere. Ti amo!”
Sono andato lì. Abbiamo avuto una discussione e un chiarimento ma lei è stata irremovibile. Allora ho smesso completamente di bere. Da quando non bevo più vedo che i miei amici esagerano anche loro e mi fa male. Prima non me ne accorgevo.”

Questo non è certo divorzio. È un rimedio estremo e rischioso ma anche coraggioso da parte di questa donna. Ogni caso deve maturare nella coscienza e nella preghiera.

Ho detto che si tratta di una regione di vino pregiato. Sono stato lì alcuni giorni con il parroco, uomo virtuoso e zelante con due parrocchie, e tutto il lavoro parrocchiale in doppio. Alle cinque del pomeriggio mi diceva: “adesso devo fermarmi un po’, prendiamo un caffè”. Non beveva a tavola ma il caffè era sempre corretto con la grappa …

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