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venerdì 29 settembre 2017

YOM KIPPUR 2017 / 29 settembre 2017

Il Corno di Ariete annuncia il Tempo di Pentimento.
Oggi è Yom Kippur, per i nostri fratelli Ebrei. È la festa forse la più importante per loro, e comunque di una grande ricchezza, determinante per l’impostazione della vita, perché cade all’inizio del loro nuovo anno. Ho ripreso liberamente dal sito “Chabad.org” una spiegazione di Yom Kippur. Uniamoci a loro in questa festa rivolgendo al Signore una fervente preghiera per la pace tra tutti i popoli della Terra.


Che Cos'è Yom Kippùr? Dal Sito Chabad.org

Yom Kippùr (giorno di Kippùr) è il giorno indicato nella Torà per espiare i peccati commessi nel corso dell'anno sia nei confronti di Dio che nei confronti degli uomini. Quel giorno cade dieci giorni dopo il Capodanno ebraico, il 10 del mese di tishrì, non a caso.

Dopo aver rotto le Tavole della Legge a causa del peccato del vitello d'oro, Mosè ascese al monte Sinai per riprendere nuove tavole mentre il popolo ebraico si dedicava alla preghiera e al pentimento. Dopo quaranta giorni Hashèm (letteralmente: “Il Nome”, ossia Dio che gli Ebrei non nominano per rispetto) accettò la teshuvà (ritorno alla vera natura, deformata dal peccato) del popolo ebraico e permise a Mosè di portare ai figli di Israele i precetti appresi e poi trascritti sul Sinai. Mosè scese dal monte proprio il 10 di tishrì; per questo motivo questa data fu scelta da Hashèm come il giorno della teshuvà, cioè il giorno in cui Egli accetta il pentimento del popolo ebraico.

giovedì 28 settembre 2017

E MANIFESTERO' LA MIA GLORIA / venerdì XXV° sett. T. O.

Profeta Aggeo - Moretto.
Appena arrivati nella terra dei Padri, le famiglie di esiliati, “tornate con giubilo”, hanno dovuto aggiustare due pietre per far bollire la pentola, creare un riparo per la notte, procurarsi gli attrezzi minimi per lavorare, ecc. Ricostruire il Tempio era meno urgente, e un cantiere troppo grande per essere intrapreso da subito e dai singoli.

Ma anche quando le cose hanno cominciato ad aggiustarsi ci si è compiaciuto della nuova libertà e delle sempre crescenti migliorie quotidiane, e i lavori del tempio non partivano mai, mentre il cuore degli Israeliti, che avevano lasciato Babilonia in uno slancio di fede, si legava sempre di più alle cose materiali.

CORRECTIO FILIALIS: CAPOLINEA

Giuro, è l'ultima volta, non vi farò mai più perdere tempo con lettere farneticanti di “teologi e studiosi cattolici praticanti di varie nazioni” circa le eresie che il papa avrebbe diffuso e/o incoraggiato.
E' molto meglio che meditiamo sulla Parola di Dio.

Ho reagito subito con il post dell’altro giorno per rispondere a qualche inquietudine che mi era stata palesata, e non potendo leggere e studiare con serietà una lettera di 25 pagine ho preso spunto da qualche particolare molto significativo, promettendo però che, con calma, avremmo esaminato la sostanza degli attacchi al papa. Infatti, anche se quello che ho segnalato è davvero indicativo, limitarsi a un giudizio sugli atteggiamenti e le persone lascia insoddisfatti.

Allora passiamo oggi, una volta per sempre, al fondo della questione:

mercoledì 27 settembre 2017

SAN VINCENZO DE' PAOLI / 27 SETTEMBRE

Come  capita spesso sembra anche oggi che le letture, che sono del giorno, siano state scelte apposta per accompagnare la figura di san Vincenzo de Paoli.

Nella sua compassione per i poveri, egli ha sempre compreso che l’aiuto non doveva essere solo materiale e che ogni uomo è innanzitutto figlio di Dio, chiamato alla fede e alla vita eterna.
Gesù manda i suoi discepoli dando “loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.” Le due frasi sono parallele e sono espressione di una compassione totale rivolta alla persona. Approfondire l’intreccio tra malattia fisica e spirituale è delicato, anzi spesso pericoloso se fatto senza una grande prudenza, anche se questo intreccio esiste in qualche modo perché l’uomo è uno in tutta la sua globalità e il demonio vuole distruggere tutto. D’altronde la frase del Vangelo citata non ci da nessun elemento per tentare di farlo. 
Invece il parallelismo tra “forza e potere su tutti i demòni” e “annunciare il regno di Dio” è molto significativo e ce lo propone il Vangelo stesso: I demoni sono spiriti impuri, oscuri, che si oppongono direttamente alla fede che salva l’uomo, alla luce del Vangelo, all’amore di Dio. Il loro potere viene dal nostro assenso a loro. Per cui ha luogo una lotta.  

Ho avuto la grazia oggi di iniziare l’anno catechetico con la piccola comunità francese della Nato e, anche lì la provvidenzialità di questo Vangelo mi colpisce: chi annuncia, la fede anche ai bambini, ingaggia una lotta contro lo spirito del

martedì 26 settembre 2017

CORREZIONE FILIALE IN RAGIONE DELLA PROPAGAZIONE DI ERESIE

Cardinale Burke: Difesa della "Divina e
Immutabile Tradizione Cattolica" contro gli Eretici?
Una lettera di 25 pagine è stata spedita a Papa Francesco l’11 agosto. Per il fatto che non è stata ricevuta nessuna risposta dal S. Padre, la si è resa  pubblica il 24 settembre. La lettera, aperta a nuovi firmatari, ora porta i nomi di 63 sacerdoti e studiosi cattolici provenienti da 20 nazioni, i quali, si dice, rappresentano anche altri che però non hanno la necessaria libertà di parlare. La lettera ha un titolo latino: Correctio filialis de haeresibus propagatis (letteralmente, Correzione filiale in ragione della propagazione di eresie). 
In essa si dichiara che il papa, mediante la sua Esortazione Apostolica Amoris laetitia e mediante altre parole, atti e omissioni ad essa collegate, ha sostenuto 7 posizioni eretiche, riguardanti il matrimonio, la vita morale e la recezione dei sacramenti, e ha causato la diffusione di queste opinioni eretiche nella Chiesa Cattolica. Queste 7 eresie sono formulate dai firmatari in latino, perché lingua di riferimento comune della Chiesa.

Cosa si rimprovera a papa Francesco?
Ettore Gotti Tedeschi.

lunedì 25 settembre 2017

CIRO II DI PERSIA O IL POTERE DEGLI UMILI / Lunedì XXV° sett. T.O.

Bassorilievo che rappresenta Ciro II
Che ci fa Ciro, re di Persia, come alleato di Dio nel guidare il popolo ebraico, come afferma la prima lettura? Come uomo, Ciro è solo un abilissimo e ambizioso governante che fa ciò che può rafforzare il suo potere di “Re dei Re” divinizzato. Ma la Bibbia legge nel suo editto a favore degli ebrei che egli, come tutti e tutto, sta nelle mani dell’Unico Dio, quel Dio che ha scelto Abramo. E quindi Ciro sta nelle “mani” dei piccoli, che non contano nulla per il mondo come popolo e individui ma pregano e sono amici del loro Creatore e Dio. Per la vera storia contano più questi che coloro che dispongono del potere terreno.

Se è fatto in modo sincero e non strumentale, le squadre di calcio americano o i cantanti che si inginocchiano pubblicamente per pregare per l’America in questi giorni – e fanno infuriare Trump che lo sente come opposizione a lui oltre che alla sua politica – partecipano del vero potere degli umili.

Il potere di Dio è un potere di infinita pazienza e di chiamata alla responsabilità e alla conversione, e estende la sua luce fin nel profondo di ogni coscienza. Per cui il Vangelo ci ricorda che nulla potrà essere nascosto, nulla potrà rimanere finto. Anche questo ci infonde fiducia contro “gli avversari” ma anche timore filiale che spinge ad una vita umile nella verità e impegnata.

Ho celebrato oggi un funerale con queste letture e mi sono sembrate così appropriate: la morte non è

domenica 24 settembre 2017

E' L'ULTIMA ORA CHE CONTA / Domenica XXV° T.O.

La Parabola di questa domenica racconta che gli operai dell’ultima ora ricevono la stessa ricompensa di quelli che hanno sopportato il pesa del giorno e il caldo.

Sarebbe giusto che un padrone terreno si comportasse così? Certo, tenendo conto che uno ha una famiglia con gli stessi bisogni degli altri, e anche della sofferenza di chi per tutto il giorno non ha trovato lavoro …. Un padrone terreno però deve tener conto delle sue finanze e si troverebbe di fronte ad una forte mormorazione, temerebbe che tutti cercassero di scansare la fatica. Dio che fa entrare i suoi figli nella vita eterna vuole darla a tutti, anche all’ultimo momento al brigante crocifisso accanto a Gesù.

I veri amici di Gesù, malgrado il peso del giorno e il caldo hanno ragionato al suo stesso modo. Il Curato d’Ars diceva: “penso spesso che anche se non ci fosse ricompensa è già un grande onore di servire il Signore su questa terra” (quando era girato bene; quando invece era girato meno bene, diceva: “ne conosco uno che, quando arriverà dall’altra parte, se non troverà niente, che fregatura!”. Di fatti dice san Paolo: “Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.” (1 Cor 15,32).

sabato 23 settembre 2017

PADRE PIO, CROCIFISSO GIORNO DOPO GIORNO / 23 settembre

Padre Pio è una figura così grande e ricca che, in una pagina, si può dire ben poco di lui. Ecco due aspetti certamente non molto originali ma forse importanti:

-Padre Pio, pur nascondendo le sue stigmate (come Marthe Robin e a differenza dei falsi che le mostrano ben volentieri, tipo Giorgio Bongiovanni, fra Elia Cataldo e altri) e avendo iniziato la sua missione di grande confessore e direttore di anime prima di riceverle,  è stato un segno costante, giorno dopo giorno, che tutte le grazie vengono dalla crocifissione di un uomo. Questa crocifissione è stata voluta dal Male come mezzo di distruzione e accettata liberamente per amore da quest’uomo in obbedienza a Dio suo Padre che la volle e la trasformò allora in strumento di redenzione. E Padre Pio è anche il segno che il cristiano è un “Alter Christus”, che deve dire “il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo” (Gal. 6,14; seconda lettura) (Vedi anche: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io

venerdì 22 settembre 2017

NON FIRMERO' MAI LA GRAZIA ... PAPA FRANCESCO ANCORA MISERICORDIOSO?

21 settembre - papa Francesco incontra
i membri della Pontificia Commissione per la tutela dei minori.
Papa Francesco ha ricevuto ieri la Pontificia Commissione per la tutela dei minori e  una sua frase riportata dai Media ha colpito gli ascoltatori: egli ha detto che non firmerà mai la grazia per preti condannati per pedofilia. Dove sta la Misericordia di cui parla sempre? si è chiesto più di qualcuno. 

La grazia sarebbe di riammettere al ministero preti condannati per abusi sessuali su minori. Ora il papa ha detto con chiarezza che, ahimè, troppo tardi, la Chiesa ha preso coscienza che un pedofilo, soprattutto se ha fatto prima un percorso di preghiera e di formazione religiosa, che vive la sua affettività e sessualità in questi modi, è un ammalato grave e non può essere considerato una persona affidabile. La recidiva in queste persone si verifica troppe volte e deve essere considerata probabile. Ora il crimine di pedofilia ha effetti troppo devastanti sulla vita dei minori abusati perché la Chiesa possa prendere il rischio che un suo ministro lo commetta di nuovo.

Non si tratta di scomunicare un uomo dalla Chiesa, di non accettare il pentimento sincero di

mercoledì 20 settembre 2017

AVETE DETTO "JUS SOLI"?

Fuga in Egitto - Gustave Doré.
“Dice il Signore Dio: «Questi saranno i confini della terra che spartirete fra le dodici tribù d'Israele, dando a Giuseppe due parti. (…) Vi spartirete questo territorio secondo le tribù d'Israele. Lo dividerete in eredità fra voi e i forestieri che abitano con voi, i quali hanno generato figli in mezzo a voi; questi saranno per voi come indigeni fra gli Israeliti e tireranno a sorte con voi la loro parte in mezzo alle tribù d'Israele. Nella tribù in cui lo straniero è stabilito, là gli darete la sua parte». Parola del Signore Dio.
(Ezechiele 47,13.21-23)

Leggendo la Bibbia ieri mi sono imbattuto in questi versetti molto significativi.

Il popolo dello Stato di Israele di oggi da l’esempio di questo?
Da una parte c'è in Israele una politica di occupazione con i coloni - proprio da parte dei partiti che si dicono più attaccati alla Bibbia - che supera di gran lunga le necessità di sicurezza, anzi crea nuovi problemi e nuove insicurezze, sempre più pesanti.
D’altra parte c'è il problema del vicino, tipo Hamas, ma anche OLP, che da sempre dice: voglio trattative di pace, ma per me la pace è di far sparire Israele come popolo, anche uccidendo i suoi cittadini. E lì c'è la necessità di difendersi.

Ma lasciamo gli israeliani far al meglio la loro politica e affrontare i loro problemi. Un fatto è che questo popolo meraviglioso anche se non perfetto ci ha consegnato la Parola di Dio. E noi cristiani ci abbiamo creduto. Cosa ci può dire a noi oggi, cristiani in Italia, questo brano di Ezechiele e molti altri brani simili della Bibbia?

martedì 19 settembre 2017

SAN GENNARO E LA FIGURA DEL VESCOVO SECONDO SAN PAOLO / 19 settembre












Murales di San Gennaro a Forcella di Agoch Jorit.
Oggi è san Gennaro. Il Santo Patrono ha fatto il miracolo in Duomo. Meno male, abbiamo visto il fazzoletto bianco! In parrocchia però seguiamo le letture del giorno, e c'è una coincidenza felice: nella lettera a Timoteo san Paolo da delle indicazioni per la scelta dei vescovi (parla anche dei diaconi, e del comportamento delle donne).

Mi colpiscono tre cose:

IL MISTERO DELLA FEDE DEL CENTURIONE / Lunedì XXIV° sett. T.O.

Nel Vangelo Gesù dà in esempio la fede di un centurione che neanche in Israele ne ha trovato una così grande. Non so se un pagano, leggendo questo brano, si sentirebbe stimolato e riempito di speranza, pensando: anche a me sono aperte le porte! Quando cercavo la fede non mi è capitato di leggere questo brano o di fermarmi su di esso. Adesso che sono nella Chiesa fino al collo, istintivamente, questo brano mi rattrista un po’: i complimenti sono sempre riservati agli altri, facciamo tanto per dire alle persone che devono frequentare, essere assidui, e poi, dal nulla, esce un tizio che arraffa il primo premio!

Ma, via il vittimismo che abita ancora in me: per definizione ogni passo del Vangelo è una Buona Notizia per me. In che senso lo è anche questo?

lunedì 18 settembre 2017

SE LA CHIESA E' NATA UNIVERSALE VUOL DIRE CHE E' NATA MISSIONARIA / Papa Francesco ai Vescovi del Giappone

I Martiri Cristiani di Nagasaki nel 1597.
Certamente questa bellissima lettera di Papa Francesco può stimolarci ad una meditazione profonda sulla situazione ecclesiale e sociale nostrana.


LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI VESCOVI DEL GIAPPONE

in occasione della visita pastorale del Cardinale Fernando Filoni,
Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli

Cari Confratelli nell’Episcopato,
Desidero confidarvi che, ogniqualvolta penso alla Chiesa in Giappone, il mio pensiero corre alla testimonianza dei tanti Martiri che hanno offerto la propria vita per la fede. Da sempre essi hanno un posto speciale nel mio cuore: penso a san Paolo Miki e ai suoi compagni, che nel 1597 furono immolati, fedeli a Cristo e alla Chiesa; penso agli innumerevoli confessori della fede, al beato Justus Takayama Ukon, che nello stesso periodo preferì la povertà e la via dell’esilio piuttosto che abiurare il nome di Gesù. E che dire dei cosiddetti “cristiani nascosti”, che dal 1600 fino alla metà del 1800 hanno vissuto in clandestinità pur di non abiurare, ma preservare la propria fede e di cui recentemente abbiamo ricordato il 150° anniversario della scoperta? La lunga schiera dei martiri e dei confessori della fede, per nazionalità, lingua, classe sociale ed età, ha avuto in comune un profondo amore al Figlio di Dio, rinunciando o al proprio status civile o ad altri aspetti della propria condizione sociale, tutto «al fine di guadagnare Cristo» (Fil 3,8).

domenica 17 settembre 2017

IL PERDONO E' VITA / XXIV° domenica del T. O.

Costatiamo con la prima lettura e il salmo che l’Antico Testamento è pieno di ottimi consigli per affrontare con saggezza e misericordia il problema del perdono e della conflittualità. Ci sono tanti altri testi preziosissimi su questo tema nell'Antico Testamento. In particolare il Siracide oggi mette in evidenza una costatazione di buon senso: come fai a chiedere perdono per i tuoi peccati se non perdoni di cuore al tuo prossimo? E' buon senso ma è una bomba! 

Nella seconda lettura san Paolo ci ricorda che chi crede in Cristo ha consegnato la sua vita a Lui e quindi non vive più per se stesso. Purtroppo il peccato, non ancora vinto in noi, ci obbliga a vivere per noi stessi, a tutto riportare a noi. E rimaniamo prigionieri. Prevale il nostro sentimento e non l’azione dello Spirito Santo, per avere la quale abbiamo pregato dopo la comunione della Messa di oggi.

Il Vangelo ci ripropone la tematica della prima lettura con la parabola del servo, spietato con un suo compagno, mentre il padrone dal quale era debitore di una somma incomparabilmente superiore gli aveva condonato il suo debito.  

sabato 16 settembre 2017

SANTI CORNELIO, PAPA, CIPRIANO, VESCOVO, MARTIRI / 16 SETTEMBRE

Birgitta e Ulf Ekman con Papa Francesco.
Cornelio e Cipriano hanno costruito la loro casa sulla roccia del Vangelo vissuto, per questo sono stati trovati alberi buoni, pieni di frutti quando hanno dovuto confessare la loro fiducia in Gesù Cristo pur minacciati di morte. Ed è stato data loro la corona che non marcisce.

Noi siamo salvati gratuitamente, senza bisogno di meriti, dalla croce di Cristo. Questo è la roccia, questo è l’eredità, questa è la primogenitura che non è mai lecito vendere. Ma siamo anche chiamati a testimoniare, a restituire nella vita ciò che riceviamo ogni volta che comunichiamo al corpo e al sangue di Cristo. Il martirio è iscritto nel nostro battesimo comune, è iscritto in ogni segno di croce che facciamo. La Chiesa, però, sa che non siamo pronti, che il Cristianesimo è grazia e non moralismo. Perciò, nella sua saggezza, essa fa del martirio un comandamento solo per il papa e per i cardinali (significato nelle vesti rosse). Anche la Chiesa primitiva infatti ha fatto la dolorosa esperienza dei vescovi “lapsi” (caduti): alcuni vescovi di fronte alla persecuzione avevano rinnegato

venerdì 15 settembre 2017

AI PIEDI DELLA CROCE E IN LACRIME / 15 settembre

La Festa di ieri ci invitava a guardare all’amore assoluto di Gesù “che entrò liberamente nella sua Passione” e non esitò a consegnarsi nelle mani dei nemici per salvarci, e a rispondergli con la fiducia, in qualunque situazione morale o materiale ci possiamo trovare.
Mi sembra che le letture della Madonna Addolorata, diano due indicazioni per il contenuto della nostra fiducia:

-Gesù non è un potente che ci concede la grazia senza essere toccato nella sua persona. Non solo soffre fisicamente, ma anche e sopratutto moralmente: il suo cuore affamato di amore soffre dell’indifferenza e dell’ingratitudine, soffre per quelli che si perdono, soffre per l’ “abbandono” del Padre. Gesù lo vive pienamente a livello psicologico al punto di gridare: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”, Soffre la pena terribile, intima, della tentazione, della possibilità di allontanarsi dal Padre e di perdere il suo amore, di non credergli più. È difficile per noi immaginare questo fino in fondo, anche se è scritto a chiare lettere in varie parti nel Nuovo Testamento. In particolare nella prima lettura di oggi: “Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito”. Se Gesù è morto realmente

giovedì 14 settembre 2017

LA FOLLIA DELL'AMORE / 14 settembre

“La Croce è la Follia d’Amore di Dio per l’uomo. La Fede è la Follia d’Amore dell’uomo per Dio. Dall’incontro di queste due Follie nasce la Gioia.” (P. Terziglio Schintu).

Questa riflessione è davvero una Buona Notizia! 
E' vero, non possiamo amare come Dio, ma possiamo fidarci di Lui come Egli ci ama. 
Ma tante volte la nostra “fede” non assomiglia per nulla ad una Follia d’Amore.

Prima Lettura  Nm 21, 4b-9
Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.

Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.
Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 77
Non dimenticate le opere del Signore! 

Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.

mercoledì 13 settembre 2017

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO / 13 SETTEMBRE

san Giovanni "Bocca d'Oro".
Oggi la Chiesa ricorda san Giovanni Crisostomo, fedele al vangelo di fronte alla Corte dell'Imperatore, più volte esiliato per questo motivo, e sembra che le letture di oggi siano state scelte apposta per lui. 
Mentre nella prima lettura, Paolo esorta i credenti ad avere una condotta morale coerente con la vocazione cristiana, Gesù nelle Beatitudini, come ce le ha trasmesse Luca, sembra dichiarare beati coloro chi si trova in una determinata condizione sociale o esistenziale, senza tener conto della loro condotta morale.

Facciamo qualche riflessione: è vero che Dio ci ama sempre, senza condizioni, accoglierà sempre il peccatore pentito, ma è anche vero che è venuto ad accendere un fuoco sulla terra e vorrebbe tanto che sia già acceso (vd. Luca 12,49). La misericordia di Dio non è un annacquamento dell’ideale evangelico, è un cammino di perfezione attraverso la via della misericordia. Chi non si converte giorno dopo giorno non entrerà nel Regno dei Cieli anche se il cammino è lungo e il Signore non rigetta nessun uomo di buona volontà per quanto senta la sua debolezza. Appunto: perfezione raggiunta attraverso la conversione che si esprime nella misericordia.
Ma Gesù nel Vangelo di Luca dice: Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio, mentre Matteo dice: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. (Matteo 5,3). La Chiesa sembra amare di più la versione di Matteo perché sembra più spirituale. Luca nel suo Vangelo denuncia più fortemente le ingiustizie sociali – questo è vero –, e chi vuole essere religioso e un pochino attaccato ai soldi o classista si trova a disagio.
Ma sia la versione di Matteo che quella di Luca sono uguali nella sostanza. Il problema è che dobbiamo accattare la forza profetica delle Beatitudini che ci scuoteranno sempre dal nostro torpore, dai nostri schemi compiuti, dalla nostra vita che non accetta la conversione quotidiana.
Seguiamo Gesù e ripetiamo quella frase così bella di Chiara Lubic: tutto per te Gesù, meglio di ieri.

martedì 12 settembre 2017

E MARIA "DIVENNE" LA TUTTA SANTA / 12 SETTEMBRE

Molti mi hanno detto di aver letto con profitto i post sull’incontro tra la scienza e Dio. Abbiamo riflettuto sulla infinita grandezza di Dio e quanto amore significa il suo spogliarsi totalmente per apparire in mezzo a noi: “E il Verbo carne diventò”, in greco: “Kai ho Logos Sarx egeneto” (Giovanni 1,14). Ha pienamente ragione san Paolo di ricordare ai credenti di Colosse l’importanza di Cristo e della loro chiamata cristiana. San Paolo finisce con l’immagine del generale trionfante che passa in corteo davanti al popolo, trascinando incatenati dietro al suo carro i capi dei popoli vinti. Allo stesso modo Cristo ha vinto le forze del mondo che appartenevano al regno di Satana e noi – il popolo – grazie a Lui (per grazia) siamo liberi dalla loro minaccia.

Nel Vangelo, Luca ci riporta la scelta dei Dodici con i loro nomi. Per ultimo troviamo “ e Giuda Iscariota, che divenne il traditore”, in greco “kai Ioudan Iskariôth hos egeneto prodotês”. “Egeneto”, si fece, divenne. Il Verbo divenne carne, cioè uomo, accettando la debolezza della condizione umana, per santificarci, per offrire la sua vita per amore. Giuda non è nato traditore ma si fece, divenne il traditore perché seguì non il cammino della grazia e dell’amore ma l’altro cammino.

Oggi ricordiamo Maria nei primi giorni della sua vita terrena. E sicuramente, come si fa per ogni bambino, qualcuno si sarà chiesto: “cosa diventerà questa bambina?”. Lei nacque Immacolata ma divenne (egeneto) veramente la Tutta Santa, il Segno sicuro

lunedì 11 settembre 2017

LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? FINE

Volto di Cristo - Catacomba di Comoditilla.
Un Creatore personale?

Se esiste un Creatore di intelligenza superiore, la domanda si pone: a cosa rassomiglia? È soltanto una specie di “Forza” come quella di “Star Wars”, oppure è un essere personale come noi? Visto che siamo esseri personali e relazionali, non sarebbe più logico che il nostro Creatore fosse anche lui personale e relazionale?
Numerosi scienziati, come Arthur L. Schawlow, professore di fisica alla Stanford University, Premio Nobel di fisica, pensano che queste nuove scoperte forniscono prove conturbanti a favore di un Dio personale. Schawlow scrive: “Mi sembra che, davanti alle meraviglie della vita e dell’universo, ci si debba chiedere "perché?" e non solo "come?". Le uniche risposte possibili rilevano dalla religione… Scopro un bisogno di Dio nell’universo e nella mia propria vita.” (Margenau, H. and R. A. Varghese, eds. Cosmos, Bios, Theos: Scientists Reflect on Science, God, and the Origins of the Universe, Life, and Homo Sapiens (Open Court Pub. Co., La Salle, IL, 1992).  Se Dio è personale, e visto che ci ha dato la capacità di comunicare, non ci attenderemmo forse che comunichi con noi e ci dica perché esistiamo?

Come l’abbiamo visto, la scienza è incapace di rispondere alle domande su Dio e sul senso della vita. Invece, dato che la Bibbia offre proprio il punto di vista sulla creazione dal nulla, non potrebbe essere che abbia ugualmente ragione riguardo a Dio, alla vita e al suo significato?

SONO LIETO DELLE SOFFERENZE CHE SOPPORTO E LE OFFRO PER LA MIA COMUNITA'? / lunedì XXI° sett. T.O.

Gesù e l'uomo dalla mano inaridita - Tissot
-Nella prima lettura vediamo san Paolo lieto nelle sofferenze che sopporta a favore delle sue comunità. Nel Vangelo Gesù è sensibile alla sofferenza di un uomo dalla mano paralizzata e lo guarisce. Per far questo lo mette intenzionalmente in mezzo alla comunità affinché sia di esempio a tutti il suo atteggiamento verso le persone sofferenti. In questa assemblea ci sono in modo particolare scribi e farisei che non guardano alla persona ma alle loro sicurezze religiose, alla legge fatta di precetti: “abbandonano la persona al rigore del precetto”, anzi sono pronti a strumentalizzare la sofferenza di quest’uomo per attaccare Gesù.

-Impariamo a dire: “sono lieto delle sofferenze che sopporto, le offro per la mia comunità” e a non rimanere mai indifferenti, o peggio, contenti per la sofferenza degli altri. Insegniamo questo pure agli altri, in particolare ai giovani. Sapere che una mia sofferenza subita o un mio sacrificio volontario possono essere offerti a Dio e hanno valore è fonte di grande forza e grande gioia. I giovani di oggi sono spesso troppo viziati e questo è un enorme dramma quando davanti alla vita da adulti si trovano troppo impreparati e quando non hanno mai imparato a condividere, a farsi carico della sofferenza degli altri e vivono una enorme povertà spirituale.

domenica 10 settembre 2017

LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? 4 / Il DNA, IMPRONTA DI UN CREATORE?

Rappresentazione del DNA
Il DNA: il linguaggio della vita.

L’astronomia non è l’unico campo in cui la scienza ha incontrato prove di un Disegno. Biologi molecolari hanno scoperto un concetto incredibilmente complesso nel mondo microscopico del DNA. Durante il secolo scorso gli scienziati hanno appreso che una molecola minuscola chiamata DNA è il “cervello” dietro ogni cellula del nostro corpo e di quello di tutti gli esseri viventi. Inoltre, più imparano sul DNA, più sono meravigliati dalla sua stupenda struttura.

Gli scienziati che sono convinti che il mondo materiale è tutto ciò che esiste (i materialisti), come Richard Dawkins, pretendono che il DNA si è evoluto per il gioco della selezione naturale, senza Creatore. Eppure, gli stessi evoluzionisti più ardenti ammettono che l’origine della incredibile complessità del DNA è inspiegabile.
La complessità infinita del DNA ha condotto il co-autore della sua scoperta, Francis Crick, a credere che non avrebbe mai potuto apparire naturalmente sulla terra. Crick, un evoluzionista che credeva che la vita fosse troppo complessa per aver avuto la sua sorgente sulla terra e doveva essere venuta dallo spazio, ha scritto:
"un uomo onesto, dotato di tutte le conoscenze attualmente disponibili, potrebbe dichiarare una sola cosa: per adesso, l’origine della vita appare quasi come un miracolo, tanto le condizioni necessarie perché abbia luogo sono numerose." (Francis Crick, Life Itself (New York: Simon & Schuster, 1981), 88.)

sabato 9 settembre 2017

LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? 3 L'IMPROBABILITA' DELL'UNIVERSO

Incidente o miracolo?

Ma questa precisione da orologeria non potrebbe essere attribuita al caso? Dopo tutto, gli scommettitori sanno che anche un vincitore improbabile può occasionalmente far mordere la polvere ai favoriti. E, malgrado probabilità molto tenue, qualcuno vince eventualmente alla lotteria. Quindi quante sono le possibilità che sia apparsa la vita umana in seguito ad una esplosione fortuita nella storia cosmica?

La possibilità che la vita umana sia frutto di un “big bang” sfida tutte le leggi della probabilità. Un astronomo a stimato le chance a meno di una su un trilione di trilione di trilione di trilione di trilione di trilione di trilione di trilione di trilione di trilione di trilione di trilione. (Hugh Ross, The Creator and the Cosmos (Colorado Springs, CO: NavPress, 2001), 198). Sarebbe molto più facile per qualcuno trovare, con gli occhi bendati e in un solo tentativo, un granello di sabbia preciso tra tutte le spiagge del mondo.

Un altro esempio, per spiegare l’improbabilità che un “big bang” fortuito produca la vita, è quello di uno che vincesse ogni volta il massimo premio a milioni di dollari in mille lotterie, l’una dopo l’altra senza soluzione di continuità e comprando un solo biglietto per ognuna.
Come reagireste sentendo una tale storia? Direste: “è impossibile, a meno che qualcuno aggiusti le cose dietro le quinte”. È ciò che tutti penserebbero in fin dei conti. Ed è anche la conclusione di numerosi scienziati: Qualcuno, che ci è nascosto, a concepito e creato l’universo.

venerdì 8 settembre 2017

NATIVITA' DI MARIA / 8 settembre

Natività di Maria - Giotto.
Nella Festa della Natività di Maria, ci viene presentato la genealogia di Gesù. Non entriamo nella discussione della sua storicità che corrisponde ai criteri di allora. È Parola di Dio e ci consegna un messaggio importantissimo sulle scelte di Dio. Gesù è figlio di Davide attraverso generazioni. Entra nella generazione umana, è figlio di persone che sono vissute, hanno sperato nella venuta del Messia, fanno parte della Storia della Salvezza. Gesù è mio fratello, ha preso la mia condizione, il mio peccato, anch’io faccio parte della storia della Salvezza grazie ai miei antenati, a chi mi ha generato.

In questa genealogia sono nominate poche donne, quattro soltanto contro quarantadue uomini. Ora ogni padre ha generato unendosi alla propria moglie e le madri in Israele hanno un grande posto di onore. Perché così poche donne? Si segue la linea maschile. Ma allora, perché ci sono comunque quattro donne, chi sono?
Sono donne fuori dagli schemi, donne straniere, donne di cattiva reputazione, donne che hanno fatto risaltare la libertà di Dio, donne che hanno preso in mano la loro vita. Le tre prime sono Racab, Rut, Betsabea. La quarta è Maria di Nazareth. È la Tutta Santa! Perché viene inclusa in questo elenco di donne "non proprio tranquille"? Maria è proprio la donna fuori dagli schemi, è di Dio quindi è “straniera” nel suo popolo, la sua scelta di obbedienza a Dio la mette a livello di un’adultera e sono certo che una scia di cattiva reputazione l’ha accompagnata tutta la vita nell’ambiente chiuso, un po’ ignorante e pettegolo di Nazareth, Maria fa risaltare la libertà di Dio che sceglie chi vuole gratuitamente ma privilegia gli umili e innalza i poveri, è una donna che ha preso un’enorme decisione che coinvolge tutta la sua vita e ne ha portato il peso con coraggio e fedeltà.

LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO 2 / IL BILANCIO DELLE FORZE NELL'UNIVERSO

La Creazione, Miniatura francese del sec. XIII°
Notare la messa in evidenza della precisione
dei gesti creatori.
Tutto è uscito dal nulla

La scienza è incapace di dirci ciò che, oppure Chi, ha provocato l’inizio dell’universo. Ma alcuni credono che tutto indica che esiste un Creatore. Il teorico britannico, Edward Milne, ha redatto un trattato di matematica sulla relatività e lo conclude in questo modo: “per quanto riguarda la causa prima dell’universo, nel contesto dell’espansione, appartiene al lettore di inserirlo, ma la nostra immagine è incompleta senza di Lui.” (Robert Jastrow, God and the Astronomers, (London: W. W. Norton, 1992), 104.)
Un altro scienziato britannico, Edmund Whittaker, attribuisce l’inizio del nostro universo a “la volontà divina che forma la natura dal nulla.” (Ibid., 103.)
Numerosi scienziati sono colpiti dalla similitudine tra un avvenimento di creazione unico dal nulla e il racconto biblico della creazione secondo il testo del primo verso della Genesi: “In principio Dio creò il cielo e la terra”. Prima di questa scoperta, molti scienziati consideravano il racconto biblico della creazione dal nulla come un testo non scientifico.
Benché si presenti lui stesso come agnostico, Jastrow si sente obbligato ad ammettere, di fronte alle prove, che “adesso vediamo come la prova astronomica ci porta ad un punto di vista biblico sull’origine del mondo.” (Ibid., 14)
George Smoot, un altro scienziato agnostico, Premio Nobel, e a capo del progetto COBE, ammette anche lui la similitudine: “non c'è alcun dubbio che un parallelo esiste tra l’avvenimento del “big bang” e la nozione cristiana della creazione dal nulla.” (Smoot and Davidson, 17.)

Gli scienziati che finora avevano disprezzato la Bibbia e la trattavano  al pari di una raccolta di fiabe, riconoscono adesso che il concetto biblico della creazione dal nulla è sempre stato corretto.
 I cosmologi, specialisti nello studio dell’universo e delle sue origini, si sono rapidamente resi conto che un’esplosione fortuita non potrebbe dare luogo alla vita più di una bomba nucleare – a meno che essa non sia stata precisamente concepita per questo.  E ciò significa che ci dovrebbe essere stato un ideatore per concepirla. Hanno allora cominciato ad usare termini come “intelligenza  superiore”. “creatore” e perfino “Essere supremo” per descrivere questo ideatore. Vediamo perché.

Concepito con alta precisione per la vita.

giovedì 7 settembre 2017

LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? / IL TRAUMA DEL BIG BANG


Quest'estate avevo trovato alcuni articoli interessanti su questi temi ma senza traduzione italiana. Darò la traduzione dal francese di questo articolo in varie puntate. Penso che valga veramente la pena di leggerlo. E' preso dal sito "Y-JESUS". Se ho capito bene è un sito evangelico, forse canadese. L'importante è che danno il permesso, anzi l'incoraggiamento, a pubblicare e diffondere tutti i loro articoli - solo a condizione di non manometterli - perché vogliono evangelizzare!








LA SCIENZA HA INCONTRATO DIO? Einstein non credeva in questa possibilità. Stephen Hawking ha dichiarato che potrebbe trattarsi della più grande scoperta scientifica di tutti i tempi.

Qual è dunque questa scoperta che ha lasciato perplessi i più grandi spiriti scientifici del secolo scorso e perché li ha portato a ripensare l’origine del nostro universo?: Nuovi telescopi più potenti hanno rivelato misteri sul nostro universo che sollevano nuove domande sull’origine della vita.

mercoledì 6 settembre 2017

LA SANTA SEDE DI FRONTE ALLE MINACCE DI GUERRA NUCLEARE

Si tratta di una notizia passata quasi sotto silenzio da parte dei Media e devo trovarla ne “La Croix” quotidiano cristiano francese, la cui grande qualità giornalistica è stata più volte premiata: la Santa Sede si è impegnata a fondo per l’interdizione totale degli armamenti nucleari, ritenendola “un imperativo morale e umanitario”.

In marzo scorso si è tenuta all’ONU una convenzione incaricata di negoziare un trattato internazionale mirando a tale interdizione. Continuando il cammino intrapreso dal Magistero a partire da papa Giovanni XXIII che già nel 1963 con l’enciclica Pacem in terris, aveva auspicato “la proscrizione dell’arma atomica”, Papa Francesco aveva allora scritto che “un’etica e un diritto fondati sulla minaccia di una distruzione reciproca – e potenzialmente di tutta l’umanità – sono contrarie allo spirito stesso delle Nazioni Unite” – “la pace e la stabilità internazionali non possono essere fondate su un falso senso della sicurezza, sulla minaccia di una distruzione reciproca e di una annientamento totale, sul semplice mantenimento di un equilibrio delle potenze”.

LE FOLLE TENTARONO DI TRATTENERE GESU' / mercoledì XXI° sett. T.O.

Non mi trattenere!
Gesù compie molti miracoli e guarigioni, fisiche e spirituali, cacciando i demoni, illuminando di speranza la vita della gente. Per cui vogliono trattenerlo, ma lui se ne va. Deve evangelizzare altrove. Perché se ne va? Le persone hanno ancora bisogno.

Quest’estate, in Francia, una persona mi ha parlato con nostalgia del suo parroco di 50 anni fa, che radunava i giovani, visitava le famiglie, dava un soffio nuovo alla parrocchia. Diceva: “Dopo  pochi anni l’hanno mandato altrove. Perché? Poteva fare tanto bene. Dopo di lui il nuovo prete è venuto con lo scopo principale di avvicinarsi ai suoi parenti, era “solo canonica e televisione” e tutto ha cominciato a decadere”. Mi ha colpito che parli ancora così dopo 50 anni, anche perché in Francia è tutta la situazione generale che è stata sconvolta. Per esempio in quel settore, nel 1963 quella parrocchia è stata raggruppata con altre due parrocchie, nel 1978 un unico prete serviva sei campanili, nel 1995 diciotto, e si parla oggi di mettere insieme due parrocchie attuali raggruppando 35 campanili! D’altra parte il giovane prete di allora ha ricevuto responsabilità sempre maggiori ed è morto ancora giovane di tumore mentre era Vicario Generale della Diocesi.

Che cosa bisogna fare? San Paolo scrive ai cristiani di Colosse, in Frigia. Anche lui è andato via. Eppure le cose non sembrano andare così male: “E come in tutto il mondo (il Vangelo) porta frutto e

martedì 5 settembre 2017

MADRE TERESA, COLEI CHE CONOSCE BENE LE TENEBRE / 5 settembre.

Oggi è la memoria di Madre Teresa. Non c'è bisogno di precisare, tutti sanno a chi si riferisce questa denominazione anche se il Messale non ha ancora recepito la sua memoria liturgica.

Madre Teresa si deve dunque accontentare delle letture del giorno: San Paolo ai Tessalonicesi dice che i cristiani sono figli della luce e del giorno, non sono DELLE tenebre. Dopo la sua morte si è scoperto quanto tempo è durata la prova delle tenebre per Madre Teresa. Era NELLE tenebre ma non era DELLE tenebre. È importantissimo comprendere questa differenza: essere NELLE tenebre e non DELLE tenebre. Tutti e due si trovano NELLE tenebre, ma uno è della luce e vive la prova, e l’altro appartiene alle tenebre. All’inizio, Madre Teresa ha avuto come ogni convertito prove sensibili dell’amore di Dio per lei – consolazioni. Poi tutto questo è scomparso. Quando è iniziato la prova (per distinguere si parla anche di "notte della fede" o di "notte oscura") è rimasta scioccata, addolorata perché le sembrava di non essere più gradita a Dio, che Dio si fosse allontanato da lei. È entrata nella notte. Ha avuto bisogno dell’aiuto della Chiesa per affrontare questa situazione, essere rassicurata, essere guidata nel buio. In modo particolare il suo confessore è stato il tramite di Dio.

Il segno che una cammina nella fede e quindi non appartiene alle tenebre è innanzitutto il suo