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mercoledì 13 settembre 2017

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO / 13 SETTEMBRE

san Giovanni "Bocca d'Oro".
Oggi la Chiesa ricorda san Giovanni Crisostomo, fedele al vangelo di fronte alla Corte dell'Imperatore, più volte esiliato per questo motivo, e sembra che le letture di oggi siano state scelte apposta per lui. 
Mentre nella prima lettura, Paolo esorta i credenti ad avere una condotta morale coerente con la vocazione cristiana, Gesù nelle Beatitudini, come ce le ha trasmesse Luca, sembra dichiarare beati coloro chi si trova in una determinata condizione sociale o esistenziale, senza tener conto della loro condotta morale.

Facciamo qualche riflessione: è vero che Dio ci ama sempre, senza condizioni, accoglierà sempre il peccatore pentito, ma è anche vero che è venuto ad accendere un fuoco sulla terra e vorrebbe tanto che sia già acceso (vd. Luca 12,49). La misericordia di Dio non è un annacquamento dell’ideale evangelico, è un cammino di perfezione attraverso la via della misericordia. Chi non si converte giorno dopo giorno non entrerà nel Regno dei Cieli anche se il cammino è lungo e il Signore non rigetta nessun uomo di buona volontà per quanto senta la sua debolezza. Appunto: perfezione raggiunta attraverso la conversione che si esprime nella misericordia.
Ma Gesù nel Vangelo di Luca dice: Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio, mentre Matteo dice: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. (Matteo 5,3). La Chiesa sembra amare di più la versione di Matteo perché sembra più spirituale. Luca nel suo Vangelo denuncia più fortemente le ingiustizie sociali – questo è vero –, e chi vuole essere religioso e un pochino attaccato ai soldi o classista si trova a disagio.
Ma sia la versione di Matteo che quella di Luca sono uguali nella sostanza. Il problema è che dobbiamo accattare la forza profetica delle Beatitudini che ci scuoteranno sempre dal nostro torpore, dai nostri schemi compiuti, dalla nostra vita che non accetta la conversione quotidiana.
Seguiamo Gesù e ripetiamo quella frase così bella di Chiara Lubic: tutto per te Gesù, meglio di ieri.



Prima Lettura   Col 3, 1-11
Siete morti con Cristo: fate morire dunque ciò che appartiene alla terra.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria;
a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 144 
Buono è il Signore verso tutti.


Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
  
Canto al Vangelo 
  Lc 6,23
Alleluia, alleluia.

Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. 
Alleluia.


Vangelo 
  Lc 6, 20-26
Beati i poveri. Guai a voi ricchi.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». 

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