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giovedì 7 settembre 2017

LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? / IL TRAUMA DEL BIG BANG


Quest'estate avevo trovato alcuni articoli interessanti su questi temi ma senza traduzione italiana. Darò la traduzione dal francese di questo articolo in varie puntate. Penso che valga veramente la pena di leggerlo. E' preso dal sito "Y-JESUS". Se ho capito bene è un sito evangelico, forse canadese. L'importante è che danno il permesso, anzi l'incoraggiamento, a pubblicare e diffondere tutti i loro articoli - solo a condizione di non manometterli - perché vogliono evangelizzare!








LA SCIENZA HA INCONTRATO DIO? Einstein non credeva in questa possibilità. Stephen Hawking ha dichiarato che potrebbe trattarsi della più grande scoperta scientifica di tutti i tempi.

Qual è dunque questa scoperta che ha lasciato perplessi i più grandi spiriti scientifici del secolo scorso e perché li ha portato a ripensare l’origine del nostro universo?: Nuovi telescopi più potenti hanno rivelato misteri sul nostro universo che sollevano nuove domande sull’origine della vita.


La scienza ha scoperto Dio?

Un momento! Non ha forse la scienza dimostrato che non abbiamo bisogno di Dio per spiegare l’universo? Nel passato, i fulmini, i terremoti e perfino i bambini erano considerati come atti divini. Ma oggi, siamo più istruiti. Quindi, cosa è così profondamente diverso con questa scoperta e perché rende perplesso il mondo della scienza?
Questa scoperta assieme a ciò che i ricercatori in biologia molecolare hanno imparato sulla codificazione complessa del nostro DNA portarono molti scienziati ad ammettere di colpo che l’universo sembra far parte di un gran Disegno.
Ecco ciò che ne dice un cosmologo: “molti scienziati, quando confrontano i loro punti di vista, pendono per un ragionamento teleologico o un appello al Disegno.” (Harrison, E. 1985. Masks of the Universe. New York, Collier Books, Macmillan, pp. 252, 263).
Ciò che è sorprendente, è che buon numero di scienziati che parlano adesso di Dio non hanno assolutamente nessuna credenza religiosa (ricordiamo la distinzione: un Ateo crede che Dio non esiste. Un Agnostico crede che non possiamo sapere se esiste o meno).

Quali sono queste scoperte stupefacenti che fanno di colpo parlare di Dio agli scienziati? Si tratta di tre scoperte rivoluzionarie nei campi dell’astronomia e della biologia molecolare:
1.      L’universo ha un inizio.
2.      L’universo è adatto alla vita in modo preciso.
3.      La codificazione dell’DNA rivela la presenza di una intelligenza che lo ha organizzato.

Le dichiarazioni dei principali scienziati riguardo a queste scoperte potrebbero scioccarvi. Vediamo di che si tratta.

Un inizio preciso.

Fin dall’alba della civiltà, l’uomo contempla le stelle con meraviglia e si chiede qual è la loro origine. Quando la notte è chiara possiamo vedere circa 6000 stelle a occhio nudo, ma Hubble e altri telescopi potenti mostrano che ci sono trilioni di stelle in ognuna delle costellazioni che, a loro volta, ammontano a più di 100 miliardi. Il nostro sole non è che un piccolo granello di sabbia nell’immensità delle spiagge del mondo.

Eppure, prima del XX° secolo, la maggior parte degli scienziati credeva che la Via Lattea costituisse l’universo intero, e che esistevano solo 100 milioni di stelle.
Allo stesso modo, la maggior parte degli scienziati credeva che il nostro universo non avesse avuto inizio. Credevano che la massa, lo spazio e l’energia erano sempre esistiti.
Ma all’inizio del XX° secolo, l’astronomo Edwin Hubble scoprì che l’universo era in espansione. Fece il calcolo matematico a ritroso e trovò che tutto ciò che componeva l’universo, la materia, l’energia, lo spazio e perfino il tempo, aveva avuto di fatto un inizio.

Questa scoperta fece l’effetto di uno tsunami nella comunità scientifica. Molti scienziati, tra cui Einstein, reagirono negativamente. Einstein fece perfino ciò che confesserà più tardi come la “più grande gaffe della mia vita”: barò nelle sue equazioni allo scopo di evitare la questione di un Inizio dell'universo. (Brian Greene, The Elegant Universe (New York: Vintage, 2000), 81-82).
Colui che forse si elevò con più veemenza contro l’idea di un Inizio dell’universo era l’astronomo britannico, Sir Fred Hoyle, che aveva sarcasticamente  soprannominato l’avvenimento di origine “big bang”. Sosteneva senza volerne demordere la sua teoria di un universo statico che era sempre esistito. Einstein e altri scienziati seguirono i suoi passi fin quando la prova di un Inizio divenne impossibile a negare. Ciò che faceva dimenarsi alcuni sulle loro sedie come se fossero seduti su delle spine, è che un Inizio implicava qualcosa o Qualcuno che sfidava la conoscenza scientifica e che doveva essere all’origine di tutto ciò che esisteva.
Infine, le esperienze del satellite COBE nel 1992 provarono che l’universo ha avuto realmente un punto di partenza in una incredibile esplosione di luce ed energia (George Smoot and Keay Davidson, Wrinkles in Time (New York: Avon, 1993), 241). Alcuni scienziati lo chiamano l’ "istante della creazione", ma la maggior parte  di loro preferisce il nome di “big bang”.
L’astronomo Robert Jastrow tenta di aiutarci ad immaginare come tutto ebbe inizio. “L’immagine suggerisce l’esplosione di una bomba ad idrogeno cosmica. L’istante stesso in cui la bomba cosmica esplode segna la nascita dell’universo.” ( Robert Jastrow, God and the Astronomers, (London: W. W. Norton, 1992), 13)



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