Grande Cristo - Antonio Mariotti. |
Al Cardinale Lustiger, nato da una famiglia ebraica
(Jean Marie Lustiger fu l’unico sopravvissuto della sua famiglia, denunciata ai
nazisti da un vicino per appropriarsi dei loro beni!), battezzato a 14
anni, un giornalista chiese: “ma Dio esiste davvero?” Egli rispose:
“Certo, io sono ebreo” (citazione da “Le
choix de Dieu” – "La scelta di Dio" TEA, 1991).
A noi, poco familiari con la Parola di Dio, può sembrare un’affermazione strana, presuntuosa, senza fondamento. Eppure è un’evidenza teologica: senza Dio, Abramo e la sua famiglia diventata popolo, non sarebbero ciò che sono. La loro Storia è quello che Dio ha fatto per loro e come vi hanno risposto. Dio cambia il nome di Abram in AbraHam (Abramo nella pronuncia italiana), e il nome di Sarai in SaraH. Imponendo loro una delle lettere del suo Nome ( ‘HWH), Dio li associa più strettamente a sé, "li imparenta a sé".
Però, pensiamoci! avere Dio come parente stretto! È vero, anche noi abbiamo la dolce preghiera popolare che dice: “san Giuseppe m’è Pate e Giesù Cristo è mio parient’”. Ma questo rivolgersi familiare che invoca protezione non ha il senso della Storia di salvezza che travalica le generazioni e va verso un compimento che hanno gli ebrei! (eppure come cristiani siamo stati inseriti in questa Storia della Salvezza, innestati nell'Ulivo Buono che sono loro).
Ma c'è anche il rovescio possibile: avere Dio come Parente supremo ma vicino, così incluso nella vita quotidiana, può portare a considerarsi proprietari di Lui, dell'Alleanza. Ed ecco che Gesù, questo giovanissimo maestro galileo uscito dal nulla viene a minare alla radice le posizioni acquisite, butta a terra ogni pretesa clericale. È il compito di ogni profeta non di corte e per questo i veri profeti trovano opposizione: “Ora essi dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il consiglio ai saggi, né l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole»”. Ger 18:18. Stiamo attenti a dare per scontata la nostra fede, a dire di conoscere veramente Gesù. Potremmo essere come quei farisei svergognati da lui e ribellarci come loro. Stiamo attenti alla tentazione del clericalismo che abita anche nel cuore dei laici.
La Gioia del Vangelo: LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? / IL TRAUMA DEL BIG BANG
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La Gioia del Vangelo: LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? FINE
La Gioia del Vangelo: DIO ESISTE? CERTO, IO SONO EBREO / giovedì V sett. Quaresima.
Prima
Lettura Gn 17, 3-9
Diventerai padre di una moltitudine di nazioni.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
«Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te:
diventerai padre di una moltitudine di nazioni.
Non ti chiamerai più Abram,
ma ti chiamerai Abramo,
perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò.
E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio».
Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 104
Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Cercate
il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.
Voi,
stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
Si è
sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.
Canto al Vangelo Sal 94,8
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo Gv 8, 51-59
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno
osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i
Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i
profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in
eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i
profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi
mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo
conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi:
un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre,
esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto
Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo
fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e
uscì dal tempio.
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