Dio non ci installa in questo mondo ma ci fa camminare verso la Terra Promessa che è altro luogo ma soprattutto altra logica. E quindi la mormorazione contro la Guida (contro Dio e contro Mosè) è un peccato fondamentale che può compromettere tutto. Dio castiga questo peccato in varie occasioni nel Libro dell’Esodo, tramutando però il castigo nella sua misericordia che consiste nel guardare in faccia il proprio peccato, riconoscerlo, accettare il castigo e continuare a sperare in Dio. (Quando le Guide danno scandalo, sviano, è molto grave perché possono far perdere molti fratelli e sorelle! Ma da cattolici sappiamo che il Papa non potrà mai farci deviare dalla fede, e che Dio, essendo onnipotente, se siamo sinceramente alla ricerca della sua volontà, può agevolmente condurci attraverso Guide indegne).
Essendo di questo
mondo, siamo portati a mormorare, e Dio che ci vuole portare nella sua logica
ci deve in qualche modo costringere esteriormente. Ma il sì dell’anima a Dio è sempre
libero. Come abbiamo visto ieri, ogni uomo è capace di percepire la dimensione spirituale
della sua vita e di acconsentire profondamente all’amore di Dio. È così che ad
un discorso che sembra astruso ai farisei e può sembrarlo anche a noi, molti credettero
in Gesù.
Prima
Lettura Nm 21, 4-9
Il nostro Dio viene a salvarci.
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».
Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».
Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 101
Signora, ascolta la mia preghiera.
Signore,
ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido di aiuto.
Non nascondermi il tuo volto
nel giorno in cui sono nell’angoscia.
Tendi verso di me l’orecchio,
quando t’invoco, presto, rispondimi!
Le
genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.
Questo
si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte».
Canto al Vangelo Cf Gv 3,16
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo Gv 8,21-30
Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io
Sono.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete
nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i
Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non
potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo
mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri
peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi
dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato
è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che
egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora
conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il
Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato
solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole,
molti credettero in lui.
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