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martedì 19 aprile 2022

RISORTO DALLA MORTE / Martedì di Pasqua.

 


Capita che sbagliando sull’identità di una persona, quando ci accorgiamo della gaffe, ci sentiamo morire. Ma per chi ascoltava Pietro quel giorno è stato molto più profondo l’esperienza di dolore e di “morire”. Era tutta l’esistenza, la sua impostazione che si rivelava sbagliata, sprecata, cercando la felicità e la vita “nella carne” che finisce inevitabilmente nella morte e condannando il giusto, l’Unico che poteva salvare. Sono sempre più colpito dal numero di persone che sotto discorsi pii propagandano l’antievangelo attraverso mezze verità presentate da sole o come assolute: “una cosa ho imparato dalla vita: c'è chi merita la mia attenzione e chi no!” – “la prima cosa è amare se stessi” – “non ho più tempo per chi non ha tempo per me”. Direbbe Gesù, che ci ha insegnato anche la prudenza e a tener conto della nostra fragilità: “tutto qui? Non fanno altrettanto i pagani? La tua fede non ti porta a niente di diverso? Solo impegno e logiche umani?”. Sappiamo che l’incarnazione richiede tutto il  mio impegno, amare Dio con tutto il cuore, la mente, le forze, i soldi e i mezzi a disposizione! Ma la grazia apre ad altro. È vero, si può cadere facilmente preda di un orizzonte chiuso che esclude Dio. Molti preti hanno lasciato anche i l sacerdozio per diventare psicologi o psichiatri. Questa osservazione non toglie nulla al valore della psicologia e della psichiatria quando sono esercitate come servizio e nella consapevolezza dei limiti della propria disciplina. Ma se un uomo è stato chiamato da Dio ad avere lo spirito di anzianità nella comunità cristiana e a diffondere la sua grazia, non può ridursi alla psicologia e alla psichiatria.

Perché l’annuncio della Risurrezione che è il cuore e il pilastro dell’avventura cristiana è diventato spesso marginale? P. Virginio Spiccacci diceva che era per paura della morte (vd. Ebrei 2,14-15). Costatava questa enorme rimozione della morte nella nostra società,  questa paura di affrontarla nei nostri discorsi, nell’educazione delle nuove generazioni. Ma se non insegni a considerare la morte sei come un cameriere che prepara alla perfezione il ristorante per la cena sul Titanic mentre questi sta affondando. La Risurrezione senza parlare della morte che tutto vanifica, non ha senso. Ma troppo spesso la Risurrezione di Gesù nel suo vero corpo, è presentata come “nuovo inizio”, “coraggio di ricominciare” solo nell’orizzonte della vita umana, senza nessuna nota trascendente.

Inoltre Maria Maddalena ci ricorda in questo splendido Vangelo che il Cristianesimo è un incontro con Gesù Risorto. Ed egli si lascia incontrare da chi lo desidera fortemente.

 

Prima Lettura   At 2, 36-41
Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!».
Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
  
Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 32
Dell’amore del Signore è piena la terra.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. 

Canto al Vangelo   Sal 117,24
Alleluia, alleluia.

Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.


Vangelo   
Gv 20, 11-18
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. 

 

1 commento:

  1. Spiccacci diceva che era per paura della morte
    Morte quotidiana e morte definitiva.
    Lungo soffermarsi ,facciamo un ritiro,lungo.
    un saluto

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