Iniziamo la lettura degli Atti degli Apostoli e quindi il racconto della
corsa della Parola di Salvezza, del Kerigma del perdono dei peccati che inizia
da Gerusalemme per andare fino ai confini del mondo, simboleggiati da Roma, chiamata
anche Babilonia perché centro del potere mondano e dei culti pagani. Al centro di tutti c'è questa notizia: un uomo inviato da Dio, condannato a morte dagli uomini E' RISORTO DAI MORTI ed è lui il Signore, è lui che ha le chiavi della vita.
Il Kerigma è quella pietruzza che staccatasi dal monte spezza i piedi della statua che cade e si frantuma fino a diventare pula che il vento disperde, mentre la pietruzza diventa una grande montagna (Daniele cap. 2). Infatti l’evangelizzazione si fa da persona a persona, dal basso della testimonianza e la stoltezza del kerigma, portato con convinzione profonda ma senza abilità di parola né mezzi economici, solo con il vuoto di chi lascia lo Spirito Santo parlare per mezzo suo usando le sue capacità, la sua cultura o non cultura… Come una pietruzza piccolissima di fronte all’enorme potere e ricchezza, forza dell’Impero romano, l’evangelizzazione parte dai piedi, dal basso degli strati più umili della società, ma anche dal profondo del cuore di ogni uomo, dove tacciono le ideologie ed emerge il grido di solitudine dell’orfano, dell’immagine di Dio assetata di verità e di amore, dell'uomo che aspira alla pienezza ma sa che l'ombra della morte lo segue e lo minaccia costantemente e lo vincerà se non gli viene incontro un vero Salvatore.
In contemporanea con il kerigma Matteo ci rivela che cominciano a
circolare anche le fake news su Gesù, le interpretazioni fantasiose e malevoli,
i travisamenti. E “questo
racconto (questi racconti) si è
divulgato fra i Giudei (in tutto il mondo) fino a oggi!”
Prima
Lettura At 2, 14. 22-32
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi
tutti ne siamo testimoni.
Dagli Atti degli Apostoli
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
«Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.
Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli ínferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli ínferi, né la sua carne subì la corruzione.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Proteggimi, o Dio: in
te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che
mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il
mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli ínferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il
sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
SEQUENZA (Facoltativa)
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il
sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono
affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria: che
hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Canto al Vangelo Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
Vangelo Mt 28, 8-15
Andate ad annunciare ai miei fratelli che
vadano in Galilea: là mi vedranno.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le
donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro
incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i
piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare
ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e
annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si
riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma
di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di
notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse
all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni
preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni
ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
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