Pietro guarisce lo storpio nato, alla Porta Bella del Tempio, e precisa
alla folla stupefatta le condizione del miracolo: non proviene da carismi o
superpoteri personali, né da particolare pietà (= Dio ascolta i
buoni, e se non fa la grazia è perché sei un peccatore) ma dalla fede nell’opera
di Dio per gli uomini che è il suo Servo Gesù Cristo, costituito Signore in
forza del suo abbassamento nella morte per i peccati, e risorto.
Enorme fastidio è poco per descrivere quello che provano le autorità
religiose. Avevano chiesto loro la morte “dell’impostore galileo”: ecco che il
suo spirito blasfemo infetta ancora i suoi discepoli e tende ad allargarsi. Interrogato,
Pietro risponde con un versetto del salmo 117: i costruttori che agiscono contro
Dio siete voi. Gesù e il suo messaggio sono la base di tutto. Mai avrebbero
pensato di vedere applicata a loro quel versetto! Questi galilei di cui si burlavano fino a poco tempo fa perché ignoranti e
“pagani”, citano con precisione la Scrittura e fanno miracoli, affermando che il Nazareno non è uno dei tanti, ma che solo in lui c'è salvezza. La
situazione è gravissima: l’alternativa è tra sottomettersi o chiudersi
totalmente. Sottomettersi appare loro una catastrofe: come non chiudersi?
Anche per i discepoli non è semplice riconoscere le manifestazioni di
Gesù risorto. Nel Vangelo di oggi, dopo la pesca miracolosa, esitano ancora: “E nessuno dei discepoli osava
domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore”. Il cuore ha detto: è il Signore!, ma sempre ancora il
cuore, per non dire la testa che va un po’ in tilt, è attraversato da dubbi. I
segni tangibili della presenza del Signore ci sono tutti, ultimo la quantità
enorme di pesci presi proprio adesso e in quel modo, ma credere significa
abbandonare la sicurezza che dona la routine e tutto ciò che l’uomo può controllare.
I dubbi si scioglieranno solo dopo l’atto
di fede che apre al dono dello Spirito. Non è fideismo, la fede è
ragionevole, ma è far fiducia ad un altro, è un rischio, è qualcosa che ti destabilizza
per appoggiarti sulla Roccia, su Dio stesso. La fede decentra l’uomo.
Non so più chi ha
detto: abbiamo rischiato nel metterci in cammino, ma guardando indietro, ci
rendiamo conto che sarebbe stato infinitamente più folle rimanere fermi. Questa
frase, se riferita a Dio, rende bene quello che sento riguardo alla fede. Chi
rifiuta il rischio, chi cerca solo sicurezza nella fede, non incontrerà mai il
Signore.
Prima
Lettura At 4, 1-12
In nessun altro c’è salvezza.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 117
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.
Rendete grazie al Signore
perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
La pietra scartata dai
costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Ti preghiamo, Signore:
Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Canto al Vangelo Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
Vangelo Gv 21 1-14
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede
loro, e così pure il pesce.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E
si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo,
Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse
loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con
te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano
accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da
mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla
parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a
tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù
amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il
Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si
gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la
rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di
metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon
Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré
grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro:
«Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché
sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede
loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai
discepoli, dopo essere risorto dai morti.
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