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mercoledì 28 febbraio 2018

GENDER: TOLLERANZA ... QUANTO?

E' DA TEMPO CHE DOVREI PARLARE DI PIU' DELLA TEORIA DEL GENDER E DELLE INIZIATIVE NEL MONDO PER DIFENDERE LA CRESCITA DEI BAMBINI E IL DIRITTO NATURALE, SANZIONATO DALLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO DEL 1948, DEI GENITORI DI EDUCARE I LORO FIGLI SECONDO I LORO PRINCIPI E CREDENZE. 
INVECE SI STA CERCANDO DI IMPORRE IN TUTTO IL MONDO UNA  DITTATURA DEL "PENSIERO UNICO", CONTRO LA FAMIGLIA NATURALE E CONTRO LA NATURA  UMANA STESSA, CERCANDO DI INDOTTRINARE I BAMBINI FIN DAI PRIMI ANNI.

PAPA FRANCESCO NON VUOLE LO "SCONTRO ARRABBIATO" DA PARTE DEI CRISTIANI, E SA CHE SOLO CON L'EVANGELIZZAZIONE E LA TESTIMONIANZA DI UNA "VITA BUONA SECONDO IL VANGELO" SI POTRA' CAMBIARE LE COSE. PERO' BISOGNA ANCHE DIRE LA VERITA' E IL PAPA HA PARLATO SPESSO SU QUESTO TEMA. IN PARTICOLARE HA DETTO CHE LA TEORIA DEL GENDER E' UNA STANCHEZZA DELLO SPIRITO UMANO CHE NON RIESCE PIU' AD AFFRONTARE LE DIFFERENZE DEI SESSI COME COMPLEMENTARIETA' E SI ILLUDE (E VUOLE ILLUDERE) DI ELIMINARE I CONFLITTI NEGANDO QUESTE DIFFERENZE. 
QUANDO E' VENUTO A NAPOLI LO HA RIPETUTO CON CHIAREZZA ALL'INCONTRO CON I GIOVANI SUL LUNGO MARE.
CI SONO REAZIONI CORAGGIOSE IN VARI PAESI DEL MONDO. L'INIZIATIVA DEL "BUS DE LA LIBERTAD" E' PARTITA DALLA SPAGNA CON "HAZTEOIR" CHE E' IL RAMO SPAGNOLO DI CITIZENGO E SI E' ESTESO IN MOLTE NAZIONI ANCHE SE, IN GENERALE, I MEZZI DI COMUNICAZIONE NON INFORMANO. IN SPAGNA LA LOTTA E' STATA PIU' DURA, CON LANCI DI PIETRE, DI PITTURA E AGGRESSIONI FISICHE AI VOLONTARI. 
PUBBLICO L'ULTIMO MESSAGGIO RICEVUTO DA LORO. PER CHI VOLESSE PARTECIPARE A QUESTE INIZIATIVE O SOSTENERLE FINANZIARIAMENTE HO LASCIATO L'INDIRIZZO MAIL ALLA FINE.

Ciao François, 
Guarda coi tuoi occhi:

Il Bus della Libertà di CitizenGO Italia contro il Gender nelle scuole, che dal 20 febbraio ha girato l'Italia sostando in 11 grandi città per regalare alle famiglie migliaia di Manuali per Genitori Protagonisti nelle Scuole, è dovuto entrare a Bologna scortato da PoliziaCarabinieriforze dell'ordine
Di nuovo. Era già successo durante il primo tour nazionale, lo scorso settembre.
Hai capito in che tempi viviamo?

BUONI SERVI, NON BUONI PADRONI / mercoledì 2a sett. T.O.

Umili e buoni Operai costruiscono Cattedrali che rimarranno per secoli
una testimonianza di fede e bellezza.


Tutto sommato c'è una comunità molto normale (qualcuno dirà disperatamente normale), attorno a Gesù. Il Maestro parla e i discepoli, invece di ascoltarlo pensano a tutt’altro, portano avanti le loro piccole guerre personali. E Gesù? Sopporta, non si scandalizza, parte dal punto in cui si trovano concretamente i suoi discepoli per formarli. Instancabilmente. C'è  molto da imparare da questo atteggiamento di Gesù.

Ma c'è anche tanto motivo per sperare. 
Gesù è riuscito a fare di questi uomini grezzi e naturalmente ciechi nel loro egoismo dei santi che hanno dato la vita per Dio e il prossimo.

martedì 27 febbraio 2018

UN SERVIZIO CHE HA I CONFINI DEL MONDO / 27 febbraio

Jorge Mario Bergoglio divenne Cardinale nel febbraio 2001.


Domani sarà presentato un libro che potrà interessare molto: “Tutti gli uomini di Francesco. I nuovi cardinali si raccontano” (Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 2018, pagine 384, euro 18) scritto dal vaticanista Fabio Marchese Ragona. In ogni caso credo che valga la pena di leggere una parte della prefazione del Cardinale Madariaga, riportata dall’Osservatore Romano .

lunedì 26 febbraio 2018

LE PAROLE CHE DICI AL FRATELLO, ALLA SORELLA, SARANNO RIVOLTE A TE DAL GIUDICE / lunedì 2a sett. Quaresima



Giudizio Universale - Cappella Sistina.
Come mai non ci ha i mandato il blog per due giorni? Veramente abbiamo vissuto giorni speciali e belli. È nata alla grazia una piccola bambina francese, quinta della famiglia, il maggiore ha 13 anni. Fu un momento di luce.  I genitori hanno scelto come prima lettura quella della domenica. Molto impegnativo che dei genitori pensano al battesimo di  un loro figlio come offerta sacrificale a Dio, consacrazione totale. Ma è la verità del cristiano, come lo è il Vangelo della trasfigurazione che abbiamo pure letto! Il cristiano è un uomo trasfigurato.

venerdì 23 febbraio 2018

CARO GESU', COME SI FA? / venerdì 1a sett. Quaresima

Dal sito "La Sacra Bibbia Illustrata".

Io mi sono già adirato questa mattina con un mio fratello!  Una roba da niente che è passata subito, ma mi sono adirato. Secondo il Vangelo di oggi, sarò sottoposto al giudizio?

23 FEBBRAIO, SPECIALE GIORNATA DI DIGIUNO E PREGHIERA.

Profughi nella zona di Goma, Repubblica Democratica del Congo.
Il Papa ci ha chiesto di offrire oggi, 23 febbraio, il nostro digiuno e la nostra preghiera per la pace, in particolare in R.D. Congo e in Sud Sudan, senza dimenticare altre popolazioni vittime di conflitti atroci come la Siria.
Le cifre sono impressionanti: oltre sei milioni di morti, migliaia di donne violentate, intere regioni devastate e una crisi politica che rischia di degenerare in una guerra civile nella Repubblica Democratica del Congo che sta sprofondando in un abisso di violenza e brutalità. Anche la Chiesa, unica forza capace di unire la gente nella resistenza, è presa di mira con arresti e assassini di fedeli e sacerdoti. Questa mattina una suora ruandese mi confermava che il suo paese accoglie folle di profughi dalla RDC. Quattro milioni di profughi e cinque milioni di persone a rischio fame in Sud Sudan, un dramma che si può dire piuttosto dimenticato.

Non facciamo mancare la nostra solidarietà, nel modo che penseremo migliore come abbiamo annunciato nelle Messe di domenica, anche se la parrocchia non ha organizzato nulla di formale.

giovedì 22 febbraio 2018

CATTEDRA DI PIETRO, CHE BELLA FESTA! / 22 febbraio

QUI GESU' AFFIDO' A PIETRO IL PRIMATO DELL'AMORE!
Luogo detto del "Primato di Pietro" sul lago di Tiberiade.
Cattedra di Pietro: una bellissima festa! San Francesco fu sempre “Cum Petro”, anche da giovane. Quando, sognando onore e gloria, fece spendere tanti soldi a suo padre per armarlo di tutto punto, era per combattere per la causa del Papa contro l’Imperatore. Era la sua fede battesimale così poco sviluppata ancora ma intuitiva che lo portava in quel campo. La sua obbedienza alla Chiesa nel tempo portò frutti straordinari e soavissimi, anche se fu a volte molto dolorosa e lo esercitò alla pazienza che proviene dalla fede.

Il curato d'Ars ricevette l'ordine dal suo vescovo di rimandare a casa le ragazze ormai quarantenni che

mercoledì 21 febbraio 2018

LA RICERCA DEI SEGNI / mercoledì 1a sett. Quaresima


La gente di Ninive, sorpresa dall’annuncio di Giona "non si difende", dà fede alle sue parole e si converte, vestita di sacco e seduta nella cenere (chi lo farebbe oggi?).
I membri del popolo eletto invece non credono più a niente, cercano pretestuosamente o per mancanza di fede un segno nel cielo, un’apparizione, un prodigio. Gesù rifiuta: “Vi sarà dato solo il segno di Giona, cioè la parola che Dio vi rivolge e vi chiede di aprire il cuore”.
Commenta un mio amico diacono:
“....cerchiamo ancora un segno che abbia il sapore del "grandioso". Non ci basta il segno dell'amore profondo, amore donato fino alla croce.
Spirito Santo brucia la mia durezza di cuore e immettimi nella immensità dell'amore di Dio, nell'umiltà del figlio del falegname di Nazareth. Donami di essere nei piccoli passi di oggi come desideri Tu.”
Infatti quanta megalomania, quanta ricerca di apparire o di segni appariscenti coviamo tutti nel nostro cuore!
Da dove viene questo? Secondo me ci sono almeno due cause possibili:  

martedì 20 febbraio 2018

DIO VUOLE PORTARCI TUTTI IN PARADISO, NESSUNO ESCLUSO / martedì 1 settimana Quaresima

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La prima lettura ci presenta la Parola di Dio con una delle immagini più belle (a mio gusto): “come la pioggia e la neve scendono dal cielo …”. Però oltre la bellezza questa espressione ci rivela un contenuto forte e fondamentale: La Parola di Dio compie sempre ciò che Dio vuole. È onnipotente, perché è la Parola dell’Onnipotente. È perfetta come lui è perfetto, espressa nel limite del linguaggio umano, ma questa sua caratteristica è un pregio supplementare, come l’incarnazione. Per i musulmani l’Incarnazione è impossibile perché Dio è trascendente e infinito. Ma noi sappiamo che l’Incarnazione evidenzia la trascendenza pura e totale di Dio che essendo realmente libero da tutto e tutti non è legato ai nostri schemi logici. L’Amore si può fare piccolo manifestando così la sua potenza assoluta.

Cosa vuole il Signore? La nostra conversione per renderci felici. Ma non siamo convertiti, né tanto felici se giudichiamo dai musi e dalle lamentele. Infatti siamo liberi. La nostra libertà può annullare la Parola di Dio? No, la Parola si compie. Viene come misericordia e verità insieme. Se l’accogliamo ci salva. se la rifiutiamo fino alla fine si compirà solo come verità vedendoci esclusi dal regno che si compirà senza di noi.

lunedì 19 febbraio 2018

7 RAGIONI PERCHE' LO STATO RICONOSCA L'INDISSOLUBILITA' DEL MATRIMONIO / un commento non tanto fuori luogo al vangelo di oggi (Matteo 25,31-46)

Da Internet.

Una campagna lanciata in Spagna che merita attenzione (traduzione mia):
  
7 ragioni perché lo Stato riconosca l’indissolubilità del matrimonio (canonico).
Questo riconoscimento sarebbe rispettoso da un lato della autonomia della volontà delle parti che in diritto  privato è un principio essenziale e basico, e, d’altro lato, procurerebbe grandi benefici sociali. Di José Castro Velarde .

Il riconoscimento civile della indissolubilità del matrimonio canonico sarebbe benefico per la società. Perché lo Stato non riconosce la volontà di coloro che si sposano per sempre? Viviamo attualmente nel mondo della estensione dei diritti. Eppure se c’è la volontà di un uomo e di una donna che con piena capacità e liberamente decidono di formare una unità per tutta la vita, lo Stato si considera in diritto di dire loro NO.

Non riconosco civilmente che questa unità che tu e tu volete formare per tutta la vita sia tale. NON mi fido di voi. Potete cambiare opinione. NO è NO.
E in questo modo si rifiuta di riconoscere civilmente una decisione legittima e libera.

sabato 17 febbraio 2018

PERCHE' GESU' DEVE ANDARE NEL DESERTO PER QUARANTA GIORNI? / Prima domenica di Quaresima

Mentre Gesù veniva battezzato nel Giordano ci fu quella magnifica manifestazione dello Spirito Santo su di Lui e la voce del Padre. Ma, dopo, “subito, lo Spirito lo getta nel deserto” per un periodo di digiuno e di solitudine, un periodo di discernimento di quaranta giorni. È veramente strano, Gesù è il prescelto, è il Figlio prediletto. Perché ha bisogno di questo periodo di discernimento per comprendere meglio la differenza tra lo Spirito del Padre e quello del mondo dietro al quale c'è Satana che lo tenta? Dovrebbe solo rallegrarsi dei favori ricevuti e affrettarsi a mettersi all’opera senza indugio. Gesù è forse meno santo di noi?

Madeleine Delbrel, quando decise di continuare per sempre la sua esperienza di assistenza nelle periferie di Parigi aveva le idee molto chiare. Eppure sentì il bisogno, prima di materializzare il suo impegno definitivo, di fare un ritiro e di rileggere nel silenzio tutto il Vangelo, abbandonandosi all’ascolto della Parola di Dio e alla volontà del Padre. Ne uscì confermata ma anche completamente trasformata. Le sue idee molto chiare erano le sue, non quelle di Dio. Durante il ritiro si accorse di quanto la sua idea di lotta per la giustizia fosse molto umana e molto diversa da quella di Gesù. Questa scoperta la sostenne durante tutto il resto della sua vita. Chiaramente fece anche altri ritiri, ma questo fu fondante. Quando i superiori proposero-imposero a padre Pio di consegnare le offerte che riceveva, avevano le idee molto chiare. Padre Pio non rifiutò. Chiese solo loro di mettersi tutta la notte davanti al Santissimo Sacramento. L’indomani avevano cambiato idea. Quando Davide disse a Nathan che voleva costruire un tempio alla gloria di Dio, Nathan si entusiasmò. Poi, però nel silenzio della notte e nella sua capacità di rimettere tutto al Signore e di ascoltare umilmente la sua voce, il suo entusiasmo umano cadde e l’indomani diede a Davide la risposta del Signore.

venerdì 16 febbraio 2018

MA ALLORA, BISOGNA DIGIUNARE OPPURE NO? / venerdì dopo le Ceneri

"Per favore non togliete (lavate via) i colori" -
Ho preso da internet questo meraviglioso disegno. Grazie all'autore.
Per chi non vuole digiunare di cibo queste letture sono  una musica melodiosa: il digiuno che voglio dice il Signore è impegnarsi nel ristabilire la giustizia, vivere la carità, invitare il povero infreddolito a prendere un cioccolato caldo e per non farlo vergognare lo prenderò anch’io ben volentieri. Benissimissimo! Ricordo una suora giovane che mi diceva che nel suo convento non si digiunava perché bisognava essere in forma per lavorare ma durante la Quaresima si faceva  la grandissima  penitenza di non mangiare fuori pasto …

giovedì 15 febbraio 2018

VIA DELLA VITA O SCONTO SULLA CROCE? / giovedì dopo le ceneri


Due vie, quella della vita e del bene, quella della morte e del male. “E la differenza è grande fra queste due vie” osserva la Didachè un testo greco del II secolo che presenta in modo organico la dottrina della Chiesa, il primo catechismo conosciuto della Chiesa, potremmo dire. Seguire la via del bene significa obbedire ai comandamenti del Signore e  … avere una vita felice. Chi non comprende che se un uomo è nella giusta relazione con Dio, il suo cuore trova pace, guarda la morte e le prove con la certezza della vita eterna e di una felicità che lo colmerà? Chi non comprende che se una società osserva i dieci comandamenti, si vive tutti meglio? Per comprendere la validità dei dieci comandamenti basta pensare a cosa mi succede se gli altri li osservano nei miei confronti: se nessuno ti ruba e ti defrauda, se nessuno ti mente, ti inganna e ti tradisce, se nessuno ti tratta con violenza o minaccia la tua vita, è certo che vivi meglio! E Dio è potente.

mercoledì 14 febbraio 2018

CATTIVE INTERPRETAZIONI DELLA SACRA SCRITTURA / martedì VI sett. T.O.


La Sacra Scrittura è fondamentale per la nostra vita. È la nostra consolazione, lampada che brilla in un luogo oscuro per illuminare i nostri passi (E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori” (2P. 1:19);  “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino” (Sal 118:105.) Tutto ciò che è scritto si compie. Gesù è venuto per compiere le Scritture ( Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?” Mt 26:54). Nella Sacra Scrittura tutto è vero, sia le verità accessibili alla stessa ragione umana affinché tramite la Rivelazione quel contenuto possa “essere conosciuto da tutti facilmente, con ferma certezza e senza mescolanza d'errore” (Costituzione dottrinale del Concilio Vaticano II Dei Verbum, 6 ) sia ciò che è direttamente legato a ciò che Dio ha compiuto nella Storia al fine di rivelarsi e salvarci cosicché Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2Tm 3:16). L’uomo è giudicato da essa, “infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto”(Ebrei 4,12-13). L’uomo non può giudicarla. Non solo, ma “sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana è mai venuta una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni uomini da parte di Dio” (2Pt 1:20). L’uomo è “sotto la Parola di Dio” e non “sopra”. Ma l’uomo carnale non comprende Dio e non comprende la Parola, per cui è necessario che Dio gli doni la comprensione delle Scritture (Lc 24:45 “Allora (Gesù) aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: ...”). 

lunedì 12 febbraio 2018

PERFETTA LETIZIA O FREGATURA? / lunedì VI sett. T.O.


San Francesco ha fatto un commento così straordinario della perfetta letizia di cui parla la prima lettura di oggi che gli lascio la parola. Il Papa osserva però sullo stesso brano di san Giacomo che la pazienza prodotta dalla fede provata non è rassegnazione ma amore attivo e realista nello Spirito (http://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2018-02/papa-francesco-messa-casa-santa-marta-.html). Gesù però sospira di fronte a coloro che si ostinano nella loro logica. Qualche sospiro è permesso commentava papa Giovanni XXIII! 

I FIORETTI DI SAN FRANCESCO, CAPITOLO VIII: FF 1836

Come andando per cammino santo Francesco e frate Leone, gli spuose quelle cose che sono perfetta letizia.
Venendo una volta santo Francesco da Perugia a santa Maria degli Angioli con frate Lione a tempo di verno, e ’l freddo grandissimo fortemente il crucciava, chiamò frate Lione il quale andava innanzi, e disse così: «Frate Lione, avvegnadiochè li frati Minori in ogni terra dieno grande esempio di santità e di buona edificazione; nientedimeno scrivi e nota diligentemente che non è quivi perfetta letizia».

domenica 11 febbraio 2018

11 FEBBRAIO, LA RINUNCIA DI PAPA BENEDETTO

Papa Benedetto XVI legge in latino la dichiarazione della sua rinuncia, nello stupore dei Cardinali.
L’11 febbraio ci rammenta a tutti ormai la rinuncia di papa Benedetto XVI. Ricordo lo smarrimento e i commenti delle persone, anche lontane dalla Chiesa: “è venuta la fine del mondo!” sono state le parole di qualcuno e la sostanza di molti discorsi. C'era un sentimento di perdita di punto di riferimento. Io invece gioivo perché ho creduto subito che papa Benedetto diceva la semplice verità sui motivi della sua rinuncia e vedevo la sua libertà che era di tutta la Chiesa. Conoscendo la Storia della Chiesa sapevo che essa aveva attraversato momenti molto più difficili senza scomparire, ma piuttosto rinnovandosi, ed ero curioso di vedere cosa sarebbe successo nel prossimo futuro. È vero però che l’indomani mi sono sentito anch’io raggiunto dal sentimento di chi si sentiva come orfano e l’ho compreso meglio. Era comunque un avvenimento di portata enorme che arrivava al cuore profondo.

SAN CASTRESE E UNA CHIESA CREDIBILE / 11 febbraio 2018

Processione di s. Castrese accanto alla chiesa parrocchiale.
Oggi per noi è san Castrese, solennità, con orazioni e letture proprie. È bello celebrare il santo Patrono di domenica. Mi sono goduto particolarmente la celebrazione di ieri sera. Anche se le letture della domenica nel calendario liturgico universale sono diverse la mia riflessione è la stessa. Infatti, san Castrese è un martire strano nel senso che è morto nel suo letto. Il martirio, egli l’ha affrontato quando, per non tradire la sua alleanza con Cristo, ha accettato la condanna a perire in mare con i suoi compagni vescovi, gettati in balia delle onde su una nave già pronta a sfasciarsi. Solo che il Signore aveva pensato diversamente e, miracolosamente dalle coste del nord Africa, giunsero illesi alla foce del Volturno e lì, in questa seconda vita, san Castrese si mise ad evangelizzare gli abitanti del “pagus” (circoscrizione rurale nell’antichità romana; da “pagus” viene il nome “pagano/i” dato ai suoi abitanti) attorno a Castel Volturno e Sessa Aurunca.

Si può dunque essere martiri senza morire! Ma non si può essere martiri senza morire a se stessi. Quindi sia che mangiamo sia che beviamo sia che facciamo qualsiasi altra cosa, facciamo tutto per la gloria di Dio. Impegniamoci a non essere motivo di scandalo per nessuno, neanche a quelli che sono già praticanti, sopratutto se abbiamo un ruolo che ci mette un po’ più in vista e chi fa i primi passi si aspetta da noi il buon esempio. Anzi, come san Paolo sforziamoci di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza!

sabato 10 febbraio 2018

SE SEI MESSO ALLE STRETTE, A CHI TI AFFIDI? / sabato V sett. T.O.

Geroboamo sacrifica la vitello d'oro - Fragonard.
Geroboamo, eletto Re d’Israele dietro la profezia di Achìa, vede che il Signore, sempre tramite i profeti, ferma la guerra di riconquista che la tribù di Giuda voleva iniziare. Ma non si fida, un pensiero lo angoscia: Gerusalemme e il Tempio di Salomone, in mano a suo figlio Roboamo, rimane il centro del culto delle dodici tribù. Così che dall’unità religiosa teme che si ritorni all’unità politica. Invece di fidarsi del Signore inventa santuari e feste per trattenere i suoi sudditi entro il territorio del suo Regno onde evitare ogni contatto con Gerusalemme. Una scelta sciagurata che lo porta pure a creare un clero ad hoc, senza nessuna vocazione, e a intronizzare se stesso sommo sacerdote. Tutto questo avrà conseguenze disastrose. Eppure, proprio quando Geroboamo offre sacrifici a Betel, Dio gli manda un profeta per avvertirlo e dargli un segno. Ma Geroboamo non torna indietro dalla sua condotta malvagia.

venerdì 9 febbraio 2018

DIO NON E' NOSTALGICO / venerdì V sett. T.O.

Vincenzo Dandini - Geroboamo e il profeta Achìa.
Il profeta Achìa annuncia a Gereboamo la spartizione del Regno che fu di Davide e di Salomone. E così avvenne per la stoltezza dello stesso figlio del Re più saggio della storia. Invece di ascoltare gli anziani di Israele che gli consigliano di conquistarsi il popolo dopo che suo padre Salomone si era fatto sempre più autoritario e avido di tasse, Roboamo resta chiuso nel suo “cerchio magico” di giovani, suoi compagni di divertimenti e di lusso, lontani dalle fatiche quotidiane della gente umile. Dimentica che suo nonno Davide ha regnato sette anni in Ebron prima di diventare Re di tutto Israele e che la fusione delle tribù in un unico popolo non è ancora compiuta. Guardare la Storia dell’Italia e dell’Europa dal '900 in poi con i continui cambiamenti di frontiere per comprendere cosa ha potuto succedere allora. Ma l’orgoglio e lo stupido sentimento di onnipotenza accecano più di ogni altra cosa.

giovedì 8 febbraio 2018

IL TERRIBILE PECCATO DELLA SUPERSTIZIONE / Giovedì V sett. T.O.

Le Donne del Re Salomone - Luzzatti.
Il peccato di Salomone fu di deviare verso altri dèi, mentre suo padre, peccatore anche lui su punti importanti, non ebbe però altro riferimento che il Dio di Israele. 
È così grave questo peccato di idolatria di Salomone? Certamente! 
Se Dio salva tutti i peccatori, è essenziale che essi si rivolgano al vero Dio. Che il Re, che è un Opinion Leader come si direbbe oggi, dia l’esempio contrario, è una catastrofe. Se : “Io sono il Signore tuo Dio che ti ha tratto dalla schiavitù d’Egitto, non avrai altri dèi di fronte a me”, è il primo comandamento ci sarà pure una ragione. Penso da molto tempo che, come Chiesa, siamo davvero colpevoli di non dare la dovuta importanza, nella predicazione e nella catechesi, al male della superstizione diffusa che esiste nella nostra zona. 

Esporre nella propria casa segni di superstizione assieme ad immagini di santi o del Signore e della Vergine Maria, indica una non consapevolezza di fede, una non scelta di fede, e uno spirito gravemente indebolito. Sono tutte situazioni molto gravi che offuscano la dignità dell’uomo e influenzano necessariamente il suo modo di agire e decidere. Purtroppo la superstizione è così presente nel costume comune dei cattolici che sembra normale ai più.

mercoledì 7 febbraio 2018

TUTTO QUELLO CHE E' VERO, NOBILE, GIUSTO, PURO, AMABILE, ONORATO ... / mercoledì V sett. T.O.



Nella prima lettura la regina di Saba si meraviglia della riuscita di Salomone e comprendiamo che la sua ricchezza e il suo prodigio sono frutto del suo cuore sapiente. Nel Vangelo, Gesù ci mette in guardia contro l’insipienza di cuore, quei moti interni che portano al male e ci invita ad una vigilanza assidua.

Tra i versetti che mi hanno sempre colpito e aiutato ci stanno questi della lettera ai Filippesi che invitano il cristiano a non lasciarsi incupire da notizie cattive, a ruminare la desolazione, giudizi negativi e sospetti:
Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi! Filippesi 4,4-9

martedì 6 febbraio 2018

UN RITIRO PER INSEGNARE LA FEDELTA' ALLE COPPIE OMOSESSUALI?

Confesso che non sono riuscito a comprendere come una Diocesi italiana abbia potuto organizzare un ritiro allo scopo di insegnare a coppie omosessuali a rafforzare il loro legame. Certo tutti noi siamo invitati a crescere nella Carità. Ma è una cosa diversa.

Non ho tempo di scrivere e ci vorrebbero migliori condizioni per fare un discorso più approfondito ma soprattutto più carico di amicizia verso i fratelli e sorelle omosessuali, come chiedo tatto quando qualcuno mi vuole aiutare a vedere le situazioni mie che mi mettono in difficoltà. Non è assolutamente una condanna di persone sincere nel loro rapporto con il Signore, ma un ricordare la  Verità che va di pari passo con l'Amore. Così cresce l'Amore vero.

Quindi prego che questo copia incolla da "Amoris Laetitia" sia considerato per quello che è. Solo una utile citazione di un documento, molto più chiaro di quanto si è detto in giro, riguardo alla famiglia e a favore di essa. Quel progetto di ritiro, al netto di tutta la buona volontà, non corrisponde al pensiero di papa Francesco e della Chiesa.

Nessuno può pensare che indebolire la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio sia qualcosa che giova alla società. Accade il contrario: pregiudica la maturazione delle persone, la cura dei valori comunitari e lo sviluppo etico delle città e dei villaggi. Non si avverte più con chiarezza che solo l’unione esclusiva e indissolubile tra un uomo e una donna svolge una funzione sociale piena, essendo un impegno stabile e rendendo possibile la fecondità. Dobbiamo riconoscere la grande varietà di situazioni familiari che possono offrire una certa regola di vita, ma le unioni di fatto o tra persone dello stesso sesso, per esempio, non si possono equiparare semplicisticamente al matrimonio. Nessuna unione precaria o chiusa alla trasmissione della vita ci assicura il futuro della società. Ma chi si occupa oggi di sostenere i coniugi, di aiutarli a superare i rischi che li minacciano, di accompagnarli nel loro ruolo educativo, di stimolare la stabilità dell’unione coniugale?

Nel corso del dibattito sulla dignità e la missione della famiglia, i Padri sinodali hanno osservato che «circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia»; ed è inaccettabile «che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all’introduzione di leggi che istituiscano il “matrimonio” fra persone dello stesso sesso».[278]
[278] Relatio finalis 2015, 76; cfr Congregazione per la Dottrina della Fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali (3 giugno 2003), 4.


lunedì 5 febbraio 2018

NON SONO TANTI QUELLI CHE LOTTANO PER LA VITA / V domenica del T.O.


Ieri, dopo la recita dell'Angelus, nel salutare i pellegrini, Papa Francesco ha detto: 

"Oggi si celebra in Italia la Giornata per la Vita, che ha come tema «Il vangelo della vita, gioia per il mondo». Mi associo al Messaggio dei Vescovi ed esprimo il mio apprezzamento e incoraggiamento alle diverse realtà ecclesiali che in tanti modi promuovono e sostengono la vita, in particolare il Movimento per la Vita, di cui saluto gli esponenti qui presenti, non tanto numerosi. E questo mi preoccupa; non sono tanti quelli che lottano per la vita in un mondo dove ogni giorno si costruiscono più armi, ogni giorno si fanno più leggi contro la vita, ogni giorno va avanti questa cultura dello scarto, di scartare quello che non serve, quello che dà fastidio. 
Per favore preghiamo perché il nostro popolo sia più cosciente della difesa della vita in questo momento di distruzione e di scarto dell’umanità.

domenica 4 febbraio 2018

ANDARE OLTRE CON GESU' / V domenica T.O.

J. Tissot - Gesù guarisce la suocera di Pietro.
La prima lettura ci mostra la sofferenza di Giobbe. Anche se la medicina ha fatto tanti progressi, in particolare nella terapia del dolore, possiamo riconoscere in questo lamento di Giobbe un’esperienza universale dell’uomo e sappiamo che ci sta tanta (troppa) sofferenza nel mondo.
La seconda lettura ci presenta la spinta ad evangelizzare vissuta da san Paolo.
Gesù, nel Vangelo, unisce questi due aspetti, evangelizzando, in particolare la sofferenza.

Per comprendere questo Vangelo è utile dare alcuni punti di riferimento. La scena si svolge di sabato: sarebbe la nostra domenica. Il giorno per gli Ebrei va da tramonto a tramonto, per cui dopo il tramonto del sole del sabato, sarebbe come il lunedì mattina per noi.

venerdì 2 febbraio 2018

SEGNO DI CONTRADDIZIONE CON L'ANIMA TRAFITTA / 2 febbraio


«Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Di fronte al Mistero della Presentazione di Gesù al Tempio la Chiesa celebra la Vita Consacrata, questa cosa che esiste come dono carismatico ricchissimo ma non si sa bene cos'è. Visto che tutti i religiosi fanno voto di castità, si poteva prendere per la loro festa un giorno in cui la Chiesa proclama la straordinaria frase di Gesù: “Vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca” (Mt 19:12). Ma era troppo poco per caratterizzare la vita religiosa. Anche perché pure i presbiteri secolari in occidente sono scelti tra coloro che hanno sentito dentro di sé il grande dono di farsi eunuchi per il Regno.

giovedì 1 febbraio 2018

LA MORTE DI DAVIDE / giovedì IV sett. T.O.

Miniatura - Morte di Davide.

Per il bene di chi legge riprendo le tre parole usate dal Papa questa mattina nella su stupenda omelia a santa Marta: la morte è un fatto, un'eredità e una memoria. Ci sono andato vicino da solo anche perché  ho celebrato un funerale con queste letture e quindi era facile parlare della morte come di un fatto ineluttabile, incoraggiato dalla circostanza che la famiglia aveva richiesto i sacramenti per questa sorella giunta agli estremi, e quindi c'era una speranza evidente per lei. Ringrazio sempre pubblicamente le famiglie che affrontano il dramma della separazione che si avvicina o forse è imminente e si preoccupano della salute spirituale dei loro cari e non solo di quella fisica. Sono troppo rari.
Il fatto della morte mi insegna a non appropriarmi della mia vita come se io fossi eterno.
Era facile parlare dell’eredità spirituale lasciata ai figli perché la lettura suggeriva proprio questo. Ma il Papa invitò le persone presenti a porsi la domanda: che eredità morale e spirituale, di fede, sto lasciando, lascerò?
La morte come “memoria anticipata” è stato il Papa a farmici pensare: visto che so di dover morire, posso giudicare la mia vita fin da adesso: di come spendo il mio tempo, delle decisioni che prendo oggi, cosa mi consolerà o mi lascerà rammaricato nel giorno della mia morte? Pensiamoci.   

Per leggere l’omelia del Papa:  http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2018/2/1/domussanctaemarthae.html