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giovedì 8 febbraio 2018

IL TERRIBILE PECCATO DELLA SUPERSTIZIONE / Giovedì V sett. T.O.

Le Donne del Re Salomone - Luzzatti.
Il peccato di Salomone fu di deviare verso altri dèi, mentre suo padre, peccatore anche lui su punti importanti, non ebbe però altro riferimento che il Dio di Israele. 
È così grave questo peccato di idolatria di Salomone? Certamente! 
Se Dio salva tutti i peccatori, è essenziale che essi si rivolgano al vero Dio. Che il Re, che è un Opinion Leader come si direbbe oggi, dia l’esempio contrario, è una catastrofe. Se : “Io sono il Signore tuo Dio che ti ha tratto dalla schiavitù d’Egitto, non avrai altri dèi di fronte a me”, è il primo comandamento ci sarà pure una ragione. Penso da molto tempo che, come Chiesa, siamo davvero colpevoli di non dare la dovuta importanza, nella predicazione e nella catechesi, al male della superstizione diffusa che esiste nella nostra zona. 

Esporre nella propria casa segni di superstizione assieme ad immagini di santi o del Signore e della Vergine Maria, indica una non consapevolezza di fede, una non scelta di fede, e uno spirito gravemente indebolito. Sono tutte situazioni molto gravi che offuscano la dignità dell’uomo e influenzano necessariamente il suo modo di agire e decidere. Purtroppo la superstizione è così presente nel costume comune dei cattolici che sembra normale ai più.


Il peccato di Salomone parte da e alimenta un atteggiamento di orgoglio del cuore che si riversa sul suo modo di guidare il popolo e sulla sua “amministrazione” e anche sull’educazione del suo erede. Lui, educato all’umiltà e al timore del Signore da Davide, educa suo figlio all’orgoglio. Tutto questo porterà ad una rottura drammatica tra il popolo e il nuovo Re.

La donna siro-fenicia del Vangelo invece si fida totalmente di Gesù. Confida solo in Gesù, anche quando questi la tratta in modo duro. Per questo ci è di esempio.


Prima Lettura   1 Re 11, 4-13
Poiché non hai osservato la mia alleanza ti strapperò via il regno; ma una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide.

Dal primo libro dei Re
Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre.
Salomone costruì un’altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi.
Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d’Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore. Allora disse a Salomone: «Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo. Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 105
Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Beati coloro che osservano il diritto
e agiscono con giustizia in ogni tempo.
Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo,
visitami con la tua salvezza.

I nostri padri si mescolarono con le genti
e impararono ad agire come loro.
Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello.

Immolarono i loro figli
e le loro figlie ai falsi dèi.
L’ira del Signore si accese contro il suo popolo
ed egli ebbe in orrore la sua eredità. 

Canto al Vangelo
   Gc 1,21
Alleluia, alleluia.

Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi
e può portarvi alla salvezza.
Alleluia.


Vangelo   
Mc 7, 24-30
I cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

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