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giovedì 22 febbraio 2018

CATTEDRA DI PIETRO, CHE BELLA FESTA! / 22 febbraio

QUI GESU' AFFIDO' A PIETRO IL PRIMATO DELL'AMORE!
Luogo detto del "Primato di Pietro" sul lago di Tiberiade.
Cattedra di Pietro: una bellissima festa! San Francesco fu sempre “Cum Petro”, anche da giovane. Quando, sognando onore e gloria, fece spendere tanti soldi a suo padre per armarlo di tutto punto, era per combattere per la causa del Papa contro l’Imperatore. Era la sua fede battesimale così poco sviluppata ancora ma intuitiva che lo portava in quel campo. La sua obbedienza alla Chiesa nel tempo portò frutti straordinari e soavissimi, anche se fu a volte molto dolorosa e lo esercitò alla pazienza che proviene dalla fede.

Il curato d'Ars ricevette l'ordine dal suo vescovo di rimandare a casa le ragazze ormai quarantenni che
avevano creato con lui l'orfanotrofio parrocchiale e di affidarlo a una congregazione di suore. Fu un grosso sacrificio per lui e per queste donne. Egli diceva: "Monsignore Vescovo vede in questo la volontà di Dio ma io non la vedo punto". Si santificò molto con questa obbedienza e anche quelle donne. E ... il tempo disse che il vescovo aveva ragione! Dopo poco il Curato morì e con la sua morte le offerte che mantenevano l'orfanotrofio scomparvero, mentre aveva ancora una utilità sociale grande e fu la congregazione delle suore che lo mantenne aperto ...

Cattedra di san Pietro. Appena attraversato dall'intuizione di chi è Gesù che gli è donata dallo Spirito Santo, Pietro giudica Gesù perché non capisce il suo discorso, e Gesù gli dice di tornare a fare il discepolo e non il maestro. Chi è discepolo di Gesù sta "Cum Petro et sub Petro", con Pietro e sotto Pietro, è discepolo, e anche se è maestro rimane sempre un discepolo. È essenziale la mia comunione con la Chiesa, quindi con Gesù. Se la Chiesa prende una decisione sbagliata si può parlare, ma l’esperienza dimostra che attraverso l'obbedienza di tutti, si vede prima che questa decisione è sbagliata, perché non si fanno polemiche, cresce la fiducia tra le persone e nel dialogo, e questa occasione è comunque una purificazione dello Spirito per tutti. Ne abbiamo veramente bisogno, e pensando a Gesù e al peso che ha portato per me e per te, siamo felici di approfittare di ogni occasione per offrirgli qualcosa.

Lutero vide tante cose che non andavano bene nella Chiesa, mormorò e alla fine uscì dalla Chiesa. San Francesco vide tante cose sbagliate nella Chiesa e vi rimase, AMANDOLA COSI’ COME ERA e ... fece molto più bene, non ebbe mai ricorso alla violenza come Lutero, non creò divisioni ma riconciliazione fino a portare i segni di Gesù Crocifisso nel suo stesso corpo. Io preferisco stare con san Francesco anche se di natura sarei molto peggio di Lutero. Ci sono persone che si ribellano alla sola idea dell'obbedienza, e tra loro circola tanto cibo pseudo spirituale mediocre se non velenoso, mentre non sanno approfondire la Parola di Dio. Non è la via di Gesù, servo obbediente, fino alla morte e alla morte di croce, né della Madonna che abbandonò il suo progetto perché si compisse la Parola dell'Angelo in Lei. Questa Parola era Gesù. Vuoi che si compia in te la Parola di Dio?

Le prime comunità cristiane hanno contagiato il mondo duemila anni fa senza nessun mezzo mondano, ma “obbedendo come sempre” (Filippesi 2:12) attendendo alla loro salvezza con timore e tremore, e in profonda comunione spirituale.
Vorrei consigliare un articolo importante (e tutti gli articoli su questo tema di questo autore) che fa riferimento a Pietro che è la nostra roccia perché parla di Amoris Laetitia e quindi del magistero di Pietro. Noi difendiamo sempre e ovunque la famiglia, e per questo siamo sempre con Pietro! 
https://it.aleteia.org/2018/01/25/amoris-laetitia-divorziati-risposati-casi-vescovi-argentini/4/

Prima Lettura  1 Pt 5,1-4
Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
    
Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Canto al Vangelo   Mt 16,18
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Lode e onore a te, Signore Gesù.
   
Vangelo  Mt 16,13-19
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 


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