Visualizzazioni totali

domenica 11 febbraio 2018

SAN CASTRESE E UNA CHIESA CREDIBILE / 11 febbraio 2018

Processione di s. Castrese accanto alla chiesa parrocchiale.
Oggi per noi è san Castrese, solennità, con orazioni e letture proprie. È bello celebrare il santo Patrono di domenica. Mi sono goduto particolarmente la celebrazione di ieri sera. Anche se le letture della domenica nel calendario liturgico universale sono diverse la mia riflessione è la stessa. Infatti, san Castrese è un martire strano nel senso che è morto nel suo letto. Il martirio, egli l’ha affrontato quando, per non tradire la sua alleanza con Cristo, ha accettato la condanna a perire in mare con i suoi compagni vescovi, gettati in balia delle onde su una nave già pronta a sfasciarsi. Solo che il Signore aveva pensato diversamente e, miracolosamente dalle coste del nord Africa, giunsero illesi alla foce del Volturno e lì, in questa seconda vita, san Castrese si mise ad evangelizzare gli abitanti del “pagus” (circoscrizione rurale nell’antichità romana; da “pagus” viene il nome “pagano/i” dato ai suoi abitanti) attorno a Castel Volturno e Sessa Aurunca.

Si può dunque essere martiri senza morire! Ma non si può essere martiri senza morire a se stessi. Quindi sia che mangiamo sia che beviamo sia che facciamo qualsiasi altra cosa, facciamo tutto per la gloria di Dio. Impegniamoci a non essere motivo di scandalo per nessuno, neanche a quelli che sono già praticanti, sopratutto se abbiamo un ruolo che ci mette un po’ più in vista e chi fa i primi passi si aspetta da noi il buon esempio. Anzi, come san Paolo sforziamoci di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza!


Saremo una buona comunità, secondo l’esempio di san Castrese, quando quelli che cercano Dio, invece di andare a Lourdes o a Medjugorje, verranno nella nostra comunità perché sentiranno che Dio è presente in mezzo a noi. Quelli, invece, che vogliono solo le grazie o vedere apparizioni o cose del genere andranno sempre in giro cercando questi fenomeni. Per questo motivo, Gesù si nasconde dopo aver guarito il lebbroso, perché non vuole essere cercato solo perché guarisce e risolve i problemi.

C'è bisogno per questo però di una Chiesa credibile, di cristiani credibili. È credibile, non chi è perfetto (nessuno è perfetto! nemmeno c'è qualcuno più bravo degli altri), ma chi fa vedere di appoggiare veramente la sua vita in Dio che non si vede. Quando una comunità si appoggia veramente in Dio, è una potenza!

Noi cristiani di questa città parliamo di bene comune. Mostriamo di amare la nostra città. Partendo dal basso. Ognuno in quello che gli compete e anche tutti insieme. Ma prima di organizzare eventi collettivi, inizierò da me, decidendo di impegnarmi a non sporcare la mia città, anzi, a renderla più bella per gli altri, a rispettare il prossimo nel tratto con lui e nei suoi diritti, a rispettare lo spazio pubblico e le sue regole, il codice della strada per esempio, essendo più attento alla natura e all’ecologia, e così via.

Prima Lettura  Lv 13,1-2.45-46
Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento.

Dal libro del Levìtico
Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: "Impuro! Impuro!". Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento».
    

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 31
La tua salvezza, Signore, mi colma di gioia.

Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia! 

Seconda Lettura 
 1 Cor 10,31 - 11,1
Diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo. 

Canto al Vangelo
    Lc 7,16
Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo. 
Alleluia.
   

Vangelo  Mc 1, 40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. 

Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!».
E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte. 


Nessun commento:

Posta un commento