Statua della Madonna di Fatima, Saccheggiato il seminario vicino Kiev, rubato anche il calice di Wojtyla. Il vescovo: «I russi hanno preso tutto quello che possono rivendere» - Le foto - Open |
“Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”
Questo versetto mi fa pensare ai sentimenti dei nostri fratelli e sorelle in Ucraina che celebrano come noi la Santa Eucaristia nelle loro chiese o negli scantinati! Da ieri cerco di verificare la validità di un articolo che parla di un genocidio intenzionale da parte russa che confermerebbe in peggio ciò che diceva l’ex provinciale gesuita dell’Ucraina sulla rivista dei gesuiti americani (http://ilblogdifrasereno.blogspot.com/2022/04/comprendere-meglio-i-retroscena-della.html). Purtroppo, immediatamente, mio nipote che vive in Ucraina e legge i siti russi mi ha confermato anche lui a modo suo che “denazificazione” significa “deucrainizzazione” globale e non solo neutralizzazione di alcuni gruppi e persone. È coerente con quello che leggiamo da molte altre parti: uccidere quanti più civili se rifiutano di diventare russi, distruggere l’identità ucraina.
Molti segnali indicano che andiamo verso una III Guerra
Mondiale. Che fare? Le sciagure annunziate dalla Vergine a Fatima nel 1917 si sono
realizzate quasi tutte: la
Russia (sovietica) ha diffuso i suoi errori (materialismo “scientifico” e ateismo
militante), la Chiesa è stata perseguitata con molti martiri, anche tra clero e
vescovi, una seconda guerra (mondiale) peggiore della prima è avvenuta. Nulla sarebbe avvenuto se gli uomini, in particolare i cattolici, si fossero convertiti. Solo qualcosa non è accaduto, grazie alla conversione reale di alcuni, pochi o molti che siano
stati. Quindi ci dobbiamo convertire.
Oggi siamo sotto la minaccia di una catastrofe nucleare. L’ambasciatore cinese a Mosca ha invitato (convocato) il nostro ambasciatore
per spiegargli che “la Russia sa essere pericolosa”. Prendiamo sul serio tutto questo!
Pregare, convertirci, reintrodurre la preghiera in famiglia, e comunitaria, ripartire
dalla scoperta del proprio battesimo con una catechesi profonda per adulti, donare
Dio alle nuove generazioni che ne sono state largamente private, con una
formazione cristiana non superficiale (allevarli nell’educazione e nella disciplina del Signore
e la gioia del suo amore (Efesini 6,4)….
Con la conversione tutto può essere salvato! Però non è stato così nel XX
secolo, perché anche se tanti hanno pregato, la conversione non ha "fermentato" la società al punto di cambiare i meccanismi pesantissimi del male e
degli interessi egoistici.
Mai la tua preghiera e la tua conversione al Vangelo sono stati più preziosi
e più utili! Ne hai bisogno anche per te stesso, per non perdere il
senso della tua vita, la speranza nelle prove, l’amicizia di Dio e la sua guida. Solo Gesù e il suo Vangelo salvano.
Prima
Lettura Is 50,4-7
Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare
confuso.
Dal libro del profeta Isaìa
Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi
assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 21
Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?
Si fanno beffe di me
quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».
Un branco di cani mi
circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa.
Si dividono le mie
vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.
Annuncerò il tuo nome
ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele.
Seconda Lettura Fil 2,6-11
Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Filippèsi
Cristo Gesù,
pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo
esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Canto al Vangelo Fil 2,8-9
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca
Vangelo Lc
22,14-23,56
La passione del Signore
C [ Tutta l’assemblea si alzò; lo condussero da
Pilato e cominciarono ad accusarlo: A «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo,
impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». C Pilato allora lo interrogò: A «Sei tu il re dei Giudei?». C Ed egli rispose: X «Tu lo dici». C Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: A «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». C Ma essi insistevano dicendo: A «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo
aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». C Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che
stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si
trovava anch’egli a Gerusalemme.
Erode con i suoi soldati insulta Gesù
Vedendo Gesù,
Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne
sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo
interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano
presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo.
Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli
mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e
Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata
inimicizia.
Pilato abbandona Gesù alla loro volontà
Pilato, riuniti
i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: « A Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io
l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle
colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco,
egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo
rimetterò in libertà». C Ma essi si misero a
gridare tutti insieme: F «Togli di mezzo costui!
Rimettici in libertà Barabba!». C Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in
città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in
libertà Gesù. F Ma essi urlavano:
«Crocifiggilo! Crocifiggilo!». C Ed egli, per la terza volta, disse loro: A «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che
meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». C Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse
crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro
richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in
prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al
loro volere.
Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo
conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e
gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande
moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti
su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: X «Figlie
di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri
figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che
non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a
dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si
tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
C Insieme con lui
venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.
Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno
Quando giunsero
sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e
l’altro a sinistra. Gesù diceva: X «Padre, perdona loro
perché non sanno quello che fanno».
C Poi dividendo le sue
vesti, le tirarono a sorte.
Costui è il re dei Giudei
Il popolo stava
a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: A «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio,
l’eletto». C Anche i soldati lo
deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: A «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». C Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Oggi con me sarai nel paradiso
Uno dei
malfattori appesi alla croce lo insultava: A «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». C L’altro invece lo rimproverava dicendo: A «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa
pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le
nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». C E disse: A «Gesù, ricordati di me
quando entrerai nel tuo regno». C Gli rispose: X «In verità io ti dico:
oggi con me sarai nel paradiso».
Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
C Era già
verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del
pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a
metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: X «Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.
(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)
C Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio
dicendo: A «Veramente quest’uomo
era giusto». C Così pure tutta la
folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era
accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le
donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare
tutto questo. ]
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