È scoppiata
una grande polemica sulla proposta di far portare la croce in modo congiunto a
due donne, una ucraina, l’altra russa, al momento della XIII Stazione della Via
Crucis al Colosseo. Le proteste dell’ambasciata ucraina presso la Santa Sede sono state
condannate da molti sui Social, come segno che il governo ucraino non vuole la
pace, non vuole il bene del suo popolo. Pochi giorni prima sono stato “bannato”, cancellato come “amico”
da qualcuno perché dicevo che era troppo superficiale e non logico biblicamente
applicare l’episodio del giudizio di Salomone (primo libro dei re) al conflitto tra Russia e
Ucraina. Infatti qualche prete, qualche suora e alcuni laici dicono: “per evitare
sofferenze al tuo popolo, caro Zelensky, arrenditi ai russi e tutto finisce, come
quella prostituta che, davanti al re Salomone, preferisce donare il suo bambino
all’altra donna purché viva. Se gente
muore in Ucraina non è colpa dell'esercito russo ma è tutta colpa tua!“ Sbalorditivo! Nel caso di Salomone e le
due prostitute, c'è un’autorità suprema, il re, due donne che, di fondo, vogliono
che il bambino viva, anche se la falsa madre, per gelosia dell’altra, pur di punire
la rivale, accetterebbe qualunque cosa. Nel caso dell’Ucraina non c'è un
autorità di riferimento riconosciuta da Russia e Ucraina o che comunque possa imporre il suo giudizio: l’ONU è silente e impotente,
la NATO è solo un’Alleanza di difesa e può intervenire solo se è attaccato un paese
membro, allo stesso modo l’Unione Europea di cui l’Ucraina non fa ancora parte.
Tra le due “donne”, la Federazione Russa e l’Ucraina, il popolo ucraino non è
un bambino inerme che non può prendere decisioni, ma un popolo adulto che resiste
ad un aggressione iniziata molti anni fa da parte di un popolo/regime che nel corso
della storia anche recente ha compiuto atti anche di genocidio nei suoi confronti (vedi la cancellazione della
breve indipendenza ucraina dopo la fine della prima guerra mondiale da parte
dell’armata sovietica, vedi l’Holodomor, 1932-33, quando Stalin fece morire di
fame tra 2,6 e 5 milioni di persone, principalmente in Ucraina! Dopo la
vittoria sul nazismo, gli ucraini volevano la loro indipendenza nazionale e
sono stati riportati con la forza e lo spargimento di sangue nell'URSS dallo stesso
Stalin). Se la madre del bambino nel caso del giudizio di Salomone avesse
saputo che l’altra donna aveva l’intenzione, una volta avuto il suo bambino, di
ucciderlo, probabilmente avrebbe reagito diversamente…
Genocidio anche oggi?
Non usi forse parole troppo forti, avventate?
Rimando all’intervista di Padre Nazar per quanto riguarda le relazioni con la Russia di Putin (La Gioia del Vangelo: COMPRENDERE MEGLIO I RETROSCENA DELLA GUERRA CONTRO L'UCRAINA.). Rimando anche a questo articolo Russia's genocide handbook - by Timothy Snyder (Manuale di genocidio della Russia) che indirettamente mi è stato confermato da mio nipote che legge i siti di propaganda russi: “denazificazione” significa “deucrainizzazione”. Se non vuoi essere russo, sei un nazista che si può eliminare.
Leggi
anche: Perché non è
giusto arrendersi - La Nuova Europa./ Il Sismografo:
Ucraina La croce di Abele e la croce di Caino sono croci diverse. / Fondatore
Russia Ecumenica: "S.Sede faccia marcia indietro su Via Crucis con i
russi" - Adnkronos.com.
Papa Francesco ha accettato l’idea di queste due donne, la russa e l’ucraina, che vivono da tempo in Italia e sono amiche. Ma in mondovisione questa immagine può essere usata in modo distorto a fin di propaganda. Anche Putin e il Patriarca Kyrill parlano di pace e amicizia tra i due popoli russi e ucraini, ma la loro sostanza non è amicizia ma sottomissione. Non dico che papa Francesco abbia torto e non so come domani sarà presentato questo simbolo di unione. Ma le parole della Via Crucis sono già rese pubbliche e quindi i commenti e le proteste sono fatte a ragion veduta. È comunque delicato e non c'è soltanto l’ambasciatore ucraino a protestare, c'è anche il vescovo cattolico latino di Kiev (Il Sismografo: Ucraina"I hope that the organizers of the Way of the Cross Procession reconsider the scenario," - Bishop Vitaliy Kryvytskyi of the RCC.), e l’arcivescovo maggiore cattolico greco ucraino ( Il Sismografo: UcrainaVia Crucis al Colosseo, Mons. Shevchuk: russi e ucraini che insieme portano la croce, un'idea inopportuna e ambigua). Si devono ascoltare le loro ragioni o almeno essere prudenti nei nostri giudizi...
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