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sabato 16 settembre 2017

SANTI CORNELIO, PAPA, CIPRIANO, VESCOVO, MARTIRI / 16 SETTEMBRE

Birgitta e Ulf Ekman con Papa Francesco.
Cornelio e Cipriano hanno costruito la loro casa sulla roccia del Vangelo vissuto, per questo sono stati trovati alberi buoni, pieni di frutti quando hanno dovuto confessare la loro fiducia in Gesù Cristo pur minacciati di morte. Ed è stato data loro la corona che non marcisce.

Noi siamo salvati gratuitamente, senza bisogno di meriti, dalla croce di Cristo. Questo è la roccia, questo è l’eredità, questa è la primogenitura che non è mai lecito vendere. Ma siamo anche chiamati a testimoniare, a restituire nella vita ciò che riceviamo ogni volta che comunichiamo al corpo e al sangue di Cristo. Il martirio è iscritto nel nostro battesimo comune, è iscritto in ogni segno di croce che facciamo. La Chiesa, però, sa che non siamo pronti, che il Cristianesimo è grazia e non moralismo. Perciò, nella sua saggezza, essa fa del martirio un comandamento solo per il papa e per i cardinali (significato nelle vesti rosse). Anche la Chiesa primitiva infatti ha fatto la dolorosa esperienza dei vescovi “lapsi” (caduti): alcuni vescovi di fronte alla persecuzione avevano rinnegato
il Cristo. Cosa fare con loro? La Chiesa ha scelto la via della misericordia seria ma infinita: imponeva un periodo di prova, togliendo dagli incarichi di maestri, ma riammetteva nella su comunione questi fratelli più deboli e pentiti al pari degli altri “laici” che avevano rinnegato Cristo per paura.

Non significa che va bene adagiarsi nella propria debolezza. È quello che il mondo vorrebbe, anche il mondo che si infiltra incessantemente in noi, nella Chiesa: un Cristianesimo che dimentichi il Vangelo e non parli più di conversione, non parli più di croce, non parli di rinuncia. La psicologia imperante non vuole sentir parlare di rinuncia, sarebbe "masochismo". Il Pastore Ulf Ekman dice che in Svezia si ha tendenza a dire alle persone per esprimere l’amore incondizionato di Dio : « Così come sei, tutto va bene ! » Così che non c'è più a spinta alla conversione! Invece la Chiesa annuncia l’amore incondizionato di Gesù per noi e dice agli uomini di non scandalizzarsi del proprio peccato ma affidarlo alla grazia, convertendosi giorno dopo giorno. 

(Ulf Ekman è svedese. Ordinato pastore nella Chiesa Luterana, ha fondato con la moglie Birgitta una Chiesa libera che in 30 anni ha raccolto circa 250 000 fedeli in varie nazioni. Dopo un cammino di preghiera e di studio di anni, si sono convertiti alla Chiesa cattolica nel 2014, “perché non contano i carismi che ti ha dato personalmente il Signore ma ciò che oggettivamente c'è nel tesoro di fede e di spiritualità di una Chiesa. Se c'è la pienezza nella Chiesa cattolica devo diventare cattolico anche se questo significa andare a Messa in una parrocchia poco dinamica e rimango seduto in fondo alla chiesa senza nessun incarico!” (vedi: “Ulf Ekman avec Henrik Lindell, De la megachurch à l’Eglise Catholique” Ed. Cerf). Anche se questo passaggio è stato preparato progressivamente per non scandalizzare gli aderenti semplici della sua chiesa protestante, ci sono state anche reazioni forti e toni polemici contro la loro decisione e le loro persone! Sono stati considerati come traditori! E quindi, in ogni campo hanno accettato un enorme spogliazione: passare da leader di successo di una tale chiesa alla condizione di oscuri parrocchiani di una confessione più che minoritaria ...


Prima Lettura  1 Tm 1, 15-17
Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 112
Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.


Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è come il Signore, nostro Dio,
che si china a guardare
sui cieli e sulla terra?
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero.

Canto al Vangelo 
  Gv 14,23 
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

Vangelo   Lc 6, 43-49
Perché mi invocate: Signore, Signore! e non fate ciò che dico?

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

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