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martedì 29 gennaio 2019

SEPARAZIONE: SI PUO' FARE?


Un’amica mi manda questo post che sta girando sui Social. Un altro caso di disinformazione che a molti lettori impreparati fa male: chi scrive l'articolo cita una frase del Papa, troncandola, ed estraendola dal suo contesto, al fine di poter accusare papa Francesco di andare contro l'insegnamento della Chiesa! Quante calunnie su papa Francesco! Sarà segno che da fastidio tanto al nemico? (Sono andato a vedere chi è Fabiosa, di cui finora ignoravo l'esistenza. La mia prima impressione è che sia il solito sito femminile leggero che dà consigli su un po tutto, dalla cucina al cucito al pettegolezzo sui personaggi televisivi, con dietro una filosofia da quattro soldi...) 
Il Signore mi ha aiutato a ritrovare subito il testo del Papa da cui prende le mosse questa critica pretenziosa. Infatti proprio questa mattina, 29 gennaio, papa Francesco, parlando alla Sacra Rota (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2019/1/29/rota-romana.html), il Tribunale che esamina i casi di nullità matrimoniale, ha citato l'omelia pronunciata a santa Marta il 25 maggio 2018, da cui è estratta la frase incriminata. Nel suo intervento il Papa ha messo innanzitutto in evidenza come unità e fedeltà siano valori costitutivi del matrimonio, sono valori necessari a tutte le relazioni sociali, ma sono valori “anche e ancor prima dell’essenza stessa della Chiesa di Cristo: l’unità e la fedeltà. Questi due beni matrimoniali, infatti, prima di essere, anzi, per essere obblighi giuridici di ogni unione coniugale in Cristo, devono essere epifania della fede battesimale”.
Ma il Papa cita anche l'omelia dove commenta il Vangelo secondo Marco (10, 1-12) in cui Gesù ricorda come Dio in principio creò il matrimonio in una sola carne, quindi non si possono separare gli sposi. È tutta da leggere questa omelia sulla bellezza del matrimonio con le sue difficoltà e la sua vittoria nella fedeltà e nella pazienza. Il Papa ricorda anche i casi estremi che possono giustificare o rendere necessaria una separazione per evitare un male maggiore. Però in questo non dice nulla che la Chiesa non abbia detto da sempre. Per chi è interessato, il Diritto canonico (canoni 1151 – 1155) parla de “la separazione con permanenza del vincolo” (quindi separazione e non divorzio, come scrive "Fabiosa" che evidentemente ignora la differenza). In particolare, il Codice recita:
Can. 1153 - §1. Se uno dei coniugi compromette gravemente il bene sia spirituale sia corporale dell'altro o della prole, oppure rende altrimenti troppo dura la vita comune, dà all'altro una causa legittima per separarsi, per decreto dell'Ordinario del luogo e anche per decisione propria, se vi è pericolo nell'attesa. §2. In tutti i casi, cessata la causa della separazione, si deve ricostituire la convivenza coniugale, a meno che non sia stabilito diversamente dall'autorità ecclesiastica.
Can. 1155 - Il coniuge innocente, con atto degno di lode, può ammettere nuovamente l'altro coniuge alla vita coniugale: nel qual caso rinuncia al diritto di separazione.
Per far comprendere: oltre al caso di violenze fisiche gravi, c'è, per esempio, un coniuge che costringe l’altro o i figli alla prostituzione, a commettere reati gravi, ecc.; c'è il caso in cui rifiuta di dare da mangiare alla sua famiglia e l’unica soluzione è rifugiarsi presso altri… Il riferimento al Vescovo dice come si tratta non di un capriccio, o del chiudersi nella propria soggettività, ma di qualcosa di molto grave che deve essere esaminato con l'aiuto della Chiesa.
Chi scrive su Fabiosa Italia è ignorante del Vangelo e della Spiritualità cristiana e certamente non vuol difendere il matrimonio come ce lo ha donato Dio. Vuole essere solo letto da molti e quindi cerca di mettere in risalto una notizia allettante: Papa Francesco non è cattolico! 

In conclusione, – della sua omelia del 25 maggio scorso – il Papa ha invitato a pregare «il Signore perché dia alla Chiesa e alla società una coscienza più profonda, più bella del matrimonio», in modo «che tutti noi riusciamo a capire e a contemplare che nel matrimonio c’è l’immagine e la somiglianza di Dio».
Per favore non ascoltate queste critiche contro papa Francesco, non dateci peso, non vi avvelenate gratuitamente e inutilmente. Per ignoranza, per superficialità, per malafede, non riportano in modo oggettivo le parole del Papa.  Se vi rimane qualche dubbio, se non vi sentite tranquilli, volete approfondire, parliamone insieme. Evidentemente, il confronto non è mai vietato. Ma oggi il Signore nel Vangelo diceva che sua madre, suoi fratelli e sorelle sono coloro che fanno la volontà di Dio, non coloro che vanno a curiosare su Internet senza motivo valido e si nutrono di ciò che non è Parola di Dio. 

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