Un’amica mi manda questo
post che sta girando sui Social. Un altro caso di disinformazione che a molti lettori impreparati fa male: chi scrive l'articolo cita una frase del Papa, troncandola, ed estraendola dal suo contesto, al fine di poter accusare papa Francesco di andare contro l'insegnamento della Chiesa! Quante calunnie su papa Francesco! Sarà segno che da fastidio tanto al
nemico? (Sono andato a vedere chi è Fabiosa, di cui finora ignoravo l'esistenza. La mia prima impressione è che sia il solito sito femminile leggero che dà consigli su un po tutto, dalla cucina al cucito al pettegolezzo sui personaggi televisivi, con dietro una filosofia da quattro soldi...)
Il Signore mi ha aiutato
a ritrovare subito il testo del Papa da cui prende le mosse questa critica pretenziosa. Infatti proprio questa mattina, 29 gennaio, papa
Francesco, parlando alla Sacra Rota (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2019/1/29/rota-romana.html), il Tribunale che esamina i casi di nullità matrimoniale, ha citato l'omelia pronunciata a santa Marta il 25 maggio 2018, da cui è estratta la frase incriminata. Nel suo intervento il Papa ha messo innanzitutto in evidenza come unità e fedeltà siano valori costitutivi del matrimonio, sono valori
necessari a tutte le relazioni sociali, ma sono valori “anche e ancor prima dell’essenza stessa della Chiesa di Cristo:
l’unità e la fedeltà. Questi due beni matrimoniali, infatti, prima di essere,
anzi, per essere obblighi giuridici di ogni unione coniugale in Cristo, devono
essere epifania della fede battesimale”.
Can. 1153 - §1. Se
uno dei coniugi compromette gravemente il bene sia spirituale sia corporale
dell'altro o della prole, oppure rende altrimenti troppo dura la vita comune,
dà all'altro una causa legittima per separarsi, per decreto dell'Ordinario del
luogo e anche per decisione propria, se vi è pericolo nell'attesa. §2. In tutti
i casi, cessata la causa della separazione, si deve ricostituire la convivenza
coniugale, a meno che non sia stabilito diversamente dall'autorità
ecclesiastica.
Can. 1155 - Il coniuge innocente, con atto
degno di lode, può ammettere nuovamente l'altro coniuge alla vita coniugale:
nel qual caso rinuncia al diritto di separazione.
Per far comprendere: oltre
al caso di violenze fisiche gravi, c'è, per esempio, un coniuge che costringe l’altro o i figli alla prostituzione, a commettere reati gravi, ecc.;
c'è il caso in cui rifiuta di dare da mangiare alla sua famiglia e l’unica
soluzione è rifugiarsi presso altri… Il riferimento al Vescovo dice come si tratta non di un capriccio, o del chiudersi nella propria soggettività, ma di qualcosa di molto grave che deve essere esaminato con l'aiuto della Chiesa.
Chi scrive su Fabiosa Italia è ignorante del Vangelo e della Spiritualità cristiana e certamente non vuol difendere il matrimonio come ce lo ha donato Dio. Vuole essere solo letto da molti e quindi cerca di mettere in risalto una notizia allettante: Papa Francesco non è cattolico!
In conclusione, – della sua
omelia del 25 maggio scorso – il Papa ha invitato a pregare «il Signore perché dia alla Chiesa e alla
società una coscienza più profonda, più bella del matrimonio», in modo «che
tutti noi riusciamo a capire e a contemplare che nel matrimonio c’è l’immagine
e la somiglianza di Dio».
Per favore non ascoltate
queste critiche contro papa Francesco, non dateci peso, non vi avvelenate gratuitamente e inutilmente. Per ignoranza, per superficialità, per malafede,
non riportano in modo oggettivo le parole del Papa. Se vi rimane qualche dubbio, se non
vi sentite tranquilli, volete approfondire, parliamone insieme. Evidentemente, il confronto non è mai vietato. Ma oggi il Signore nel Vangelo diceva che sua madre, suoi fratelli e sorelle sono coloro che fanno la volontà di Dio, non coloro che vanno a curiosare su Internet senza motivo valido e si nutrono di ciò che non è Parola di Dio.
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