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lunedì 21 gennaio 2019

VALE LA PENA STARE IN EUROPA?



Qualcuno dice: “l’Europa non fa i nostri interessi, ritiriamoci dall’Europa. Se stiamo tra italiani, le cose andranno meglio. Lo sbandierare il periodo di pace che ha coinciso in Europa con l’esistenza della Unione Europea di cui facciamo parte, non ha senso. La guerra è una cosa vecchia che nessuno vuole. Non si faranno più guerre! Almeno in Europa”.
Così sicuro? Anche dopo la “Inutile Strage” della Prima Guerra Mondiale tutti dicevano: “è l’ultima”, “la der des der” secondo l’espressione francese, l’ultima delle ultime. Nemmeno 20 anni dopo è scoppiata la seconda guerra mondiale. Ci sono meccanismi che portano alla guerra e se i popoli, intelligentemente non lottano, non si mettono in piedi, l’unità e l’armonia non si creano o non persistono da sole.
Ma è proprio vero che l’Unione Europea, nata dall’intuizione e dall’iniziativa di tre primi ministri cattolici, l’italiano Alcide de Gasperi, il tedesco Konrad Adenauer, e il francese Robert Schuman,  ci ha dato un periodo di pace così rilevante? Non sono passati nemmeno cento anni!
Vediamo ciò che dice la storia. Quali sono state le guerre in Europa nel passato?:
Guerra dei Cento anni 1337-1453 (116 anni di guerra con momenti di maggiore e minore intensità tra inglesi e francesi).
Guerra degli hussiti 1419-1436 (17 anni di guerra in Europa centrale, 66 anni dopo l’ultima)
Guerra delle Due Rose 1459-1485 (26 anni di guerra, 15 anni dopo l'ultima)
Guerra dei contadini 1524-1526 (2 anni di guerra, Germania 100 000 morti, 39 anni dopo l’ultima)
Guerra della Lega di Smalcalda 1546-1547 (Germania, 20 anni dopo l’ultima)
Guerre di religione 1562-1570 (in particolare Francia, 8 anni, 15 anni dopo l’ultima)
Guerra dei Trent'anni 1618-1648 (30 anni appunto, 48 anni dopo l’ultima)
Guerra detta “dels segadors” (dei falciatori) rivolta contadina catalana che durò 19 anni e divenne una vera guerra coinvolgendo i regni di Francia e di Castiglia (1640 – 1659, 0 anni dopo l’ultima).
Guerra civile inglese 1624-1651 (27 anni, 0 anni dopo l’ultima)
Fronda 1648-1653 ( 5 anni, 0 anni dopo l’ultima)
Guerra di successione spagnola 1701-1714 (13 anni di guerra, 42 anni dopo l’ultima)
Guerra dei Sette anni 1756-1763 (7 anni, 42 anni dopo l’ultima)
Guerre napoleoniche 1792-1815 (23 anni di guerre, 29 anni dopo l’ultima) che hanno insanguinato tutta l’Europa compreso l’Italia (1 milione di morti senza contare i civili)
Guerra d'indipendenza italiana (prima) 1848-1849 (2 anni di guerra, 33 anni dopo l’ultima)
Guerra d'indipendenza italiana (seconda) 1859 (1 anno , 10 anni dopo l’ultima)
Guerra d'indipendenza italiana (terza) 1866 (1 anno, 7 anni dopo l’ultima)
Guerra franco-prussiana 1870-1871 (2 anni, 4 anni dopo l’ultima)
Prima guerra mondiale 1914-1918 (4 anni e 10 milioni di morti, 45 anni dopo l’ultima)
Guerra civile spagnola 1936-1939 (3 anni, 20 anni dopo l’ultima)
Seconda guerra mondiale 1938-1945 (7 anni e 200 milioni di morti, 0 anni dopo l’ultima)

Siamo nel 2019: sono quindi trascorsi 74 anni dalla fine dell’ultima guerra sui territori che fanno parte dell’Unione Europea. È il più lungo periodo senza guerra da circa 700 anni! Ma possiamo dire da sempre. Infatti, risalendo nel tempo troveremo altre guerre tra stati europei, molto frequenti. E questo elenco preso da Wikipedia non comprende molti altri conflitti sanguinosi come tutte le guerre tra i vari piccoli stati italiani, compreso lo Stato Pontificio, e anche altrove.
Ma sopratutto le ultime guerre mondiali e l’enormità del numero di morti che hanno provocato rendono ancora più prezioso e “miracoloso” questo periodo di pace, anche se non tutto va bene in Europa. Questo è un fatto!
Al momento della guerra civile iugoslava (1992-1995), quest’ultima non faceva parte della Unione Europea. Da allora sono entrate nella U.E. la Slovenia nel 2004 e la Croazia nel 2013. Gli altri paesi della ex Iugoslavia (Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro, e Serbia ) sono candidati ad entrare nella U.E. Ci sarà forse un motivo.
Dall’Africa in particolare, finora, guardavano con invidia all’Europa e come a un modello, proprio per sfuggire alle mille guerre, colpi di stato, scorribande che devastano i territori e le popolazioni e seminano, oltre a morte, miseria, insicurezza, mancanza di scolarizzazione, e di sviluppo a 360 gradi.
È vero che ci sono appunto molte guerre altrove nel mondo, e in tanti casi vi sono coinvolti le potenze europee e gli interessi europei. Ma prima, questi interessi si contrastavano in ogni parte del mondo fino al punto che le nazioni europee giungevano a farsi guerra direttamente tra loro. Ritirarsi dall’Europa non è una soluzione, non voler fare la fatica del dialogo e del tessere, anche faticosamente, relazioni internazionali fondate sul diritto e il dialogo, è un correre verso la disgregazione e verso il vivere tutti molto peggio di adesso.

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