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domenica 13 gennaio 2019

TU SEI IL MIO FIGLIO, L'AMATO / Domenica Battesimo del Signore

Battesimo di Gesù - Giotto.

«Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento». Questa è la frase che ogni bambino deve sentire da parte dei suoi genitori. Giorni fa è girata la notizia di una bambina giapponese di dieci anni che si è suicidata lasciando un biglietto scritto: “non volessi che io fossi nata. Adesso sarai finalmente contenta". Un bambino  si costruisce con il sentirsi amato. Su questa base può nascere il suo impegno (questo non esclude il coraggio di educare).
Ogni figlio d’uomo che viene nel mondo ha diritto ugualmente a sentire dalla Chiesa, dai cristiani attorno a lui che Dio, in Cristo ma a lui personalmente, conoscendolo e chiamandolo per nome, gli dice la stessa frase dal profondo del suo amore di Padre: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Perché assecondare il demonio che continuamente e in tante occasioni mi ripete che Dio non mi ama, che è geloso di me e della mia libertà, che mi guarda sempre come un colpevole? Perché pensare che la fede è scontata nei bambini e che è una cosa intima e personale che tocca la privacy quindi è un argomento che è meglio non affrontare?
Dio ti ama. Egli sa fare solo quello.

Prima Lettura  Is 40,1-5.9-11
Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno.
 

Dal libro del profeta Isaia
«Consolate, consolate il mio popolo - dice il vostro Dio. - Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
 
Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 103
Benedici il Signore, anima mia.
 
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.

Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.
 
Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.
 
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Seconda Lettura  Tt 2,11-14; 3,4-7

Signore ci ha salvato con un 'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo.
 
 

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta sal­vezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'em­pietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli ap­partenga, pieno di zelo per le opere buone. Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore no­stro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua mise­ricordia, con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spi­rito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella spe­ranza, eredi della vita eterna.

Canto al Vangelo   Cf Lc 3,16
Alleluia, alleluia.

Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni;
egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 
Alleluia.

  
Vangelo  Lc 3,15-16.21-22
Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.
 

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento». 


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