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giovedì 17 gennaio 2019

LA LEZIONE DI UN CINQUANTESIMO DI MATRIMONIO



Qualche giorno fa si è celebrato in parrocchia un cinquantesimo e una figlia alla fine della Messa ci ha donato questa breve e densa testimonianza che voglio condividere sul blog. Come ha detto il sacerdote celebrante: "è la più bella omelia che si poteva fare".
Auguri ancora di cuore ai nostri carissimi e "giovani" festeggiati.

Carissimi mamma e papà,
descrivere la gioia e l’emozione che si provano quando chi ti ha generato festeggia il raggiungimento di un così grande traguardo è decisamente un’impresa ardua.
In un mondo dove tutto è provvisorio, dove i rapporti umani sono spesso ridotti a uno scambio di messaggi attraverso un freddo cellulare perché non si ha più l’abitudine né il coraggio di guardarsi negli occhi, voi siete l’esempio di quanto può essere duraturo un AMORE con la A maiuscola – un amore che supera le diversità più insormontabili: dei caratteri, delle incomprensioni, dell’egoismo, perché è disposto ad accettare l’altro e ad amarlo così com'è!
Ne è passato di tempo da quel giorno in cui, in seguito a un vostro litigio, vi ho chiesto separatamente se, avendo la possibilità di tornare indietro, avreste cambiato qualcosa della vostra vita. Ambedue avete risposto che non modifichereste una virgola e ho osservato le linee del vostro viso rilassarsi immediatamente e l’arrabbiatura svanire come d’incanto. Ed io, che ho raccolto spesso gli sfoghi dell’uno e dell’altra, ho capito cos'è l’AMORE.
AMARE è vivere nella consapevolezza che l’altro non sarà mai completamente come lo immaginavamo; è essere persuasi che una volta finito l’innamoramento, saremo capaci di guardarlo compassionevoli nella sua “imperfetta” umanità e solo allora capire di amarlo veramente.
Il cammino di fede aiuta a comprendere certe cose, ma niente vale l’esempio quotidiano che voi avete dato a me e a mio fratello in merito all’amore SPONSALE.
Grazie mamma e papà per tutto quello che avete fatto e continuate a fare per noi, per essere un porto sicuro, nonostante l’età e la stanchezza si facciano sentire ogni giorno di più. Oggi più di ieri, essendo anche noi genitori, comprendiamo che ciò che avevamo dato per scontato non è una regola per tutti, che esistono altri genitori che hanno ben altre priorità, che non combattono per l’unione della famiglia, che abbandonano i propri figli per seguire gli inganni di un mondo che promette una felicità inesistente.
Preghiamo il Signore affinché ci conceda di godere della vostra presenza il più a lungo possibile e ci consenta di riuscire in qualche modo a ripagarvi di tutto l’AMORE che ci avete donato.
Augurissimi per le vostre Nozze d’Oro.
Con profondo affetto.
I vostri figli.

3 commenti:

  1. Essere testimoni di un grande traguardo, come lo hanno raggiunto Pietro e Dora, è un memoriale che conserverò a vita, perché sono un grande esempio, sia per la società in cui viviamo che per le coppie giovani. Un grande esempio da seguire e dove soprattutto nei tempi odierni, dove sembra che ogni cosa debba essere concreta e non spirituale, questi sposi lasciano e lanciano un segno forte, perché nei loro sguardi risplende l'amore di Cristo, il loro primo invitato alle nozze.

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  2. Condividiamo immensamente queste pagine di Vangelo siamo in cammino il nostro augurio è che un giorno lo possano dire i nostri figli
    e anche Gesù, in Cristo Enzo e Giusy.

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  3. Grazie, Sereno, per aver condiviso sul tuo blog una così forte testimonianza di amore coniugale, filtrata dalle parole toccanti dei figli.
    Uno spaccato di vita familiare tratteggiata non con facili sdolcinature sull'amore ma vissuta nella consapevolezza di essere immagine dell'amore di Cristo, amore che accoglie e supera ogni difficoltà.
    Esiste l'amore! Esiste ancora la "Famiglia"! È questo il messaggio sotteso a questa bella testimonianza dei figli che, guardando ai loro genitori dopo 50 anni di matrimonio, ci fanno riconciliare con una realtà sacramentale oggi tanti bistrattata e vissuta con superficialità.

    Anche se con ritardo ho voluto ugualmente ringraziarti. Santa domenica
    Maria Giungati

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