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giovedì 3 gennaio 2019

COSA E' L'UNZIONE CHE ABBIAMO RICEVUTO? / 2 gennaio

Santo Sepolcro a Gerusalemme - I fedeli sotto l'altare baciano il luogo dove era piantata la croce di Gesù

Queste due letture ci presentano due aspetti che sembrano contrapposti: l’unzione che avete ricevuto da lui (fa che) non avete bisogno che qualcuno vi istruisca.”; “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”. Siamo quelli che Gesù sta in mezzo a noi e non lo conosciamo? Oppure siamo quelli che abbiamo ricevuto l’unzione e non abbiamo bisogno di essere istruiti?
Certamente se siamo battezzati e cresimati, abbiamo ricevuto l’unzione che ci istruisce. Ma se siamo “già arrivati”, se "abbiamo capito tutto", se "il credente non può essere ingannato né ingannarsi", perché san Giovanni si premura di sottolineare: “Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi”? Non ci sarebbe nessun bisogno. Se non fosse possibile essere tentati dal nemico e lasciarsi sviare perché l’Apostolo si raccomanda più volte in poche righe: “rimanete in lui”?
Bisogna dunque, per obbedire veramente alla Scrittura, portare avanti queste due cose insieme e non una sola: avere fiducia nella unzione che ci è stata data, imparare a riconoscere la sua voce. L’unico mezzo per verificare che non sia un’altra voce è di essere in comunione con Cristo nella conversione continua e con la Chiesa ascoltando il suo insegnamento. Non c'è altra via. L’obbedienza non deve soffocare la voce dello Spirito dentro di me, né dispensarmi di ascoltare “il Maestro Interiore” che è lo Spirito Santo. Gesù è veramente venuto nella carne, ha veramente effuso il suo Spirito Primo Dono ai Credenti. I paurosi non vogliono ascoltare la voce interiore che dice: “vai al largo”, i non evangelizzati non sanno che Cristo Risorto si può incontrare e “vuole fare una storia con te”, i presuntuosi pensano già di sapere tutto e di non aver bisogno della Chiesa. Sono tutti  ugualmente nell’errore, anche se in modo diverso. La divisione continua delle sette evangeliche e le contrapposizioni e lotte all’interno e tra i gruppi nella stessa Chiesa ne sono la prova evidente.
Questo è un fatto storico: un giorno Gesù appare a santa Teresa d’Avila e le chiede di fondare un nuovo monastero in una tale città. Lei accetta e dice che ne parlerà al confessore. Il confessore le dice che sono sue fantasie, che non deve fare nulla. Gesù le appare di nuovo e chiede della nuova fondazione. – il confessore ha detto di no! – ma te l’ho detto io! – potresti essere una mia fantasia, potresti essere il demonio travestito da angelo di luce. – hai fatto bene Teresa! Ci penso io al tuo confessore! Alla scadenza normale santa Teresa va dal confessore che le dice: - ho ripensato a questa idea di nuova fondazione. Ho pregato. Mi è apparsa una cosa buonissima!
Certamente abbiamo l’unzione interiore, ma siamo anche quelli che Gesù sta in mezzo a noi e non lo conosciamo. Per lo meno non lo conosciamo come vorrebbe essere conosciuto. Abbiamo bisogno della Chiesa, Madre e Maestra, non per rimanere lattanti, ma per crescere e maturare come figli di Dio. Non temere Gesù Risorto ti ama e vuole essere Uno con te!

Prima Lettura   1 Gv 2, 22-28
Quello che avete udito da principio rimanga in voi.


Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 97
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
 
Canto al Vangelo
   Eb 1,1-2
Alleluia, alleluia.

Alleluia, alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.


Vangelo   
Gv 1, 19-28
Dopo di me verrà uno che è prima di me.


Dal vangelo secondo Giovanni.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betà

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