(Chiesa greco-cattolica ucraina, Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore,
Roma)
13 giugno 2022
Sia lodato Gesù Cristo!
Miei cari fratelli e sorelle in Cristo,
oggi è lunedì 13 giugno 2022, e l'Ucraina sta vivendo il 110mo giorno di questa
sanguinosa guerra, della resistenza nazionale all'aggressione russa.
Ringraziamo Dio, le Forze armate dell'Ucraina di poter vedere l'alba di un
nuovo giorno. Di nuovo, questa notte tutto l’est della nostra patria era in
fiamme. Ci sono pesanti combattimenti lungo l'intera linea del fronte. La più
difficile, come anche nei giorni precedenti, è la situazione nella regione di
Luhansk. Il nemico manda le rimanenze di tutte le sue forze nella regione
ucraina di Luhansk per ottenere almeno una vittoria apparente. Grazie al
coraggio dei figli e delle figlie dell’Ucraina, al 110° giorno di questa guerra
il nemico non ha raggiunto nessuno di obiettivi che si era prefissato.
Ma il cuore soffre soprattutto per le vite umane perdute, per le donne civili
uccise senza motivo, per i bambini che patiscono così tanto a causa di questa
aggressione russa, dovendo sopportare la crudeltà, la non umanità, e soffrono
per la guerra che semina e porta la morte.
Oggi vorrei ringraziare in modo particolare il Santo Padre, Papa Francesco, per
aver rivolto ieri - durante la celebrazione della Pentecoste - un appello alle
coscienze delle persone di tutto il mondo a "Non abituarsi alla guerra!”.
Non è possibile abituarsi alla guerra. Perché tale assuefazione porta a tacere
sui dei crimini di guerra, e l’assuefazione uccide. Oggi sappiamo che le
notizie sulla guerra in Ucraina smettono di essere notizie e scompaiono dalle
colonne dei giornali e da altri media.
Oggi, questo secondo giorno delle “Feste Verdi”, il giorno immediatamente successivo alla Pentecoste, la nostra tradizione liturgica richiama la nostra attenzione sulla persona dello Spirito Santo, sulla Terza Persona della Santissima Trinità. Perché, da un lato, delle tre persone di Dio, lo Spirito Santo è il più vicino a noi. Viviamo e agiamo in esso come cristiani. Non possiamo fare nulla di degno se non in collaborazione con l'azione dello stesso Spirito Santo divino e, d'altra parte, sappiamo così poco di lui. È possibile conoscerlo, la sua persona solo attraverso l'esperienza della sua presenza in noi. E sappiamo che lo Spirito Santo è, prima di tutto, lo Spirito che dona la vita.
Pertanto, nella nostra tradizione liturgica ucraina, in particolare, usiamo il colore verde celebrando la Pentecoste, e la gente chiama questa ricorrenza "feste verdi". Adorniamo i nostri santuari di rami verdi, e sono verdi gli abiti dei sacerdoti per mostrare che lo Spirito Santo, questo soffio vivificante di Dio, è la forza vivificante che ci sostiene nella vita. Lo Spirito Santo è quindi lo Spirito di pace, lo Spirito della pace di Dio perché rivela all'uomo il disegno di Dio su di lui, il disegno di Dio che è sempre il disegno della pace, dell'armonia, della bellezza e della vita eterna. Infatti, chi inizia la guerra, si ribella al disegno di Dio. E questa Potenza divina vivificante che rivestì gli apostoli dall'alto di Gerusalemme, continua a vivere nel corpo della nostra Chiesa e del nostro popolo.
Ecco perché oggi chiediamo: “Spirito Santo, rivesti i Tuoi difensori e difensore dell'Ucraina dall'alto come difensori della pace. Dio, Spirito Santo, rendici portatori, costruttori della Tua pace che Tu ci porti. Spirito Santo, scendi in mezzo al mare della morte portata in Ucraina dall'invasore russo, e concedici un mare di vita che viene solo da Te. Fai sentire il tuo soffio vivificante in Ucraina e nel mondo intero, e rinnova in te, Spirito Santo, il volto della terra contemporanea!”
La benedizione del Signore sia su di voi con la Sua grazia e l’amore per gli uomini ora, e sempre e nei secoli dei secoli. Amen
Sia lodato Gesù Cristo!
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