Il re Acab convoca il popolo e i sacerdoti di Baal
sul monte Carmelo. Lo fa lui perché è il re. Ma è il profeta che è l’origine
di tutto, su comando di Dio. Brevemente: la superstizione già presente
nel popolo si diffonde sempre di più con l'appoggio ai culti
pagani della regina Gezabele, e i richiami di Elia alla fedeltà all’Alleanza col
Dio di Abramo cadono nel vuoto. Avviene però un'enorme siccità che gli dèi pagani
della fertilità non riescono a scongiurare, dimostrando la loro impotenza. Acab e Gezabele, però, ritengono Elia
responsabile di questa tremenda sciagura. Egli, su ordine del Signore, si
rende introvabile. Quando la situazione è veramente al limite, il Signore lo fa
uscire allo scoperto per proporre al re questa sfida: i sacerdoti di Baal
dimostrino la sua potenza e io dimostrerò la potenza del nostro Dio.
Il fine del Signore non è il potere – che è
suo da sempre e per sempre – ma il cuore del popolo, della gente
comune, delle famiglie e la sua fede. Il cuore del popolo è ancora indeciso: chi seguire? Il
culto degli dèi della fertilità è attraente (anche per le sue pratiche sessuali),
e poi non si sa mai, l’importante è ottenere la grazia. E se quella statua mi
permette di ottenerla, oppure quell’altra statua? La gente non ha mai
smesso di pregare. In quei tempi si sente che tutto dipende da forze superiori all’uomo.
Ma è una preghiera inutile, senza fede.
Qualcuno chiama Gesù il più grande rivoluzionario della Storia. I rivoluzionari distruggono il sistema vigente per crearne uno nuovo. Gesù porta a compimento L'UNICO progetto d'amore di Dio. Lo vedremo meglio domani nel comportamento di Elia verso il re Acab. Dio vuole il cuore dell’uomo per beneficarlo, non il potere che è già suo comunque. Chi vuole un nuovo ordine mondiale “più giusto” con la violenza, non ha capito nulla di Dio (Ukrainian foreign minister: Vatican needs to ‘better understand’ why Russia invaded | Crux). In questo tempo dobbiamo dimostrare la potenza del nostro Dio, l’Unico, invitare tutti alla fede, e invitare chi si dice credente al combattimento spirituale. Oggi c'è una guerra generale del male contro il progetto di Dio che si può vincere solo nel cuore dell’uomo, nelle famiglie, imparando a fare la volontà di Dio per mezzo della croce, non rigettandola.
Prima
Lettura 1 Re 18, 20-39
Questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il
loro cuore!
Dal primo libro dei Re
In quei giorni, [il re] Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti [di Baal] sul monte Carmelo. Elìa si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla.
Elìa disse ancora al popolo: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. Ci vengano dati due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l’altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Invocherete il nome del vostro dio e io invocherò il nome del Signore. Il dio che risponderà col fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!».
Elìa disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e fate voi per primi, perché voi siete più numerosi. Invocate il nome del vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». Quelli presero il giovenco che spettava loro, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non vi fu voce, né chi rispondesse. Quelli continuavano a saltellare da una parte all’altra intorno all’altare che avevano eretto.
Venuto mezzogiorno, Elìa cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate a gran voce, perché è un dio! È occupato, è in affari o è in viaggio; forse dorme, ma si sveglierà». Gridarono a gran voce e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. Passato il mezzogiorno, quelli ancora agirono da profeti fino al momento dell’offerta del sacrificio, ma non vi fu né voce né risposta né un segno d’attenzione.
Elìa disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Tutto il popolo si avvicinò a lui e riparò l’altare del Signore che era stato demolito. Elìa prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale era stata rivolta questa parola del Signore: «Israele sarà il tuo nome». Con le pietre eresse un altare nel nome del Signore; scavò intorno all’altare un canaletto, della capacità di circa due sea di seme. Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. Quindi disse: «Riempite quattro anfore d’acqua e versatele sull’olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Fatelo per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta. L’acqua scorreva intorno all’altare; anche il canaletto si riempì d’acqua.
Al momento dell’offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elìa e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e d’Israele, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tua parola. Rispondimi, Signore, rispondimi, e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!».
Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua del canaletto. A tal vista, tutto il popolo cadde con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Proteggimi,
o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Moltiplicano
le loro pene
quelli che corrono dietro a un dio straniero.
Io non spanderò le loro libagioni di sangue,
né pronuncerò con le mie labbra i loro nomi.
Il
Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Mi
indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Canto al Vangelo Sal 24,4
Alleluia, alleluia.
Insegnami, mio Dio, i tuoi sentieri,
guidami nella tua fedeltà e istruiscimi.
Alleluia.
Vangelo Mt 5, 17-19
Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono
venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà
un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli
altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi
invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei
cieli».
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