Pietro liberato dal carcere. |
Pietro e Paolo, due apostoli giganti tra le “colonne della Chiesa”,
per la loro missione e il loro operato, con origini e percorsi di vita molto diversi
eppure complementari.
Li unisce la fede nell’accettare Gesù di Nazareth quale Messia di Dio e servirlo. Li unisce anche – come ce lo ricorda la Chiesa oggi – l’esperienza della persecuzione e in particolare del carcere. Ma il Signore è vicino e libera lui stesso dalle catene, dalla bocca del leone. La Chiesa deve evangelizzare e il Signore la libera affinché possa farlo. La liberazione è esteriore ma anche interiore. Queste liberazioni prodigiose non sono solo funzionali, ma rafforzano la fede in Cristo Signore e aprono l'intimo alla sua grazia, diventando un segno che favorisce la conversione.
Evangelizzazione, persecuzione, liberazione. Un’esperienza comune agli apostoli
ma non solo a loro. San Paolo scrive a Timoteo di non scandalizzarsi perché : “Del resto, tutti quelli
che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati”. (2 Tim 3:12). Ma anche liberati. Gesù è il Signore.
Prima
Lettura At 12, 1-11
Ora so veramente che il Signore mi ha
strappato dalla mano di Erode.
Dagli Atti degli Apostoli
In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere.
Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L’angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L’angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell’angelo: credeva invece di avere una visione.
Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si allontanò da lui.
Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
Il Signore mi ha liberato da ogni paura.
Benedirò il Signore in
ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il
Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete
raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si
accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Seconda Lettura 2 Tm 4,6-8.17.18
Ora mi resta soltanto la corona di
giustizia.
Dalla
seconda lettera di san Paolo a Timoteo
Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che
io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa,
ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto,
mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno
atteso con amore la sua manifestazione.
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare
a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così
fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo
regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Canto al Vangelo Mt 16,18
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.
Vangelo Mt 16, 13-19
Tu sei Pietro: a te darò le chiavi del regno
dei cieli.
Dal
Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai
suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero:
«Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei
profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il
Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né
sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico:
tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli
inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli:
tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che
scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
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