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mercoledì 15 giugno 2022

COME MORIRONO ACAB E GEZABELE? LA FINE DEL FILM.

 

Gezabele ... prima.


Gezabele alla fine.

Come morirono poi Acab, che si era pentito, e Gezabele? Acab ottenne l’allontanamento della sciagura dalla sua casa, grazie alla sua penitenza pubblica per l’uccisione di Nabot. Ma la sua conversione non fu totale né duratura. Andando in guerra con il re di Giuda, un uomo tese a caso l'arco e colpì il re di Israele fra le maglie dell'armatura e la corazza” che “Alla sera morì” e “i cani leccarono il suo sangue, (colato sul fondo del carro di guerra) secondo la parola pronunziata dal Signore” (vedi 1 Re 22, 34 - 38). Gezabele invece consapevole del pericolo si truccò e si pose alla finestra, in bella vista di Ieu, per dignità orgogliosa o forse nella speranza di sedurre ancora. Fino alla fine, nessun pentimento ma arroganza! Fu defenestrata e morì nella caduta, calpestata dai cavalli e subito divorata dai cani, come annunciato dal Signore. Rimase quindi senza sepoltura a differenza di Acab (2 Re 9, 30 – 37).

 Questa è quindi “la fine del film” che la lettura liturgica omette per andare subito al passaggio di testimone tra Elia e Eliseo. Sono racconti macabri che la Bibbia riporta perché dicono due cose: - la Parola di Dio di Dio si realizza sempre. Sempre! Nonostante tutto e tutti! Ieu vuole dare una sepoltura a Gezabele perché “figlia di re” ma uscendo dalla reggia trova solo poche ossa che lascerà abbandonate. Il non compiersi della Parola si verifica solo quando  Dio stesso “si pente del male deciso nel suo cuore” vedendo il peccatore ravvedersi. - Il Signore dà dei segni affinché l'uomo retto comprenda e sia incoraggiato a camminare nella via della giustizia. E proprio la Bibbia mette in risalto questi segni per la nostra istruzione.


Prima Lettura   2 Re 2, 1. 6-14
Apparve un carro di fuoco ed Elìa salì verso il cielo.

Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elìa, questi partì da Gàlgala con Elisèo. [Giunti a Gerico,] Elìa disse ad Elisèo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme.
Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elìa prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elìa disse a Elisèo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà».
Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elìa salì nel turbine verso il cielo. Elisèo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elìa, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elìa, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elìa». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò. 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 30 
Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.

Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia.

Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dai litigi delle lingue.

Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli;
il Signore protegge chi ha fiducia in lui
e ripaga in abbondanza chi opera con superbia.  

Canto al Vangelo 
  Gv 14,23
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

Vangelo
   Mt 6, 1-6. 16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

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