Il Vangelo oggi riprende due dei tre incontri di Gesù
narrati dal Vangelo di ieri, in cui spiega le condizioni necessarie per il Regno
di Dio. Se Luca e Matteo collocano questi incontri in contesti diversi, significa che si tratta di condizioni valide per tutti. Il contesto di Luca, ieri, è la salita a
Gerusalemme per lo scontro finale con il male infiltrato nei vertici. Pure il contesto
di Matteo è significativo: “
vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva”. La
folla ha il nome di Gesù sulla bocca ma non fa la scelta esclusiva per
il Regno: “passare all’altra riva”, all’altra
logica, cioè riconoscere Dio unica fonte di vita, Gesù unico Salvatore e Maestro,
e seguirlo. Vivere lo “Shema’ Israel”. Gesù distacca i discepoli dalla folla.
Ma noi pensiamo che la vita ci venga (anche) dalle
strutture, dai soldi, da tutto ciò che ci rende sicura la vita (=Mammon). Pensiamo
pure che la vita ci venga dalle persone, in primis i genitori e la famiglia. È il
senso della richiesta di quell’uomo: “permettimi di andare prima a seppellire
mio padre”. Nel terzo episodio di ieri, un uomo tale si impone: “ Ti seguirò … prima però lascia che io mi
congedi da quelli di casa mia”. Siamo spesso confusi riguardo a queste
frasi di Gesù e conviene fare chiarezza.
Gesù non dice: “nessuno … è degno per il Regno dei Cieli”. E' il Signore che ci rende degni. Non si tratta quindi di questo. Gesù dice: "Essere adatti" che significa invece poter progredire nel cammino del Regno, anche partendo da sotto zero. Chi si volge indietro non progredirà.
Poi c'è la lettura legalista e quella moralista. La lettura legalista fa credere che per seguire Gesù devo essere nella miseria (nemmeno una pietra, figurati un cuscino), non devo andare al funerale di mio padre (magari di mia madre sì, perché nel Vangelo non si parla della madre), non devo salutare i genitori. In pratica il Regno di Dio escluderebbe Matrimonio e Famiglia. Per essere un vero cristiano devo farmi frate o suora; al massimo prete secolare, ma forse nemmeno. Sotto traccia, questi dubbi sono molto diffusi. La lettura moralista invece fa credere che sia tutto uno sforzo; chi non ottiene risultati visibili è bocciato, oppure di fronte agli insuccessi, ci si ripiega su un piccato “Dio vede il cuore”, “nessuno può giudicare”, ecc..
Qual è la verità? È chiaro
che entro nella sequela di Cristo con tutte le mie debolezze, bisognoso
del medico. Ma un conto è avere un solo medico e fargli fiducia perché so a
chi ho creduto, un altro conto averne vari di riserva dai quali cercare il parere che
più aggrada, mettere i paletti a Dio: questo sì, questo no, fin qui va bene,
oltre no. Se abbandono tutta la mia vita a Dio, anche il funerale di mio padre
sarà nelle sue mani, la mia famiglia non andrà contro il suo Regno ma,
sottomessa a lui, riceverà da lui abbondanza di grazia e sostegno.
Prima
Lettura Am 2, 6-10. 13-16
Calpestano come polvere della terra la testa dei poveri.
Dal libro del profeta Amos
Così dice il Signore:
«Per tre misfatti d’Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali,
essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri
e fanno deviare il cammino dei miseri,
e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,
profanando così il mio santo nome.
Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.
Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorreo,
la cui statura era come quella dei cedri
e la forza come quella della quercia;
ho strappato i suoi frutti in alto
e le sue radici di sotto.
Io vi ho fatto salire dalla terra d’Egitto
e vi ho condotto per quarant’anni nel deserto,
per darvi in possesso la terra dell’Amorreo.
Ecco, vi farò affondare nella terra,
come affonda un carro
quando è tutto carico di covoni.
Allora nemmeno l’uomo agile potrà più fuggire
né l’uomo forte usare la sua forza,
il prode non salverà la sua vita
né l’arciere resisterà,
non si salverà il corridore
né il cavaliere salverà la sua vita.
Il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno!».
Oracolo del Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 49
Perdona, Signore, l'infedeltà del tuo popolo.
«Perché
vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?
Se
vedi un ladro, corri con lui
e degli adùlteri ti fai compagno.
Abbandoni la tua bocca al male
e la tua lingua trama inganni.
Ti
siedi, parli contro il tuo fratello,
getti fango contro il figlio di tua madre.
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Capite
questo, voi che dimenticate Dio,
perché non vi afferri per sbranarvi
e nessuno vi salvi.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio».
Canto al Vangelo Sal 94
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
Vangelo Mt 8, 18-22
Seguimi.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra
riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu
vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i
loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a
seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti
seppelliscano i loro morti».
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