“Niente
sesso prima del matrimonio, la svolta di papa Francesco!”
I titoli
e gli articoli di giornali, i commenti sul web abbondano sull’uscita, a pochi giorni
dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, del Documento Vaticano con la prefazione
di papa Francesco intitolato ITINERARI CATECUMENALI PER LA VITA MATRIMONIALE. (
Credo di
dover scrivere qualcosa al riguardo.
Molti commenti
si possono riassumere così: il Papa scrive “niente sesso prima del matrimonio”.
Con tutti i problemi che ha il mondo oggi, la Chiesa, sempre sfasata con la
modernità, rimane ossessionata dal sesso. Date importanza alle cose che contano
davvero. D’altronde il buon senso dice che non si comprano le cose a scatola
chiusa. La vita sessuale fa parte integrante della vita di una coppia. La prova
del sesso prima del matrimonio è necessaria per sapere se andrà bene una storia
d’amore e quindi un matrimonio.
Riguardo al titolo preso da un giornale e messo in apertura, esso è doppiamente fuorviante: Papa Francesco non ha fatto nessuna svolta sui rapporti prematrimoniali, non ha cambiato opinione, né dice cose che la Chiesa non dica da sempre. La sua svolta, annunciata da anni e che, con questo primo documento comincia a prendere forma per tutta la Chiesa, è che bisogna preparare meglio i fidanzati che vogliono sposarsi in Chiesa affinché il loro Sì possa essere maturo, essere sacramento e siano sostenuti nella felicità durante tutta la loro vita.
Ho cercato se ci fosse nel documento la frase: “niente sesso prima del matrimonio”. Evidentemente no. Con questo voglio dire che chi commenta non ha letto il documento e molti forse non si preoccupano nemmeno di sapere cosa realmente la Chiesa e il Vangelo propongono. Comunque l’approccio dei Media e dei commenti è troppo riduttivo e quasi sempre di tipo moralistico. (Alla fine, chi sembra ossessionato dal sesso, è il mondo, non la Chiesa. Peso le mie parole. Se ne può parlare con calma).
Invece, scorrendo velocemente, ho trovato tra l’altro nel documento:
“Illuminare
i giovani sul rapporto che l’amore ha con la verità li aiuterà a non temere
fatalisticamente il mutare dei sentimenti e la prova del tempo”. (§ 31). Riguardo al legame
tra amore e verità, ricordiamo il libro di Papa Giovanni Paolo II “Amore e
responsabilità” e le sue catechesi sulla “Teologia del Corpo” ogni mercoledì per
ben 5 anni, dal 1979 al 1984!
“… Suscita sempre un grande interesse fra i giovani l’ascolto diretto di coniugi che raccontano la loro storia di coppia dando ragione del loro “Sì”, o la testimonianza di fidanzati – anche quelli che non hanno ancora deciso di sposarsi – che cercano di vivere cristianamente il fidanzamento come importante tempo di discernimento e di verifica, inclusi coloro che hanno compiuto la scelta della castità prima del matrimonio, e che raccontano ai giovanissimi le motivazioni della loro scelta e i frutti spirituali che ne derivano.”(§ 34) Notiamo che Papa Francesco è consapevole - e tutta la Chiesa con lui - che molti fidanzati fanno fatica a mantenere la castità, molti convivono prima del matrimonio, non per questo si azzera il valore della loro testimonianza se realmente si sforzano di seguire Cristo.
Nota 18 « Sulla bocca del
catechista torna sempre a risuonare il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha
dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per
illuminarti, per rafforzarti, per liberarti”. […] Tutta la formazione cristiana
è prima di tutto l’approfondimento del kerygma
che va facendosi carne sempre più e sempre meglio, che mai smette di
illuminare l’impegno catechistico, e che permette di comprendere adeguatamente
il significato di qualunque tema che si sviluppa nella catechesi. È l’annuncio
che risponde all’anelito d’infinito che c’è in ogni cuore umano » (Francesco, Evangelii gaudium, 164-165).
La sessualità è un dono immenso ma anche facilmente ferito. Per qualcuno "è un frutto molto desiderabile ma se sta a terra facilmente viene calpestato. Ha bisogno di un albero (cioè di una spina dorsale, di una personalità), per maturare". E i problemi
non sono pochi in quasi tutti. Spesso l’educazione all’amore ricevuta (e anche l’ “educazione
sessuale”), è povera, perfino fuorviante. Ma né la sessualità, né la famiglia
sono un problema. Sono una risorsa. Bisogna comprendere però che tutti dobbiamo
maturare e le famiglie devono “camminare”.
Quindi, ecco da parte mia un invito a considerare che la Chiesa ha una
proposta che andrebbe comunque conosciuta meglio, prima di bollarla.
La famiglia che dà la vita è anche la prima scuola dei valori
fondamentali della vita individuale e sociale. La famiglia è uno dei cardini
della vita umana di oggi e di sempre. È la cellula base della società. E chi
dice che fare sesso prima del matrimonio è fondamentale per la riuscita di un
possibile matrimonio, cade in contraddizione quando chiede poi alla Chiesa di
occuparsi delle cose che contano. Soltanto, con milioni di buone ragioni, e soprattutto
di esperienza, la Chiesa fa una proposta che non è quella “mainstream” nella Società,
nei Media. La liberazione sessuale introdotta dalla pillola e dalla società di
consumo che rendevano possibile affermarsi a prescindere dalle tradizioni ricevute
e dalle strutture sociali, ha permesso certamente di abbattere alcuni tabù. Ma i
frutti sono solo buoni? Le famiglie sono più stabili, durature, felici? Le violenze domestiche e i femminicidi sono diminuiti? La gelosia è un
fenomeno solo del passato? Gli stupri solo un ricordo? La prostituzione e la
pornografia sono scomparse? La libertà nuova ha portato automaticamente
maturità e responsabilità? I problemi di fertilità dovuti in parte all’uso prolungato
della contraccezione e agli aborti
procurati non ci sono? L’inverno demografico tremendo che colpisce in
particolare l’Italia e l’Europa non vengono forse da una mentalità individualistica
e dalla paura di impegnarsi che la fede e i valori evangelici aiutano a
superare?
Invece la castità è una dimensione del frutto dello Spirito Santo, della vita di Cristo in noi. Nelle nostre traduzioni quel termine "egkrateia" viene tradotto "dominio di sé", ma san Girolamo lo traduce "castitas". Ma infatti cos'è la castità se non la capacità di dominare sé stesso? Infatti la castità è un spirito che deve accompagnare gli sposi in tutto l'arco della vita matrimoniale, a differenza della continenza. I femminicidi e i tradimenti, gli stupri e la pornografia, il barare con la sessualità e la sua verità, l'incapacità di rinunciare a sé stessi per amore del coniuge quando non è disponibile per malattia o altri motivi, cosa sono se non mancanza di capacità di dominio di sé, come lo sono tutte le altre dipendenze? E quando imparare questo se non prima del matrimonio? Gandhi che non passa per un bigotto non solo era favorevole alla continenza prematrimoniale ma pensava che la perfezione degli sposi consisteva nel fatto che ogni rapporto sessuale, non solo fosse aperto alla vita, ma doveva essere messo in atto solo con l'intenzione di procreare (non è quello che dice la Chiesa).
Per approfondire ecco un messaggio di qualche giorno fa di papa
Francesco che espone punti della sua predicazione costante: Ai
Membri della Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa -
Attività del Santo Padre Francesco | Vatican.va
Bellissimo articolo, bravissimo Fra' Sereno! Grazie.
RispondiEliminaroberto fiaschi
Parole illuminanti ...
RispondiEliminaSpero che le leggano in tanti ...
Grazie Padre Sereno
C'è un altro aspetto che mi colpisce: anche in questo caso come in tanti altri si crea un dibattito, spesso polemico, non sul documento in sé, che quasi nessuno ha letto, ma su quello che ne ha detto quel o quell'altro giornale, quel commentatore o quell'altro.
RispondiEliminaE' quello che lamentava il Cardinale, poi Papa, Ratzinger riguardo al Concilio Vaticano II. C'è il vero Concilio che pochi hanno studiato e "il Concilio dei Giornalisti" nel nome del quale si fanno battaglie nelle parrocchie, gli istituti religiosi ... , in nome del quale alcuni rigettano il vero Concilio.