“Egli il volto indurì per andare a Gerusalemme”. Questa traduzione
letterale dal greco è resa dalla nostro Bibbia con “Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino
verso Gerusalemme”. Allo stesso modo i
samaritani di quel villaggio non accolsero Gesù e i suoi discepoli perché “il
volto di lui era andante a Gerusalemme”. Il volto rivolto alla meta. Un volto che
la decisione indurisce e non rende disponibile a distrazioni o altri scopi. Il modo
di esprimersi del greco ci aiuta a cogliere lo stato d’animo interiore di Gesù.
Anche i discepoli sono tesi per questo andare a Gerusalemme e sono pronti alla lotta.
Ma il loro spirito è diverso. Infatti se i Samaritani non accolgono Gesù che va
a trionfare a Gerusalemme, si mettono fuori dalla salvezza e non meritano di vivere.
Ma Gesù “si voltò e li rimproverò”. Lo sforzo che fa su se
stesso è di consegnarsi alla logica di misericordia del Padre, al suo rispetto per
la libertà dei suoi figli e alla sua longanimità, chiudendosi ad ogni pretesa
di successo umano, di “scorciatoie” e compromessi, con coalizioni dove ognuno trova
il suo tornaconto terreno.
Gesù precisa a chi deve seguirlo le condizioni: senza una pietra dove
posare il capo, cioè per i discepoli scarse prospettive di comodità o di
carriera, il Regno di Dio prevale sulle relazioni famigliari, anche le più sacre,
e sul rischio evidente di essere giudicati male. Il demonio in particolare usa molto
facilmente in modo pietoso gli affetti e l’amore umano per ostacolare il Regno
di Dio. Il demonio esiste. Leggiamo due dichiarazioni di papi:
"Il male non è più soltanto una
deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e
pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Non vi stupisca come
semplicista, o addirittura come superstiziosa e irreale la nostra risposta: uno
dei bisogni maggiori è la difesa da quel male, che chiamiamo il Demonio”. Paolo VI, 15 Nov. 1972.
“Ma a questa generazione – a tante altre
– hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea
del male. Ma IL DIAVOLO ESISTE e noi dobbiamo lottare contro di lui. Lo dice
Paolo, non lo dico io! La Parola di Dio lo dice. Ma noi non siamo tanto
convinti. E poi Paolo dice com’è questa armatura di Dio, quali sono le diverse
armature, che fanno questa grande armatura di Dio. E lui dice: ‘State saldi,
dunque, state saldi, attorno ai fianchi la verità’. Questa è un’armatura di
Dio: la verità”. “La vita è una milizia. La vita cristiana è una lotta, una
lotta bellissima, perché quando il Signore vince in ogni passo della nostra
vita, ci dà una gioia, una felicità grande: quella gioia che il Signore ha
vinto in noi, con la sua gratuità di salvezza. Ma sì, tutti siamo un po’ pigri,
no, nella lotta, e ci lasciamo portare avanti dalle passioni, da alcune
tentazioni. E’ perché siamo peccatori, tutti! Ma non scoraggiatevi. Coraggio e
forza, perché c’è il Signore con noi”. Papa Francesco
Prima
Lettura 1 Re 19, 16. 19-21
Eliseo si alzò e seguì Elia.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Sei tu, Signore, l'unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in
te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che
mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il
mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il
sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Seconda Lettura Gal 5, 1.13-18
Siete stati chiamati alla libertà
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, Cristo ci ha liberati per la
libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della
schiavitù.
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non
divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio
gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo
precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi
divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli
altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare
il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e
lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda,
sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Canto al Vangelo 1Sam 3,9; Gv 6,68
Alleluia, alleluia.
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta:
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.
Vangelo Lc 9, 51-62
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò
ovunque tu vada.
Dal
vangelo secondo Luca
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù
prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò
messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per
preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente
in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni
dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li
consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro
villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu
vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo
i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare
prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i
loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da
quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e
poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
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