Visitazione - Mariotto Albertini. |
Il mese “della Madonna” finisce sempre in meravigliosa bellezza con la festa
della Visitazione, piena della freschezza di amore e di semplicità della
giovane Maria di Nazareth e della fonte di ogni giovinezza, Gesù, che lei porta
nel suo grembo.
La visita della sua cugina è, per Elisabetta, una sorpresa totale, un’iniziativa
di Dio. Papa Francesco ce lo dice spesso con quel verbo spagnolo di sua
invenzione (?): “Dio primerea”, cioè Dio agisce per primo. Ci ripete pure di essere
pronti ad accogliere le “sorprese di Dio”. È quello che Maria ha fatto e che, unita
così intimamente a Gesù, lei incarna
perfettamente in questo Vangelo.
Maria non annuncia
con la tromba la grande notizia (Matteo 6,2). Forse non avrebbe nemmeno parlato
del privilegio e della missione che ha ricevuto, trovando perfino una scusa per
spiegare la sua presenza. Non lo sappiamo. Infatti la condivisione sarebbe del tutto
naturale tra due donne parenti e amiche, scelte in modo così speciale. Ma la
visita dell’angelo non toglie nulla all’umiltà di Maria. L’amore non si vanta, non
si gonfia, ma serve nel nascondimento (1 Cor 13,4, vedi anche 2 Cor 10,17 : “pertanto chi si vanta, si vanti nel Signore”.
È quello che farà poi Maria nel magnificat, una volta svelato il mistero che
porta nel grembo). “Non nutrite desideri di
grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.” Questo è lo spirito di Maria.
È lo Spirito
Santo che si incarica di illuminare Giovanni Battista e Elisabetta ad una
semplice parola di saluto di Maria. Grandiosità di una vita veramente piena di Dio
che diventa sua trasparenza in ogni gesto e parola. Una trasparenza potente. Infatti
questa bellezza ci affascina e anche se siamo tanto oscuri, ci illumina e ci dà
speranza.
Elisabetta loda
la fede di Maria perché è in tutto perfetta. Essa si manifesta nell’aver accolto
la Parola di Dio, giocandoci la propria vita. Elisabetta sa valutare bene la
preziosità di questa fede, lei che ha il marito muto da sei mesi in casa perché
non ha creduto all’annuncio dell’angelo, annuncio che si è realizzato lo
stesso!!!, togliendo la sua vergogna davanti agli uomini.
Uniamoci a Papa Francesco questa sera a conclusione del mese di preghiera per chiedere la fine della Pandemia e dei nodi delle sue conseguenze.
Prima
Lettura Rm 12, 9-16
Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità.