Cercate di capire questo ! Noi tutti moriremo e non sappiamo quando.
Cercate di capire questo ! Dio ci ama e ci offre un amore infinito, misericordioso pronto a ricominciare da capo a gettarsi alle spalle il nostro peccato, ci offre una vita meravigliosa, la gioia del paradiso ma, come constatiamo nella nostra propria vita e nella vita di tante persone, quella spinta a servire Dio per lui stesso, quella disposizione a perdere la nostra vita per il Regno di Dio e la salvezza dei fratelli, quella volontà ferma di lasciare tutto per seguire Gesù, manca.
Allora Gesù ci fa riflettere, anzi, ci minaccia!
«Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». La Scrittura paragona spesso questa venuta del Signore - e in particolare la morte - a un ladro di notte (Matteo 24, 43; Luca 12, 39; 2 Pietro 3, 10; Apocalisse 3, 3; Apocalisse 16, 15; 1 Tessalonicesi 5, 2. In questo caso “Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro” (1 Tess. 5, 4).
Ma questo è un atto d’amore nei nostri confronti, ci aiuta a prendere coscienza della verità, della realtà, e a fare scelte buone, coraggiose, a non lasciar passare il kairos, il momento giusto, propizio, a perseverare quando viene la stanchezza, il disgusto, la delusione, in una parola a vivere bene. Gli ammonimenti, le correzioni, possono essere salutari. Povere generazioni di giovani che non ricevono nessun rimprovero!
Gesù parla quindi di castigo per chi è infedele al proprio dovere, con una distinzione importantissima: hai sempre una coscienza che ti avverte e che devi ascoltare, anzi, affinare ogni giorno affinché la tua sensibilità si sviluppi. Ma è chiaro che non puoi essere castigato per quello che non sapevi di dover fare. La situazione migliore però è da una parte di conoscere la volontà di Dio e d’altra parte di cercare di compierla da servo buono e fedele. In quel caso entrerai attraverso l’abbraccio di Dio nella sua gioia.
E Gesù introduce un’altra distinzione: chi ha ricevuto molto deve rendere conto di molto, ma chi ha accettato una responsabilità verso gli altri, un ministero e dovrà rendere molto di più. Ogni responsabilità è un'opportunità di santificazione ma anche un ministero di cui sarà chiesto conto con molta più esattezza. Sant’Agostino lo espresse con quella frase meravigliosa: "Nel momento in cui mi dà timore l'essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi. Per voi infatti sono vescovo, con voi sono cristiano. Quel nome è segno dell'incarico ricevuto, questo della grazia; quello è occasione di pericolo, questo di salvezza". (Discorso 340).
Prima Lettura Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 3,2-12