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mercoledì 23 ottobre 2024

PERCHÉ GESÙ CI MINACCIA DI MORTE ? È ANCORA AMORE? / Mercoledì XXIX sett. T.O., 2024



Cercate di capire questo ! Noi tutti moriremo e non sappiamo quando.  

Cercate di capire questo ! Dio ci ama e ci offre un amore infinito, misericordioso pronto a ricominciare da capo a gettarsi alle spalle il nostro peccato, ci offre una vita meravigliosa, la gioia del paradiso ma, come constatiamo nella nostra propria vita e nella vita di tante persone, quella spinta a servire Dio per lui stesso, quella disposizione a perdere la nostra vita per il Regno di Dio e la salvezza dei fratelli, quella volontà ferma di lasciare tutto per seguire Gesù, manca. 

Allora Gesù ci fa riflettere, anzi, ci minaccia!

«Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». La Scrittura paragona spesso questa venuta del Signore - e in particolare la morte -  a un ladro di notte (Matteo 24, 43; Luca 12, 39; 2 Pietro 3, 10; Apocalisse 3, 3; Apocalisse 16, 15; 1 Tessalonicesi 5, 2. In questo caso “Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro” (1 Tess. 5, 4).

Ma questo è un atto d’amore nei nostri confronti, ci aiuta a prendere coscienza della verità, della realtà, e a fare scelte buone, coraggiose, a non lasciar passare il kairos, il momento giusto, propizio, a perseverare quando viene la stanchezza, il disgusto, la delusione, in una parola a vivere bene. Gli ammonimenti, le correzioni, possono essere salutari. Povere generazioni di giovani che non ricevono nessun rimprovero!

Gesù parla quindi di castigo per chi è infedele al proprio dovere, con una distinzione importantissima: hai sempre una coscienza che ti avverte e che devi ascoltare, anzi, affinare ogni giorno affinché la tua sensibilità si sviluppi. Ma è chiaro che non puoi essere castigato per quello che non sapevi di dover fare. La situazione migliore però è da una parte di conoscere la volontà di Dio e d’altra parte di cercare di compierla da servo buono e fedele. In quel caso entrerai attraverso l’abbraccio di Dio nella sua gioia. 

E Gesù introduce un’altra distinzione: chi ha ricevuto molto deve rendere conto di molto, ma chi ha accettato una responsabilità verso gli altri, un ministero e dovrà rendere molto di più. Ogni responsabilità è un'opportunità di santificazione ma anche un ministero di cui sarà chiesto conto con molta più esattezza. Sant’Agostino lo espresse con quella frase meravigliosa: "Nel momento in cui mi dà timore l'essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi. Per voi infatti sono vescovo, con voi sono cristiano. Quel nome è segno dell'incarico ricevuto, questo della grazia; quello è occasione di pericolo, questo di salvezza". (Discorso 340).


Prima Lettura  Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni   Ef 3,2-12

Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo.

Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza.

A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.  Parola di Dio.


Salmo Responsoriale  Is 12,2-6 R. Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.

Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, non avrò timore, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza. R.

 Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza. Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere, fate ricordare che il suo nome è sublime. R.

 Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, le conosca tutta la terra. Canta ed esulta, tu che abiti in Sion, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. R.

 

Acclamazione al Vangelo   Alleluia, alleluia.  Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. (Mt 24,42a.44) Alleluia.

Vangelo A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto. 

Dal Vangelo secondo Luca  Lc 12,39-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».

Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.

Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».  Parola del Signore.


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