Abbiamo ricordato ieri che non siamo molto interessati a Dio ma cerchiamo noi stessi in ogni cosa, apparire, comandare sugli altri, vantarci, o ottenere grazie materiali. E che il Signore nel suo amore infinito usa anche il rimprovero e le minacce per scuoterci o metterci dei paletti che ci impediscano di perderci ( La Gioia del Vangelo: PERCHÉ GESÙ CI MINACCIA DI MORTE ? È ANCORA AMORE? / Mercoledì XXIX sett. T.O., 2024). Santa Teresa d’Avila stessa riconosceva che le è capitato che la paura dell’inferno l’ha preservata dal commettere un peccato mortale. Ma lo scopo di Dio non è tenerci schiavi ma renderci felici: “E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!". (Romani 8, 15).
È il senso della prima lettura di oggi. Dopo aver esposto che inizia un’era nuova, di libertà e di comunione nell’Amore con Dio, un’era di privilegiati perché Dio si è compiaciuto di chiamarci suoi amici senza merito nostro, Paolo sottolinea la sua conoscenza del Mistero che si compie nel Cristo, e infine - questo è il brano di oggi - esulta di fronte a questo Amore che va aldilà di ogni nostro domandare o ragionare. Può infatti essere conosciuto solo attraverso la luce dello Spirito, come dono rivelato. E Paolo prega affinché tutti nella comunità possano ricevere questo dono.
Per riceverlo bisogna però desiderarlo e aprirsi a Dio, abbandonarsi a lui. Santa Teresa che era molto avanti già nella vita spirituale confessava che ci voleva coraggio per abbandonarsi totalmente allo Spirito Santo. Ma egli che è come il vento e ci rende simili a lui, è anche “pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza”, oltre che “amore, gioia, pace e dominio di sé”. Lo Spirito Santo è armonia che rispetta la personalità di ciascuno di noi, guarendola e permettendole di svilupparsi. La santità di Teresina che le ha permesso di diventare Dottore della Chiesa passa per “la piccola via” fatta di azioni che rimangono piccole ma sono animate da un totale abbandono. Carlo Acutis l'ha concretizzata in un’infinità di azioni per lo più nascoste e comunque accessibili a un bambino e giovane adolescente che va a scuola e vive in famiglia. Eppure aveva quel fuoco che Gesù è venuto a gettare sulla terra e questo fuoco ha dato una risonanza universale alle sue azioni di bambino e adolescente. Certo l'abbandono a Dio nella piccola via ha dato a Teresina l'audacia di chiedere udienza al Papa e di fare uno stupendo viaggio in Italia a 14 anni. L'abbandono a Dio ha permesso a Carlo Acutis di sviluppare i suoi talenti intellettuali e di lavoro e di creare Mostre digitali che avevano già una risonanza mondiale dal suo vivo. Dio ci apre la vita, guarisce e sviluppa tutto l'uomo. L'abbandono a Dio mi ha permesso di ascoltare questa lettura in modo provvidenziale nel santuário do Bom Jesus a Coimbra.
Prima Lettura Radicati e fondati nella carità, siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 3,14-21
Fratelli, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito.
Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen. Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Sal 32 (33) R. Dell’amore del Signore è piena la terra.
Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. R.
Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. R.
Il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. R.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. R.
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia. Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui. (Fil 3,8-9) Alleluia.
Vangelo Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 12,49-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Parola del Signore.
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