Don Bosco, 31 gennaio. Quasi una festa patronale nella nostra parrocchia….
Pur non avendo assolutamente il carisma salesiano, sono grato a molti titoli a don Bosco. Al primo salesiano che ho incontrato nella mia vita ho chiesto: “a quale Vangelo in particolare vi riferite come carisma?” Ero da poco francescano, in una comunità che intendeva vivere il Vangelo “sine glossa” come san Francesco, ed era chiaro per me che il nostro carisma era essere scelti da Gesù “perché stessero con lui e per mandarli a predicare” (Marco 3,14). “Vita Christi forma vitae christiani”, la vita di Cristo è la forma della vita dei cristiani! La mia domanda era mossa da sincera curiosità e la risposta mi ha aperto un orizzonte prezioso: “il nostro carisma non si riferisce ad un Vangelo particolare, certo c'è “chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me” (Matteo 18,5).... Don Bosco ha sentito nel suo cuore amore per i giovani abbandonati a Torino e guidato dalla Madonna si è preso cura di loro”. Da questa risposta ho capito ancora meglio che il Vangelo è uno Spirito e che, in questo Spirito c'è una libertà, una creatività e una ricchezza immense.
Anni più tardi abbiamo letto in comunità una nutrita biografia di Don Bosco ed è stata una rivelazione sulla sua ricchezza umana e spirituale ma anche i prodigi e le grazie celesti che lo hanno accompagnato. È nata anche in me una venerazione enorme per mamma Margherita, la santa mamma di don Bosco che non è proclamata santa anche se lo meriterebbe 1000 volte. Di recente ho saputo un particolare che ha fugato definitivamente in me ogni rischio di romanticismo verso l’avventura di don Bosco benché sia piena di poesia reale, soprannaturale (il romanticismo su san Francesco, così presente, danneggia il suo messaggio evangelico): mamma Margherita non ha luogo di sepoltura, perché la Comunità di Valdocco era così povera che è stata sepolta nella fossa comune municipale!
Ho conosciuto anche don l’Arco, di felice memoria, che è venuto con amicizia alla mia ordinazione in Francia con una comunità laica che seguivamo e che fece coincidere un loro pellegrinaggio a Lourdes con quella occasione, allungandosi di centinaia di chilometri. Don l'Arco mi ha aiutato in vari momenti. E i miei rapporti con i salesiani in genere sono sempre stati arricchenti.
Abbiamo la grazia di avere un gruppo di salesiani cooperatori guidati dal parroco, lui stesso salesiano cooperatore.
In questi giorni i giovani della parrocchia ci hanno offerto un musical su don Bosco di altissima e sorprendente qualità catechetica e artistica ottenendo il “sold out” per le tre serate consecutive. Anche questo è un rapporto con don Bosco di cui sono veramente grato.
Prima Lettura Fil 4,4-9 Ciò che è virtù e merita lode sia oggetto dei vostri pensieri.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi