P. Maurice Borrmans. |
Visualizzazioni totali
venerdì 29 dicembre 2017
PADRE BORRMANS, PROFESSORE ESIGENTE E UOMO DI PREGHIERA
giovedì 28 dicembre 2017
STRAGE DEGLI INNOCENTI: UN DIO FALLITO OPPURE CRUDELE? / 28 dicembre
Strage degli Innocenti - Giotto, Cappella degli Scrovegni. |
La strage degli Innocenti è una delle pagine della Scrittura (più)
difficili da accettare: il Dio Onnipotente salva il suo Prediletto e lascia gli
altri bambini perire sotto la ferocia invidiosa di Erode, tipica dei
dittatori. Il riferimento a Rachele (Geremia 31,15 e Genesi 35,19) mostra, se
ce ne fosse bisogno, che non è l’unico episodio simile riportato nella Bibbia.
La Storia fino all’attualità ci conferma che Dio lascia morire ogni giorno tanti
Innocenti. Perché? Dio è impotente, oppure crudele? Sappiamo che la sofferenza
degli Innocenti è una delle obiezioni maggiori all’esistenza di Dio. Ripeto ad
ogni Eucaristia domenicale: “Io credo in Dio, Padre Onnipotente!” ma di fronte
all’episodio di Betlemme la mia fede è sfidata.
mercoledì 27 dicembre 2017
SAN GIOVANNI EVANGELISTA: AFFINCHE' LA NOSTRA GIOIA SIA PIENA / 27 Dicembre.
Giovanni e Pietro corrono al sepolcro - Eugène Burnand, Musée d'Orsay, Parigi. |
San Giovanni è vissuto con Gesù durante la sua vita terrena.
Quindi l’ha sentito, visto, toccato, ha mangiato con Lui e … ha capito poco. L’ha
visto anche essere crocifisso e morire in modo fin troppo reale. Quando le donne
annunciano che non c'è più il corpo corrono, Pietro e lui, verso il sepolcro e
lo trovano vuoto.
Eppure quando vi entra, Giovanni vede e crede. È lo sguardo
del cuore, lo sguardo della fede che
lunedì 25 dicembre 2017
NATALE : IL VANGELO INCARNATO OSSIA "SINE GLOSSA"
Papa Onorio III approva la regola di san Francesco - Giotto. |
Nell’omelia della Messa della
notte, in S. Pietro, papa Francesco ha detto:
"Natale è tempo per
trasformare la forza della paura in forza della carità, in forza per una nuova
immaginazione della carità. La carità che non si abitua all’ingiustizia come
fosse naturale, ma ha il coraggio, in mezzo a tensioni e conflitti, di farsi
“casa del pane”, terra di ospitalità. (...) Maria e Giuseppe, per i quali non
c’era posto, sono i primi ad abbracciare Colui che viene a dare a tutti noi il
documento di cittadinanza. Colui che nella sua povertà e piccolezza denuncia e
manifesta che il vero potere e l’autentica libertà sono quelli che onorano e
soccorrono la fragilità del più debole."
domenica 24 dicembre 2017
UN TESORO CHE I NAPOLETANI NON CONOSCONO
Quanno nascette Ninno! Un giorno ho scoperto nel suo intero questo testo del "nostro Illustre Concittadino" (abito a 500 m. dalla casa dove è nato) e l'ho usato per una Novena di Natale.
Ho fatto però un errore: non essendo napoletano per leggerlo in modo decente ho stampato il testo distribuendolo alle persone presenti! Anche per loro era una scoperta, e invece di ascoltare il mio commento sicuramente molto sapiente e salutare!, leggevano e commentavano tra loro il testo e le sue parole in napoletano antico ...
Questa volta c'è l'invito ovvio a leggerlo e a meditarlo da soli. Per sicurezza, ho aggiunto la traduzione in italiano. Riprendo tutto da Wikipedia.
sabato 23 dicembre 2017
NATALE 2017: A MESSA DUE GIORNI DI SEGUITO! UFFA!
Circoncisione di Giovani Battista - Prato. fra' Paolino e El Sogliani. |
Siamo rassicurati dal passato quando diventa fisso,
tradizione addomesticata e schemi già conosciuti in anticipo che basta ripetere.
San Francesco ridotto a statuetta, a scapolare per devoti, a novena di preghiera
e innocuo canto per anziani e gruppi giovanili va benissimo. “Se tornasse il tempo
meraviglioso in cui viveva san Francesco, tutto si aggiusterebbe”. Peccato che san
Francesco sia vissuto in un tempo di lacerazioni, di guerre tra potenti e di
oppressione dei deboli. Peccato che il vento di spiritualità evangelica che fece
soffiare sul mondo sia stato un miracolo non sempre capito e rapidamente riassorbito
dalla massa, anche la massa degli stessi francescani. È vero, l’ideale di Francesco
e il suo spirito sono rimasti vivi. Ma quando Francesco diventa papa disturba molti.
Papa Francesco ha detto in questi giorni alla Curia romana: “una fede che non mette
in crisi è una fede già in crisi, una fede che non sconvolge ha bisogno di essere
sconvolta”.
Così Giovanni Battista: “speriamo che il profeta Elia
ritorni ai nostri giorni” – “ma è già ritornato,
venerdì 22 dicembre 2017
IL PICCOLO SAMUELE ERA LIBERO? / venerdì 22 dicembre
Pregando Dio per avere un figlio (1 Samuele 1), Anna
fa il voto che sarà un nazireo (abbiamo spiegato il senso di questa parola l’altro
giorno) e, dopo averlo svezzato, nel suo terzo anno di vita lo porta al tempio
e se ne separa.
I bambini venivano ancora nutriti al seno almeno fino a due
anni: mentre mangiavano già cibo cucinato, continuavano a prendere il seno. Era
meglio del ciucciotto per palato e denti, meglio per il legame affettivo con la
madre e la costruzione della personalità, meglio per la salute per la ricchezza
di elementi contenuti nel latte materno in particolare per rafforzare le difese
immunitarie ecc., inoltre era un ottimo mezzo di regolazione naturale delle
nascite. Forse converrebbe ritrovare per quanto possibile questa potenza
meravigliosa della natura …
Però tremiamo quando pensiamo al distacco affettivo per il bambino. Ma se
tutto non è da imitare alla
giovedì 21 dicembre 2017
IL DOLCE SEGRETO DI UN SALUTO SCONVOLGENTE / 21 dicembre
Ein Karim - Statua della Visitazione. |
Ripercorriamo in questi ultimi giorni prima di Natale
le meravigliose scene evangeliche che hanno preceduto la nascita di Gesù. Oggi la
Visita di Maria, incinta, alla sua cugina Elisabetta. Mi ha sempre affascinato
il fatto che Maria nell’incontrare Elisabetta usi un saluto semplice,
quotidiano, potremmo dire “laico”, non certo una predica o lo svelamento del
segreto che porta in grembo. Eppure questo saluto, così “banale” nella forma, provoca
una straordinaria esperienza spirituale in Giovanni Battista che deve ancora nascere
e in Elisabetta.
mercoledì 20 dicembre 2017
BIOTESTAMENTO, QUALCHE PUNTO FERMO
Il 14 dicembre scorso è stato approvato la legge
sul “Fine vita”, riempiendo così un vuoto legislativo che anche i cattolici
denunciavano. Cerco di scrivere qualcosa di utile pur sapendo che il tema è
delicato e non sono un esperto abbastanza qualificato per entrare in tutti i
particolari. Cerco di dare qualche punto fermo.
È necessario legiferare.
Qualcuno, di fronte alla delicatezza
dell’argomento, dice che non si dovrebbe legiferare in una tale materia “perché
riguarda esseri in carne e ossa, tutto lo spessore della vita e della storia di
persone concrete”. Siamo più che d’accordo sulla delicatezza dell’argomento, ma
ogni legge riguarda persone concrete e lo spessore della loro vita. Era
necessario riempire questo vuoto legislativo.
Quale mentalità sta dietro questa legge?
La domanda però è: questa legge ha riempito bene
questo vuoto ? Lì sorgono dubbi. Sopratutto
martedì 19 dicembre 2017
I MESSIA DI DIO / 19 dicembre.
Sansone uccide il leone - Francesco Hayez. |
Sansone e Giovanni Battista erano Nazirei (Nazireo: consacrato a YHWH. Questa consacrazione si esprimeva anche attraverso il voto di osservare rigidi precetti di vita) : il loro modo
di vivere li aiutava a non cadere nei vizi ma anche a portare nel corpo e davanti
a tutti, i segni della loro appartenenza particolare al Dio d’Israele. Queste cose
ci sono ancora e possono aiutare. Giovanni Paolo II chiedeva ai sacerdoti di portare/rimettere
il colletto romano senza vergogna perché sentiva che ne avevano bisogno come anche
la gente. Ma, evidentemente, questo non è l’essenziale. Senza il cuore che si
converte ogni giorno, i segni esterni possono addirittura diventare
controproducenti.
lunedì 18 dicembre 2017
POICHE' ERA UOMO GIUSTO E NON VOLEVA ACCUSARLA PUBBLICAMENTE / 18 Dicembre
Champaigne - Il Sogno di Giuseppe. |
Un giorno una comunità di cui ero cappellano pregò perché “il nostro sacerdote, in quell’anno nuovo, abbia questo e quello e … che non abbia croci!” Ho accettato con gratitudine i vari auguri, ma ho detto che non era possibile augurare a un cristiano che non abbia
croci. Regolarmente appaiono nelle preghiere spontanee delle nostre comunità alcune
intenzioni che ricordano maggiormente l’ideale della “famiglia del Mulino
Bianco” che quello della famiglia di Nazareth.
domenica 17 dicembre 2017
RALLEGRARSI E SCOMPARIRE COME GIOVANNI BATTISTA / Domenica "Gaudete"
Giovanni Battista. |
Oggi colore rosa per i paramenti liturgici: segno
che la primavera è vicina! – Ma come? Se non abbiamo nemmeno passato ancora il
solstizio d’inverno, la notte si deve ancora allungare un po’ e il giorno
accorciarsi? – Sì, ma già il 25, il giorno, in modo impercettibile per noi,
ricomincerà ad allungarsi, sorgerà, magari tra le nuvole, il “Sol Invictis”, il
sole non vinto dalle tenebre e si comincerà, attraverso le piogge di febbraio e
i raffreddori una marcia sicura verso la primavera!
È così che ragiona Dio affidando ai suoi profeti,
secoli in anticipo sul calendario, annunci di speranza
sabato 16 dicembre 2017
CHIEDETE PACE PER GERUSALEMME (SALMO 122,6)
“Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, sia
pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. Per i miei fratelli e i miei
amici io dirò: «Su di te sia pace!». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò
per te il bene.” (Salmo 122, 6-9)
All’inizio del mese il Presidente Trump ha deciso il
trasferimento dell’Ambasciata degli USA da Tel Aviv a Gerusalemme in quanto Capitale
di Israele, sollevando proteste in tutto il mondo e sopratutto, purtroppo, reazioni violente che hanno già fatto svariati morti e centinaia di feriti. Il papa
ha implorato le parti in causa di mantenere lo Status Quo. Molti, tra i quali anch’io,
pensano che quella di Trump sia stata una follia, non certo un gesto a favore
della pace.
Un mio amico Imam, palestinese, mi ha mandato qualche
manifesto che fa il pendant alla posizione israeliana e inneggia a Gerusalemme come
capitale eterna della Palestina, e l’intervista di un membro di minoranze
ebraiche che rifiutano l’idea di uno Stato ebraico e vogliono che tutta la
Palestina sia sotto dominio islamico come era un secolo fa con gli Ottomani.
venerdì 15 dicembre 2017
SE TU AVESSI PRESTATO ATTENZIONE AI MIEI COMANDI! / venerdì II sett. Avvento
Il tuo benessere sarebbe come un fiume - Cascate di Goderfoss, Islanda. |
Con gli anni che si accumulano, sopratutto gli anni
di vita cristiana vissuta consapevolmente, la prima lettura desta una perplessità.
Dove sta ciò che promette Isaia: il benessere come un fiume, la giustizia come le
onde del mare, la discendenza come la sabbia delle spiagge e il nome che non sarà
mai dimenticato? Molti che sembravano più santi di noi sono già scomparsi dalla
memoria dei più… Eppure non è forse vero che Gesù ha detto a Pietro che chiunque
avrà lasciato tutto per seguirlo riceverà il centuplo di tutto già in questa vita,
senza dover aspettare l’altra vita?
giovedì 14 dicembre 2017
LA PASSIONE DELLE PAZIENZE - SAN GIOVANNI DELLA CROCE 14 dicembre.
Oggi
ho trovato questa meditazione di Madeleine Delbrêl. Mi ha fatto bene e la voglio condividere.
Nel giorno
della memoria di san Giovanni della Croce, non credo che sfigurerebbe in una
spiritualità carmelitana. Anzi, lei giovane, ha pensato un momento di
consacrarsi a Dio nella vita monastica e il suo sguardo si è rivolto al
Carmelo, prima di comprendere di essere chiamata alla vita secolare, impegnandosi
come assistente sociale nella periferia di Parigi. Tra i suoi libri, un titolo evocatore: "La santità delle persone ordinarie"
La Passione delle pazienze - Madeleine Delbrêl
La passione, la nostra passione, sia ben
chiaro, noi l'attendiamo. Sappiamo che deve venire, e naturalmente intendiamo viverla con una
certa grandezza.
Il sacrificio di noi stessi: aspettiamo che ne
scocchi l'ora. Come un ceppo nel fuoco, sappiamo di dover essere consumati. Come
un filo di lana tagliato dalle forbici, dobbiamo essere separati. Come un
giovane che viene sgozzato, dobbiamo essere soppressi.
La passione, l'aspettiamo. L'aspettiamo, ed
essa non viene.
Vengono, invece, le pazienze.
Le pazienze, queste briciole di passione, il cui mestiere è di ucciderci piano piano per la Tua gloria, di ucciderci senza la nostra
gloria.
mercoledì 13 dicembre 2017
BEATI QUANTI SPERANO NEL SIGNORE / Santa Lucia
Se il giogo del Signore è
dolce e il suo peso leggero, perché tanti musi lunghi tra i cristiani, anche impegnati?
È vero, un peso per definizione è pesante, non leggero. Sant’Agostino spiega questo paradosso dicendo che il peso del Signore
ha le penne, sono ali che permettono di volare ... È un peso che rende leggeri.
I cristiani che sperano nel Signore “mettono ali come aquile”
martedì 12 dicembre 2017
ESSERE PICCOLO CONVIENE / martedì II° sett. Avvento
Il Buon Pastore - Museo Pio-Cristiano Vaticano. |
Da tutte le parole che arrivano al cuore nelle letture
di oggi, alcune suscitano in me riflessioni che spero saranno durature e
porteranno frutto:
- - Il Buon Pastore si mette in cerca della
pecora smarrita. Ma come si è smarrita? Accetti di essere ritrovato, di
ritornare all’ovile in comunione con il Signore? Oppure "sei fatto così" e "a te nessuno
ti cambia"? Si può essere fisicamente in chiesa ed essere smarrito, aver messo
tante spine tra te e il Signore, tanti ostacoli sui suoi sentieri … e
allontanarti ogni volta con qualche pretesto, quando Egli si avvicina.
- -“Così è volontà del Padre vostro che è
nei cieli, che neanche uno di questi piccoli (mikron) si perda”. Deduciamo che conviene
molto essere “mikròs” piccolo … Chi ha orecchi … Oggi il Messico, con tutta l'America Latina, è in festa per la Madonna di Guadalupe. In Juan Diego Cuauhtlaoatzin, il veggente, (e sua moglie Maria Lucia Malitzin), la Vergine Maria ha scelto proprio persone piccole e le ha esaltate, come successe a Lei, secoli fa.
-
lunedì 11 dicembre 2017
ORA, PERCHE' SAPPIATE CHE ... / lunedì II sett. Avvento
Disegno della Salita al Monte Carmelo, realizzato da san Giovanni della Croce. |
Oggi l’Ufficio
delle letture ci ha proposto un testo di san Giovanni della Croce, di cui la Chiesa
ricorda la memoria il 14 dicembre.
San Giovanni
della Croce aveva il dono di una fede coerente e limpida, forte. Per questo è
diventato Dottore della Chiesa, un maestro da ascoltare e seguire. Noi siamo esseri
sacramentali e quindi abbiamo bisogno di segni. Gesù che è il Sacramento (Segno)
del Padre ci ha lasciato la Chiesa e, all’interno di essa, la Parola Scritta e i
Sacramenti per incontrarlo con sicurezza. Di fronte al pericolo di deviazioni,
l’Oriente cristiano ha codificato in modo molto rigoroso i segni minori inventati
dalla devozione umana (i sacramentali).
San Giovanni
della Croce si deve confrontare con lo stesso pericolo di deviazioni e, in particolare, con la fantasia e la
ricerca di novità delle donne consacrate che egli cura spiritualmente. Le
invita a un autentico cammino di fede e
a non cercare più visioni, apparizioni, fenomeni straordinari, e quanto altro e
a non misurare il loro progresso spirituale alle grazie sensibili che possono
aver ricevuto . Oltre che infiacchire il cammino spirituale, questo atteggiamento
offre la possibilità allo spirito cattivo di intromettersi con gravissimi danni
spirituali. Conta l'accettazione della propria storia nella fedeltà all'amore di Dio. Anche Gesù nel Vangelo di oggi da un segno visibile solo affinché i presenti possano accettare la realtà di fede che egli ha operato (il perdono dei peccati che è il vero scopo della sua venuta).
Ascoltiamo san
Giovanni della Croce:
domenica 10 dicembre 2017
METTI PIU' AVVENTO NELLA TUA VITA / II domenica di Avvento
Incipit Euangelium Secundum Marcum. |
“Inizio
della Buona Notizia di Gesù, Cristo, Figlio di Dio”. Un nuovo inizio. Un nuova vita.
I peccati sono perdonati. Un tufo (battesimo=immersione) nella misericordia di Dio.
Questo ci proclama la liturgia di questa domenica!
Però
c'è chi riceve l’assoluzione dei suoi peccati, rinnova così il suo battesimo ma
non perdona a se stesso. Si sente indegno e pone questo suo sentimento al di
sopra della promessa di Dio . Di fatto, in questo modo, non lascia entrare il
perdono di Dio, non lo lascia operare nella sua vita. C'è chi riceve l’assoluzione
dei suoi peccati ma pensa che deve meritare la vita eterna che gli è donata
gratuitamente e quindi non si lascia guidare dalla grazia che ha ricevuto: non fa
la volontà di Dio ma ancora la sua volontà. Questi sono ostacoli molto profondi
che sono vissuti da persone spesso in buona fede. C'è anche chi non vuol rinunciare
al suo orgoglio e quindi non vuole rinascere. Anche lui rende sterile la grazia
di Dio per lui, e, in questo caso, ne porta almeno in parte la responsabilità.
Il
Cardinale di Barcellona fa questa proposta: metti un po’ più di Avvento nella tua
vita! L’Avvento è attesa, non è costruzione. Posso dire il rosario in modo contemplativo
se le 50 Ave Maria delimitano un
sabato 9 dicembre 2017
9 DICEMBRE, SAN JUAN DIEGO CUAUHTLATOATZIN
Chi può essere uno che si chiama Cuauhtlatoatzin? E' l'umile indio al quale la Vergine Maria apparve nel 1541 nel luogo di Tepeyac (Madonna di Guadalupe).
La sua memoria liturgica cade il 9 dicembre, data della prima apparizione. Le apparizioni furono tre soltanto, la prima il giorno dopo la festa della Immacolata, l'ultima il 12 dicembre, giorno in cui si celebra la memoria della Vergine di Guadalupe.
Vale la pena conoscere la sua storia che riprendo da Internet.
La sua memoria liturgica cade il 9 dicembre, data della prima apparizione. Le apparizioni furono tre soltanto, la prima il giorno dopo la festa della Immacolata, l'ultima il 12 dicembre, giorno in cui si celebra la memoria della Vergine di Guadalupe.
Vale la pena conoscere la sua storia che riprendo da Internet.
SANTA MARIA DI GUADALUPE
STAMPATASI SUL MANTELLO DI SAN JUAN DIEGO
Un giorno in cui contemplava una riproduzione dell'Immagine di Nostra
Signora di Guadalupe, Papa Giovanni Paolo II fece questa confidenza: «Mi
sento attirato da quest'Immagine, perché il viso è pieno di tenerezza e di
semplicità; mi chiama...». Più tardi, il 6 maggio 1990, in occasione di un
pellegrinaggio in Messico, il Santo Padre beatificava il messaggero di Nostra
Signora, Juan Diego, e diceva: «La Vergine ha scelto Juan Diego fra i più
umili, per ricevere quella manifestazione affabile e benigna che fu
l'apparizione di Nostra Signora di Guadalupe. Il suo viso materno sulla santa
Immagine che ci lasciò in dono ne è un ricordo imperituro». Nel secolo XVI, la
Santa Vergine, piena di pietà per il popolo azteco che, vivendo nelle tenebre
dell'idolatria, offriva agli idoli innumerevoli vittime umane, si è degnata di
prendere in mano essa medesima l'evangelizzazione degli Indiani dell'America
Centrale che erano anch'essi suoi figli. Un dio degli Aztechi, cui era
attribuita la fertilità, si era trasformato, con l'andar del tempo, in dio
feroce. Simbolo del sole, quel dio, in lotta permanente con la luna e le
stelle, aveva bisogno – così si credeva – di sangue umano per restaurare le
proprie forze, poiché, se fosse perito, la vita si sarebbe spenta. Sembrava
dunque indispensabile offrigli, in perpetuo sacrificio, sempre nuove vittime.
Un'aquila su un cactus
venerdì 8 dicembre 2017
MARIA, IN TUTTO UGUALE A NOI TRANNE CHE NEL PECCATO / Festa dell'Immacolata Concezione
Maria è più giovane del peccato. E’ il peccato che
ci rende brutti, vecchi, … Ce lo ha detto il papa all’Angelus e lo ringrazio,
invitando tutti a leggere il suo testo sul sito del Vaticano.
L’essere preservata dal peccato originale non ha
tolto la sua libertà a Maria, la Figlia di Sion. Il dono unico che ha avuto in
previsione del sacrificio redentore del suo Figlio e per la sua futura missione
di Madre di Dio non l’ha dispensata di fare un cammino spirituale di luce, di affidamento sempre maggiore a Dio come tutti noi, come poi fece il suo stesso bambino che cresceva
in età e sapienza davanti a Dio e agli uomini. Anche Lei, in tutto uguale a noi tranne che
nel peccato. Ha dovuto fare delle scelte. E mi affascina il fatto che per essere
Madre di Dio abbia avuto timore, abbia avuto obbiezioni, perché non sapeva tutto,
perché si era fatto un progetto – santo – ma sempre un suo progetto o una sua
visione della sua vita. “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?!” A questo
progetto ha dovuto rinunciare per fare la volontà di Dio. O piuttosto ha dovuto
aprirlo alla pienezza che Dio le proponeva. Tanto che, in un primo momento, il
suo progetto o visione di vita è apparso ai suoi stessi occhi un ostacolo alla realizzazione
di ciò che le annunciava l’angelo. Dio è il Signore, ma è davvero così buono che posso
fargli fiducia al punto di rimettere tutta la mia vita nelle sue mani, senza che
questo sia un perdere la mia libertà e la mia dignità? Maria e tutti i santi
sono testimoni che Dio è così Vero e Buono che affidargli tutta la mia vita
è vincente.
L’esempio di sant’Ambrogio, ricordato il 7 dicembre,
è proprio questo. Era nato in una famiglia cristiana, aveva una zia morta martire. Però
la sua era anche una famiglia senatoriale, era prefetto di Milano. Milano che ospitava
la corte dell’Imperatore in quei tempi. Era ancora un catecumeno quando venne
eletto vescovo della comunità cristiana cattolica. Venne quindi battezzato,
ordinato presbitero poi vescovo, nel giro di pochi giorni. Era ben armato per esercitare
il suo ministero in un modo politico ma, invece, si mise alla scuola del Cristianesimo, della
Scrittura in particolare, per essere un insegnante cristiano, un Pastore e una guida spirituale
cristiana all’altezza del suo compito di vescovo di Gesù Cristo. Si è
convertito a Dio. Poteva invece, come è successo tante volte, convertire il suo episcopato al mondo. Avrebbe potuto
avanzare molti motivi per farlo: i rapporti con l’Imperatore presente nella città, il
conflitto con gli ariani molto influenti alla Corte, le sue doti provate di uomo delle istituzioni. Invece ha creduto che la casa costruita sulla sabbia crolla nella tempesta, mentre la
casa costruita sulla fede, sulla roccia che è Cristo e il suo insegnamento, resiste.
Prima Lettura Gn 3,9-15.20
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
giovedì 7 dicembre 2017
PAPA FRANCESCO HA CAMBIATO IL "PADRE NOSTRO"?
Qualche giornale
stupido titola in questi giorni: “Papa Francesco cambia il Padre Nostro” e qualche
amico vuole avere precisazioni. Penso che sia utile ad altri.
(Veramente non
se ne può più di certi giornalisti! Pochi giorni fa, alcune testate proclamavano: “papa
Francesco apre al fine vita e mette al bando l’accanimento terapeutico!”, mentre
nel discorso che aveva fatto sull’argomento, papa Francesco, che non inventava
nulla, si rifaceva esplicitamente alla dottrina precedente, partendo da un
discorso di papa Pio XII di 60 anni fa! Bastava leggere due paginette di testo per
fare un buon articolo…).
Papa Francesco e don Marco Pozza a TV2000. |
In una serie
sul Padre Nostro di Tv 2000, a la domanda: “Ma Dio ci può indurre in tentazione?”,
papa Francesco risponde: “– Questa è una traduzione… non buona. I francesi
hanno cambiato adesso il testo con una traduzione [buona]: «Non lasciarmi
cadere in tentazione», perché sono io a cadere in tentazione, ma non è Lui che
mi butta in tentazione per poi vedere come sono caduto. No, un Padre non fa
questo, un padre ti aiuta a rialzarti subito. Quello che ti induce alla tentazione è Satana. Questo è l’ufficio
di Satana".
Papa
Francesco parla alla gente che prega, non agli studiosi. La questione della
traduzione di questo verso del Padre Nostro è molto vecchia.
La traduzione
letterale dal greco, parola per parola, di questo versetto “kai mê
eisenegkêis hêmas eis peirasmon” è: “E non fare entrare noi in tentazione”. Infatti
il verbo greco « eisphérô » significa
mercoledì 6 dicembre 2017
NEL DESERTO DELLA MIA VITA, DIO MI NUTRE / mercoledì 1 sett. Avvento
Moltiplicazione dei pani e dei pesci - Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna. |
Che bella immagine! Un
banchetto gratis, eccellente e abbondante sul monte, in comunione con Dio. I popoli
senza volto acquistano una identità e vedono, i volti sono sorridenti perché Dio
ha asciugato ogni lacrima. Abbiamo fatto bene a confidare nel Signore! Qual è
la tua situazione?
Nel Vangelo Gesù realizza la
promessa del banchetto messianico, facendosi carico di ogni aspetto della vita delle
persone che vengono a lui: insegna, guarisce e si preoccupa del nutrimento
corporale; in abbondanza: rimangono sette sporte di pezzi avanzati.
La conclusione è semplice:
Gesù è il mio Salvatore e la sua salvezza è completa, non disincarnata. Non ho bisogno
di cercare altri salvatori, “non si è accorciato il braccio del Signore”. In Lui,
nella Chiesa, nella riflessione e nell’esperienza dei santi, trovo tutto per la
mia vita. La Sapienza cristiana mi aiuta anche a non essere semplicistico, a
caccia di fenomeni straordinari e miracolistici ad ogni costo, a non essere io stesso
disincarnato nella mia spiritualità. Anzi, mi chiede di mettermi in gioco, anche
se ho molto poco, veramente molto poco da offrire. Offrirò la mia miseria.
Gesù radica il miracolo della
moltiplicazione dei pani e dei pesci in una colazione bastante appena per il
gruppo dei dodici e nella povertà assoluta di tutti gli altri.
Prima Lettura
Is 25, 6-10a
Il Signore invita tutti al suo banchetto e asciuga le lacrime su ogni volto.
Il Signore invita tutti al suo banchetto e asciuga le lacrime su ogni volto.
martedì 5 dicembre 2017
IL MESSIA VIENE PER I PICCOLI / martedì 1 Sett. Avvento
Sieger Kroder - la visione di Isaia. |
Nella prima lettura Dio promette la venuta del Messia
e la pace che scaturirà dalla sua presenza e dalla sua azione. È una promessa
sicura. Quello che Dio dice, lo fa. Nel Corano le promesse di Allah sono
espresse con verbi al tempo compiuto che, come noi, gli arabi interpretano normalmente
come un tempo riferito al passato. Infatti, per gli uomini è compiuto ciò che è
passato. Invece una promessa di Dio per il futuro degli uomini è già compiuta, perché
la sua Parola è sicura. Gli Ebrei camminano in questa Promessa.
Per noi questa Promessa si è realizzata in Gesù di Nazareth.
E infatti, nel Vangelo, Gesù invita i suoi discepoli a considerare il dono che hanno
ricevuto: “molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo
videro”… Anche noi abbiamo visto e ascoltato. Questa è la Prima Venuta per noi.
Anzi, noi siamo ancora più privilegiati degli Apostoli perché abbiamo in aggiunta
la testimonianza di duemila anni di Chiesa.
Eppure non siamo colmati. Gesù deve
tornare per adempiere fino in fondo la Promessa annunciata da Isaia. Sarà la
Seconda Venuta, quella definitiva. Nel frattempo però non siamo soli. Gesù viene
continuamente nella nostra vita e ci offre la grazia della conversione. Egli è
Colui che viene. “Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il
Signore Dio, Colui che è, che
lunedì 4 dicembre 2017
SAN LUTERO?
Papa Francesco nella Cattedrale di Lund, Svezia - fonte: Osservatore Romano. |
Questa sera abbiamo l’incontro con il Pastore della Comunità Luterana di Napoli, Signora Kirsten Thiele.
Vorrei proporre alcuni testi che ci aiutino a vedere
il cammino del dialogo con i fratelli luterani, iniziando dalla Dichiarazione del
Concilio Vaticano II del 21 novembre 1964, 53 anni fa:
DECRETO SULL’ECUMENISMO UNITATIS REDINTEGRATIO
1. Promuovere il ristabilimento dell'unità fra tutti i cristiani è uno dei
principali intenti del sacro Concilio ecumenico Vaticano II. Da Cristo Signore
la Chiesa è stata fondata una e unica, eppure molte comunioni cristiane
propongono se stesse agli uomini come la vera eredità di Gesù Cristo. Tutti
invero asseriscono di essere discepoli del Signore, ma hanno opinioni diverse e
camminano per vie diverse, come se Cristo stesso fosse diviso (1). Tale divisione
non solo si oppone apertamente alla volontà di Cristo, ma è anche di scandalo
al mondo e danneggia la più santa delle cause: la predicazione del Vangelo ad
ogni creatura.
SOGNO, UMILTA' E RAZIONALITA' / lunedì 1a sett. Avvento
Inizia l’Avvento. In Isaia
ritroviamo questo anelito alla pace che passa attraverso il disarmo, la conversione
delle armi in strumenti di sviluppo economico e civile, il re-orientamento delle
risorse verso scopi positivi. Possiamo sognare?
Storicamente, ogni riarmo
sproporzionato porta al crollo del paese che lo persegue. È successo con l’Iran
dello Shah che doveva essere un baluardo dell’occidente ed è diventato un paese
a guida integralista, è successo con l’Unione sovietica che è implosa sotto gli
squilibri della sua economia e della sua politica di potenza nucleare. Sono atterrito quando sento
gente dire: “ma i cacciabombardieri F-35 ci portano lavoro!” Se i nuovi aerei
da combattimento sono necessari, facciamo il sacrificio di scuole, ospedali, strade, case popolari o anti
sismiche che si potrebbero realizzare con quelle risorse. Ma se non sono così necessari
investiamo le nostre risorse in progetti di sviluppo vero, che faranno lavorare
altrettante persone o forse molte di più.
Papa Francesco parla della
irrazionalità delle armi nucleari. Senza nemmeno tener conto delle sofferenze delle
persone (!!!), solo il danno duraturo all’ambiente prodotto da un conflitto
nucleare è una prospettiva insopportabile. E riguardo all’energia nucleare in sé:
quale responsabile politico serio può assicurare che la sua società avrà la ricchezza
e sopratutto la stabilità necessarie durante mille anni per gestire i rifiuti
radioattivi? Chi può prendere un tale impegno se non un pazzo? Eppure
continuiamo a costruire centrali nucleari …
Ma volevo parlare del centurione
che suscita l’ammirazione di Gesù. Secondo me, la sua
sabato 2 dicembre 2017
QUESTO REGNO DIVORERA' TUTTA LA TERRA, LA SCHIACCERA' E LA STRITOLERA' / sabato XXXIV sett. T. O.
La visione di Daniele - Luigi Sabatelli (1772 - 1850). |
In questo ultimo giorno dell’anno liturgico siamo ancora
una volta invitati pressantemente alla vigilanza. Anche se le visioni notturne
di Daniele sono difficili da comprendere, le immagini sono potenti e ci
invitano ad un esame serio della nostra vita e delle nostre abitudini.
Siamo nel momento di questo quarto Regno che “divorerà
tutta la terra, la schiaccerà e la stritolerà”?
Credo che queste profezie si
possono applicare ad ogni epoca, ma è sicuro che siamo in tempo di
globalizzazione e i problemi che hanno creato la scoperta e l’uso a fini
bellici dell’energia nucleare, nonché l’inquinamento che causa, tra altri danni
gravissimi, il riscaldamento globale e la scomparsa molto veloce di specie
vegetali e animali, sono fenomeni che coinvolgono tutta l’umanità e tutto il
pianeta.
giovedì 30 novembre 2017
SANT'ANDREA, ANNUNCIATORE DELLA BUONA NOTIZIA / 30 novembre
El Greco - sant'Andrea e san Francesco. |
Sant’Andrea appare quindi
essenzialmente, come lo indica la prima lettura di oggi,
come uno dei primi che ha annunciato all’umanità la Buona Notizia assoluta, quella
notizia dalla quale e per la quale è nata ed esiste la Chiesa. “Tutto il resto è commento”, quando
non è zavorra. C'è zavorra nella Chiesa tutta, come nella vita di ognuno di noi. Con la nostra morte, tutta la zavorra rimasta diventerà polvere, sperando che non si riveli un laccio. Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e siete ancora nei peccati!
Il dramma più grande è che
molti hanno una vita cristiana che non è fondata sul kerygma. Nella mia esperienza
di frate c'è stato un lungo periodo in cui questa comunità di riforma
francescana includeva la tonsura larga come taglio dei capelli. Discutendone l’opportunità,
uno che era stato per molti anni una figura importante disse: “La tonsura è
il chiodo al quale è appeso tutto il resto. Se togli il chiodo tutto cade”. Gli
ho risposto: “allora la tonsura è più importante di Gesù Cristo”. La tonsura è
stata tolta e nulla è crollato, evidentemente. Però quando, appena è stato
possibile, l’ho tolta io, ho ricevuto una lettera di un confratello dall’America
Latina che mi diceva che avevo perso la fede!
Sono tanto grato al Signore per
papa Francesco, anche perché parla ripetutamente ed esplicitamente del Kerygma nel suo Magistero. Forse vale la
pena rileggere alcuni passi di “Amoris Laetitia”.
mercoledì 29 novembre 2017
BALDASSAR: A LUI NOI DOBBIAMO RENDERE CONTO / mercoledì XXXIV sett. T. O.
A molti
Dio sembra assente o inesistente nella Storia dei Grandi e dei Piccoli. In particolare
sembra regnare l’ingiustizia o giustizie troppo diverse per gli uni e per gli altri.
Una lotteria oppure un sistema a vantaggio dei soliti privilegiati? Un rabbino
diceva amaramente : “Signore, per favore, smettila di amare i poveri e di
privilegiare sempre i ricchi!” È chiaro che la vita non va come vorresti tu. Gli
ebrei non avrebbero mai voluto che fosse distrutto il loro Tempio, i
babilonesi non avrebbero mai voluto, da dominatori, diventare dominati. Il film “Una settimana da Dio” (2003, con Jim Carrey
e Morgan Freeman) è una bella parabola su Dio Provvidenza e dimostra quale caos
regnerebbe se ognuno potesse piegare la vita al proprio gusto.
martedì 28 novembre 2017
LA FINE DELLA GRANDE STATUA / martedì XXXIV sett. T. O.
Le due letture di oggi parlano di distruzione.
Il Tempio di Gerusalemme sarà effettivamente distrutto nell’anno
70 (quante chiese, un
lunedì 27 novembre 2017
DECISE IN CUOR SUO: DANIELE E LA POVERA VEDOVA / Lunedì XXXIV sett. T. O.
La povera
vedova del Vangelo che getta nel tesoro solo due spiccioli viene lodata perché offre
tutto quello che aveva per vivere. Gesù nota e valorizza ciò che passa
inosservato agli altri.
Nel disastro
totale che ha subito il popolo d'Israele c'è da perdere la fede. E molti la
perdono. Dio si è mostrato debole di fronte agli dèi pagani, non ha difeso il suo
popolo e non ha difeso se stesso. Anche tra i giovani israeliti scelti per stare alla corte di Nabucodonosor molti si adeguano ai costumi degli dèi
stranieri. Solo Daniele “decide in cuor suo”. La fede è una decisione intima e con una dimensione solitaria: in cuor suo. Sembra che abbia trascinato gli altri, Ananìa, Misaèle
e Azarìa. Quanto è importante avere un punto di riferimento, un “profeta”, ma Daniele non ha nulla da offrire che la sua fede. Anche gli altri hanno deciso “in cuor loro”,
soli davanti a Dio e a se stessi.
Lo possono fare perché Dio è il Sovrano assoluto anche quando tutto sembra negarlo.
Cosa decidi “in
cuor tuo” oggi? Dio vede nel segreto e sa quello che non vedono gli altri.
domenica 26 novembre 2017
CRISTO RE DELL'UNIVERSO, QUALCHE RIFLESSIONE
Iscriviti a:
Post (Atom)