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Foto di un vestigio della prigione per donne di Cadillac. |
“Conta
solo l’essere nuova creatura” ci dice san
Paolo. C'è una storia straordinaria, tanto più all’epoca ma anche oggi, che
merita di essere raccontata. Ancora nel mezzo del XIX° secolo le peccatrici
pubbliche sono bollate a vita. Quando una si converte può al massimo ritirarsi
in un rifugio per pentite dove non sarà mai equiparata ad una “buona suora”,
pur vivendo una vita del tutto monastica. Chiamato dai superiori a predicare “esercizi
spirituali” alle 400 detenute del carcere femminile di Cadillac, vicino
Bordeaux, il giovane domenicano P. Lataste entra con una stretta al cuore in un
ambiente infernale di reiette, spesso ergastolane. I suicidi sono numerosi. Ma P.
Lataste prima di entrare in convento ha fatto una lunga esperienza nelle
Conferenze di San Vincenzo di Paoli, diventando amico dei poveri. E si è
preparato accuratamente nella preghiera e nello studio. In particolare ha
contemplato Gesù in croce e ai suoi piedi radunati dall’amore e la gratitudine per
lui, Maria sua Madre, Maria di Cleofa, sua zia, Giovanni il discepolo fedele e Maria
Maddalena dalla quale ha cacciato 7 demoni. “Quindi
se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne
sono nate di nuove”. (2Cor 5,17). P. Lataste invita le detenute ad accogliere Cristo che non le
discrimina, a vivere il tempo del carcere come anime votate a Dio, recluse per Cristo. E queste donne credono! Nasceranno poi le domenicane di Betania, una comunità dove donne dal percorso socialmente
regolare saranno unite con donne profondamente ferite dal peccato, ex carcerate, ex prostitute, confuse tra loro,
senza che si parli mai del passato. Conta essere nuove creature.
Diceva P. Lataste: “Chiunque voi siate, venite da Gesù. Egli ha tanta bontà tanto perdono
per chi si sente colpevole. Ha del balsamo per tutte le ferite, dell'acqua per
tutti i peccati”. Dio «pesa le anime
solo secondo il peso dell’amore». Dio non guarda al passato, tanto che «non serve nulla essere stata virtuosa se
non lo si è più e che non ha nessuna importanza di essere stata peccatrice se
non lo si è più».
Non importa essere
la Madonna ma essere in Cristo, non ha valore essere la Madonna se non sei in Cristo!
Se sei Maria di Cleofa, la credente brava che non ha mai mancato ai suoi doveri
religiosi, non ti serve a nulla senza Cristo. Se sei l’Apostolo Giovanni che ha
seguito la vocazione fin dalla giovinezza non ti serve a nulla senza Cristo. Se
sei la Maddalena con un passato burrascoso e tanti peccati non ha importanza se
sei in Cristo.
Comprendiamo l'importanza dell'annuncio che ci presenta il Vangelo di oggi.
Prima Lettura Is 66, 10-14
Io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.
Dal libro del profeta Isaìa
Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa tutti voi che l’amate.
Sfavillate con essa di gioia
tutti voi che per essa eravate in lutto.
Così sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
Perché così dice il Signore:
«Ecco, io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
a Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.
La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi»
Salmo Responsoriale Dal Salmo 65
Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».
«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.
Seconda Lettura Gal 6, 14-18
Porto le stigmate di Gesù nel mio corpo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai
Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro
Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io
per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere
nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia,
come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio
corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli.
Amen.
Canto al Vangelo Col 3,15.16
Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 1-12. 17-20. forma breve Lc 10,1-9
La vostra pace scenderà su di lui.
Dal vangelo secondo Luca
[In
quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti
a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque
il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi
mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e
non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa
all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il
regno di Dio”.] Ma quando entrerete in una città e non vi
accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra
città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi;
sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno,
Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si
sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal
cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra
serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà
danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi;
rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».