(Segue da La Gioia del Vangelo: COME ANNUNCIARE LA GIOIA DI PASQUA IN UCRAINA / lettera pastorale dell'Arcivescovo Maggiore Greco Cattolico)
LETTERA PASTORALE DI PASQUA
DI SUA BEATITUDINE SVIATOSLAV
prot. ВА 24/075 ITA
Reverendissimi Arcivescovi e Vescovi, Molto Reverendissimi e Reverendissimi Padri, Venerati Fratelli e Sorelle nella vita monastica e religiosa, Carissimi laici in Cristo della Chiesa greco-cattolica ucraina
O mio Salvatore, sacrificio vivo e non consumato! Come Dio, ti sei offerto volentieri al Padre, E hai rialzato con te il capostipite di tutti, Adamo, essendo risorto dal sepolcro. (Ode 6, Canone pasquale)
Cristo è risorto!
Amati in Cristo!
Mentre celebriamo nuovamente la Pasqua di Cristo in mezzo agli orrori di una guerra su vasta scala, giunta ormai al suo terzo anno, entriamo sempre più in profondità nel grande mistero del sacrificio offerto dal Signore Gesù per la nostra salvezza. Il Figlio di Dio, facendosi uomo, restituisce al Padre ciò che c'è di più prezioso: la sua vita! L’essenza del potere della Pasqua, l’unica capace di superare la violenza, l’abuso e la morte, ci viene rivelata nell’auto-sacrificio volontario di Cristo. Ciò è affermato magnificamente nell'anafora della Divina Liturgia di san Basilio Magno: «E quando fu disceso per mezzo della Croce negli inferi, per colmare di Sé tutte le cose, sciolse i dolori della morte e risorse il terzo giorno, e aprì la strada a ogni carne mediante la risurrezione dai morti, perché non era possibile che il Principe della vita fosse dominato dalla corruzione».
O mio Salvatore, sacrificio vivo e non consumato!