Dopo il gesto di preghiera straordinaria compiuto
da papa Francesco venerdì scorso molti si sono entusiasmati. Era infatti un
gesto molto forte e opportuno che ci ha coinvolti nel profondo. Si è poi molto parlato della “apparizione” della
Madonna sotto forma di nuvola sopra Piazza san Pietro che per alcuni ha dato
valore al gesto del Papa. Se la Madonna è apparsa davvero in una forma
sensibile, ben venga. Sarebbe un incoraggiamento per chi non ha fede. Sarebbe un sigillo
sull’operato di papa Francesco che coloro che non leggono il Vangelo hanno accusato
di eresia e alcuni anche di finzione nella sua costante devozione mariana. Ma è apparsa
davvero? È strano che da Medjugorje in poi e dall’avvento del digitale che ha
democratizzato la possibilità di truccare le foto, sembra che la Madonna
voglia apparire un po’ ovunque sotto forma di nuvole. Nelle apparizioni precedenti
riconosciute dalla Chiesa l’immagine dell’apparizione era sempre nitida, una
vera apparizione, insomma.
Visualizzazioni totali
lunedì 30 marzo 2020
domenica 29 marzo 2020
IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA. CREDI QUESTO? / V Domenica di Quaresima
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che
risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e
crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore,
io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù è già la Risurrezione e la Vita. Ma fino a che punto lo crediamo?
È vero che, cristiani e non cristiani, viviamo tutti nella stessa carne=debolezza, e nello stesso mondo, i nostri
sensi umani non vedono la Vita eterna. Ma il cristiano è diverso. Un conto è
partire dall’esperienza della Risurrezione già avvenuta in Cristo e in noi, anche
se in germe, e un altro conto è fondare tutta la nostra speranza nella
risurrezione che avverrà nell’ultimo giorno. San Francesco nei suoi scritti
cita quasi solo il Nuovo Testamento e non l’Antico. Questo viene del fatto che ha
sperimentato in modo forte la vicinanza di Gesù risorto e ha accettato di
seguirlo come suo discepolo. Questo non significa rinnegare l’Antico testamento
e san Francesco non l’ha fatto. Abbiamo tutti bisogno dell’Antico Testamento come
nostra radice. Oltre la Storia della nostra Salvezza, l’Antico Testamento è
pieno di esempi e insegnamenti meravigliosi che ci aiutano. E spesso ci
rispecchiamo in esso perché la nostra Sapienza non arriva ancora al Nuovo
Testamento. Ma questo non può lasciarci tranquilli. Gesù non è venuto nella carne
e non è morto sulla croce perché noi rimanessimo al livello dell’Antico Testamento.
Gesù è la Risurrezione e la Vita e chi gli appartiene ha il suo Spirito.
Prima Lettura Ez 37, 12-14
Farò entrare in voi il mio spirito e
rivivrete.
NOURRIS DE LA PAROLE: LA SCRUTATIO / 2. LA METHODE PRATIQUE
Mais concrètement, comment faire la
Scrutatio?
Il faut avoir une Bible avec des
références (citations) abondantes en marge du texte et dans les notes à pied de
page. Réjouis toi. Les moines du Moyen Age avaient seulement leur mémoire et
« l’affection de la prière » pour se rappeler et relier entre eux les
différents versets et passages. D’une façon un peu différente Charles de
Foucauld remplissait des cahiers entiers en recopiant les passages de
l’Évangile correspondants à une vertu de Jésus ou a n’importe quel thème qui
l’intéressait. Et, donc, chaque fois il relisait tout entiers les 4
Évangiles ! Madeleine Delbrêl l’ha fait une fois pendant une retraite
avant de s’engager définitivement dans son service dans les banlieues de Paris
et cela a changé sa vie. Elle s’est aperçue que son idée de justice qu’elle
partageait et défendait côte à côte avec ses amis syndicalistes était loin de
la justice que Jésus voulait établir sur la terre. Et pourtant Jésus défend
bien les pauvres ! Espérons que tu arrives à avoir la familiarité des
saints avec l’Écriture au point de ne plus avoir aucun besoin d’aide externe.
Quand saint François allait mourir et
était désormais aveugle ses frères lui proposèrent de lui lire la Bible pour
faire sa méditation mais il répondit qu’il n’en avait plus besoin car il la
connaissait presque toute par cœur (mais cela ne l’empêchait pas de se faire
lire à haute voix le bréviaire : c'est cela la vraie prière du cœur, celle
que me commande l’obéissance et non pas celle qui me plait).
Nous qui sommes des débutants, nous avons
besoin d’aide. Il y a différentes éditions de la Bible qui sont utiles pour la
Scrutatio. Le merveilleux travail fait il y a déjà longtemps par le dominicains
de l’École Biblique de Jérusalem est peut être encore le meilleur. C'est
pourquoi il existe des versions de la Bible de Jérusalem dans toutes les
langues.
Tu as encore besoin de papier et stylo et
d’un endroit où tu peux lire et écrire commodément. Le mieux c'est un grand
cahier d’écolier. On peut ainsi conserver les Scrutatio qu’on a fait. Il est
bon aussi de se définir un temps de prière.
Faisons maintenant un exemple. Prenons
l’Évangile de dimanche prochain (V de Carême Année A), la résurrection de
Lazare, Jean 11,1-45. Et prenons le passage où Jésus dit : je suis la
Résurrection et la Vie (verset 26).
sabato 28 marzo 2020
CORONAVIRUS / PERCHE' SIETE COSI' PAUROSI?
Ieri sera abbiamo partecipato con cuore
aperto e fede alla preghiera col Papa. Molti inviti alla “massima diffusione” per
richiamare tutti a seguire questo “evento epocale” facevano pensare che il Papa
con i suoi super poteri avrebbe tirato fuori la bacchetta magica e … No, non è quello
che ha fatto il Papa. Certamente una preghiera fatta da tutti in comunione ha un potere enorme. Invece, le reazioni che ricevo da ieri sono sopratutto “mi sono emozionato/a!”. Questo è normale. Tutto
parlava in quella celebrazione. La Parola si è
fatta carne, segno che si può vedere e toccare. La dimensione sacramentale è
costitutiva del Cristianesimo. Ma noi siamo sopratutto il popolo dell’ascolto. Il
primo comandamento è: “Ascolta Israele,…”. Con l’ascolto, Maria aveva scelto la
parte migliore al contrario di sua sorella Marta, tutta presa dalle molte cose da
fare.
Ho pensato che valeva la pena rileggere
e meditare con calma il Vangelo scelto dal Papa e le sue parole. Papa Francesco
non ha fatto un rito scaccia-virus come farebbe un sacerdote pagano, ma ha agito
come avrebbe agito Gesù: rivelare il senso di questo momento in rapporto all’uomo
e a Dio. Ascoltiamo il Vangelo e le parole del Papa:
In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: «Passiamo
all'altra riva». E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella
barca. C'erano anche altre barche con lui. Nel frattempo si sollevò una gran
tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli
se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli
dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?». Destatosi, sgridò il vento e
disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi
disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». E furono presi
da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale
anche il vento e il mare obbediscono?». Marco
4,35-41
venerdì 27 marzo 2020
QUESTA SERA IL MONDO UNITO IN PREGHIERA / 27 MARZO 2020
Tutti
a pregare questa sera alle 18 con il Papa e il mondo intero! Rispondiamo alla
pandemia, all’universalità dell’epidemia, con “l’universalità della preghiera, della compassione
e della tenerezza”.
Pregheremo
insieme al Papa e a tutti i fratelli e sorelle uniti spiritualmente nel mondo per
“implorare da Dio onnipotente la fine dell’epidemia, il sollievo di coloro che ne
sono stati colpiti e la salvezza eterna di coloro che il Signore ha chiamati a
Sé”. Sarà legata alla benedizione “Urbi et orbi” (alla città e al mondo intero)
la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria. L’indulgenza plenaria è
accordata agli ammalati, al personale sanitario, alle famiglie dei malati e a tutti
coloro che, anche con la sola preghiera, si prendono cura dei malati. Chi avrà
partecipato a questo momento di preghiera con fede e cuore sincero (sincero
pentimento dei peccati del passato e decisione di camminare in futuro con il Signore, nell’obbedienza alla sua grazia) riceverà l’indulgenza
plenaria.
Qualcuno
mi chiede: ma se non posso confessarmi (fare la comunione, andare in Chiesa,
ecc. …)? Conta il desiderio per chi è impedito, e la volontà di ricevere i
sacramenti appena sarà possibile. Speriamo presto!
Per
un sorriso, questa mattina chiama una ragazza per fissare un matrimonio dopo l'estate 2021. Che bello, la vita continua! Ma il fioraio voleva subito
il telefono dell’altra sposa di quel giorno di metà anno duemilaventuno per avere il
tempo di preparare i fiori insieme alle due spose. Questa è
coscienza professionale! Meno triste comunque di chi telefona in questi giorni perché deve spostare la data di un matrimonio fissato per i prossimi aprile o maggio. Anche per loro la vita trionferà.
Vedo
che la parrocchia tutta, gruppo o comunità per comunità, si sta organizzando, impegnando per
pregare insieme, scrutare la Scrittura, celebrare la Parola, dire il Rosario o
qualche ora del Breviario, senza abbattersi e cercando di non lasciare
nessuno indietro! Signore ti benediciamo! Guidaci sulla Via della Vita. Donaci fiducia, docile ascolto, perseveranza e coraggio.
giovedì 26 marzo 2020
NOURRIS DE LA PAROLE: LA SCRUTATIO / 1. LES PRINCIPES
Domenico Ghirlandaio - Saint Jérôme à l'étude. |
NOURRIS DE LA PAROLE: LA
SCRUTATIO / 1. LES PRINCIPES
Pendant ce Carême-Quarantaine
à cause du Coronavirus, durant ce Samedi Saint sans Liturgie, anticipé et prolongé, rien de mieux que d’attendre la Résurrection dans la foi, en se
nourrissant des promesses de Dieu !
« Toute l’Écriture est Christ ! » Cette
expression très célèbre est de saint Jérôme.
Saint Jérôme (347 – 420) a
fait une nouvelle traduction complète de la Bible en latin en repartant des
textes originels (hébreux, araméen, grec), en vivant et travaillant à Bethléem
en Terre Sainte, dans le milieu même où s’est formée la Bible et en se mettant à
l’école des rabbins les plus renommés. Sa traduction, très fidèle et précise, est
devenue pour des siècles la traduction officielle de l’Église en occident, au
point de mériter le nom de « Vulgate » (« Commune »).
Saint Jérôme ajoute que,
donc, « ignorer l’Écriture c'est ignorer le Christ »
Nous voulons connaitre le Christ,
notre Sauveur et notre Modèle, et donc nous voulons connaitre toujours mieux l’Évangile
et toute l’Écriture Sainte.
Cette phrase même de saint Jérôme
nous illumine, nous donne une méthode pour lire la Bible.
COSA E' PERMESSO IN QUESTO PERIODO RIGUARDO AI SACRAMENTI?
A causa della pandemia i nostri vescovi hanno vietato ogni convocazione di assemblea e quindi la celebrazione dei sacramenti: messe, battesimi, matrimoni, ma anche l'esposizione del Santissimo per l'adorazione, i gruppi di preghiera e quindi anche i funerali. Si può fare la benedizione del defunto all'uscita dalla propria casa, rispettando le cautele di sicurezza.
Cosa altro si può
fare in questo tempo?
Se avete in
famiglia o conoscete qualcuno che sta in una situazione grave, agli estremi,
non aspettate che sia morto per chiamarci. Avete il diritto (e il dovere) di
fare il possibile affinché qualunque fedele in pericolo di morte riceva i sacramenti.
Siamo autorizzati a venire. (Se questa persona si trova in ospedale, rivolgersi
prima al cappellano dell’ospedale).
LA CONDURRO' NEL DESERTO E PARLERO' AL SUO CUORE
In questo tempo di quaresima eccezionale stiamo riscoprendo tanti valori, anche attraverso la privazione. L’Eucaristia ha chiaramente
in sé una struttura comunitaria. Non è fatta per essere celebrata dal prete da
solo. C'è un fioretto simpatico di Charles de Foucauld, un santo francese (morto nel 196). Quando è sceso nel Sud algerino, non
essendo un eremita e non avendo una dispensa speciale, non aveva il diritto di
celebrare la messa senza popolo. Doveva essere presente almeno un altro
battezzato. Disponibile a Tamanrasset in quel periodo c'era solo il medico
militare che era protestante. Non era cattolico ma era un battezzato. Charles
de Foucauld gli ha chiesto il piacere di partecipare alla sua
messa. Così che il medico protestante partecipò tutti
i giorni alla messa cattolica … in attesa che arrivasse da Roma la dispensa. Dopo il Concilio possiamo celebrare da soli, ma quando si deve fare, si rimane un po’ smarriti.
Ecco che voi siete
privati della messa e noi preti privati della comunità.
mercoledì 25 marzo 2020
GRAZIE SIGNORE! / Festa dell'Annunciazione
Annunciazione - Beato Angelico. |
Disse il Signore, quando entrò nel mondo:
«Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà».
-
Non abbiamo fatto la tua volontà ma abbiamo ritenuto come un ideale di
fare la nostra volontà, Signore pietà!
-
Ti sei svuotato e umiliato e per noi vogliamo essere superiori o
almeno di non essere mai umiliati, Cristo pietà!
-
Sei venuto per condividere in tutto la nostra natura mortale e hai
ricevuto ogni potere e gloria, ma noi pensiamo ancora che riuscita è la vita di
chi bara con la chirurgia estetica, dei Vip, dei Superuomini, Signore pietà!
Prima Lettura Is 7,10-14
Ecco la vergine concepirà.
Ecco la vergine concepirà.
Dal libro del profeta Isaìa
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».
martedì 24 marzo 2020
VUOI GUARIRE? / martedì IV sett. Quaresima
“Vidi
l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza”.
Le letture di oggi parlano dell’abbondanza di grazia che scaturisce dalla
volontà di salvezza di Dio per noi e che si manifesta pienamente in Gesù Cristo.
A mia grande sorpresa però papa
Francesco questa mattina si è fermato sulla situazione psicologica e di fede
del paralitico del Vangelo, come faccio anch’io con questo Vangelo.
“Vuoi guarire?” chiede Gesù. Invece di rispondere sì, quel paralitico
comincia a lamentarsi. Certo che vuole guarire, ma perché dovrebbe esporsi con questo
sconosciuto mentre la sua vita è una successione di delusioni e ha perso ogni speranza?
Ma questo è una malattia spirituale molto insidiosa:
la tristezza, la lamentela, il nascondersi, il buttare la colpa sugli altri, le
chiacchiere tra incompetenti su problemi che ci superano.
“Hypomonè”: portare su, non sopportare rassegnati e
sfiduciati, ma portare su questa situazione anche se la battaglia è lunga e senza
risultati apprezzabili. Stabat Mater Juxta Crucem! Ai piedi della croce, Maria è
rimasta ferma nella fede.
«Àlzati,
prendi la tua barella, la tua croce, portala su, e cammina», Io sono con te tutti
i giorni, risponde Gesù al paralitico. Cercami nella aridità del momento, e nella tua interiorità. In questo
tempo di privazione e di noia forse troveremo il tesoro se accettiamo di
entrare dentro. Non il labirinto del nostro soggettivismo (e delle nostre lamentele),
ma la ricerca del Dio vero nel silenzio della nostra anima.
Prima
Lettura Ez 47, 1-9. 12
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.
LA CANDELA MESSA SUL MIO PROFILO AIUTA CONTRO IL CORONAVIRUS O E' UN RITO SATANICO?
La candela è segno di luce e di preghiera. Ma quale fede sta dietro? |
Tra altre cose simili, mi chiedono
riguardo all’invito che sta girando di mettere una candela sul profilo WhatsApp
o altro. Molti l’hanno fatto. Adesso c'è grande allarme perché sarebbe un rito
satanico. Personalmente non ho mai sentito parlare di tale rito satanico a ridosso della
Festa dell’Annunciazione. Comunque sia, io non ho messo nessuna candela. Non capisco
molto bene quale valore possono avere queste “spiritualità del copia-incolla”. Sarà
un problema di sensibilità personale ma nel Vangelo non trovo nulla di simile. Ma i segni e i simboli sono presenti nella Bibbia! I sacramenti sono
segni sensibili non una magia. Sono i Segni della Fede e significano ciò che
contengono, cioè sono una profonda catechesi.
Una cosa è certa, se qualcuno in buona fede mette questa candela come omaggio alla Madonna,
Satana si rompe il naso e anche qualche dente! perché (quel gesto) viene santificato dalla parola di Dio e
dalla preghiera. (1 Tim 4,5)
Però
siamo sobri! Quale efficacia può avere un rito fai-da-te, iniziato e mandato da
non si sa chi? Non è forse una cosa un po’ magica? Un conto è un gesto che i nostri
vescovi chiedono di fare (ho messo una candela alla mia finestra quando tutta l'Italia ha pregato il Rosario) e un conto sono queste cose uscite dal nulla. Già al
tempo di san Paolo i fratelli correvano dietro cose del genere e lui le chiamava
roba da vecchierelle! La nostra fiducia è in Gesù Cristo morto e risorto, Unico
Salvatore, è Lui la Roccia e io sono salvo nella Fede della Chiesa e nell’obbedienza
ai Pastori.
Ascoltiamo
alcuni brani in cui san Paolo affronta questo problema:
Tito 3:1 Caro Tito, “Ricorda loro di esser sottomessi ai magistrati e alle autorità, di
obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; 2 .... 3 Anche noi un tempo eravamo insensati,
disobbedienti, … Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore
nostro, e il suo amore per gli uomini, 5 egli ci ha salvati non in virtù
di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un
lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, 6 effuso
da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, 7
perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza,
della vita eterna. 8 Questa parola è degna di fede e perciò voglio che
tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di
essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. 9 Guàrdati invece dalle questioni sciocche,
dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché
sono cose inutili e vane. 10
Dopo una o due ammonizioni sta' lontano da chi è fazioso, 11 ben sapendo che è gente ormai fuori
strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa.”
lunedì 23 marzo 2020
ALCUNE DOMANDE E RISPOSTE SUL CORONAVIRUS
Coronavirus.
Chi l’ha messo in circolazione. Putin? La Russia è preservata? In circa dieci
giorni, la Russia è passata da soli 20 casi di coronavirus (mentre nei paesi
europei si contavano a migliaia) a 438 ieri sera (il giorno precedente erano
303. Più 135 in un solo giorno!). L’Africa non è toccata? Il Congo Kinshasa
(RDC) nello stesso periodo di dieci giorni è passato da un solo caso a 30 (e un
morto). E ogni giorno nuovi paesi africani non ancora toccati e che a qualcuno sembravano
“protetti” sono raggiunti dalla pandemia. A parte la Libia – ma forse per mancanza
di dati trasmessi – oggi i soli 4 paesi africani ancora non toccati sono paesi piccolissimi
e “isolati”.
Circolano
insistentemente ipotesi di “complotto”. Il fatto che in un paese ben chiuso
dall’inizio come la Russia, l’epidemia stia dilagando, anche se con ritardo nei
confronti nostri, dimostra che nessuno è capace di controllare questo virus e quindi
non giova a nessuno dei potenti.
Anche
la Francia accusata assieme alla Germania di approfittare della pandemia per affossare
l’Italia, in particolare rifiutando di venderci mascherine, si trova nella stessa
posizione dell’Italia con servizi sanitari allo sbando, e senza mascherine per la
gente. Oltralpe, ognuno si arrangia come può. Lo so dai miei contatti diretti con
la famiglia che è sparsa in tutta la metà nord della Francia da Est a Ovest.
Piuttosto
che fantasticare su complotti e medicine miracolose, pensiamo ad essere saggi nel
preservarci da questa malattia e nello spezzare la catena di contagio. Si può fare
solo osservando i consigli ricevuti da fonti sicure. Per il resto, per animare
la vita quotidiana, la creatività e carità di tutti è benvenuta. La preghiera comunitaria
nello Spirito Santo è fondamentale. Pregare e perseverare da soli è difficile. Siamo
aiutati dai mezzi di comunicazione moderni e vanno usati con gratitudine. Vedo che
qualche comunità però non dimentica coloro che non hanno o non sanno usare questi
mezzi più moderni. Sono benedetti!
Ma rimane
una domanda di fondo: Dio dov’è in questo Coronavirus? Perché Dio permette questo?
Che male ho fatto? Che male hanno fatto i bambini o i vecchi che muoiono? La domanda è quella della sofferenza degli innocenti.
È sempre presente, ma cerchiamo in genere di eluderla, di non pensare. Finché non
ci tocca direttamente sia perché colpisce personalmente o tramite una persona a
noi cara o perché ci troviamo di fronte a un fenomeno di ampiezza tale che non possiamo
ignorarlo. Adesso sia l’ampiezza del fenomeno che la minaccia possibile sulla nostra
vita lo rendono onnipresente.
Punizione
per i cattivi? Gesù ha tolto di mezzo questa ipotesi. Il Vangelo di ieri
riportava come questa idea sciolta già dal libro di Giobbe era ancora molto diffusa
nel popolo: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato
cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è
perché in lui siano manifestate le opere di Dio.». Ma allora il peccato,
i miei peccati, non hanno conseguenze? È ovvio che non è così. Ma condannare il
disgraziato e lavarsi le mani, addossare la responsabilità del male al gruppo al
quale non appartengo, trovare il capro espiatorio sul quale scaricare tutte le
tensioni e difficoltà del mio gruppo, sono soluzione che portano al sistema delle
caste, ai massacri collettivi e sono armi da sempre usate da tutti i populismi
di destra e di sinistra, con esiti funestissimi. Un cristiano non può fare questo.
Ne riparleremo.
Una risposta porta alla negazione di Dio:
Dio è onnipotente, quindi Dio può evitare la sofferenza. Ma Dio non lo fa. Quindi
o Dio non è onnipotente, oppure Dio è un mostro!
domenica 22 marzo 2020
L'UOMO VEDE L'APPARENZA / IV Domenica di Quaresima
“L’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore”. Anche Samuele, pur
essendo uomo di Dio e di preghiera, ci casca. Nella lettura di oggi, Elìab,
forte e alto come lo era anche Saul, attira la sua attenzione. Ma
Dio ha scelto Davide, quello che suo padre Jesse non aveva nemmeno convocato. Di
fronte ai peccati di Davide anche noi facciamo un po’ fatica a comprendere fino
in fondo le scelte di Dio. Quello che salva Samuele e attraverso di lui il suo popolo,
è che diffida di sé. Lui
sceglierebbe in un modo ma sa che è Dio che deve scegliere.
Questo esempio così
impressionante ci porta ad una sola conclusione: anche noi, malgrado quello che
Dio ci ha già donato attraverso suo Figlio Gesù, siamo ancora ciechi. Ripetiamo
questa preghiera: “Gesù, mio Salvatore, fa che io veda!” E non andiamo in giro
dicendo o pensando di aver capito tutto. Cadremmo nella condanna dei
farisei di oggi che, indispettiti dal discorso di Gesù, gli chiedono se
pretende dire che anche loro devono mettersi in discussione, riconoscere che non
hanno capito ancora quasi nulla. Dicendo di vedere, il loro peccato rimane! Certo,
se crediamo in Gesù abbiamo trovato il punto di partenza, anzi, l'unica via, la verità
tutta intera e la vita piena! Ma bisogna percorrere la via. “Fin
d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato". (1
Gv 3, 2).
"Se il Signore tuo Dio ti
avesse detto: Io sono la verità e la vita, tu, desiderando la verità e bramando
la vita, cercheresti di sicuro la via per arrivare all'una e all'altra. Diresti
a te stesso: … oh! se fosse possibile all'anima mia trovare il mezzo per
arrivarci!
Tu cerchi la via? Ascolta il Signore che ti dice in primo luogo: Io sono la via. Prima di dirti dove devi andare, ha premesso per dove devi passare: «Io sono», disse «la via»! La via per arrivare dove? Alla verità e alla vita. … Rimanendo presso il Padre, era verità e vita; rivestendosi della nostra carne, è diventato la via". (Sant’Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni)
Tu cerchi la via? Ascolta il Signore che ti dice in primo luogo: Io sono la via. Prima di dirti dove devi andare, ha premesso per dove devi passare: «Io sono», disse «la via»! La via per arrivare dove? Alla verità e alla vita. … Rimanendo presso il Padre, era verità e vita; rivestendosi della nostra carne, è diventato la via". (Sant’Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni)
“In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato
agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”. (At 4:12)
Com’è possibile
che ci preoccupiamo di tante pretese rivelazioni, di tante formule di
preghiera, e non di conoscere il Vangelo e attraverso la Scrittura di conoscere
il Signore cuore a cuore? La lettura di sant'Agostino dell'ufficio di oggi va letta e meditata: è molto illuminante.
Prima Lettura 1 Sam 16, 1b.4a. 6-7.
10-13a
Davide è consacrato con l'unzione re d'Israele.
Davide è consacrato con l'unzione re d'Israele.
CONCORSO BALCONE FIORITO IN TEMPO DI CORONAVIRUS
Ieri è iniziata la Primavera e con essa il nostro concorso "Balcone Fiorito". Lo so. Il Coronavirus! Ma è il momento di
seminare per un futuro migliore. Probabilmente qualcuno deve aspettare che riaprano
i vivai, ma chi sa fare le talee, o ha qualche semenza già in casa, ecc. Diamoci
da fare come possiamo. Comunque non abbandoniamo questo bel progetto di rendere
più bella la nostra città e di favorire le nostre amiche importantissime che
sono le api e tutti gli insetti (tranquilli le zanzare non sono impollinatori e
se non c'è acqua stagnante nemmeno le loro larve possono svilupparsi).
sabato 21 marzo 2020
LA SPIRITUALITA' DEL SELFIE / sabato III sett. Quaresima
C'è chi, in questo tempo di coronavirus, ritorna al Signore perché vede
che la situazione sfugge di mano e comprende che la vita sua e dei suoi cari,
la vita di tutta l’umanità, sta nelle mani di Uno più grande. E moltiplica le preghiere
nella speranza che il Signore, la Madonna, ascolteranno. Ma il Signore vuole amore
e non sacrificio, vuole figli che vivano alla sua presenza, vuole conoscenza di
Dio, comunione con lui. Quelli che pregano solo per ottenere la grazia, appena passato l'uragano, il loro amore svanirà come la nebbia del mattino, come
la rugiada in estate. Fondamentalmente siamo tutti così.
Allora ritorniamo tutti al Signore come figli, non come
il fariseo. “Ma, onestamente, è vero sono peccatore ma non al livello di questo
pubblicano”. “Allora sei un piccolo fariseo!” “Non è vero, non prego come questo
fariseo (e non digiuno neppure due volte alla settimana!)”. "Sei un fariseo perché
ti giustifichi". Il problema non è di essere o meno come il pubblicano o di quanti
peccati hai fatto (speriamo pochi). Il problema è che chi si umilia sarà
esaltato – anche se fosse un pubblicano – mentre chiunque si esalterà sarà
umiliato. La preghiera del pubblicano è diventato un metodo di preghiera, la "preghiera del cuore", ma è necessario iniziare ogni nostro momento di preghiera, di meditazione, di lettura della Parola con questo atteggiamento del pubblicano: "Sono di fronte a te, Padre, io sono un peccatore, abbi pietà di me". Troppe volte lo dimentichiamo e quindi preghiamo "tra me e me", preghiamo davanti allo specchio, ci facciamo, oltre che tutti i selfie da mettere sui gruppi social, anche il selfie spirituale.
Prima
Lettura Os 6, 1-6
Voglio l'amore e non il sacrificio.
Voglio l'amore e non il sacrificio.
venerdì 20 marzo 2020
CORONAVIRUS COME UN LUNGO E VERO! SABATO SANTO / venerdì III sett. Quaresima
Gesù non parla mai di epidemie. Cura
con misericordia i malati, moltiplica i pani… ma sono segni per portare alla
Fede e all’Amore, perché l’Amore è Dio e trionfa da ogni male. Sentiamo in questo
momento di essere molto provati dall’incertezza, dalla paura, dalle cose che ci
mancano e ci destabilizza profondamente la mancanza della comunità, della Chiesa
e dei suoi Segni divini.
Ma ogni
Sabato Santo la Chiesa non celebra nessun Sacramento. Prega solo nel silenzio del Sepolcro. Per quanti riponevano
le loro speranze in Gesù quel primo sabato fu veramente atroce, scioccante, da
perdere la fede. Non sapevano come sarebbe andata a finire. Ma non si
giunge alla gioia della Risurrezione senza passare attraverso il silenzio del
Sabato Santo. Magari il Sabato Santo finora eravamo molto occupati a fare le
pastiere o cose del genere.
Abbiamo tanti esempi di santi che hanno vissuto
privazioni quasi totali e senza scadenze. Padre Pio chiuso nella sua cella per tre
anni senza poter celebrare con la gente né confessare. Tre anni sono
lunghissimi ma quando non sai se dureranno 20 anni o fino alla morte è molto peggio.
Ma Padre Pio sarebbe stato Padre Pio senza questo confinamento? Eppure non era
un principiante. Aveva già le stigmate! San Giovanni della Croce è diventato Santo e Dottore della Fede perché rimase rinchiuso per più di otto mesi in un convento,
sottoposto a maltrattamenti e torture fisiche, psicologiche e spirituali, senza processo né contatti, senza sapere quando né
come sarebbe finito. Alla fine, fuggì come Pietro, guidato da un angelo. Dopo,
dalla sua esperienza ha scritto “La Notte Oscura” della fede e alcuni dei suoi
poemi mistici più noti. Il Servo di Dio Cardinal François Xavier Van Thuan ha
passato 13 anni in campo di rieducazione vietcong, di cui 9 in isolamento. Da lì
ha capito che aveva sempre da dare agli altri l’Amore con il quale Dio lo stava
amando.
giovedì 19 marzo 2020
SAN GIUSEPPE MIO PADRE / 19 marzo
Alberto Maggi - Ritrovamento di Gesù al Tempio. |
Auguri a tutti i
papà! Il coronavirus, chiudendoci in casa, ci offre un’occasione eccezionale, anche se non sempre
facile, di riscoprire la missione del papà e anche di scoprire san Giuseppe.
La prima
lettura e il salmo ci invitano a prendere coscienza di essere figli di Giuseppe,
suoi discendenti: “In eterno durerà la tua discendenza”, dice il ritornello del
Salmo. Praticando la Bibbia mi sono abituato a sentirmi figlio di Abramo, “nostro
Padre nella fede”, e anche figlio di Davide e di tutto il Popolo eletto. Da sempre
mi hanno presentato la Madonna come la Mamma celeste. Ma non ho imparato molto a
considerarmi figlio di Giuseppe.
Si sa che Gesù,
concepito da Spirito Santo, non ha avuto padre terreno. San Luca e san Matteo ce
lo precisano accuratamente. Ma nel progetto di Dio Gesù ha un padre e
una madre, e Maria ha avuto uno sposo: “Giuseppe non temere di
prendere con te Maria, tua sposa” (Matteo 1,20). Eppure “Il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme,
senza che i genitori se ne
accorgessero”. La parola tradotta con “genitori” è quella che si usa per chi
ha generato. “Tuo padre e io,
angosciati,”, anche in questo caso Maria usa la parola ovvia per indicare il
padre di un figlio. E la parola “abbà”, “babbo” che Gesù ci invita ad usare
rivolgendoci a Dio, da piccolo l’ha usata per primo e in modo quotidiano per rivolgersi
a Giuseppe. Non c'è soltanto il fondamentale mistero dell’Incarnazione “per opera
di Spirito Santo”. C'è anche tutta la crescita umana di Gesù e il suo
inserimento nel popolo eletto e nella discendenza di Davide che passa attraverso
il suo padre Giuseppe.
Fermiamoci oggi a contemplare la grandezza di Giuseppe e
quanto lui, chicco di grano caduto in terra per morire nel servizio di Dio,
abbia vissuto la fede di Abramo, di Davide e di tutti i santi Profeti che
l’hanno preceduto. Questo chicco di grano caduto in terra ha portato tanto
frutto e noi siamo la sua discendenza. Ecco l’importanza sacra della paternità
umana. È una missione fondamentale che esige dedizione e coraggio totali. Giuseppe
ci incoraggi a perseverare e migliorare nel servizio fedele anche quando non vediamo
i risultati.
Prima Lettura 2 Sam 7,4-5.12-14.16
Il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre.
Il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre.
martedì 17 marzo 2020
FAMIGERATI RITI MISTICI NEOCATECUMENALI
L'allora Prefetto della Congregazione per la Fede Cardinale Ratzinger presiede l'Eucaristia con delle Comunità Neocatecumenali. |
Da giorni si parla dei famigerati riti mistici delle comunità neocatecumenali
di bere alla stessa coppa, incuranti delle più elementari regole di igiene e causa
di contagio da coronavirus in Provincia di Salerno, portando alla quarantena
di quattro comuni e scatenando l’ira del Governatore della Campania che ha
annunciato pure denunce penali, seppur il ritiro si sia svolto in giorni in cui
non era stata imposta alcuna particolare restrizione né emanato un decreto.
Chi difende il Cammino Neocatecumenale parlando di uno sciagurato e isolato
atto di disobbedienza. Chi tratta i fratelli delle comunità neocatecumenali di
untori, magari abbondando in particolari fantasiosi. Qualcuno è arrivato persino a dire che questo ritiro era stato convocato di proposito per diffondere il contagio. Come sempre è meglio sospendere
il giudizio prima di conoscere la realtà dei fatti. E importa sempre innanzitutto
verificare se io stesso sono coerente fino in fondo con la mia fede e con la mia
ragione che impone o suggerisce regole di comportamento e di prudenza.
Da Vatican Insider-La Stampa di oggi c'è una interessante precisazione del vescovo
di Teggiano-Policastro, Mons. Antonio De Luca (nato a Torre del Greco-NA nel 1956,
Redentorista, vescovo dal 2012): «Una comunità dell’arcidiocesi di Salerno ha
svolto una convivenza in un hotel ad Atena Lucana, territorio della diocesi di
Teggiano. Hanno invitato un parroco di zona a celebrare l’Eucarestia. Nient’affatto
un santone. Insieme a lui c’era un altro prete, sempre della diocesi di
Teggiano-Policastro. Questi sacerdoti hanno fatto rispettare le disposizioni
indicate da autorità religiose, civili e sanitarie: la distanza di un metro e
mezzo, niente scambio di pace, l’Eucarestia sulla mano e nessun calice per il
vino bevuto insieme (in base ad una concessione della Santa Sede, stabilita
negli Statuti pubblicati nel 2008, in tempi normali i membri delle comunità neocatecumenali
ricevono infatti la comunione «sotto le due specie», il pane ed il vino, come Gesù
ha stabilito nell’ultima Cena). Imprudente non rimandare l’incontro, ma dispiace
vedere persone appartenenti ad un percorso cattolico con proposte di vita
cristiana passare per untori e disobbedienti. C’è da dire, tuttavia, che in
quei giorni confusi avevamo ricevuto solo poche ordinanze e nessuna misura
restrittiva. Io, per esempio, pur mantenendo attivi tutti i servizi di carità,
ho subito sospeso oratori, catechismo, incontri per futuri sposi. Più per
scrupolo di coscienza che per prevenzione. Solo dopo ci siamo accorti di quanto
è aggressivo questo virus».
lunedì 16 marzo 2020
PREGHIERE SI', MA NON SUPERSTIZIOSE NE' CATENE DI SANT'ANTONIO
Con
il Coronavirus ricominciano a girare proposte di preghiera superstiziose. Spesso
hanno la forma delle cosiddette “Catene di sant’Antonio”. “Perché diffondi questo
messaggio?” – “Me l’hanno mandato!” è la risposta più frequente. Non riesco a
capacitarmi che uno possa rispondere così. E nemmeno che un credente si lasci
impressionare da una ingiunzione: “lascia immediatamente quello che fai e manda
questo messaggio a 15 persone” che sia o meno completato da una promessa di grazia
o di sciagura se obbedisci o meno. Uno che crede in Gesù Cristo, UNICO SIGNORE,
non può lasciarsi condizionare da frasi di questo tipo. Purtroppo qualcuno ci
casca ancora.
Per
comprendere meglio cosa sono queste “Catene di Sant’Antonio” riciclo un post
del 18 agosto 2016.
Vanno girando molto facilmente le cosiddette “Catene di
Sant’Antonio”. In che cosa consistono?
Lo schema di base è
sempre lo stesso: ricevi un messaggio (oggi con i social è sempre più facile
che succeda) che ti chiede di rimandarlo a un certo numero di altre persone. Spesso
tre, oppure un numero più alto, ma sempre indicato con precisione. Spesso si
dice di farlo subito senza perdere un solo minuto. A volte si indica anche il
tempo in cui lo devi fare per metterti sotto pressione… . Il più delle volte è
promessa una ricompensa a chi accoglierà l’invito, tante volte è pure aggiunta
una minaccia a chi non ottempererà. Il messaggio non è mai firmato e non è
mai datato.
Queste sono le
caratteristiche.
PERCHE’ NON BISOGNA MAI TENERE CONTO DI TALI MESSAGGI?
-1: NON PROVENGONO DA PERSONE DAL CERVELLO SANO perché questi messaggi sono
irrealistici, sono impossibili da compiere. Prendiamo l’esempio del messaggio che ti dice: rimandalo ad altre tre
persone. Se reagisci in 10 minuti – il che è lentissimo per copiare e incollare
un messaggio! – in sole 8 ore, se tutti dovessero obbedire per desiderio della
ricompensa promessa o per paura del castigo prospettato, 96 volte delle persone
avrebbero rimandato il messaggio moltiplicandolo. Ora vediamo quello che
succede in sole 3 ore e 20 minuti, ossia in soli 21 passaggi!:
0
minuti:
1 x 3 = 3
Dopo 10 minuti:
3 x 3 = 9
Dopo 20 minuti:
9 x 3 = 27
Dopo 30 minuti:
27 x 3 = 81
Dopo 40 minuti:
81 x 3 = 243
Dopo 50 minuti:
243 x 3 = 729
Dopo 60 minuti:
729 x 3 = 2.187
….
Dopo 110 minuti:
177.147 x 3 = 531.441
Dopo 120 minuti:
531.441 x 3 = 1.594.323
…
Dopo 2ore e 30
minuti:
14.348.907 x 3 = 43.046.721
Dopo 2ore e 40
minuti:
43.046721 x 3 = 129.140163
…
Dopo 3 ore e 10 minuti:
1.162.261.467 x 3 = 3.486.784.401
Dopo 3 ore e 20 minuti:
3.486.784.401 x 3 = 10.461.352.203
Dopo 2 ore e 40 minuti è stata contattato il doppio di tutta la popolazione
italiana e dopo un’altra mezz’ora soltanto, cioè in 3 ore e 20 minuti in teoria
è stata contattata una volta e un quarto tutta la popolazione del globo. Non ha
senso. E dire che queste catene, una volta lanciate non sono più in potere di
chi le ha iniziate e possono girare per anni…. ( tra parentesi questo ci fa comprendere cosa significa il contagio che
stiamo sperimentando e perché è così grave: se ognuno di noi infetta altre tre
persone, in pochi giorni tutto il quartiere è infettato!)
Ha girato una volta sui nostri gruppi Whats App un messaggio che prometteva
20 euro di ricarica a chi lo ritrasmetteva a 15 altre persone. Pensiamo
veramente che Samsung volesse dare 20 € a tutti gli abitanti della terra? Questi
messaggi provengono da cervelli non sani e chi vi abbocca non collega il suo di
cervello.
-2. Sono messaggi anonimi e non datati. Non dare mai retta a questi
messaggi proprio perché non sono firmati e non sono datati. Anche se chiedono
preghiere per qualche caso pietoso. Prega tranquillamente facendolo per tutti e
la Madonna sa dove mandare le tue preghiere e anche suscitarle.
domenica 15 marzo 2020
CIO' DI CUI HAI PIU' BISOGNO 4: LO SPIRITO DA VITA.
Lo Spirito dà vita
130. In queste tre verità – Dio ti ama, Cristo è il tuo
salvatore, Egli vive – compare Dio Padre e compare Gesù. Dove ci sono il Padre
e Gesù, c’è anche lo Spirito Santo. È Lui che prepara e apre i cuori perché
accolgano questo annuncio, è Lui che mantiene viva questa esperienza di
salvezza, è Lui che ti aiuterà a crescere in questa gioia se lo lasci agire. Lo
Spirito Santo riempie il cuore di Cristo risorto e da lì si riversa nella tua
vita come una sorgente. E quando lo accogli, lo Spirito Santo ti fa entrare
sempre più nel cuore di Cristo, affinché tu sia sempre più colmo del suo amore,
della sua luce e della sua forza.
131. Invoca ogni giorno lo Spirito Santo perché rinnovi
costantemente in te l’esperienza del grande annuncio. Perché no? Non perdi
nulla ed Egli può cambiare la tua vita, può illuminarla e darle una rotta
migliore. Non ti mutila, non ti toglie niente, anzi, ti aiuta a trovare ciò di
cui hai bisogno nel modo migliore. Hai bisogno di amore? Non lo troverai nella
sfrenatezza, usando gli altri, possedendoli o dominandoli. Lo troverai in un
modo che ti renderà davvero felice. Cerchi intensità? Non la vivrai accumulando
oggetti, spendendo soldi, correndo disperatamente dietro le cose di questo
mondo. Arriverà in una maniera molto più bella e soddisfacente se ti lascerai
guidare dallo Spirito Santo.
CIO' DI CUI HAI PIU' BISOGNO 3 : GESU' VIVE!
Egli vive!
124. C’è però una terza verità, che è inseparabile dalla
precedente: Egli vive! Occorre ricordarlo spesso, perché corriamo il rischio di
prendere Gesù Cristo solo come un buon esempio del passato, come un ricordo,
come qualcuno che ci ha salvato duemila anni fa. Questo non ci servirebbe a
nulla, ci lascerebbe uguali a prima, non ci libererebbe. Colui che ci colma
della sua grazia, Colui che ci libera, Colui che ci trasforma, Colui che ci
guarisce e ci conforta è qualcuno che vive. È Cristo risorto, pieno di vitalità
soprannaturale, rivestito di luce infinita. Per questo San Paolo affermava: «Se
Cristo non è risorto, vana è la vostra fede» (1 Cor 15,17).
125. Se Egli vive, allora davvero potrà essere presente nella
tua vita, in ogni momento, per riempirlo di luce. Così non ci saranno mai più
solitudine e abbandono. Anche se tutti se ne andassero, Egli sarà lì, come ha
promesso: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20).
Egli riempie tutto con la sua presenza invisibile, e dovunque tu vada ti starà
aspettando. Perché non solo è venuto, ma viene e continuerà a venire ogni
giorno per invitarti a camminare verso un orizzonte sempre nuovo.
126. Contempla Gesù felice, traboccante di gioia. Gioisci con
il tuo Amico che ha trionfato. Hanno ucciso il santo, il giusto, l’innocente,
ma Egli ha vinto. Il male non ha l’ultima parola. Nemmeno nella tua vita il
male avrà l’ultima parola, perché il tuo Amico che ti ama vuole trionfare in
te. Il tuo Salvatore vive.
127. Se Egli vive, questo è una garanzia che il bene può
farsi strada nella nostra vita, e che le nostre fatiche serviranno a qualcosa.
Allora possiamo smettere di lamentarci e guardare avanti, perché con Lui si può
sempre guardare avanti. Questa è la sicurezza che abbiamo. Gesù è l’eterno
vivente. Aggrappati a Lui, vivremo e attraverseremo indenni tutte le forme di
morte e di violenza che si nascondono lungo il cammino.
128. Qualsiasi altra soluzione risulterà debole e temporanea.
Forse risulterà utile per un po’ di tempo, poi ci troveremo di nuovo indifesi,
abbandonati, esposti alle intemperie. Con Lui, invece, il cuore è radicato in
una sicurezza di fondo, che permane al di là di tutto. San Paolo dice di voler
essere unito a Cristo per «conoscere lui, la potenza della sua risurrezione» (Fil 3,10).
È il potere che si manifesterà molte volte anche nella tua esistenza, perché
Egli è venuto per darti la vita, «e la vita in abbondanza» (Gv 10,10).
129. Se riesci ad apprezzare con il cuore la bellezza di
questo annuncio e a lasciarti incontrare dal Signore; se ti lasci amare e
salvare da Lui; se entri in amicizia con Lui e cominci a conversare con Cristo
vivo sulle cose concrete della tua vita, questa sarà la grande esperienza, sarà
l’esperienza fondamentale che sosterrà la tua vita cristiana. Questa è anche
l’esperienza che potrai comunicare ad altri giovani. Perché «all’inizio
dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì
l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo
orizzonte e con ciò la direzione decisiva».[69]
Iscriviti a:
Post (Atom)