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mercoledì 29 maggio 2024

QUANDO IL PAPA DICE LE PAROLACCE! ... subito i vescovi ...


Grande delusione e scandalo. Il Papa dell’inclusione discrimina nelle candidature al sacerdozio le persone con tendenze omosessuali profondamente radicate e, peggio, usa una parola in libertà per denunciare la compiacenza verso l’omosessualità presente in alcuni o molti seminari.

Partiamo dalla parola poco bella. Non poteva inventarla dallo spagnolo che dice “mariconerìa”. Constatiamo che il Papa ha imparato bene l’italiano!  

Quando ha detto (avrebbe detto?) la parola “frociaggine” il Papa parlava con i vescovi, responsabili della Chiesa e della sua reputazione, a porte chiuse. Quindi non doveva uscire nulla. Bravo il o i vescovi che hanno avuto subito la lingua lunga. Il Papa ha usato una parola forte per indicare la compiacenza verso l’omosessualità. A porte chiuse si poteva ammettere la parola meno elegante anche giudicandola una caduta di stile. Il Papa ha chiesto scusa dicendo che non intendeva offendere nessuno. Infatti non ha detto “i froci”, una parola veramente offensiva per le persone, ma “frociaggine” per indicare un andazzo nei seminari. 

È più grave il problema dei vescovi che hanno subito spifferato. Perché non ci mettono la faccia, chiedendo scusa per aver tradito la fiducia che dovrebbe vigere in ogni incontro privato? Hanno puntato il dito pubblicamente contro il Papa nascondendo se stessi. Se venissi a sapere che il mio vescovo fa parte di quelli che hanno tradito la più elementare prudenza umana ed evangelica, che fiducia potrei avere d'ora in poi in lui come persona? (è evidente che continuo comunque ad obbedire al vescovo di Gesù Cristo).

Ma veniamo alla sostanza.

lunedì 27 maggio 2024

SAN CASTRESE, MARTIRE DELLA TRINITÀ / Solennità della SS Trinità. 2024.

Il Concilio di Nicea del 325
davanti all'Imperatore Costantino

Il nostro protettore è un Martire della Trinità. Il Concilio di Nicea nel 325 aveva affermato l’uguale divinità del Figlio e del Padre. I Vandali dominavano allora la regione del Nord Africa, patria del vescovo Castrese, e seguivano Ario che riteneva che Gesù fosse inferiore al Padre. Intimarono ai vescovi di rinnegare la fede cattolica sotto pena di morte. Castrese e i suoi compagni non cedettero, pur sicuri che il mare avrebbe presto sfasciato il relitto sul quale li fecero imbarcare. Solo il volere di Dio li portò fino ai lidi campani. Da lì si sparsero per evangelizzare. Castrese si fermò nella zona di Marano.

Qualcuno poteva pensare che la differenza tra Ariani e Cattolici era minima. In un periodo la maggior parte dei vescovi dell’Impero erano ariani! Perché morire per così poco? San Castrese ci dà l’esempio di come si è fedeli alla fede cattolica, con fermezza, fino al dono della vita. 

Eppure Castrese e i suoi compagni non avevano capito tutte le implicazioni di questo dogma sulla fede e la vita dei credenti. Per esempio, fino a prima del Concilio, si riteneva comunemente che l’uomo era immagine di Dio in quanto dotato di ragione e anima immortale, considerando separatamente Adamo e Eva. Chiaramente questo non è falso! Il Cardinal Duval (1903 - 1996), vescovo di Algeri, mi disse che leggendo la Genesi scoprì da solo che "immagine di Dio" era anche per Adamo ed Eva insieme, ossia nella loro relazione. Infatti la Scrittura dice: “E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro:” (Genesi 1,27-28). Ma la sua scoperta  fu accolta con scetticismo da amici teologi. Oggi il parallelismo tra  “a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò”, e il fatto che Dio si rivolge innanzitutto alla coppia, ha convinto tutti che “immagine di Dio” comprende la capacità relazionale dell’uomo nell’amore e che la coppia, la famiglia, la comunità, siano in sé stesse immagine di Dio. Giovanni Paolo II negli anni ‘90 non esitava a dire “famiglia in missione, Trinità in missione”. 

Il grande rispetto per la Fede insegnata dalla Chiesa e la sua Tradizione, persino se non capisco nulla, è fondamentale. Più che umiltà, è saggezza. La Tradizione trae progressivamente tutta la ricchezza dalla Rivelazione. Scriveva san Vincenzo di Lerino, nel V secolo, nelle sue riflessioni sulla Tradizione che essa “Ut annis scilicet consolideatur, dilatetur tempore, sublimetur aetate” [progredisce, consolidandosi con gli anni, sviluppandosi col tempo, approfondendosi con l’età].


Prima Lettura  Dt 4, 32-34. 39-40  Il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n'è altro.

 Dal libro del Deuteronòmio 

domenica 26 maggio 2024

CHI È DIO? ESISTE? COME INCONTRARLO E CONOSCERLO? / Festa della Santissima Trinità 2024

CHI È DIO? COME INCONTRARLO E CONOSCERLO?

HAI BISOGNO DI AIUTO… 



Vuoi sapere se Dio esiste. Esiste la Vita Eterna?

Vuoi parlare di un tuo problema di Fede o comunque personale.

Apri la Bibbia e non la comprendi. Temi di non saperla interpretare. Alcuni versetti ti hanno turbato o scandalizzato. 

Ti dicono che nella Bibbia non c'è nessun Dio di amore. Sei disarmato di fronte agli Evangelisti, i Testimoni di Geova, i Musulmani. Non sai rispondere ai figli, compagni e amici.

Vuoi conoscere meglio la Parola di Dio perché sai che Gesù ha detto che è il Pane di cui vive l’uomo. 


LA CHIESA HA RISPOSTE PER TE. CONTATTA FRA’ SERENO IN PARROCCHIA (081 742 05 02 / 338 39 51 007)

venerdì 24 maggio 2024

AVERE O ENTRARE?: GESÙ ROVESCIA LE NOSTRE PROSPETTIVE. / 24 maggio 2024.

"Se uno nasce da acqua e da Spirito,
 non può entrare nel Regno di Dio..."

Matteo e Marco raccontano di uno che chiede a Gesù cosa deve fare per AVERE la vita eterna. Gesù spiega che è difficile per un ricco ENTRARE nel regno dei cieli. (Matteo 19,16-26; Marco 10,17-27). L’uomo vuole AVERE, non solo beni materiali ma anche beni spirituali, compresa la Vita eterna che è una porzione del Regno di Dio, il Signore offre invece di mettersi in cammino per ENTRARE nel Regno di Dio. È un cambiamento non da poco come prospettiva! AVERE beni spirituali è una strada faticosa che alla fine non conduce da nessuna parte. Il disegno di san Giovanni della Croce sulla salita del Monte Carmelo è molto chiaro. 

Anche un Dottore della Legge e un notabile malgrado il vocabolario più adeguato - hanno studiato - hanno la stessa posizione di fondo: "Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?". Vogliono possedere. Gesù rispondendo gli parla non di possesso della Vita ma di esperienza della Vita: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai". (Luca 10,25-28 e Luca 18, 18-27).

giovedì 23 maggio 2024

SE IL TUO OCCHIO TI SCANDALIZZA, CAVALO / Giovedì VII sett. T.O., 2024.


Sant'Ignazio ci invita ad esercitare la coscienza e darle luce , chiarezza, forza. La Gioia del Vangelo: UNA SETTIMANA PER IL MALE, TRE PER IL BENE! / Gli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio di Loyola
Questo, ben inteso, per mettere in pratica l'insegnamento del Vangelo. Il brano di oggi ci spinge proprio a questa chiarezza e alle scelte conseguenti. Scelte radicali affidate alla misericordia di Dio. 


Vangelo   Mc 9, 41-50 E' meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna.

Dal vangelo secondo Marco

UNA SETTIMANA PER IL MALE, TRE PER IL BENE! / Gli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio di Loyola


Gli esercizi spirituali di sant’Ignazio di Loyola sono introdotti da 20 annotazioni. Ecco sotto la 4a e la 5a. Tante volte infatti il nostro rapporto con Dio è esitante, confuso. Non sappiamo bene ciò che ci offre la fede, o ciò che vorremmo ottenere da essa. Anzi, molte volte il nostro camminare con Dio è più subito che scelto. Nel profondo il demonio, come ad Adamo ed Eva, ci insinua che Dio è nostro nemico, che non conviene fargli troppa fiducia, che il peccato sarebbe la cosa migliore se Dio non lo vietasse e … gli crediamo almeno in parte. Molto spesso è tutta la nostra vita che non ha una vera direzione, camminiamo senza una metà che possa unire tutti i momenti dell’esistenza, o dei valori assoluti che ci servano da indicatori sicuri. Per avere una vita felice e riuscita sant’Ignazio ci invita quindi a conoscere il male e il bene: ossia vedere il (nostro) peccato e a prendere posizione contro di esso, e conoscere profondamente Gesù, il Vero Bene, stabilendo un rapporto personale con lui.

[4] Quarta annotazione. Agli esercizi che seguono sono assegnate quattro settimane, corrispondenti alle quattro parti in cui si dividono gli esercizi stessi: nella prima si considerano e si contemplano i peccati; nella seconda la vita di Cristo nostro Signore fino al giorno delle Palme incluso; nella terza la passione di Cristo nostro Signore; nella quarta la risurrezione e l'ascensione, aggiungendo i tre modi di pregare. Con questo non si intende che ogni settimana debba durare necessariamente sette o otto giorni; infatti può accadere che nella prima settimana alcuni siano più lenti nel trovare quello che cercano, cioè pentimento, dolore e lacrime per i loro peccati, oppure che alcuni siano più diligenti di altri, o più agitati o messi alla prova da diversi spiriti. Perciò conviene a volte abbreviare e a volte allungare la settimana; lo stesso vale per le settimane successive, cercando di ottenere il frutto corrispondente all'argomento trattato. In ogni modo gli esercizi si concluderanno più o meno in trenta giorni.

martedì 21 maggio 2024

C'È BISOGNO DELLO SPIRITO SANTO? / Riflessione sulle Cresime e la Domenica di Pentecoste 2024


C'è bisogno dello Spirito Santo? In questi giorni ho confessato molti ragazzi e adulti che si preparavano alla Cresima, nonché candidati padrini e anche famigliari. Ho confessato il giorno di Pentecoste alcune persone. Questi incontri mi hanno in parte consolato, in parte rattristato. 

Mi ha consolato chi ha deciso di ricevere la cresima pur senza matrimonio in vista, a volte docile al suggerimento di genitori che vegliano sulla fede dei figli. Mi hanno consolato padrini che sono gli stessi del battesimo, segno che la missione è andata comunque bene. Mi hanno consolato ovviamente confessioni sincere e umili. 

lunedì 20 maggio 2024

E LA PAROLA ZITTÌ CHIACCHIERE MIE! / Imparare ad ascoltare lo Spirito. Regina Caeli di Pentecoste 2024


Cerco da tempo di insegnare ai fratelli a risuonare alla Parola di Dio, senza troppi risultati. Ma mi rendo conto leggendo le parole del Papa di questa domenica di Pentecoste che non mi capiscono perché non uso le parole giuste. Io dico loro di ascoltare la Parola col cuore ma dimentico di sottolineare che è lo Spirito che rende questa Parola viva e intima e la illumina da dentro. 

Perciò molte reazioni dei fratelli non manifestano il parlare intimo del Signore vivo e presente nella celebrazione ma sono solo riferite alle Letture; non condividono un ascolto, ma il ragionare su una Lettura che ha colpito. Il Papa ci aiuti a entrare in questo dialogo vivo con Dio. Che "la Parola zittisca le nostre chiacchiere" e ci permetta di partecipare al dialogo intimo del Padre e del Figlio.


SOLENNITÀ DI PENTECOSTE  / PAPA FRANCESCO / REGINA CAELI

Piazza San Pietro  Domenica, 19 maggio 2024

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Cari fratelli e sorelle, buona festa di Pentecoste, buongiorno!

Oggi, Solennità della Pentecoste, celebriamo la discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli Apostoli. Nel Vangelo della liturgia Gesù parla dello Spirito Santo e dice che Egli ci insegna “tutto ciò che ha udito” (cfr Gv 16,13). Ma cosa significa questa espressione? Che cosa ha udito lo Spirito Santo? Di cosa ci parla?

QUANDO LE PERSONE PIÙ NASCOSTE SONO LE PIÙ IMPORTANTI / Maria Madre della Chiesa, lunedì di Pentecoste 2024.


Paolo VI fece proclamare dal Concilio la Vergine Maria Madre della Chiesa. Papa Francesco decise che fosse ricordata con questo titolo il lunedì di Pentecoste. Un titolo non certo di poca importanza. Ma il Concilio promulgò una Costituzione sulla Chiesa le cui prime parole e quindi il titolo è “Lumen Gentium cum sit Christus… “: “Essendo Cristo la Luce dei popoli…”. “Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù” (1 Timòteo 2, 5; vedi anche a più riprese la Lettera agli Ebrei ), Cristo al centro, Cristo il fondamento (1 Corinzi 3, 11) attraverso gli apostoli e i profeti (Efesini 2, 20). 

Nella Bibbia si trova 798 volte il nome Gesù riferito a Gesù di Nazareth (su 799). Il nome Maria solo 17 volte è riferito alla madre di Gesù (su 51). E quante volte appare realmente la Vergine Maria nella Scrittura? Pochissime volte anche se sempre in momenti decisivi per la Storia della Salvezza. Appare in tutti i cosiddetti Misteri Gioiosi del Rosario, più le nozze di Cana in cui è nominata solo “madre di Gesù”, il quale la chiama “donna” (Giovanni 2), sotto la croce (Giovanni 19,25-26) e in preparazione alla Pentecoste (Atti 1,14). Bisogna aggiungere la laconica indicazione di Paolo: “Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge” (Galati 4,4). Possiamo anche aggiungere la figura della Donna vestita di sole in Apocalisse 12 che è la Chiesa, perfettamente impersonificata dalla Vergine Maria. In tutto solo 7 episodi e due riferimenti o immagini. 

Molto poco quando vediamo che ogni pagina del Nuovo Testamento, in particolare del Vangelo, parla di Gesù. Questo non significa che Maria non sia importante. Appare in momenti cruciali della vita di Gesù e della Chiesa di cui è veramente Madre. Se Gesù è la Salvezza, Maria ne è l’Aurora. Questo suo nascondimento non le toglie importanza, anzi la esalta. Non si mette in avanti, né al centro, non cerca di avere discepoli attorno a sé o di ricevere onori per essere la Madre del Signore, non forza la mano a Gesù nelle nozze di Cana ma dice ai servi: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Giovanni 2, 5). Così ci fa comprendere intimamente qual è lo Spirito di Gesù, mite e umile di cuore, Servo di Yahvé, che lascia come ultimo segno del suo Spirito il lavare i piedi ai suoi “difficili” discepoli e dare la vita per loro sulla croce, due posizioni che competevano agli schiavi - ribelli, per la croce -  o comunque alla persona meno importante per la lavanda dei piedi. 

Chiaramente, come “tutta la Scrittura è Cristo”, così molti episodi e versetti della Bibbia possono legittimamente essere compresi come prefigurazioni della Vergine Maria. Inoltre gli innamorati vedono l’oggetto del loro amore ovunque, anche esagerando, come disse giustamente Papa Francesco. Ma, sapendo che solo Gesù è il Salvatore, la scarsità degli episodi nella Scrittura che menzionano la Vergine Maria non ne diminuisce l’importanza, la esalta. 

Affidiamo la Chiesa e noi stessi alla Vergine Maria!


Prima Lettura  At 1, 12-14 Erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme a Maria, la madre di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli  

domenica 19 maggio 2024

LA RISPOSTA DI DIO ALL'UOMO. / Pentecoste 2024.


Tutti conoscono più o meno il testo degli Atti degli Apostoli di oggi, in cui si narra l’effusione dello Spirito Santo sulla Chiesa radunata in preghiera con gli Apostoli e Maria, la Madre di Gesù e altri (Atti 1, 14-15). Si conosce meno il testo che, la sera prima, apre la Veglia e racconta l’episodio della Torre di Babele e il suo collegamento con la Pentecoste cristiana. 

Gli uomini erano uniti e si erano messi d’accordo per un progetto grande che avrebbe dato loro prestigio, ordine, sicurezza. Ma Dio interviene comportandosi in modo “cattivo” distruggendo questo progetto unitario. Sembra il Dio geloso della felicità e della realizzazione piena dell’uomo di cui parla il serpenteSatana ad Adamo ed Eva nell’Eden o il mito di Prometeo. Qualche giorno fa ho commentato una citazione di Nietzsche (La Gioia del Vangelo: SI PUÒ ESSERE "AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE?" / una riflessione 16 - 05 - 2024. ). Anche Nietzsche nota che l’uomo deve crescere, migliorare. Ma, secondo lui, lo può fare solo contro Dio e la morale da schiavi che è il Cristianesimo. Solo così si libererà dalla condizione di bestia e diventerà il Superuomo, costruendosi da solo secondo la sua volontà di potenza e guidato dall’orgoglio. L’esito della volontà di potenza di Nietzsche fu la pazzia. Il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini attinsero a  piene mani nelle idee di Nietzsche con le conseguenze che conosciamo. Quando Putin dice che “la Russia non ha frontiere” cosa manifesta se non una chiara volontà di potenza criminale che si esplica nei vari conflitti provocati dalla Russia, in particolare da trent’anni a questa parte? 

Dio ha fatto quindi bene a confondere le lingue degli uomini, a far diventare la Torre da “Bab El", la Porta di Dio, a “Balàl” ossia “confusione. 

La risposta di Dio al peccato di Babele, all’imperialismo dei cattivi, non è un imperialismo buono o dei buoni, ma è la Pentecoste, è lo Spirito di Dio che si manifesta nella morte per amore sulla croce di Gesù di Nazareth e si effonde dalla sua debolezza voluta in una fiducia illuminata e incrollabile nell’Amore. Mentre le lingue animate dallo spirito umano di potenza non riescono ad essere uno strumento di comunicazione, l’Amore divino diventa una lingua universale, comprensibile a tutti. 

Alla Globalizzazione portata avanti dalle potenze occidentali, Papa Giovanni Paolo II oppose la realtà della Chiesa e in particolare volle le Giornate Mondiali della Gioventù. Papa Francesco aggiunge l’immagine del Poliedro: una realtà unica composta da parti che non perdono le loro caratteristiche ma sono come una faccia diversa, che conserva la sua unicità e arricchisce il tutto. Il preservare l'identità di ogni parte non svaluta la necessità o il bene dell’unione delle parti. Papa Francesco nota che il tutto è superiore alla somma delle parti. 


Prima Lettura  Gn 11,1-9  La si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra.

Dal libro della Gènesi

D.I. 12 MOLTIPLICAZIONE ARBITRARIA DI NUOVI DIRITTI / Dignitas infinita nn. 25-27


Un oggettivo riferimento per la libertà umana

25. In secondo luogo, il concetto di dignità umana, a volte, viene usato in modo abusivo anche per giustificare una moltiplicazione arbitraria di nuovi diritti, molti dei quali spesso in contrasto con quelli originalmente definiti e non di rado posti in contrasto con il diritto fondamentale della vita,[41] come se si dovesse garantire la capacità di esprimere e di realizzare ogni preferenza individuale o desiderio soggettivo. La dignità s’identifica allora con una libertà isolata ed individualistica, che pretende di imporre come “diritti”, garantiti e finanziati dalla collettività, alcuni desideri e alcune propensioni che sono soggettivi. Ma la dignità umana non può essere basata su standard meramente individuali né identificata con il solo benessere psicofisico dell’individuo. La difesa della dignità dell’essere umano è fondata, invece, su esigenze costitutive della natura umana, che non dipendono né dall’arbitrio individuale né dal riconoscimento sociale. I doveri che scaturiscono dal riconoscimento della dignità dell’altro e i corrispondenti diritti che ne derivano hanno dunque un contenuto concreto ed oggettivo, fondato sulla comune natura umana. Senza un tale riferimento oggettivo, il concetto di dignità viene di fatto assoggettato ai più diversi arbitrii, nonché agli interessi di potere.

Struttura relazionale della persona umana

sabato 18 maggio 2024

D.I. 11 LA DIGNITÀ, FONDAMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI UMANI. / Dignitas infinita nn. 23-24


3. La dignità, fondamento dei diritti e dei doveri umani

23. Come già richiamato da Papa Francesco, «nella cultura moderna, il riferimento più vicino al principio della dignità inalienabile della persona è la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che san Giovanni Paolo II ha definito “pietra miliare posta sul lungo e difficile cammino del genere umano”, e come “una delle più alte espressioni della coscienza umana”».[38] Per resistere ai tentativi di alterare o cancellare il significato profondo di quella Dichiarazione, vale la pena ricordare alcuni principi essenziali che devono essere sempre onorati.

Rispetto incondizionato della dignità umana

venerdì 17 maggio 2024

SI PUÒ ESSERE "AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE?" / una riflessione 16 - 05 - 2024.



Ogni tanto qualcuno cita questa frase di Friedrich Nietzsche “Quello che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male”. È utile riflettere su questo concetto perché sembra corrispondere alla visione di tanti oggi e può giustificare tutto e il suo contrario. Non parlerò di Nietzsche ma confronterò 
questa frase, che sembra affascinare molti, con la verità del bene e del male. Si può essere al di là del bene e del male? Cosa c'entra questa frase con il dono dello Spirito Santo che ci apprestiamo a celebrare nella Pentecoste?

Spesso molti “custodi della morale” si sono comportati da “moralisti” o “bacchettoni” da “polizia dei costumi” pronti a soffocare ogni slancio di gioia spontanea, a censurare ogni atteggiamento che non rientrava nei loro criteri. Nelle nostre nazioni c'è stata una lunga ribellione contro ogni censura e oggi assistiamo alla censura inversa contro chi vuole ricordare che esistono valori assoluti. Tristemente esiste una feroce “polizia dei costumi” in paesi dittatoriali specialmente islamici. Ma la lotta contro i moralisti l’ha già fatta Gesù con scribi e farisei e il Cristianesimo fin dalle origini. Comportarsi come Gesù rimane il punto di riferimento: quando la persona vale meno del precetto, qualcosa non va. Però non significa che la morale non abbia fondamenti oggettivi.

mercoledì 15 maggio 2024

RISCALDAMENTO GLOBALE: SCIOLTO L'ULTIMO GHIACCIAIO DEL VENEZUELA, A 4800 m. DI QUOTA.


Il Venezuela aveva fino a poco fa 5 ghiacciai. L’ultimo, situato a 4800 m. slm, sotto il picco Humbolt, è oggi solo un "campo di ghiaccio" di circa 2 ha, e non ghiacciaio, cioè non può più ricaricarsi di nuova neve e ghiaccio e quindi scomparirà presto. Tutto questo perché - benché incomprensibilmente ci siano ancora negazionisti - le temperature in aumento in una velocità mai vista prima scioglie i ghiacciai in tutto il pianeta. Vedi Addio all'ultimo ghiacciaio del Venezuela che diventa ufficialmente il primo Paese glacier free al mondo per colpa del riscaldamento globale - greenMe

Per le persone di buona volontà, una riflessione. Molti dicono - con ragione - che ci sono sempre stati cambiamenti climatici sulla Terra e momenti in cui le temperature erano molto più alte di quelle di oggi. Non 1,5 o 2 gradi in più come dall’inizio dell’era industriale ma fino a 6, 8 gradi in più. E mostrano grafici delle temperature medie sul pianeta fino a centinaia di milioni di anni addietro. 

Da questi grafici però possiamo dedurre osservazioni fondamentali.

martedì 14 maggio 2024

AVETE RICEVUTO LO SPIRITO SANTO, SI MANIFESTA IN VOI? / Commento di Atti 19,1-8 (2024).


A Efeso, Paolo incontra discepoli di Cristo risorto, che formano già un gruppo, una comunità, anche se probabilmente informale. Questo carattere informale esalta proprio la comunione che crea spontaneamente la Buona Notizia tra coloro che credono e fa parte della struttura stessa della vita cristiana. Infatti i credenti "erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere”. (Atti 2,42). 

Però se questi discepoli conoscevano ciò che era successo a Gesù di Nazareth e la sua Risurrezione e lo riconoscevano come Signore, giudice dei vivi e dei morti, mancava loro uno slancio, un fervore, uno spirito. Paolo lo nota e chiede: «Quale battesimo avete ricevuto?». Hanno ricevuto solo il battesimo di Giovanni Battista. Quando Paolo li battezza nel nome del Signore tutto cambia e appena impone loro le mani scende lo Spirito Santo che si manifesta in modo meraviglioso. 

Questo episodio riportato dagli Atti degli Apostoli illustra in modo chiarissimo e potentissimo l’importanza dei Sacramenti - di tutti i Sacramenti - che non sono solo simboli ma azione efficace di Dio a favore dell’uomo. Purtroppo molti trascurano di ricevere i Sacramenti o di fare in modo che i loro familiari impediti di venire in chiesa possano riceverli. Quando chiedo: “quali sono i sacramenti che dobbiamo tutti ricevere?”, molti mi rispondono: “battesimo, comunione, matrimonio”. Questo riflette la prassi di tanti che si cresimano solo in vista del matrimonio, senza dargli alcuna importanza nella loro visione di fede. Per loro contano veramente solo questi tre sacramenti: battesimo, (prima) comunione, e matrimonio ad esclusione degli altri. Infatti tanti trascurano la comunione regolare e la partecipazione assidua all’Eucaristia o “frazione del pane”, la confessione e più ancora, l’olio degli infermi specialmente quando c'è un forte rischio per la vita mentre la Scrittura ne parla esplicitamente (Giacomo 5,14-15).

Adesso però interroghiamoci: se s. Paolo visitasse la nostra comunità parrocchiale o il nostro gruppo, i cui membri hanno ricevuto tutti il battesimo nel nome del Signore e sono stati cresimati, sentirebbe tra noi questa vita dello Spirito Santo? Non si tratta per forza di parlare in lingue e a profetare, ma di manifestare il frutto dello Spirito: “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”. (Galati 5,22) e i suoi doni (Sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, conoscenza (o scienza), pietà, timore di Dio. Vedi Isaia 11,2) nonché i carismi che il Signore concede per l’edificazione della comunità e l’evangelizzazione. Se non ci sono questi doni, interroghiamoci molto seriamente, perché Dio non accetta che il talento ricevuto sia seppellito e rimanga sterile. Purtroppo sembra che succeda spesso.

Paolo "poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori". L’ultimo versetto ci fa comprendere come la catechesi, paziente e abbondante sia necessaria. "i credenti erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli". È necessario formare i cristiani per istruirli e convincerli sia della risurrezione di Cristo che ad abbandonare la mentalità precedente, anche se formalmente cristiana. 


Atti degli Apostoli 19, 1-8

lunedì 13 maggio 2024

D.I. 10 CHIAMATI A UNA DIGNITÀ PIENA, IMPEGNATI PER LA PROPRIA LIBERTÀ / nn. 20-22 Dignitas infinita


Una vocazione alla pienezza della dignità

20. La terza convinzione riguarda il destino finale dell’essere umano: dopo la creazione e l’incarnazione, la risurrezione di Cristo ci rivela un ulteriore aspetto della dignità umana. Infatti, «l’aspetto più sublime della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio»,[32] destinata a durare per sempre. In tal modo, «la dignità [della vita umana] non è legata solo alle sue origini, al suo venire da Dio, ma anche al suo fine, al suo destino di comunione con Dio nella conoscenza e nell’amore di Lui. È alla luce di questa verità che sant’Ireneo precisa e completa la sua esaltazione dell’uomo: “gloria di Dio” è, sì, “l’uomo che vive”, ma “la vita dell’uomo consiste nella visione di Dio”».[33]

21. Di conseguenza, la Chiesa crede e afferma che tutti gli esseri umani, creati ad immagine e somiglianza di Dio e ricreati[34] nel Figlio fatto uomo, crocifisso e risorto, sono chiamati a crescere sotto l’azione dello Spirito Santo per riflettere la gloria del Padre, in quella medesima immagine, partecipando alla vita eterna (cf. Gv 10, 15-16; 17, 22-24; 2 Cor 3, 18; Ef 1, 3-14). Infatti, «la Rivelazione […] fa conoscere la dignità della persona umana in tutta la sua ampiezza».[35]

Un impegno per la propria libertà

FATIMA NELLA MIA VITA / 13 maggio 2024

Questa notte, nel Santuario di Fatima.

13 maggio, anniversario della prima apparizione della Santa Vergine ai Pastorelli di Fatima. C'è molto da dire su queste apparizioni e il loro messaggio per il mondo e per noi ancora oggi (non mi riferisco al Terzo Segreto di cui si parla ancora ogni tanto sui Social come se non fosse stato rivelato mentre si è concluso. 
Vedi il post La Gioia del Vangelo: QUARANT'ANNI FA L'ATTENTATO IN PIAZZA SAN PIETRO / 13 maggio, giovedì VI sett. Pasqua .Ma la Storia non si ferma e anche oggi ci sono difficoltà).

Vorrei dire il mio rapporto personale con Fatima. Ho sentito parlare di Fatima e la prima occasione per andarci è stata una missione di lavoro in Portogallo nel 1978. La domenica  assieme a due colleghi abbiamo noleggiato una macchina per fare il solito giro del turista, e ho insistito per passare per Fatima. Hanno accettato con qualche mugugno. Mi ha colpito il numero di persone che da soli o a gruppi, spesso scalzi, cioè con grossi calzini di lana, camminavamo a piedi verso Fatima. Mi ha colpito anche la semplicità di queste persone e il giro in ginocchio della Capelinha al luogo stesso delle apparizioni. Il messaggio per me è stato allora il valore della devozione popolare. Paragonato con Lourdes, tutta la zona del Santuario era estremamente spoglia. Solo poche bancarelle per i souvenir, non vedevo alberghi. 

domenica 12 maggio 2024

COSA COMPORTA L'ASCENSIONE? / Ascensione del Signore, 2024.


Con l’Ascensione si apre il tempo della Chiesa. Infatti leggiamo oggi l'inizio degli Atti degli Apostoli, scritti da san Luca, che narra l'Ascensione e i primi passi della Chiesa o piuttosto del Cammino della Parola di Salvezza. La Chiesa è una Comunione meravigliosa, la cui missione è essenzialmente testimoniare la Risurrezione di Gesù e portare il perdono dei peccati, la luce e grazia per una vita nuova. L’Annuncio parte da Gerusalemme verso ogni uomo e donna del mondo e giunge a Roma, centro del potere pagano: la Buona Notizia può germogliare in tutti, e in tutte le razze, società e ceti sociali, anche se ovunque trova resistenza, chiusura del cuore, fino alla persecuzione violenta. 

Ecco dunque questa prima pagina meravigliosa degli Atti degli Apostoli.

“Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo”. 

APPELLO ALLE MAMME PER I LORO FIGLI / Festa della Mamma 2024.



Quando mi capita di celebrare un matrimonio ho preso l’abitudine di fare un appello agli sposi: “volete figli? volete che siano felici? Dovete rispettare l’ambiente, impostare la vostra vita di famiglia in modo da inquinare il meno possibile!”. 

Vedo che in genere tocco un argomento nuovo per loro, al quale non hanno mai pensato!

Non riempire il mondo di plastica sotto il pretesto che i tuoi figli non devono mancare di nulla: questa plastica e tutto quello che nella loro vita non sarà veramente utile, tutto ciò che non entrerà nel (ri)circolo virtuoso, avvelenerà la loro vita e quella dei tuoi nipoti. 

sabato 11 maggio 2024

LA POPOLAZIONE ITALIANA È LA PIÙ VECCHIA DI EUROPA. QUALE FUTURO SENZA GIOVANI? PERCHÉ CHI PROPONE SOLUZIONI VIENE AGGREDITO?


Il Papa partecipa anche quest’anno agli Stati Generali della Natalità. Sappiamo che il giorno prima gruppi ostili hanno impedito al ministro Roccella e anche agli altri di poter parlare. L’italia sta morendo lentamente di denatalità, declinando in una vecchiaia senza gioia. L’età media è oggi di 47 anni, mentre i paesi più giovani hanno un’età media di 38 anni. Un divario impressionante! (l’età media non è la speranza di vita - che in Italia è di 83 anni - ma la media dell’età di tutti i cittadini di quella nazione. In Francia l'età media è di 41 anni, in Germania e Portogallo di 45, in Irlanda e Cipro di 38, mentre la media europea è di 44,5 anni). Che in un tale contesto, promuovere la Natalità sia considerato una minaccia la dice lunga sull’illogicità di certe prese di posizione ideologiche. Il fatto che queste lotte “progressiste” siano condotte con la violenza ne accentua il carattere negativo. Non c'è altra conclusione. È veramente preoccupante la crescita della violenza in quasi tutte le manifestazioni per la libertà, per i diritti, per la pace. Il che è una contraddizione assoluta. 

venerdì 10 maggio 2024

NESSUNO POTRÀ TOGLIERVI LA VOSTRA GIOIA! È COSÌ NELLA TUA PARROCCHIA, PER TE? / Venerdì VI settimana di Pasqua 2024.

"Nel mio stare, il vostro andare!" 
Beata Chiara "Luce" Badano.

Gli apostoli, come tutti, speravano in una salvezza terrena, magnifica, comprensibile. Erano stati educati in questa speranza. Quando Gesù li chiama a seguirlo hanno ancora questa idea molto radicata. Anche altri si erano presentati come messia, e avevano trascinato con loro gruppi importanti come ricorda Gamaliele (Atti 5,34-39). È vero che questi gruppi erano finiti nel nulla, a volte nel sangue, ma "la speranza è l'ultima a morire", c'è sempre qualcuno per sperare che questa volta sia la buona. E Gesù è diverso. Lui vincerà. E malgrado il suo insegnamento sulla mitezza, l’idea di un regno terreno rimane visceralmente radicata negli apostoli. Ancora al momento dell'Ascensione: “Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: "Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?" (Atti 1,6). 

Prima della Pentecoste, Gesù deve dunque sostenere la speranza dei suoi discepoli con promesse intelligibili per loro anche se misteriose:  “Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia”. Infatti non comprendono ancora il progetto di Dio.

Vediamo in questi giorni come Paolo riesce a seminare questa gioia malgrado la mancanza di mezzi terreni e di protezioni da parte delle autorità, e le resistenze che incontra: resistenze del cuore, delle mentalità chiuse, della tradizione che dice il contrario, spesso ebraica ma soprattutto  pagana. Come riesce a fare questo, senza mezzi umani? C'è in san Paolo uno zelo evidente, ma è soprattutto la verità della sua esperienza che convince : ha incontrato davvero Cristo risorto e questi gli ha trasformato completamente la vita, donandogli lo Spirito Santo. 

Papa Francesco vuole che ogni membro di ciascuna parrocchia sia annunciatore della Speranza che è in Cristo. A questo punto due sono le cose: o tutti nelle nostre parrocchie sono già cristiani, pieni di zelo e di Spirito Santo, ma non sapevano di dover annunciare Cristo, oppure bisogna formare cristiani autentici.


Prima Lettura   At 18, 9-18  In questa città io ho un popolo numeroso.

Dagli Atti degli Apostoli

D.I. 09 / LA CHIESA ANNUNCIA, PROMUOVE E SI FA GARANTE DELLA DIGNITÀ UMANA / Dignitas infinita nn. 17-19


2. La Chiesa annuncia, promuove e si fa garante della dignità umana

17. La Chiesa proclama l’uguale dignità di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro condizione di vita o dalle loro qualità. Questo annuncio si appoggia su una triplice convinzione, che, alla luce della fede cristiana, conferisce alla dignità umana un valore incommensurabile e ne rafforza le intrinseche esigenze.

Un’indelebile immagine di Dio

18. Innanzitutto, secondo la Rivelazione, la dignità dell’essere umano proviene dall’amore del suo Creatore, che ha impresso in lui i tratti indelebili della sua immagine (cf. Gen 1, 26), chiamandolo a conoscerlo, ad amarlo ed a vivere in un rapporto di alleanza con sé e nella fraternità, nella giustizia e nella pace con tutti gli altri uomini e donne. In questa visione, la dignità si riferisce non solo all’anima, ma alla persona come unità inscindibile, e dunque inerisce anche al suo corpo, il quale partecipa a suo modo all’essere immagine di Dio della persona umana ed è chiamato anch’esso a condividere la gloria dell’anima nella beatitudine divina.

Cristo eleva la dignità dell’uomo

mercoledì 8 maggio 2024

CONFLITTO HAMAS ISRAELE: NO AL BOICOTT, SÌ AI PELLEGRINAGGI, CONVERSIONE ALLA PACE / Il messaggio del Patriarca di Gerusalemme


Sabato il Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa era a Torino per i 100 anni dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi e la festa della Sindone. Parlando della situazione drammatica in Terra Santa e in particolare nella striscia di Gaza egli ha constatato come l’attacco del 7 ottobre ha solo peggiorato il rapporto tra palestinesi e israeliani, suscitando un clima di odio reciproco mai visto prima. Scrivo spesso sul blog della guerra della Russia contro l’Ucraina (e contro l’Occidente globale), perché, benché sappiamo che nessuno è senza colpa, c'è però chiaramente un paese o regime aggressore e un paese e una popolazione aggredita. Nel caso del conflitto israelo-palestinese, pur seguendo le notizie giorno dopo giorno e che le vittime dalle due parti mi toccano il cuore, 
finora ho scritto poco perché la situazione è molto complicata e nemmeno nel dialogo a voce si riesce a trovare spazi sufficienti per andare al di là degli slogan. Per dare un’idea delle cicatrici che si portano gli ebrei, usiamo solo un paragone: nel 1940 gli ebrei nel mondo erano 16,5 milioni, oggi non superano i 15 milioni, mentre la popolazione italiana era di 44,5 milioni e oggi è di 59 milioni, quella della Francia di 42 milioni, oggi di 62 milioni. 

Uso dunque l'autorevolezza di Mons. Pizzaballa per rilanciare il suo messaggio : 

lunedì 6 maggio 2024

NAPOLEONE BONAPARTE TRA GESÙ E MAOMETTO


Gesù non era uno sprovveduto e cercava di raggiungere i suoi obiettivi. Eppure, umanamente, la sua missione è finita nel fallimento totale. Infatti egli è stato condannato alla morte degli schiavi e dei ribelli al potere romano, consegnato dai suoi correligionari al potere pagano che essi stessi ritenevano empio e ingiusto, abbandonato dai suoi, anzi, venduto da uno dei più vicini e rinnegato da chi aveva promesso di accompagnarlo in carcere e alla morte… Tra fragilità palese, illusioni che cadono tra i seguaci, tradimento, esultanza dei nemici, egli è il vinto per eccellenza. Persino il silenzio di Dio gli fa gridare sulla croce: "Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?" 

Per i musulmani il sigillo divino sulla missione di Maometto è invece il suo successo. Partito dal nulla e affrontando molte prove, finisce nel successo più evidente. La sua costanza, il suo coraggio nel parlare e nell’usare le armi, la sua capacità di imporre la sua leadership e organizzare la Comunità musulmana, la sua avvedutezza nel comprare il consenso delle  persone più influenti della Mekka e fare esempi di fermezza condannando a morte alcuni personaggi di secondo rango, tutto questo contribuisce a costruire una nuova Religione-Stato che si presenta come il rimedio alle insufficienze delle religioni precedenti che sente di poter correggere e sostituire. L’ultimo pellegrinaggio di Maometto alla Mekka consacra questo trionfo con più di centomila discepoli. 

D.I. 08 TEMPI ODIERNI nn. 14-16


Tempi odierni

14. Ai nostri giorni, il termine “dignità” viene utilizzato prevalentemente per sottolineare il carattere unico della persona umana, incommensurabile rispetto agli altri esseri dell’universo. In questo orizzonte, si comprende il modo in cui viene usato il termine dignità nella Dichiarazione delle Nazioni Unite del 1948, ove si parla «della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili». Solo questo carattere inalienabile della dignità umana consente di poter parlare dei diritti dell’uomo.[26]

15. Per chiarire meglio il concetto di dignità, è importante segnalare che la dignità non viene concessa alla persona da altri esseri umani, a partire da determinate sue doti e qualità, in modo che potrebbe essere eventualmente ritirata. Se la dignità fosse concessa alla persona da altri esseri umani, allora essa si darebbe in modo condizionato e alienabile, e lo stesso significato di dignità (per quanto meritevole di grande rispetto) rimarrebbe esposto al rischio di essere abolito. In realtà, la dignità è intrinseca alla persona, non conferita a posteriori, previa ad ogni riconoscimento e non può essere perduta. Di conseguenza, tutti gli esseri umani possiedono la medesima ed intrinseca dignità, indipendentemente dal fatto che siano in grado o meno di esprimerla adeguatamente.

LA CHIESA (E LA PARROCCHIA) SI RINNOVA DAL KERIGMA E DAI CARISMI CHE SUSCITA / Lettera del Papa ai Parroci (2 maggio 2024).


LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARROCI


Carissimi fratelli Parroci!

L’Incontro internazionale “I Parroci per il Sinodo” e il dialogo con quanti vi hanno preso parte, sono l’occasione per ricordare nella mia preghiera tutti i Parroci del mondo, ai quali rivolgo con grande affetto queste parole.

È talmente ovvio che dirlo suona quasi banale, ma questo non lo rende meno vero: la Chiesa non potrebbe andare avanti senza il vostro impegno e servizio. Per questo voglio anzitutto esprimere gratitudine e stima per il generoso lavoro che fate ogni giorno, seminando il Vangelo in ogni tipo di terreno (cfr Mc 4,1-25).

Come state sperimentando in questi giorni di condivisione, le parrocchie in cui svolgete il vostro ministero si trovano in contesti molto differenti: da quelle delle periferie delle megalopoli – le ho conosciute direttamente a Buenos Aires – a quelle vaste come province nelle regioni meno densamente popolate; da quelle dei centri urbani di molti Paesi europei, in cui antiche basiliche ospitano comunità sempre più piccole e più anziane, a quelle in cui si celebra sotto un grande albero e il canto degli uccelli si mescola alla voce dei tanti bambini.

domenica 5 maggio 2024

LA GIOIA È ESSERE AMATI DA DIO / VI Domenica di Pasqua 2024.


Il Vangelo di oggi è la continuazione di quello  di domenica scorsa, cioè della parabola della Vite e dei tralci. Gesù stesso ce la vuole spiegare. Infatti sottolinea che la fonte della gioia non è il nostro impegno ma lo scoprirsi amati da lui, amati dal Padre in lui. ”In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati“, “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.“ 

Il nostro impegno è una conseguenza, e senz’altro apre il nostro cuore alla gioia, perfeziona la nostra gioia, ce la fa sperimentare. E, instancabilmente la Scrittura, ma in particolare san Giovanni, ci ricorda che l’amore non è solo emozione, non è solo soggettività, ma corrisponde a ciò che è giusto e vero, al reale. Quindi ci invita ad osservare i comandamenti. Ma nessun santo si è mai sentito perfetto e la gioia dei santi è, fino alla fine, ancora una volta, la gioia di sentirsi amati, gratuitamente, di annunciare la misericordia. Questa gioia si accompagna di una radicale umiltà, perché nessuno può accampare una superiorità sugli altri. San Francesco diceva che se, al più peccatore tra i malfattori d'Italia fosse stato dato la metà delle grazie che aveva ricevuto, questi sarebbe santo il doppio di lui! Chiamava sé stesso “ladro delle grazie di Dio”. 

Ho avuto la gioia questa mattina di vedermi restituire il libro “l’arte di trarre profitto dei nostri peccati” (Joseph Tissot, Ed Chirico, un libro che tutti dovrebbero leggere almeno una volta) con questa conclusione:”grazie, questo libro mi ha aiutato a comprendere che non devo chiudermi sui miei sensi di colpa, ma devo rialzarmi e andare avanti con l’aiuto di Dio! Finora mi sono molto lasciato paralizzare dai sensi di colpa”. La Bibbia porta continuamente questo messaggio! Per esempio: “Forse che io ho piacere della morte del malvagio - oracolo del Signore - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?” (Ezechiele 18, 23). Davide è l'esempio del peccatore sano che accetta la punizione per il suo peccato, ma sa voltare pagina, appoggiato sul perdono di Dio (2 Sam 12,16-23). Le tre letture di oggi ci dicono proprio come l’amore di Dio vuole solo effondersi su tutti e chiamarci non servi ma amici. 


Prima Lettura  At 10, 25-27. 34-35. 44-48  Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli

LA RISURREZIONE TRASFORMA LA STORIA / Domenica 5 maggio 2024, Pasqua Ortodossa.


Questa domenica 5 maggio gli Ortodossi celebrano la Pasqua, la Risurrezione. Il “Patriarca di tutte le guerre” Kirill Gundayev di Mosca diffonde una preghiera per la Vittoria e priva dello stato ecclesiastico ogni prete che contesta anche minimamente la guerra contro l’Ucraina (ultimamente è stato punito così duramente un prete solo perché aveva sostituito la parola “vittoria” con la parola “pace”!). D’altra parte Kiev deve dissuadere i fedeli ucraini di andare in chiesa in quei giorni perché, per i russi che li bombardano, sono tutti nazisti da eliminare. (
MONDO RUSSO La Pasqua della Vittoria  ) 

In questo immenso dolore che abbraccia anche tutte le altre guerre in atto, Gesù risorto ci invita ad appoggiarci alla sua Vittoria. Infatti rimane solo lui a cui affidare la nostra vita e il suo senso. Anche duemila anni fa, il contesto era di persecuzione e di morte, e subito quell’annuncio di speranza ha trovato resistenze forti: dall’incredulità, dal rifiuto di cambiare per rimodellare cuore, idee, abitudini sulla Via nuova aperta da Gesù, alle intimidazioni e alle persecuzioni aperte. Tutte queste tribolazioni non hanno impedito al Cristianesimo di espandersi. 

sabato 4 maggio 2024

PERCHÉ MOSCA È ANCHE CHIAMATA LA TERZA ROMA? COSA SIGNIFICA?

Stemma della Russia.
L'aquila bicefala è presa da Bisanzio

Sappiamo quanta importanza ebbe l’Impero romano e la città di Roma nell’antichità. Poi declinò a livello politico ma la sua eredità rimase fondamentale nei secoli successivi sia sul piano del Diritto, che organizzativo e culturale. Ma anche simbolico. Non a caso il sovrano prusso ancora all'inizio del XX secolo era chiamato Kaiser, ossia Cesare. 

Con l’avvento del Cristianesimo, questa religione un tempo perseguitata divenne “romana” e tramite Pietro e i suoi successori, Roma divenne anche il centro spirituale della Cristianità.

Sul piano politico però, la pressione dei popoli barbari obbligò l’Imperatore - diventato cristiano - a spostarsi verso le frontiere, e in particolare verso una città che divenne sede permanente della Corte imperiale, Costantinopoli. L’Impero essendo presente dove stava l’Imperatore, Costantinopoli divenne la Seconda Roma e la Prima perse molta della sua importanza. Il successore di Pietro era sempre il vescovo di Roma (la prima) ma il Patriarca di Costantinopoli (la seconda Roma) crebbe in prestigio e potere. Tanto più quando la parte dell’Impero con Roma al centro, detto Impero romano d’Occidente finì, dividendosi in vari regni, la data tradizionale è il 476 dopo Cristo.

giovedì 2 maggio 2024

IL MIO (E NOSTRO) DEBITO PERSONALE VERSO GIOVANNI PAOLO II / Visita del Cardinale Dziwisz alla Casa della Gioia, 30 aprile 2024.

Il Cardinale Dziwisz nella cappella
 della Casa della Gioia.

Martedì mattina 30 aprile, abbiamo avuto la visita fuori programma - ma poi risultata non tanto breve - del Cardinale Dziwisz, 85 anni appena compiuti, storico segretario personale di Karol Wojtyla fino alla sua morte, poi suo successore nella Sede di Cracovia. È stato semplice e affettuoso dando con semplicità testimonianza di Giovanni Paolo II per la grande gioia di un’Assemblea piuttosto numerosa, soprattutto tenendo conto del giorno lavorativo e dell’orario, e molto fervorosa. Tutti abbiamo un grande debito verso Giovanni Paolo II, personale oppure attraverso la Chiesa. In particolare le nuove generazioni della parrocchia con don Luigi che ricorda il suo primo incontro con Giovanni Paolo II assieme ai giovani allo Stadio san Paolo, e tutte le GMG alle quali ha partecipato. A questa visita a Napoli anch’io 
ero presente, tornato apposta da Roma per l’Eucaristia in Piazza Plebiscito. Anche don Giovanni ha la sua storia con Giovanni Paolo II e la parrocchia gli sarà grata per sempre, per la Statua monumentale del Papa polacco in piazza e per il suo camice personale. Questo camice è un dono dello stesso Dziwisz tramite Mons. Pennacchio, Nunzio in Polonia, maranese, amico di don Giovanni fin dalla scuola. Sono quindi tanti legami che rendono ancora più prezioso questo incontro di martedì scorso. 

Per me Giovanni Paolo II è stato un segno fin dalla sua elezione come Papa.

UN INCOERCIBILE IMPULSO ALL'IMPEGNO PER L'ATTUAZIONE DEL CONCILIO VATICANO II / Papa Giovanni Paolo II

Il Cardinale Dziwisz alla Casa della Gioia con,
da destra, d. Luigi, Mons. Pennacchio e d. Giovanni.

Martedì scorso abbiamo avuto la grazia di accogliere il Cardinale Dziwisz, testimone di Giovanni Paolo II come suo segretario personale per più di 40 anni. Sto scrivendo qualche rigo sul debito che abbiamo verso questo Papa e in particolare il mio debito nei suoi confronti. Il debito più grande però è il suo proprio debito verso il Concilio Vaticano II e la sua volontà di metterlo in pratica. Nel 1985 volle un Sinodo speciale a 20 anni dalla chiusura del Concilio. Leggiamo quello  che disse all’angelus del 6 ottobre 1985 e facciamo nostre le sue parole:  


GIOVANNI PAOLO II

ANGELUS

Domenica, 6 ottobre 1985

1. Il principale protagonista del Concilio è lo Spirito Santo. Papa Giovanni XXIII, grande ideatore e primo padre del Concilio Vaticano II, aveva radicata profondamente in sé questa convinzione, e la espresse in molte circostanze.

Fu il pensiero che lo animò fin sulle soglie dell’eternità. Nel suo ultimo messaggio, registrato all’inizio della malattia e radiodiffuso nella Germania occidentale il giorno della sua santa morte, fu questa l’estrema invocazione: “La riuscita di una sì grande opera richiede la piena e concorde collaborazione di tutti i fedeli; ma non bisogna peraltro dimenticare che il Concilio Ecumenico è opera soprattutto dello Spirito Santo, che è come il cuore della Chiesa, e il perpetuo autore e datore della sua rifiorente primavera” (Discorsi, Messaggi, Colloqui del Santo Padre Giovanni XXIII, V, p. 274).

mercoledì 1 maggio 2024

UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI PER GLI AUGURI DI COMPLEANNO E IL MESSAGGIO DI SANTA CATERINA DA SIENA / 29 aprile 2024

29 - 04 - 2024.

Grazie a tutti per gli auguri numerosi e calorosi. Grazie di cuore. Non posso rispondere a tutti individualmente. Lo faccio con questo post.

È stato bello celebrare santa Caterina da Siena attorno all’altare del Signore. In Italia ho scoperto che la mia data di nascita coincideva con la sua festa. Ne sono grato al Signore anche se non vuol dire nulla se non mi converto, ma è un felice richiamo: essere legato per il nome di battesimo e la data di nascita ai due patroni d’Italia. 

Anni fa il Vangelo di quel giorno era quello delle dieci vergini (Matteo 25) e chiaramente mi ritrovavo ogni anno con le vergini stolte. Poi la Chiesa ha scelto il Vangelo dei piccoli e ho provato un certo sollievo. Perché non capivo ancora. Il Vangelo delle vergini è un gioioso e sincero invito del Signore che mi salva con tanto amore e pazienza. E il Vangelo dei piccoli non è meno esigente: bisogna essere umili! Ogni pagina del Vangelo è un’offerta sincera e generosa del Signore che è “solo amore e misericordia” (Santa Teresina), ma esige una risposta totale di fede. 

Santa Caterina da Siena è nata dal tintore di panni Jacopo di Benincasa e di sua moglie Lapa, ventitreesima di venticinque figli!!! Dalla loro generosità venne questa gemma preziosa. Anche le richieste di generosità che ti fa la vita o direttamente il Signore porteranno frutto, non temere!

Decisa a consacrarsi a Dio, Caterina non poteva entrare in un monastero, i suoi non avendo i soldi necessari per la dote. Fu dunque ammessa dopo varie difficoltà tra le terziarie domenicane dette “mantellate”. Una sua difficoltà è che non sapeva leggere né scrivere e non ci riuscì nemmeno in seguito. Caterina è un prodigio totale di grazia e di completa donazione di sé al Signore. Questo è il messaggio di Caterina a noi italiani: se sei umile e ti consegni totalmente a Dio non devi temere i tuoi limiti. 

San Francesco nel 1200 fu un tale evento che qualcuno ipotizzò che ormai tutto sarebbe andato bene, e che era arrivata l’era dello Spirito, dopo quella del Padre (l’Antico Testamento) e quella del Figlio! Invece, un secolo dopo la Chiesa si dibatteva con problemi enormi, con i Papi di Avignone e l’inizio dello Scisma d’Occidente che vide disputarsi Papi e Antipapi! Santa Caterina intervenne con tutte le sue forze e la sua preghiera. Non scoraggiarti di fronte alle difficoltà della Chiesa di oggi. C'è stato molto peggio. Ma solo con la nostra conversione e il  nostro impegno il Signore può porvi rimedio.

Santa Caterina fu eletta compatrona d’Europa da Giovanni Paolo II. Anche oggi i cristiani hanno una grande missione per la salvezza dell’Italia e dell’Europa. È la nostra missione. Non dobbiamo disinteressarci dall’Europa. 


Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2  Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo