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Ecce Homo - Honoré Daumier. |
Con argomenti forse fragili ma fondati sul buon senso e la fede in Dio che guida la Storia, e anche con la forza del suo prestigio, Gamaliele
offre a tutto il Sinedrio una scappatoia per allentare la tensione e liberarsi
del caso degli apostoli. Ma bisogna comunque salvare la faccia e “far capire
chi comanda qui”: gli apostoli vengono flagellati e di nuovo ammoniti di non parlare
nel nome del Signore Gesù, anche se tutti sanno che continueranno a farlo. E loro?
Loro “se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati
degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.” Niente di meno!
Se questo è il frutto della Pentecoste,
dell’aver ricevuto lo Spirito Santo, com'è la mia vita?
La verità è che
non ricordo quando è stata l’ultima volta in cui sono stato giudicato degno di
subire oltraggi per il nome di Gesù. Oltraggiato sì, qualche volta, raramente, ma
perché sono pesante, egoista, pigro, poco accogliente, o perché qualcun altro ha
anche lui brutto carattere. Ma non perché annunciavo il nome di Gesù e la
Risurrezione. E poi non indaghiamo troppo su come reagisco in questi casi …
Allora sono completamente
fuori del Regno di Dio? Davvero questo Regno è troppo alto per me. Ma io voglio
entrarci anche se non sarei giudicato degno di tanto onore.
Ecco che,
oltre a chiedere al Signore di donarmi davvero il suo Spirito, il Vangelo mi
viene in soccorso: c'è una folla molto grande da sfamare e un ragazzo ha solo
cinque pani d’orzo e due pesci, nemmeno buon pane bianco di farina di frumento.
Ma li mette a disposizione e Gesù fa il resto.
Questi pani d’orzo assomigliano
tanto alle contraddizioni che subisco. Non sono persecuzioni per la mia
testimonianza cristiana, “in odio della fede” per la mia santità, ma sono sempre
scocciature e io voglio metterle a disposizione del Signore Gesù, essere almeno
una persona un po’ più corretta, non dare troppo scandalo ma dimostrare buona volontà.
Sarà sempre meno di niente. E il Signore farà il resto. Certo il ragazzo quei
cinque pani li ha dati tutti, non si è riservato nulla. Così hanno fatto i
santi che erano “nulla più il mio peccato” e il Signore li ha benedetti.
Sant'Agostino diceva (cito a memoria) : "una cosa piccola è piccola, ma essere fedele nelle cose piccole è una cosa grande!"
Prima Lettura At 5, 34-42
Gli apostoli se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati
giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore
della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli
apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che
state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva
di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu
ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e
finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del
censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si
erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non
occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o
quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio,
non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a
combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e
ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà.
Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati
degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare
che Gesù è il Cristo.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 26
Una cosa ho chiesto
al Signore: abitare nella sua casa.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Canto al Vangelo
Mt 4,4
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
Vangelo Gv 6, 1-15
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne vollero.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di
Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva
sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse
a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per
compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti
neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è
qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per
tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo.
Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano
seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono
saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla
vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei
cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è
davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano
a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.